Premessa chiarificatrice . Chi mi segue fisso e dagli esordi ho sempre condannato l'estremismo \ fondamentalismo religioso compreso quello Mussulmano . Ha ragione Soumaila Diawara : << Quando l’ignoranza tocca il fondo e seppellisce ogni decenza umana >> . A furia infatti di ripetere come un pappagallo la propaganda tipica del Carroccio, in particolare quella sulla presunta “invasione islamica” del Paese, l’ex sindaca di Cascina e candidata del centrodestra a presidente della Regione Toscana è scivolata su una buccia di banana scambiando il “pericolo islamista” anche in una processione cattolica. Nei giorni scorsi l’europarlamentare salviniana ha rilanciato sui suoi social una card del quotidiano Il Tempo, saldamente schierato a sostegno del governo Meloni e promotore delle battaglie più care all’estrema destra, su una una manifestazione per ricordare la nascita di Maometto nel quartiere San Donato, a Bologna. Ad organizzarla un centro islamico pachistano, che si era rivolto esclusivamente agli uomini: le donne erano al contrario invitate a rimanere a casa. Manifestazione regolarmente autorizzata che si è svolta in un clima normale e senza problemi di ordine pubblico. Ceccardi decide di cavalcare la notizia e la rilancia così in un post: “Questa non è una festa, è discriminazione. E le femministe? Mute. Basta ipocrisie! Stop islamizzazione!”, scrive l’eurodeputata.In realtà, confrontando la foto pubblicata da Ceccardi con quelle presenti su Google, l’immagine scelta dall’eurodeputata della Lega mostra ben altro. Si tratta infatti dellaprocessione della Desolatache si svolge ogni anno a Canosa di Puglia e a Teramo il sabato della Settimana santa: unevento cattolicoin cui il coro delle donne racconta il dolore della Vergine Maria.
Resasi conto della “gaffe”, Ceccardi ha poi rimosso il post incriminato sui vari social network, da Facebook ad Instagram passando per X. Ma il danno era già fatto e la figura di ... era già fatta .Ecco quindi che
Susanna Ceccardi, l’europarlamentare leghista più salviniana di Salvini, stavolta si è letteralmente superata.
Nel goffo e disperato tentativo di attaccare una manifestazione islamica a Bologna, Ceccardi ha pubblicato indignata sui suoi canali social una foto-notizia secondo lei vergognosa che mostra una processione di donne tutte vestite di nero e col volto coperto.
E ha tuonato: “ Questa non è una festa, è discriminazione. E le femministe? Mute. Basta ipocrisie! Stop islamizzazione! ”. E fin qua si può anche essere d'accordo perchè la presenza islamica soprattutto quella fondamentalista sta prendendo piede in Europa e nel nostro paese . Già, peccato che tali allarmi vengano strumentalizzati politicamente propagandisticamente .
Infatti la foto in questione non ritraesse affatto foto donne in burqa ma la cattolicissima processione della Desolata a Canosa (Puglia), tra l’altro del 2015, come ha riportato Matteo Pucciarelli su “Repubblica”.Islam, burqa, musulmani con quell’immagine non c’entravano una .... beneamata mazza. Zero di zero. Eccoli, i paladini dell’ultracattolicesimo : talmente accecati dall’islamofobia da non riconoscere neppure la differenza tra uno e l’altro. Dimenticando ed ignorando , o magari facendo finita o non lo fa a caso, o quantomeno, curandosi dei rischi, visto che si indirizza ad un bacino elettorale profondamente ignorante ed ottuso. per scopi politici quelli che loro chiamano le proprie radici e la propria identità . Che imbarazzoInfatti Susanna Ceccardi ha parlato della festa per la nascita del Profeta Mohammed,diffondendo falsità che rivelano non solo ignoranza, ma anche islamofobia. Ha affermato che in questa ricorrenza le donne dovrebbero restare a casa, nulla di più lontano dalla realtà.
