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4.4.20

coerenza o incoerenza ? viaggio dalla pancia alla razionalità

Prima di  raccontare   le  mie  figuracce  dovute  ,che  nell'effetto della  quarantena ( o  gravi  notizie ma non è  questo il  caso in questione  )   s'accentuano  ,  e  del   mio modo  di pensare  : ‹‹ Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.››  rispondo   oltre  che   a me  stesso      che    non  è   questione  di 

coerenza/co·e·rèn·za/sostantivo femminile1.
Intima connessione e interdipendenza di parti; part., in botanica e fisica, coesione.
2.
Costanza logica o affettiva nel pensiero e nelle azioni.
o  di
 incoerenza
/in·co·e·rèn·za/sostantivo femminile1.
Mancanza di coesione tra le particelle che compongono un corpo o una sostanza.
2.
FIG.
Mancanza di coerenza sul terreno logico o morale; affermazione o comportamento incoerente.
ma   del fatto che  io   che cerco  di fare   a tratti  ci si riesce  a  tratti no , una  vita  da mediano    o per    dirla  sempre  in musica      cerco un   centro  di  gravità permanente  , ecco  il perchè    nel   titolo   ho usato  lì'espressione  viaggio ,  

non per fare l'egoista o il campanilista o passare per un che non ha pietà . ma perchè..... scelgono sempre a noi sardi ed non ad altre zone d'italia per queste cose ?

I feretri delle vittime del nord Italia potrebbero arrivare nei forni crematori sardi di Cagliari, Sassari e Olbia del gruppo Altair.



GALLURAOGGI.IT


Forni crematori del nord al collasso, pronti a trasferire i feretri a Sassari e Olbia
I feretri delle vittime del nord Italia potrebbero arrivare nei forni crematori sardi di Cagliari, Sassari e Olbia del gruppo Altair.
Commenti

ma  poi in un barlume  di  lucidità  e  ragionandone insieme  ai miei  vecchi mi  sono  accorto    che    come  mi ha  commentato   sul  gruppo fb la voce  dei   sardi l'utente  Sandro Pazzona   << A volte si parla di pancia ...l'importante è capirlo e rientrare di testa >>  Infatti    ho  pubblicato tale rettifica
avevo scritto il precedente post [ https://bit.ly/2yzQsXH ] di pancia ed accecato dall'ira dall'irrazionalità visto che la sardegna viene trattata male dallo stato italiano vedi : poligoni nato , super carceri per coloro che sono al 41bis , passaggio dall'analogico al digitale , ecc . Per poi scoprire che ( vedere foto sotto , ripreda dal commento di @Gerolamo Bandu al quel post su un gruppo ) . Quindi ben vengano se serve. Infatti come già dissi bisogna aver paura dei vivi non dei morti




 al Post imbarazzante  a  limite  dl  cinismo   come certi commenti  che   ho suscitato con il mio contagioso  post  di pancia.


10.3.20

certe donne non le capisco proprio


in sottofondo
Roberto Vecchioni - Voglio una donna



È vero che le donne ha tutto il diritto e la libera scelta di vestirsi come gli pare e di mostrare ed esibire il proprio corpo o  di mettere   selfie  o   altre  foto   sexy     tipo queste  prese  da  suo account  istangram






  su  fb o istangram  oppure  (     anche  se  il discorso è  un po' tantino  diverso  ed  delicato visto che  le  donne  , ovviamente non tutte  ,  hanno paura   a  negare  questo  perverso desiderio  del partner   visto che    )  mettere  video  dei loro Squirting [  1 2  ]  o  rapporti   sessuali con il  partner . 
Ma  poi   non lamentatevi  se   il nostro mai   morto  ( io  fra  alti e  bassi  ,  ed    questo è uno dei bassi ,         ci  combatto  quotidianamente  )  maschio alfa  o i maschio allupato     che   è in noi    si  scatena  con volgarità o  battute  sconce    

 giustamente   mi ha  subito dopo   giustamente  (  anche  se   la  credevo   visto i suoi profili fb ed  instangram  ,  più alla mano  ed  più  ironica o comprensiva  visto che è una donna  di mondo  )  rimosso   e  bloccato : <<  Non ho bisogno né dei tuoi messaggi, né dei tuoi suggerimenti. Sei un coglione >>


N.b
la  foto     da  me     commenta   con la  battuta   da  mandrillo arrapato  non c'è più  perchè  era  una storia  di  fb  ed esse  durano 24  ore





 IO E foto della parte di davanti non la metti


Lei Che idiota


IO E dai un po' di ironia


 Lei  Ma quale ironia?


