Ora Lo so che il video non è aggiornato con gli ultimi dati da dicembre 2024 a giugno 2025 . Ma basta è avanza anche se secondo alcuni\e : « Una cosa è lavorare per ridurre un problema, un’altra è dichiarare l’emergenza! » . Infatti negli ultimi anni, il dibattito attorno alla violenza di genere ha assunto una posizione sempre più centrale nelle discussioni pubbliche, suscitando domande fondamentali: la violenza di genere è davvero un problema diffuso o è esagerata dai media? E se è un problema, cosa si sta facendo per affrontarlo? Dati allarmanti evidenziano che milioni di persone in tutto il mondo subiscono abusi fisici, psicologici o economici basati sul genere, ma non mancano le critiche sul modo in cui questa emergenza viene rappresentata o affrontata. Qual è il reale impatto sociale, economico e politico della violenza di genere? Quali soluzioni concrete possono essere adottate per contrastarla in modo efficace
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3.7.25
In Italia abbiamo davvero un problema di FEMMINICIDI e di violenza sulle donne o è solo allarmismo ?.
Ora Lo so che il video non è aggiornato con gli ultimi dati da dicembre 2024 a giugno 2025 . Ma basta è avanza anche se secondo alcuni\e : « Una cosa è lavorare per ridurre un problema, un’altra è dichiarare l’emergenza! » . Infatti negli ultimi anni, il dibattito attorno alla violenza di genere ha assunto una posizione sempre più centrale nelle discussioni pubbliche, suscitando domande fondamentali: la violenza di genere è davvero un problema diffuso o è esagerata dai media? E se è un problema, cosa si sta facendo per affrontarlo? Dati allarmanti evidenziano che milioni di persone in tutto il mondo subiscono abusi fisici, psicologici o economici basati sul genere, ma non mancano le critiche sul modo in cui questa emergenza viene rappresentata o affrontata. Qual è il reale impatto sociale, economico e politico della violenza di genere? Quali soluzioni concrete possono essere adottate per contrastarla in modo efficace
28.5.25
martina Carbonaro uccisa a 14 anni dall'ex . s'abbasa,l'età delle vittime e dei carnefici dei femminicidi
Perchè magari pensiamo che la violenza patriarcale sia più diffusa tra le generazioni più anziane, quelle cresciute quando ancora la violenza maschile, le discriminazioni sessiste e la cultura dello stupro non venivano messe in discussione ed erano " legalizzate "
Insomma, un retaggio del passato. E ci aspettiamo, invece, che tra i più giovani alcuni passi avanti siano stati fatti. Poi arrivano notizie come queste e pensiamo che forse non è proprio così.
2.8.24
perchè non dobbiamo tacere sui femminicidi e andare oltre le maifestazioni smboliche
Le polemiche sul discorso del padre a Filipo Turreta per quali si è poi scusato e la risposta di Elena Cecchetin mi hanno fatto cambiare idea dopo la fiuguraccia con Stefi\ Stefania Pastori "
Gloss " che mi cosrinse a modificare post ( ma non bastò perchè Stefi Pastori s'offese togliendomi il contatto e chiedendomi di non cercarla più ) e per una volta smetto di delegare totalmente ad altri\e il mio pesiero sul femminicidio \ violenza di genere .N.B
spero che mi perdonerete per le eventuali ovvietà e per errori \ refusi ma sono mezzo dislessico causa sordità e gravi prblemi alla vista
IL femminicidio \ violenza di genere sta diventando se non è già sempre più allarmante , cioè non è più solo cronaca nera ma un fenomeno al quale orami riscoiamo d'abituarci ed assueffarci visto che ormai siamo oltre la soglia ( già pesante ) di una donna ucciisa , senza contare le aggressioni e le violeze , ogni 72 ore . Quindi mi chiedo ma le proteste degli attivisti \e contro la violenza di genere \ femminicidi sono davvero efficaci opppure il solito fuoco di paglia ? Sul tali tematiche si è ritornati a parlare oltre che l'ultimo ( ? ) orripilante delitto e per alcuni bliz dimostrativi , che giustamente ne sottolineano l'urgenza a livello sociale , come quello orgnizzato dal gruppo bruciamo tutto , nato in ricordo della povera Giulia che ha colorato di rosso la celebre scalinata di triità dei monti a Roma . Ora queste dimostrazioni posso giocare un ruolo importate nel processo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica ( soprttutto giovanile abbindolata da programmi tv introisi di cultura misogena e da maschio alfa ) sul tali tematiche . Ma loro efficacia , come fa anche notare Marilisa d'Amico * , dipende da molteplici fattori Se da una parte tasli azionoi attiranol'attenzione el pubblico creando dibattiti e portasdo tali argomenti al centro delle scena -E quindoi la visibilità ottenuta mette in luce problematiche spesso