Innanzitutto, da quel che so della religione islamica , la celebrazione della nascita del Profeta, conosciuta come Mawlid al-Nabi, si svolge principalmente in moschea, luogo di preghiera e incontro comunitario. E le moschee, a differenza di quanto vorrebbe far credere Ceccardi, non sono affatto vietate né alle donne né ai bambini, uomini e donne possono partecipare insieme, ciascuno nello spazio dedicato, senza esclusione alcuna , proprio come avviene con gli ebrei in sinagoga . Infatti In molti Paesi musulmani, famiglie intere, madri, padri, figli e figlie, si recano in moschea per pregare e partecipare ai festeggiamenti, che sono momenti di spiritualità, condivisione e comunità.
Ora come giustamente fa notare sempre Soumaila Diawara . << fare propaganda politica è già discutibile quando lo si fa sulla pelle delle persone, ma farlo diffondendo bugie su una religione seguita da quasi due miliardi di persone nel mondo, senza neppure avere la decenza di informarsi, è qualcosa di gravissimo. Ancora più grave se a farlo è un’eurodeputata che non rappresenta solo la Lega, ma anche l’Italia intera al Parlamento Europeo.>> Ma soprattutto lo si fa creando u fake news . Infatti L’eurodeputata nel post punta il dito contro una manifestazione islamica a Bologna ma scambia processione cristiana per un raduno di donne in burqa. La foto che utilizza si riferisce a uno dei riti pasquali celebrati a Canosa, in Puglia. La processione della Desolata, che si svolge durante la settimana santa, prevede che una folta schiera di donne sfili indossando un velo nero, simbolo del lutto di Maria dopo la morte di Gesù. L'immagine delle donne velate è stata scambiata dall'europarlamentare con il burqa islamico, da tempo bersaglio della propaganda leghista.Non solo, la festa non potrebbe essere più "italiana" di così, trattandosi di un'antica tradizione cristiano cattolica, molto partecipata, in cui le donne del piccolo Comune pugliese sono solite sfilare intonando un coro di dolore in memoria della sofferenza provata dalla Vergine Maria.
Quindi anche se come dicono indirettamente Michele serra ( slide a sinistra ) e direttamente Marco Gervasoni @marcogervasoni.bsky.social· 5h : << Inutile pretendere dai leghisti, e dalla Ceccardi poi, il principio di non contraddizione: il loro mono neurone non ne è dotato >> ma io sono ottimista e voglio provarci ugualmente .
Quindi come sempre Diawara : << Cara Susanna Ceccardi, quando scrivi certe falsità non umili solo te stessa, umili l’Italia che rappresenti e alimenti stereotipi tossici e discriminatori contro milioni di cittadini musulmani, italiani e non. La moschea non è luogo di esclusione, ma di preghiera e comunità aperto a tutti i fedeli, donne comprese. Prima di parlare, sarebbe opportuno che tu visitassi una moschea almeno una volta, forse così eviteresti figure meschine e dichiarazioni imbarazzanti. Dovresti vergognarti delle tue menzogne e della tua islamofobia. >> soprattutto aggiungo quando è basata su preconcetti \ pregiudizi , ignoraza e fakenews \ notizie costruite ad arte per sobillare la pancia della gente e distrarla dal vero nemico . Concludo con quanto ha commentato,non ricordo in quale account facebook dall'utente Tiziana Usai << Un tempo per fare carriera politica era necessario essere colti, con una dialettica forbita e tenere toni moderati. Oggi c'è questa gente che sbraita, dice ma poi ritratta, espongono la loro ignoranza crassa e non provano mai vergogna, non hanno dignità. Che pena loro e chi li sostiene >>
Dopo i creduloni che si bevono acriticamente la propaganda Meloniana \ leghista \ vannacciana ( in questo caso ) che distorce a suo favore le critiche del Time , ecco che l'analfabetismo politico e culturale che non fa capire più cosa è vero è cosa sia falso e che : « [...] se avete preso per buone\le "verità" della televisione\anche se allora vi siete assolti\siete lo stesso coinvolti »⁕
Circola la foto di un volantino che riporta il logo del Comune di Padova e viene attribuito a un fantomatico “Movimento Islamico d’Italia”, con alcune proposte politiche in vista di una presunta candidatura alle elezioni comunali. Tra gli elementi presenti nel volantino figura anche un logo con i colori della bandiera LGBT. Tuttavia, il contenuto si è rivelato completamente falso.