 IO Era una battuta idiota per la foto  ti chiedo    scusa  . I porno dipendenti come noi non sono abituati all'eros esplicito   ed faticano a differenziarlo dalla pornografia e  dalla volgarità  . Alla prossima seduta dal mio analista gli parlerò anche della mia reazione da maschio allupato e .... A questa tua foto sensuale ed erotica Scusa ancora per l'invito spinto a chiederti di mostrare in foto anche l'altra parte del tuo corpo

  avete  si ragione  ma   un  d' d'aiuto  a  combattere   ed  estirpare    il nostro maschio alfa  no  ?  


8.7.16

la condivisione ai tempi di fb e dei social puo essere equivocata e mal interpretata

Ormai  dovrebbero saperlo anche i muri   che  in tempo di social       condivisione  non  vuole  dire  per  forza  che  tu  accetti o sia  d'accordo   su quella  cosa  o meno   .  Esistono     due  tipi di  condivione    quella  CRITICA     cioè quando  si    condivide   con una introduzione ma   anche  non  una  cosa   che contesti o su  cui non sei d'accordo per  contenstarla  o propporre   su d'essa un  dibattito  \  discussione  )  queola  ACRITICA  \  PASSIVA   tanto  per  farla   cioè    perchè  se 
d'acordo   e pensi  che gli altri\e  siano del tuo  stesso parere o quanto meno  vicino  ad esso  .
 Ora  Certe persone, che non distinguono la differenza  tra le due   codivisoni  : La  prima  i cui condividi cose    contrarie   al tupo modo di  pensaee   per poter smerdare / contestare mettere sull'avviso che sono idiozie xenofobe populiste come nel caso  successomi recentemente  sulla mia pagian di  fb  in  cui  commentavo  la disinformazione    sulla   fatto di Fermo   riportando    con un introduzione   critica   l'articolo  mi pare del il  giornale  ripreso   in maniera  distorta  dal sito   fogna  \  bufalistico   http://www.riscattonazionale.it/  . E   La seconda   . Ciò mi ha  portato  alla  considertazione   che   certa   gente , specie     quella  che   ti rimuove   senza    contestarti la  cosa   e   senza darti  diritto di replica   per  poterglierlo spiegare   ė meglio a volte perderla che trovarla

28.5.16

come viaggiare senza abusare del cellulare , tablet ,ecc



In un  mondo  sempre  più  dipendente  , da  cui nessun    sottoscritto compreso  ed  immune ,    dalle tecnologie   in particolare  Tablet  e cellulari    ecco come  sono riuscito a non usare  in internet  ed  il cellulare  ed  a farmi spennare  visto che  sulle navi   sia  la connessione  con wifi  che senza  era  a pagamento .
Oltre  a farmi  i  conti  su  quanto avrei speso oltre la  mia  offerta   internet   ho usato   i vecchi metodi pre  rivoluzione digitale    che  valgono oltre   che    durante  un  viaggio in nave  ( mio  caso )  anche  con altri mezzi pubblici  .
Se il viaggio è di notte consiglio di dormire, se hai la cabina è meglio ! se la  nave  parte   prima delle  22   si può prima di prendere  sonno  1) leggere , se  qualcuno\a   di voi  legge  ancora, in ebook  oin cartaceo   un  buon ( ovviamente il concetto di  buono  come di  brutto  è  soggettivo  ) magari un libro  sulla  cultura   e  i luoghi itinerari della  sardegna  se   vieni  dalla pensisola  o    o su   quella  zona    se fai il per corso inverso  .    2)   sdraiarsi in cabina  o  in poltrona  ed  iniziare  a fantasticare   e a pensare  sul futuro  o  cosa  avreste fatto  in un altra  vita  ,  insomma  le  seghe mentali a volte  aiutano  . 3)  nelle sere  di  primavera  \estate  vai un pò fuori a guardare il mare che rimane sempre lo spettacolo più bello ! e  facilità  la  fantasia  ed  i viaggi mentali  .4) oppure   per  chi vuole esercitare la mente  , ottimo per prevenire  l'Alzheimer ed  invecchiamento precoce   del cervello   cruciverba, gioca a carte ( possibilmente  quelle vere   non  quelle  su pc   )  anche facendo  solitari  .  5)   guardare  si  è, amanti  del  trash  e  cronaca nera  in quanto i  canali della  nave  sono generalmente posizionati   su tali  trasmissioni  o meno che tu  in abbia le palle il coraggio   di  alzarti  e cambiare  canale   attirandoti l'ira  delle vecchiette   e  degli habitué di  sifatti programmi  puoi  guardare la  tv  .
C'è da aggiungere che la noia durante il viaggio è una cosa che accomuna tutti i passeggeri, quindi troverai tutti ben propensi a scambiare quattro chiacchierare!!!


