Mio malgrado continuo a leggere per il web di persone che non credono alla vicenda. Di certo non sono qui a convincere nessuno dal momento in cui vivo bene con la mia coscienza pulita, ma vorrei precisare un paio di punti.L’idea che io e la mia compagna possiamo essere state pagate da un partito politico per screditare un altro partito politico è pura fantascienza. Che vi piaccia o meno gente come la signora esiste ed è tra voi. Infatti alla luce dei nuovi sviluppi io e la mia compagna Deborah gradiremmo mettere un punto a questa storia.La signora Patrizia ci ha privatamente e pubblicamente chiesto scusa. Nonostante le basi per avviare un’azione legale ci siano, non essendo noi persone rancorose e non avendo né tempo né voglia di protrarre tutto questo, abbiamo deciso di non intraprendere nessuna azione nei confronti della signora. Questo non significa che abbiamo dimenticato o che abbiamo perdonato, ma che abbiamo semplicemente accettato le sue scuse.Non è mai stata nostra intenzione e mai sarà nostra intenzione portare avanti una crociata contro la signora Patrizia, né tanto meno utilizzare la vicenda per scopi politici. Quello che noi abbiamo fatto è aver denunciato attraverso queste pagine e attraverso la stampa un comportamento che riteniamo assolutamente fuori tempo e fuori luogo, sperando di aver spinto a riflettere, anche solo per un momento, chi ritiene certe esternazioni normali e socialmente accettabili. Riteniamo che le discriminazioni di qualsiasi natura siano inaccettabili. Questo non è un fatto politico, ma un fatto umano.Ci teniamo, inoltre, a dissociarci dai toni violenti che non ci appartengono, utilizzati da persone giustamente sentitesi offese dalle parole della signora Patrizia in quanto gli episodi di discriminazione si combattono con le idee e mai con la violenza. La scelta di farci seguire da un legale è, a questo punto, prettamente limitata alla tutela delle nostre persone qualora dovessimo ricevere intimidazioni. Ringraziamo, invece, tutte le persone che ci hanno dimostrato vicinanza e sostegno per una vicenda che ci ha ferito in profondità, più di quanto le parole riportate sulla stampa e sui social possano far trapelare.Infine, ci teniamo a sottolineare che il punto che vogliamo mettere alla vicenda lo mettiamo unicamente con la signora Patrizia, con la quale non vogliamo avere più rapporti di alcun genere, ma continueremo a portare avanti la causa perché crediamo fermamente che non mettere la testa sotto la sabbia non sia soltanto un diritto, ma soprattutto un dovere
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
Visualizzazione post con etichetta come è andata a finire. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta come è andata a finire. Mostra tutti i post
19.9.19
30.1.16
Benedizione rifiutata ad Aicha al funerale, il parroco di Arnasco chiede scusa "Rammaricato profondamente " don Angelo "invoca la comprensione di tutti" dopo le polemiche sul funerale della vittima del crollo
come al solito i media nazionali non seguono bene le news o ne riportano solo quando sono clamorose . e le riassumo o le mando in edizioni regionali \ locali . Ed è caso della vicenda di don Angelo Chizzoloni . vedere url sopra per la prima parte della vicenda
Benedizione rifiutata ad Aicha al funerale, il parroco di Arnasco chiede scusa
"Rammaricato profondamente " don Angelo "invoca la comprensione di tutti" dopo le polemiche sul funerale della vittima del crollo NADIA CAMPINI
Don Angelo Chizzolini Don Angelo, il parroco di Arnasco che durante i funeralinon ha benedetto la salma Aicha Bellamoudden, la donna marocchina morta nel crollo della sua casa, chiede scusa. Questa mattina alle undici ha incontrato il vescovo coadiutore della diocesi di Albenga-Imperia, monsignor Guglielmo Borghetti e la Curia ha emesso un comunicato ufficiale dove si spiega che don Angelo Chizzolini "e' rammaricato profondamente che la decisione del vescovo per un gesto di apertura e piena solidarietà umana e cristiana sia diventata l'occasione per far divampare sentimenti di divisione e polemica. Consapevole che il suo comportamento durante la liturgia delle esequie ha ferito la sensibilità di molti _ prosegue la nota _ don Chizzolini chiede pubblicamente scusa, se ne dispiace profondamente e invoca la comprensione di tutti, pronto a dimostrare con i fatti i suoi più intimi sentimenti di apertura e tolleranza. I tempi sono difficili e tutti abbiamo bisogno di serenità, comprensione e stima reciproca. I valori del dialogo pacifico e della convivenza civile impongono di non esacerbare gli animi."