VOTA MOVIMENTO ISLAMICO CREDITO ISLAMICO BASTA CON L’USURA DEL CREDITO, BANCHE PIU’ VICINE ALLE PERSONE MOSCHEA FINALMENTE UNA GRANDE MOSCHEA PER PADOVA POLIGAΜΙΑ PER TORNARE AD AVERE PIU’ FIGLI MORALE PER UNA POLITICA CHE SI ISPIRI AI VALORI DI DIO
Il volantino del fantomatico “Movimento Islamico D’Italia” candidato a Padova Una provocazione del 2017
Per chi ha fretta Il volantino presenta in alto a sinistra l’anno di stampa, ossia il 2017. Il volantino circola, infatti, dal 2017 attraverso i social. Si trattava di un “esperimento sociale” per testare le reazioni dei passanti.
Analisi
Il volantino circola dal 2017. Come riportato dalla stampa locale, si trattava di una provocazione organizzata per filmare le reazioni dei passanti.
Il volantino del fantomatico “Movimento Islamico D’Italia” candidato a Padova
Collegato a una pagina Facebook chiamata “Movimento Islamico D’Italia” (attualmente chiusa), il 21 marzo 2017 viene pubblicato il seguente post:
Come si suol dire il gioco è bello quando dura poco, il nostro esperimento sociale è finito e ci tocca constatare ahinoi che l’italia è piena di creduloni razzisti e ignoranti. La nostra pagina che non ha nulla a che vedere con la distribuzione dei volantini a Padova è nata per vedere la reazione degli italiani di fronte alla creazione di un partito islamico. La maggior parte degli italiani ha commentato in modo abbastanza pesante sotto i nostri post, altro invece senza alcun motivo hanno invaso la nostra bacheca di immagini di maiali e di simboli nazifascisti accusandoci perfino di aver mancato di rispetto alla cultura occidentale. Spero che tutti gli italiani riescano ad aprire gli occhi e mettano per una volta l’odio e il rancore da parte. Siamo persone non bestie, questo forse ce lo siamo dimenticati. E sopratutto spero che la gente si informi meglio riguardo alla veridicità delle notizie per non incorrere in bufale e trollaggi che al giorno d’oggi sono pane quotidiano.
Il volantino del fantomatico “Movimento Islamico D’Italia” candidato a Padova Conclusioni
Il volantino non rappresenta in alcun modo un reale “Movimento Islamico d’Italia” e non deve essere considerato attendibile, in quanto si trattava di un semplice “esperimento sociale” rivolto ai cittadini padovani.
lo stato è laico, la religione deve rimanere fuori dalle istituzioni... stiamo andando indietro invece che avanti... oltretutto come fa questo soggetto a proporre la poligamia che non è ammessa costituzionalmente....
Sarà pure un volantino falso ma l'intenzione di creare una cosa del genere da parte loro non è certo un segreto. E non sono persone aperte e tolleranti come noi. Bisognerebbe essere un pò più severi.
Per par condicio dovreste fare la stessa cosa da loro, magari con riferimenti alla parità dei sessi, alla libertà di genere o solo per l'abolizione del fenomeno delle spose bambine. Magari a Theran o Islamabad per esempio, e poi fare i paragoni....
forse perchè la norizia è fresca ( cioè di due ore fa ) e quindi i commenti non sono tanto creduloni e carichi : d'odio , exenofobia , islamfobia , razzismo . Ma soprattutto il primo ed il terzo un po creduloni e pieni di paura irrazionale
se si tutti gli avvocati delle parti in causa concordano si tale punto un fondo di verità c'è .