sottovalutate . Però d'altra parte esse possono essere polarizzanti e d essere scambiati \ percepiti come un eccezione negativa assimilandoli al vandalismo conil rischio di distogliere l'attenzione dal messaggio che si vuole trasmettere e portare ad una condanna dell'azione piuttosto a una riflessione sul problema denunciato . Quindi oltre ai bliz dimostrativi che possono essere ache mal interpretati miglio una campgna di sensibilizzazione ed educazione fin dai primissimi anni di scuola . In maniera da da 'aumentare la consapevolezza contro la violenza di geere e lavorare con le nuove geerazioni per diffondere un modello relazionale realmente ispirato alla parità di genere . Ma allo stesso tempo fare pressioni e proporre leggi d'iniziativa popolare per adeguare il codici penali e civili e il processi contro tali crimini
*Professore ordinario di Diritto costituzionale e Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti presso l’Università degli Studi di Milano e fondatrice dell'osservatorio violeza sulle donne https://ovd.unimi.it/profilo/prof-ssa-marilisa-damico/
7.9.23
Sesso e abusi secondo i teenager. "Toccare non è violenza" e "l'abito può provocarla" per 1 su 5. Se non si risolve il problema alla base è inutile istituire giornate come il 25 novembre
Sesso e abusi secondo i teenager. "Toccare non è violenza" e "l'abito può provocarla" per 1 su 5
Storia di webinfo@adnkronos.com (Web Info) •1 ora/e
Perché si diventa oggetto di violenza? In risposta a questa domanda al primo posto vengono indicate le caratteristiche fisiche (50%), poi l’orientamento sessuale (40%) e l’appartenenza di genere (36%). Il primo danno indicato dal 27% degli intervistati, senza distinzione di genere, è il malessere psicologico, al secondo posto isolamento e depressione (21%) e al terzo posto disagio e vergogna (18%). Un altro dato significativo è che "non sempre i ragazzi e le ragazze che subiscono una qualche forma di violenza poi la denunciano", evidenziano gli autori. Il motivo principale è la vergogna nel raccontarlo al mondo adulto, seguita dalla paura a dirlo e l'inutilità della denuncia, il timore di ulteriori minacce da parte dell’aggressore. Nella fascia di età 17-19 anni si registra la più alta frequenza di atti violenti subiti, che può derivare - interpretano gli autori - da una maggior consapevolezza di quanto viene vissuto.
RAGAZZE NEL MIRINO - Fra le convinzioni condivise da una quota minoritaria seppur significativa di teenager c'è quella che le ragazze possano provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento provocante. E molti di più, 4 su 5, credono che una donna, se davvero non lo vuole, può sottrarsi a un rapporto sessuale. Chi subisce violenza? Le ragazze più dei ragazzi, analizzano i giovani nella ricerca. Sono loro a vivere con maggior frequenza atti di violenza tra pari, in qualsiasi forma si manifesti: molto più spesso dei coetanei maschi assistono a gossip, prese in giro, insulti, scherzi, esclusione di persone dai gruppi, a situazioni in cui le parti intime vengono toccate senza consenso, alla diffusione non consensuale di foto e video di situazioni intime. Inoltre, rileva l'indagine, le ragazze rischiano più spesso di ricevere molestie verbali mentre camminano per strada, di essere toccate nelle parti intime, di essere vittime di scherzi o commenti a sfondo sessuale e della diffusione di foto/video che le ritraggono in situazioni intime. I ragazzi invece rischiano principalmente di essere picchiati e le persone transgender/fluide/non binarie di venire insultate. [.... ]
28.8.23
dopo Vannacci e lo Stupro di Palermo: le parole shock del comandante dei vigili di San Gavino Monreale ( Cagliari ) : “Insegnate alle vostre figlie a non ubriacarsi”
Cos
@cosellemme
Te lo spiego subito: Non e’ assolutamente nel contesto giusto. Intanto una figura autoritaria dovrebbe stare dalla parte della legge e di certo nn esprimere giudizi sulla pelle degli altri. Secondo, il danno subito da questa ragazza e’ stato MOLTO piu grave di quello che il signor vigile dei miei coglioni reputa incorretto dalla parte della ragazza. Il problema qual’e’? Che in italia ancora esiste quella fascia di merde di tradizionalismo estremo dove la donna deve fare la santa mentre l’uomo il porco. E’ ovvio che la ragazza poteva essere piu’ prudente nel bere meno ma questo vale per chiunque. Quindi cara elisabeth, riflettiamoci sulle cose prima di esprimere un opinione. Stiamo parlando di 7 pezzenti che si vantavano del fatto che la ragazza sarebbe svenuta 3 volte in mezz’ora mentre le stavano addosso. Che ne pensa? Dovremmo mettere di lato io reato per la lezione di etica sulla ragazza?