15.3.15

non sempre le cose sono quel che sembrano . la prima impressione non sempre è quella giusta

Non sempre si ha ragione e le cose sono cosi come sembrano . E' cio' che mi è successo tempo fa interpretando faziosamente questo video http://goo.gl/mIVZXY . . Con il senno di poi e riascoltandolo in un moment di silenzio , mi son accorto d'essere nel torto . Grazie a ****** ... i protagonisti dela discussione   per l'invito a riascoltarlo e la pazienza per la mia testardaggine nelle discussioni d'esse scaturite causa sia il mio ascoltare frettolosamente ed per partito preso ma soprattutto il mio umorismo ed ironia che non sempre viene capita vedere qui la  discussione 

15.5.13

il cliente è sempre un cliente ma... non sempre ha ragione

il titolo ed il post  d'oggi    sono ispirati ad  una discussione  avuta (  chi  ha  facebook  in quanto i miei post  sono visibili e commentabili  anche  da  tutti\e     quelli  che non sono fra i miei utenti ,può come i miei utenti saltare  tale  discussione e passare  ala 2  parte  del post  ) avuta  su facebook


  
Il cliente  ha ragione  (  lista   ripresa  con aggiunte  in base  alla mia esperienza personale  dal sito   citato sopra  )  



Se non ci fa perdere tempo 
se  è ( o quasi )  puntuale 
Se non ha pretese assurde
Se ha rispetto per il nostro lavoro
se non ci considera suoi servi
Se ha la nostra stessa pazienza
Se ha la nostra stessa cortesia
Se non chiede ( insistentemente  ) sconti
 sopratutto se. . . PAGA possibilmente   IN CONTANTI O  E' PUNTUALE  NEI PAGAMENTI  .


  Le   analizzo punto per  punto   aggiungendovi la mia esperienza personale  

 1-2 ) 
Quando vai in un negozio   : cerchi possibilmwente  di  non arrivare   quando sta  chiudendo   o  se  ti capita   scegli  in fretta  o  se devi fareti  fare  un qualcosa  (  nel  caso della mia attività una confenzione i  un mazzo di  fiori  )   dici orientativamente  il prezzo che  vuoi  spendere  e  i  commessi    non vedendo l'ora  di  finire  saranno più  contenti nell'accomntentarti  . Evitaperò che  qusto  si ripetà tutte le volte  . 
3) se una cosa  è troppo costosa per  le  tue tasche  o non la compri  oppure  la  compri  se  è necessaria   , ma poi non ci ritorni più , ma   non è  che ti metti a  fare  storie  come   è sucesso   ad  un cliente  del mio negozio 
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2012/03/pazienza-questa-mia-sconosciuta-figure.html
4)  nel senso che pendono le cose   senza  che  nessuno gli abbia detto  di farlo ( come nel mio caso ) oo perchè ne  hano preso  troppe  , capita --- è capitato anche  una vota    andando a fare la spesa   ---- poi che  i sold non ti bastino     e poi  non le rimetti al suo posto  ma dove  capita *
5-6)   esempio successomi da poco  . Delle clienti  avevano  preso   diverse piante  in più  serre    anzichè scendere in macchina  per  caricarsele   sia  prima di prenderne altre  ,( o magarti  dopo   )  hanno preteso  con la scusa che  : <<  che poi  viene  male  a contarle  ( nonostantre  avessi  il block notes  e d  una penna )  per  fare il conto  e  che  biosognava   caricarle  duie   volte  >>  di  portarglierle  con la  carriola  . Non le  ho  mandate  a  .....  perchè   era più grandi  me   ( otevano avere l'età dei miei   genitori  )  , perchè non m'abbasso al loro  livello  e  non voglio sembrare  caffone   anche  se  volte  certa  gentge  se  lo merita  . Ma  soprattutto  perchè  , come  ho già detto  , alll'inizio del ost  , c'è crisi , ed  ogno  cliente  è prezioso 
 Gli altri due   sono talmente lamapanti   che non vole la pena  spiegarli \  commentarli  .  Posso solo  dire  è  da  caffoni  : 1)   chiiedere lo sconto  specie   se acquisti poco e niente   o  quando  certe  cose  sono o già scontante  o  a  prezzi bassi  . 2)  idem  ritardare  nei pagamenti  .