La nuova indagine su delitto di Chiara Poggisembra essere a un punto fermo. Mancano alcuni elementi per valutare il Dna trovato sotto le unghie della 26enne di Garlasco uccisa il 13 agosto 2007. ma a prescindere dall'esito . e le troppe notizie false circondate stanno danneggiando l'inchiesta. Cosa che ha portato gli avvocati dei soggetti coinvolti a fare un appello congiunto.
da il messagero tramite msn.it
Gli avvocati difensori di Andrea Sempio, di Alberto Stasi e della famiglia Poggi contro le notizie false più volte emerse sul caso del delitto di Garlasco è stato fatto nel corso della trasmissione 'Quarto Grado'. Nel corso della puntata in onda venerdì sera su Retequattro erano infatti presenti gli avvocati Massimo Lovati (che difende Andrea Sempio), Giada Bocellari (che difende Alberto Stasi) e Gian Luigi Tizzoni (che assiste la famiglia Poggi). I legali hanno voluto fare un appello contro le fake news «che stanno dilagando» nella vicenda del delitto di Chiara Poggi, la 26enne di Garlasco uccisa il 13 agosto 2007. Situazione degenarata «Da quando questa indagine è iniziata, da marzo, la situazione è via via degenerata - si legge in una dichiarazione diffusa da Mediaset - Ci scontriamo tutti i giorni con una serie di notizie, o pseudo tali, che a nostro modo di vedere, oltre a diffamare alcuni soggetti coinvolti, su tutti la famiglia Poggi, danneggiano moltissimo questa nuova indagine. Credo che sia importante da parte di tutti, al di là delle singole posizioni, di chi difende Alberto Stasi o chi assiste la famiglia Poggi o il nuovo indagato, capire che questo vada un po' oltre. È un senso di responsabilità, anche in quanto avvocati, quello di mettere dei punti fermi sotto questo profilo. Questa è una vicenda drammatica, dove è stata uccisa una ragazza e questo non lo dobbiamo mai dimenticare, dove c'è un condannato in carcere con una sentenza definitiva e dove c'è un nuovo indagato. Credo che sia doveroso rispettare tutti i soggetti coinvolti e anche l'indagine. È doveroso per noi, è un senso di responsabilità da parte di tutti»[... ]
E' notizia di questi giorni che : << Le opposizioni alla donazione degli organi continuano ad aumentare Da gennaio il 40 per cento di chi ha rinnovato la carta d'identità si è detto contrario: i dati preoccupano il centro nazionale trapianti >> ( da Le opposizioni alla donazione degli organi continuano ad aumentare - Il Post ) Ora da trapiantato di cornea , mi viene il magone nel leggere tali notizie e mi è venuto questo sfogo elucubratorio al limite del rimpianto e della nostalgia dei tempi andati .« Quando ho iniziato aveva un senso esporre anche le teorie bizzarre e fantasiose e dare spazio ai punti di vista più improbabili» afferma Martin Mystère nell’ultimo albo più pecisamete il n 421 ( locandina a destra ) . « Si poteva parlare tranquillamente di argomenti strampalati, perché non veniva mai messa in dubbio la capacità da parte del pubblico di discernere la realtà dalla fantasia. La davamo per scontata. Ma nel giro di neanche tanti anni, purtroppo, le cose sono cambiate: ci sono sempre più persone che guardano alla scienza con sospetto e diffidenza, e che seguono le “sirene” delle scuole di pensiero irrazionali e ascientifiche. » ( Lo sceneggiatore di Nemico del popolo, Francesco Matteuzzi, a Fumettologica replicando ai complottisti Trumpiani )
Infatti erano Bei tempi quelli in cui sui giornali e in tv , circa fino a 20\25 ani fa , aveva anche un senso esporre anche argomenti bizzarri .... e dare spazio a punti di vista più improbabili . Periodo in cui si poteva parlare e scrivere anche di argomenti strampalati perchè non veniva mai messa in dubbio la capacità da parte del pubblico e dei lettori di discernere la realtà dalla fantasia . La davamo per scontata . Ma nel giro di ne anche tanti anni anni purtroppo le cose sono cambiate ., ci sono sempre più persone che guardano alla scienza con sospetto e diffidenza ( e fin qui niente di male il dubbio è anche questo in quanto non esiste mai nulla o quasi d'assoluto e definitivo ) ma un conto è avere dubbi un altro è seguire acriticamente le Sirene .E proprio ciò mi ha riuportato alla mente questo ricordo scolastico di letteratura classica
“Tu arriverai, prima, dalle Sirene, che tutti
gli uomini incantano, chi arriva da loro.