Nell'incontro in Curia monsignor Borghetti aveva chiesto a don Angelo"chiarimenti sulla questione che ha suscitato tanto clamore nella stampa locale e nazionale e nell’opinione pubblica." E don Chizzolini, come recita il comunicato ufficiale, "ha spiegato ordinatamente come sono andate le cose dal giorno stesso
della tragedia che ha colpito il caro paese di Arnasco; ha dichiarato la sua piena adesione alla scelta operata dal vescovo di concedere la presenza nella Chiesa Parrocchiale della salma della signora Aicha Bellamoudden, vittima della tragedia, per le esequie celebrate in rito cattolico. Peraltro già la sera precedente il sacerdote aveva pregato presso l’Obitorio dell’Ospedale di Albenga e anche benedetto le salme dei due coniugi." Quindi chiede scusa pubblicamente.
Benedizione rifiutata ad Aicha al funerale, il parroco di Arnasco chiede scusa
"Rammaricato profondamente " don Angelo "invoca la comprensione di tutti" dopo le polemiche sul funerale della vittima del crollo NADIA CAMPINI

Nell'incontro in Curia monsignor Borghetti aveva chiesto a don Angelo"chiarimenti sulla questione che ha suscitato tanto clamore nella stampa locale e nazionale e nell’opinione pubblica." E don Chizzolini, come recita il comunicato ufficiale, "ha spiegato ordinatamente come sono andate le cose dal giorno stesso
della tragedia che ha colpito il caro paese di Arnasco; ha dichiarato la sua piena adesione alla scelta operata dal vescovo di concedere la presenza nella Chiesa Parrocchiale della salma della signora Aicha Bellamoudden, vittima della tragedia, per le esequie celebrate in rito cattolico. Peraltro già la sera precedente il sacerdote aveva pregato presso l’Obitorio dell’Ospedale di Albenga e anche benedetto le salme dei due coniugi." Quindi chiede scusa pubblicamente.
16.11.12
Olbia.Il nonno Giuseppe Rossi: «Nessuna transazione da 30 euro e non ci pignorano il triciclo» Bimba tassata: il fisco blocca tutto Cancellata la cartella Equitalia notificata a un’orfana di 7 anni
si conclude in gloria la vicenda dell'orfana di 7 anni tassata da equi italia
da l'unione sarda del 16\11\2012
Olbia.Il nonno Giuseppe Rossi: «Nessuna transazione da 30 euro e non ci pignorano il triciclo»
Bimba tassata: il fisco blocca tutto . Cancellata la cartella Equitalia notificata a un’orfana di 7 anni
Cartella annullata, tassa cancellata, e fisco in ripiegamento: l’azione di Equitalia ( per conto dell’Agenzia delle Entrate) contro un’orfana di sette anni è stata bloccata.Aveva ragione Giuseppe Rossi, [foto sotto ] nonno della piccola,figlia dell’operaio olbiese Franco Diana, vittima con due
fratelli di un pauroso incidente stradale nel maggio del 2008. I soldi chiesti alla bambina e alla madre Veronica Rossi, non erano dovuti. Nei solleciti di pagamento arrivati alla giovane vedova, e poi alla
bimba, si fa riferimento alle tasse dovute sulla liquidazione pagata dopo la morte dell’operaio.L’Agenzia delle Entrate ha fatto marcia indietro: i conteggi, stando agli atti indirizzati nei giorni scorsi a Giuseppe Rossi, erano sbagliati. Così come non era corretta l’operazione che ha fatto andare su tutte le furie il pensionato savonese: la notifica della cartella esattoriale alla nipote di sette anni.