Un fatto non citato   sia  nella "  regole   da me  riportate  all'inizio post  , almeno  io non ho trovato  niente  , nei vari  articoli posst  , ecc . sul rapporto  fra negoziante  \  commesso   è  quello   del cellulare  . Mi spiego meglio  . In negozio   al volte  capita   che  certe persone  entrano  o che  chiamano  o ricevono  chiamate  ( ok può capitare , ma un conto  è  dire    ti richiakmo  o chiudere la chiamata  )  invece  :  anziché   come  si dovrebbe  fare   non lo    si spegne o  si mette  silenzio \  vibrazione   .E  si entra parlando  al cellulare. ed  indicando  a   gesti  alle commesse   quello che  vuoi o  non  vuoi  o  quanto costa  . E  poi quando  essa  ti prepara quello che ha  chiesto continuare  a parlare   ed  uscire sempre parlando  , senza  neppure  salutare  . Ed  è  per  questo che   non biasimo questa  iniziativa   di quattro ani fa  : 
 da  http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/  del  19 ottobre 2009(ultima modifica: 20 ottobre 2009)

PIAZZA SANTA MARIA NOVELLA
Entri nel negozio e parli al cellulare?
E il tabaccaio non ti serve più
Nelle tabaccherie di piazza Santa Maria Novella e piazza Ottaviani, dietro al banco della cassa c’è un cartello con una scritta insolita: «Non serviamo persone al cellulare»


FIRENZE 

Bando alla maleducazione, a quelli che entrano nei negozi e neanche ti guardano, a chi ti chiede di essere servito e parla al cellulare. Da qualche settimana, nelle tabaccherie di piazza Santa Maria Novella e piazza Ottaviani nel centro di Firenze, dietro al banco della cassa c’è un cartello con una scritta «SIAMO STANCHI DELLA MALEDUCAZIONE» - «Lo abbiamo fatto - spiega la commessa della tabaccheria di Santa Maria Novella - perchè siamo stanchi della maleducazione di certi clienti che vogliono essere serviti mentre parlano e a volte litigano al cellulare. È una forma di mancanza di rispetto che non sopportiamo». Insieme alla lotta alla maleducazione, al degrado e alla crisi col fai-da-te, una curiosità arriva sempre da un locale del centro di Firenze.  insolita: «Non serviamo persone al cellulare».( ..... )  


   con questo  è tutto  

27.7.12

imparare a memoria si o no ?



chi lo ha detto che i giornali gratuiti , specie quelli delle catene di supermercati (acqua & sapone , siano spazzatura o giornalacci da quattro soldi come li definisce il mio vecchio .... ehm ... mio padre ? ecco un articolo interessante , dal  n di luglio 2012  di io acqua e sapone  ( che spero crei commenti e discussioni non solo sulla mia bacheca di facebook ) mensile ha anche un sito online www.ioacquaesapone.it







“Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato”. Il maestro Eugenio Montale da lassù mi scuserà se non rispetto la punteggiatura e gli a capo, se tronco una parte del suo “Male di vivere”. Ma con le poesie imparate a memoria è così: la memoria è solo tua, quel che ci metti dentro lo rubi e, come in certe antiche tradizioni legali, l’uso di anni lo fa diventar tuo. Confesso, questo del poeta delle Cinque Terre è una dei pochi stralci di poesia che mi sia rimasto incollato alla mente, uno dei pochi ricordi scolastici non sovrascritto da altri ricordi. Ripescarlo in uno scaffale dei ricordi, che riesce a restare miracolosamente al riparo dalle ingiurie del tempo, è un piacere vago ma deciso, come quando assaggi una pietanza che da anni non ti ricapitava sul palato e immediatamente ti senti riportare indietro a un passato indefinito, perché spesso è difficile associare un sapore a un momento preciso della vita. Certi gusti hanno un generico sapore di infanzia e tanto basta a spiegare perché siano così piacevoli.