A colui che ignaro s’accosta e ascolta la voce
delle Sirene, mai più la moglie e i figli bambini
gli sono vicini, felici che a casa è tornato,
ma le Sirene lo incantano con limpido canto,
adagiate sul prato: intorno è un mucchio di ossa
di uomini putridi, con la pelle che raggrinza “
Omero Odissea libro XII, versi 39-46
del pensiero irrazionali e ascientifiche . Infatti c'è gente che crede veramente che la terra sia piatta .... per non parlare poi di tu.tte le ipotesi senza riscontri efettivi di complotto che circolano in rete e che alimentano paure ed alimentani l’imperante cultura del terrore, che si fonde col qualunquismo e la sfiducia e ci rende egoisti, e deboli. introduzione ( presa dal sito ufficiale del gruppo ) di Oltre la guerra e paura dei Mcr - da Dopo il lungo inverno
[... ] Mio fratello ha rinunciato ad avere un opinione\mio fratello ha rinunciato in cambio di un padrone
che sceglie al suo posto e che non può sbagliare \perché ormai nessuno lo riesce a giudicare "una canzone sui questi tempi bui ed inquieti. [... ].
Infatti : << ( ..... ) Inutile negarlo: la paura, in questi anni di stronzio, è diventata un'industria. Tra le più redditizie. Lavora a pieno ritmo, 24 ore su 24, in modo capillare. I versi del "Bombarolo" di Fabrizio De André si rivelano più che mai attuali: "Per strada tante facce / non hanno un bel colore; / qui, chi non terrorizza / si ammala di terrore". Strisciano le notiziuole e la gente commenta, dall'immancabile "ci vorrebbe la pena di morte!" (oggi ne ho contati quattro) ad altri variegati spezzoni di umanità di questo sciagurato inizio di millennio. L'industria della paura non nasce dal nulla. E' l'espressione necessaria e perfetta del sistema. Il sistema non può fare a meno della paura. (.... Riccardo venturi ) . Sempre sulla disinformazione e fake news concludo il post con un vecchio scritto cartaceo pre blog ritrovato nei giorni scorsi
Allora come si fa a distinguere la verità dalla menzogna Ti rispondo, caro me stesso, citando una frase di Philip.K.Dick ( Philip K. Dick, all'anagrafe Philip Kindred Dick Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982 è stato uno scrittore statunitense) : << la realtà è quella cosa che anche se smetti di crederci non scompare >>
Però si può smettere di crederci Certo ciascuno di noi può credere o non credere quello che vuole tuttavia esistono parametri oggettivi per stabilire cosa è vero e cosa no .... Non basta , almeno in teoria , ripetere un concetto per renderlo reale .... si può fare senz'altro in modo che qualcuno finisca per convincersene ma resterà comunque un falso .
Stai facendo politica ?
No . mi sto riferendo a quello che è successo con alcune persone esempio Mia martini .
Allora lo vedi che stai facendo politica 😂 😇E alle idiozie abissali alle quali nessuna persona dotata di senso critico e razionale potrebbe mai credere , ma purtroppo ci hanno creduto con le conseguenze che conosciamo
Capisco 😥😲👍🏼🤗🧠
......