Giuseppe Rossi non ha voglia di ritornare sulla polemica, ma conferma: «Si,in effetti abbiamo ricevuto una lettera firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate che ci dice due cose: i soldi chiesti a mia figlia con due cartelle esattoriali non sono dovuti e la somma già versata,saranno rimborsata. Ci hanno
mandato anche i moduli per chiudere la questione». Rossi sorride: «Siamo tranquilli, non ci pignorano più il triciclo e salta anche la transazione da 30 euro». L’esecuzione mobiliare sul giocattolo della bambina è solo un battuta, mentre la proposta di compromesso per mettere fine alla contesa,e stata fatta dal fisco e Rossi l’ha rispedita al mittente. Adesso l’Agenzia delle Entrate di Olbia ha veramente messo la parola fine alla storia. Ancora Rossi: «Guardi, ovviamente non abbiamo protestato perchè ci
chiedevano 200 euro.Anche se abbiamo sempre ritenuto questa pretesa priva di presupposti. Il problema è il modo con il quale lo Stato si è rivolto alla mia famiglia, dopo la tragedia di Franco e dei suoi fratelli».
I fratelli Franco, Paolo e Mauro Diana, sono morti nel maggio del 2008 a causa di un incidente avvenuto nel primissimo tratto della Olbia - Sassari. L’utilitaria sulla quale viaggiavano i tre uomini venne travolta da un camion fuori controllo. Franco Diana lavorava per conto di una società che si occupa di raccolta e smaltimento di rifiuti. Alla vedova venne pagata una striminzita liquidazione,
neanche 3 mila euro, ulteriormente alleggerita dalle tasse.Veronica Rossi, sola con la figlia di sette anni dopo la morte del marito, ha iniziato a ricevere i solleciti di pagamento dei balzelli sulla liquidazione.Alla seconda richiesta,venne risposto picche. E così il fisco ha cercato la bambina.«Non paghiamo proprio niente»: aveva detto indignato nonno Giuseppe.Aveva ragione.
Andrea Busia
9.3.12
Dissequestrato Vajont.info, il sito oscurato dopo la denuncia di Paniz

BELLUNO
Le frasi riportate nel sito internet Vajont.info dal bellunese Tiziano Dal Farra, 44 anni, diffamarono l'avvocato e deputato del Pdl Maurizio Paniz. Lo ha deciso oggi il giudice del Tribunale di Udine, Francesca Feruglio, che ha condannato Dal Farra a 900 euro di multa e al risarcimento di 10 mila euro di danni a favore del parlamentare.
Il giudice ha disposto il dissequestro del sito internet, attraverso il quale il blogger porta avanti da tempo una campagna contro i politici locali per ricordare la tragedia della diga.
Le frasi incriminate vennero postate sul sito nel novembre 2009. Paniz fu preso di mira in qualità di legale dell'allora sindaco di Longarone (Belluno), Pierluigi De Cesero, che a sua volta aveva aperto un contenzioso giudiziario con Dal Farra relativo alla questione del Vajont. Lo scontro tra il blogger e il deputato bellunese è tornato alla cronaca anche nei giorni scorsi quando gli hacker di Anonymous avevano colpito il sito di Paniz come ritorsione per la denuncia che aveva causato l'oscuramento del sito Vajont.info.
Lunedì 05 Marzo 2012 - 19:05 Ultimo aggiornamento: Martedì 06 Marzo - 17:13
Iscriviti a:
Post (Atom)
emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello
Apro l'email e tovo queste "lettere " di alcuni haters \odiatori , tralasciando gli insulti e le solite litanie ...

-
Come già accenbato dal titolo , inizialmente volevo dire Basta e smettere di parlare di Shoah!, e d'aderire \ c...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...