è per questo che ho sempre pensato che i miei figli dovrebbero imparare poesie, filastrocche e canzoni a scuola. è una pratica che ha avuto una fortuna ondivaga nella nostra didattica. Per i nostri genitori era assolutamente normale mandare a memoria intere pagine. Già per la mia generazione era meno comune. Poi ci sono stati varie fasi di revival e altre di rifiuto. Nelle scorse settimane un politico inglese, il segretario all’istruzione Michael Gove, ha risollevato il tema, annunciando che la pratica di imparare poesie sarebbe stata rilanciata nella scuola pubblica elementare. Lo ha riportato il sito di un quotidiano inglese, il Guardian, e l’articolo ha registrato centinaia di commenti, con qualche entusiasta e centinaia di contrari, alcuni dei quali hanno “postato” commenti vicini all’ingiuria. Il sondaggio lanciato dal sito ha riportato una netta maggioranza di contrari: 58% a 42 contro l’imparare a memoria.
Perché tante reazioni violente? Sono figlie della visione iperprotettiva che nutriamo verso i nostri figli. “Costringerli” a imparare a memoria ci appare come una violenza inaccettabile, come se le teste dei nostri figli potessero essere “violate”, ficcandoci dentro a forza delle parole. “E se non ci riescono?”, ci chiediamo noi mamme terrorizzate dal fatto che i nostri pargoli possano sperimentare un qualunque fallimento o addirittura una difficoltà che possa turbarli.
C’è da dire che negli ultimi anni lo spazio della didattica è stato molto influenzato dalle neuroscienze, per cui una parte dei metodi di insegnamento sono figli di studi scientifici tesi a ottimizzare l’apprendimento, come se fosse una ginnastica per tonificare al meglio i muscoli in vista della prova costume: bisogna pompare e lucidare i neuroni, prepararli alla competizione e, siccome è una cosa faticosa, bisogna farlo con metodi efficaci e veloci. Un tipo di studio che mi ricorda il fiorire di diete che promettono di dimagrire senza sforzo.
Francamente penso che una filastrocca, una canzone o una poesia non possano essere paragonati ai chili di troppo. Mi ha colpito molto uno dei (pochi) commenti positivi lasciati dai lettori sul sito del Guardian: chi l’ha scritto ha “recitato” sulla tastiera del computer una poesia di William Blake imparata nella notte dei tempi della scuola e poi ha commentato: “L’ho imparata tra i banchi. Ed è rimasta con me tutta la vita”. Davvero bisogna chiedere a uno scienziato se è giusto imparare a memoria il testo di “Yellow submarine” o “Il cielo in una stanza”? Forse, se gli insegnanti riescono a fare in modo che i nostri figli imparino un testo per il piacere di farlo, tutto il dibattito svanirà tra una rima e l’altra. “Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato”. Grazie, maestro Montale.



L’atto dell’imparare a memoria riprende l’antica attività degli aedi o di tutti  quei popoli che  preferivano  l'oralità  alla scrittura  che vivevano recitando a memoria di posto in posto dei versi. La memoria va allenata, costantemente. E’ certo però che quando alle scuole elementari mi dicevano di imparare a memoria una poesia, non lo facevo con molta voglia, soprattutto perchè si trattava di imparare a memoria per poi ripetere come una macchinetta… e  se  l'ho fatto non ricordo più  quello che  fu costretto  ad  imparare  mentre   ricordo ancora  anche se  non  completamente    cose  che  ho scelto io   d'imparare  a memoria  proprio  come   questo commento   alla domanda  posta   da questa discussione  di http://letteraturalatina.wordpress.com/2008/04/07/e-giusto-o-no-imparare-a-memoria/

Maria Grazia scrive:
La risposta non è sicuramente semplice ma, credo, che ci siano cose che ti avvantaggiano se le sai “a memoria” ed altre che risultano una tortura inutile.
Esempi:
1) quando facevo il ginnasio, la mia prof ci fece imparare a memoria un innumerevole numero di pagine di paradigmi di verbi irregolari. La fatica non fu indifferente però questo mi permetteva di comprendere il significato generale di un brano di latino senza vocabolario nonché di intuire il significato di parole italiane che non conoscevo dalla loro radice;
2) sempre nel periodo dell’adolescenza, imparavo (senza che nessuno mi costringesse a farlo :-) ) a memoria delle poesie degli autori che mi piacevano di più perché così potevo “rileggerle” ovunque volessi;
3) all’università (ed è così ancora adesso) ho sempre avuto enormi difficoltà a imparare “a macchinetta” le cose che alcuni prof volevano sentire soprattutto se erano (per me ;-) ) senza significato o, peggio, insulse. Le rare volte in cui ho dovuto subire questa tortura la mia mente si è subito vendicata cancellando tutto nel giro di una settimana!
Il tutto :-) per concludere che, per me, c’è differenza tra imparare a memoria e imparare a macchinetta ;-) . 


voi che ne pensate  , avete esperienza positive o negative  ?.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...