Appena ritrovo l'altro foglio in cui parlo del complottismo lo riporterò in prossimo post . Sono stato fin troppo prolisso e logorroico . Alla prossima
la censura sui social e non solo , volendo essere buoni, il filtro che un’entità non meglio definita dovrebbe mettere tra il messaggio e il destinatario, mi fa venire in mente due aspetti : 19 chei dice che la tecnologia ed internet ci stanno rovinando quando invece non è il mezzo in se ma il come lo si usa ., 2) il solito paternalismo di chi ritiene di sapere e guarda la massa con un certo sussiego, segnalando in questo caso il veleno dell’analfabetismo funzionale al quale bisogna opporre un antidoto. Un antidoto però che è secondo molti una toppa e non la vera soluzione, la quale non può prescindere dalla consapevolezza dell'uso che ne facciamo .La censura, non solo dovrebbe essere evitata, ma sarebbe un rimedio inutile se l’istruzione si occupasse di fornire gli strumenti necessari alla comprensione della “società social”. Il ministero dell’istruzione – e non mi riferisco solo a quello attuale, prosaicamente definito “del merito” – già da diversi anni si sarebbe dovuto occupare del problema. Il punto è che per non affogare nel mare degli ipertesti, in cui le informazioni si moltiplicano rimpallando tra una pagina web e l’altra, qualcuno dovrebbe fornire agli studenti e alle famiglie una bussola per scegliere le fonti più attendibili e per comprendere ciò che leggono (non esattamente un comune testo). Il “qualcuno” a cui mi riferisco non è tanto l’insegnante che generalmente ha il buon cuore di segnalare ai suoi allievi il faro per non andare alla deriva, ma quello a sua volta formato pochi purtroppo in questo senso. Perché non pensare oltre ad aggiornare gli insegnanti a nuovi esami nel corso di laurea e di abilitazione e poi una nuova materia scolastica? Che so, si potrebbe chiamare "filologia del web”. La scuola dovrebbe servire a rendere le nuove generazioni consapevoli, individui che si fanno domande e non seguono anestetizzati le linee guida di un algoritmo. Grazie dell’attenzione e buon lavoro
Barbara
GENTILE BARBARA, la sua lettera ha il pregio di portare l’attenzione verso il nodo cruciale. La questione della censura dei social, il cosiddetto fact-checking, infatti, prescinde totalmente dal grado di consapevolezza della popolazione, dalla sua crescita culturale e dal discernimento necessario a non farsi abbindolare da notizie false. L’unico modo per fronteggiare un degrado della comunicazione, elemento prezioso per una “sfera pubblica”, è quello di essere dotati di conoscenze adeguate. La nostra scuola svolge sempre meno questo compito e le linee guida che il ministro Valditara ha appena reso note – poesie mandate a memoria e studio delle “saghe nordiche” – non fa certamente ben sperare.
Moltissime persone hanno visto e condiviso la notizia falsa secondo cui sarebbe stato Marco Violi a sparare, tanto che diverse grandi testate internazionali hanno dovuto smentirla
Dall'account Twitter Wall Street Silver
Nella notte tra sabato e domenica l’FBI ha reso pubblico il nome di Thomas Matthew Crooks, l’uomo che ha sparato al candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump durante un comizio in Pennsylvania e che subito dopo è stato ucciso da agenti della sicurezza.Prima che il nome di Crooks diventasse di pubblico dominio, però, sui social network avevano iniziato a circolare notizie false sull’identità dell’attentatore. In modo piuttosto sorprendente, perlomeno se vista dall’Italia, quella che più di tutte ha attecchito ed è stata ricondivisa (e quindi a cui ha creduto più gente) indicava come attentatore il giornalista sportivo italiano Marco Violi, youtuber con un discreto seguito e direttore responsabile del sito romagiallorossa.it. I post che lo accusavano sono stati visti da almeno da qualche milione di persone e condivisi migliaia di volte, al punto che molti giornali internazionali sono dovuti intervenire per smentire la notizia.Pochi minuti dopo l’attentato, su X (Twitter) aveva iniziato a circolare una foto di Violi accompagnata da un testo che lo definiva «il cecchino di Trump». Nella foto Violi veniva descritto come «un famoso estremista antifa» (contrazione di anti fascist, antifascista, che negli Stati Uniti viene usata per indicare un movimento di attivisti nato in opposizione alla crescita dei movimenti di estrema destra): ha avuto grandissima diffusione soprattutto su X (Twitter) e Gab, una piattaforma social utilizzata da militanti di estrema destra, e su alcuni canali Telegram.La diffusione è stata così ampia che alcune fra le principali testate e agenzie stampa internazionali, come Reuters, Bloomberg e NBC News, hanno pubblicato articoli di fact-checking per smentire che Violi fosse per davvero l’attentatore di Trump. Se fosse circolata solo in Italia probabilmente la notizia sarebbe sembrata immediatamente implausibile, ma in un paese in cui Violi è presumibilmente sconosciuto ha finito per essere molto ricondivisa.Probabilmente, la foto di Violi ha avuto una diffusione così ampia dopo essere stata postata su X da Wall Street Silver, un account seguito da più di un milione di utenti e con cui interagisce spesso anche il proprietario di X, l’imprenditore Elon Musk. La foto postata da Wall Street Silver è stata vista da più di due milioni di persone, poi l’account l’ha eliminata.