Ancora una volta, dunque, spunta l’odiosa pratica di colpevolizzare la vittima .
18.6.23
ribelliamoci al domiino dei like di vanessa ruggeri
non ho voglia di fare il copia e incolla dell'articolo . qui metto qui lo screenschot delle due pagine dell'articolo della nuova d'oggi .
Uno degli interventi più interessanti che ho letto sui fatti di Roma che rischiano o di finire assolti se non si trovano i video del loro crimine
o se gli avvocati cavillano e fanno arrivare il dibattimento diopo l'approvazione della la nuova schifo riforma sulla giustizia di fare solo il primo grado ed basta come dice questo commento
mi ferm qui . erchè sono talemt e schifato che non sò che altro aggiungere . e poi due parole sono troppe e una è poco
7.2.23
"Educhiamo gli uomini"...lo sento ripetere da mesi. quindi educhiamo anche le donne ad essere preda
in sinTesi scusate se mi ripeto
non insegnare a tua figlia ad essere preda \
insegna a tuo figlio a non essere cacciatore
( joumana haddad poetessa libanese )
"Educhiamo gli uomini"... anche giusto ma lo sento ripetere da mesi. Certo, educhiamo ANCHE gli uomini, ma prima cresciamo le bambine nell'indipendenza emotiva. Insegniamo loro che é possibile vivere anche senza un uomo, che l'amore é fatto di rispetto e che la felicità é un diritto. Diciamo loro che una donna é donna anche senza figli.Che per imparare a cucinare e a sistemare casa ci sarà sempre tempo .E che il sesso é una gioia, non un dovere ! Perché finché si continua a ripetere solo che tocca educare gli uomini, si continua a dare a questi ultimi una condizione di vantaggio. E pure queste madri che dovrebbero educare i figli maschi, ma con che criterio li possono educare se nessuno ha fatto vedere loro cosa sia una donna ! No, cazzo ! Insegniamo alle donne a riconoscere i mostri, a sganciarsi dai bisogni, a chiudere i rapporti quando diventano tossici Insegniamo ad entrambi che lasciare andare e lasciare é importante. E non esiste il fallimento, esiste l'esperienza. Infatti Rita Levi-Montalcini diceva:" Se istruisci un bambino, avrai un uomo istruito. Se istruisci una donna, avrai una donna, una famiglia e una società istruita”.
30.1.23
L’educazione dei ragazzi di Maria Giuseppina Tamponi ( alias Peppy .ta1)
Si parla di cosa sia più giusto dare come valutazione, smile voto scritto o numerico, si parla di come non bisogna demonizzare il web, si parla di comprensione. Peccato però che non si fa affatto un mea culpa su come siamo arrivati ad avere ragazzini di 14 anni che spingono un coetaneo sotto un treno per motivi non futili di più, di ragazzini che bullizzano i propri insegnanti, di ragazzini che rapinano mini market… forse qualcosa è andato storto, forse dovremmo fare un piccolo esame di coscienza e riportare questi ragazzi nel mondo reale dove i brutti voti spesso te li da la vita, dove le porte chiuse sono assai di più di quelle aperte, dove nulla viene regalato come incoraggiamento!
17.9.22
ma gli insegnanti sono complici dei bulli o hanno paura ? i caso della ragazzina bocciata per le assenze dovute a causa dei bulli ma promossa dal tar
Infatti secondo https://www.sardiniapost.it/cronaca/ trovate qui l'articolo completo
Il Tar della Sardegna ha promosso in terza media una 12enne che quest’anno, per colpa dei bulli che la prendevano in giro, è mancata da scuola tanti giorni. Per via delle assenze i professori hanno deciso di bocciarla, “ma senza una motivazione adeguata“, malgrado un primo quadrimestre con la media del 9. I genitori della ragazzina hanno quindi fatto ricorso al Tar: i giudici amministrativi hanno dato ragione alla studentessa che ha ricevuto più di 300 messaggi vessatori e persecutori. Adesso la scuola deve obbligatoriamente rifare gli scrutini tra 15 giorni. La sentenza è stata emessa ieri sera. La notizia è riportata da L’Unione Sarda. Il provvedimento non ha precedenti nell’Isola. A ribaltare la decisione dei prof è stato il collegio presieduto dal giudice Marco Buricelli (a latere Oscar Marongiu e Tito Aru, estensore della sentenza). La 12enne e la sua famiglia hanno presentato ricorso al Tar per il tramite degli avvocati Salvatore Dettori e Ivana Felicetti, entrambi del foro di Roma.
Come si dice in sardo: "unu matzone, non faghet anzone...".
«Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle loro rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.»
il signore degli anelli
provvedete voi inserendo nelle lezioni elementi di legalità e non violenza . con questo è tutto
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