Lo stesso Violi ha parlato della vicenda con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, arrivando a dover precisare: «Smentisco categoricamente di essere coinvolto in questa situazione». Non è chiaro quale account abbia iniziato a far circolare la foto: Violi ha raccontato di essere stato svegliato a tarda notte dalle «numerose notifiche» ricevute su Instagram e X, e che i primi a postare la sua foto su X sono stati due account italiani, LogikSEO e @Moussolinho (quest’ultimo è stato disattivato da X e Instagram). Ha anche detto che su internet circolano notizie false sul suo conto già da cinque anni, e che lunedì denuncerà gli account che hanno postato la sua foto sulle piattaforme social.
Quella di Violi non è l’unica notizia falsa sull’attentato a Trump circolata nelle scorse ore. Diversi post, tra cui alcuni scritti da politici statunitensi che ricoprono cariche elettive, sostenevano senza prove che l’attentato fosse stato ordinato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Per esempio, subito dopo l’attentato, il deputato Repubblicano del Congresso Mike Collins aveva scritto esplicitamente: «Biden ha dato gli ordini».
Va bene dubitare delle versioni ufficiali e dei loor media come il sottoscritto , nato e cresciuto : nel periodo della guerra freda e della strategia della tensione .,con rimanzi e film polizieschi ., e le storie di topolino . Ma qui s'esagera . L'ultima ipotesi comlottista è che “Hamas non ha ucciso”. e l'attentato del 7 ottobre se lo sia fatto Israele per giustificare i suo intervento nella striscia di Gaza
Domenica 8 ottobre 2023, il giorno dopo le stragi di Hamas in territorio israeliano. Sul canale Telegram “Stop dittatura” a cura di Ugo Fuoco, 40 anni, già leader del comitato “Napoli non si piega” all’epoca della pandemia di Covid, compare il seguente post: “L’attacco di Hamas è una false flag, operazione pianificata dall’alto”. False flag, falsa bandiera, indica operazioni svolte sotto mentite spoglie. Significa, nel caso specifico, che gli israeliani sono stati scannati da altri israeliani per giustificare l’attacco militare a Gaza. Seguono centinaia di messaggi di approvazione e migliaia di condivisioni sui diversi social.
Le operazioni false flag sono un’ossessione dei cospirazionisti di tutto il mondo. Servono peraltro a giustificare tutti gli eventi sgraditi o imprevisti o indifendibili: l’assalto dei trumpiani a Capitol Hill nel gennaio 2021? Un tranello orchestrato dai democratici. Il massacro di civili a Bucha? Una messinscena ucraina, non li avete visti i cadaveri che si muovevano? I feriti dalle bombe a Mariupol? Attori. Negli Usa li chiamano: crisis actors. Molti fanatici delle armi sono tuttora convinti che fossero attori anche i genitori dei bimbi massacrati dal ventenne Adam Lanza nella scuola elementare di Sandy Hook nel 2012. La tesi: un’operazione false flag per screditare la lobby delle armi.
La priam puntata dell'inchiesta : << Viaggio nel cospirazionismo in Italia 1 / Sui canali Telegram e sui siti diinformazione “alternativa” si diffondono le teorie false che provano a smentire i “media mainstream >> di repubblica si chiede : << ( ..... ) Quando è cominciato tutto? Quando sempre più cittadini – persone normali, elettori, non solo pazzi paranoici – hanno cominciato a credere all’esistenza dei complotti più assurdi e inverosimili ? I social e il dilagare dei canali digitali non bastano a spiegare tutto. E ancora: perché, in Italia molto più che all’estero, a cadere nel buco nero del cospirazionismo sono spesso anche persone che si ritengono progressiste? Flashback. In Italia c’è stata una vera operazione false flag che ha marchiato l’immaginario di almeno tre generazioni: piazza Fontana. La bomba dei fascisti e degli apparati deviati dello Stato fatta passare per attentato anarchico.
11 settembre 2023, sul sito di Byoblu – ci torneremo spesso, sul network creato dall’ex comunicatore M5S Claudio Messora, in questo piccolo viaggio nel cospirazionismo italiano – va in onda uno speciale sull’anniversario dell’attentato alle Torri gemelle. Invitati a parlare sono Luca Marfè, 43 anni, opinionista di punta del canale, in alcune bio è professore di Storia contemporanea all’università “Central de Venezuela” di Caracas; il regista Massimo Mazzucco, 69 anni, autore di un documentario, 11 settembre 2001 – Inganno globale molto noto qualche anno fa tra i fautori della tesi secondo la quale gli Usa si sono abbattuti da soli le Torri gemelle. Con loro c’è anche Manlio Dinucci, 85 anni, già dirigente negli anni Settanta del Partito comunista marxista-leninista d’Italia, piccola formazione filocinese. Dinucci ha pubblicato con le edizioni Byoblu La guerra. È in gioco la nostra vita – dove il conflitto in Ucraina è considerato un’operazione anglo-americana.
Parla Marfé, che non crede alla versione ufficiale sulle Torri gemelle: “Se a New York parcheggiate in divieto di sosta, dopo 10 minuti vi portano via l’auto. Come si fa a
pensare che questi aerei abbiano solcato i cieli degli Usa indisturbati?”. Il conduttore dello speciale manda il filmato di una intervista a Franco Fracassi, negli anni Novanta direttore di un piccolo e combattivo settimanale di sinistra, Avvenimenti, qui in quanto coautore nel 2007 insieme a Giulietto Chiesa di un altro documentario, Zero, inchiesta sull’11 settembre, che dava largo credito alle tesi complottiste. Racconta Fracassi: “L’11 settembre ha cambiato la storia della comunicazione e del giornalismo attraverso l’introduzione della parola complottista. È quello il momento in cui il dissenso viene emarginato”. La libertà di parola, uno degli argomenti che servono a travisare il cospirazionismo spacciandolo per battaglia di sinistra e anti-sistema. ( .... ) >> ed è prorio Mercoledì 18 ottobre 2023, su Byoblu va in onda uno speciale “approfondimento” sulla strage all’ospedale di Gaza della sera precedente. Spiega a braccio uno dei conduttori: “Secondo alcuni ricercatori i missili usati per l’attacco sono dei Jdam sviluppati dalla Boeing. Missili che, si dice, siano recentemente arrivati in forza all’esercito israeliano. Notizie da verificare, ma che potrebbero far sorgere una luce nuova su come la notizia è stata trattata dai media mainstream”. Secondo alcuni ricercatori, dunque. Chi? Non viene ritenuto utile precisarlo. Chi ha seguito il dibattito che si è scatenato sui social dopo l’esplosione all’ospedale sa che la storia dei Jdam ha cominciato presto a circolare in un ben preciso giro di account dell’ultradestra americana. Uno dei primi , sempre secondo talr inchiest a lanciare la teoria delle “bombe Jdam”, che poi bombe non sono, è stato Jackson Hinkle, un giornalista di area alt-right – la destra alternativa che sostiene Donald Trump ed è specializzata in teorie del complotto. Due settimane fa YouTube ha oscurato il canale di Hinkle con l’accusa, ben fondata, di diffondere false notizie sulla guerra in Ucraina. Hinkle ha reagito con una campagna di sottoscrizioni lanciata pochi giorni fa su X: “Abbiamo svelato le bugie di Israele sui bambini decapitati, ora abbonatevi qui per tre dollari se volete che continuiamo”. Ora Il complottismo è una missione per gli adepti ma è anche un fiorente business per i suoi guru. Byoblu vive di sottoscrizioni diffuse. Sul sito vende anche occhiali da sole “riciclati dalle reti da pesca”, disponibili in quattro modelli. Lo slogan: “Guarda la realtà con occhi diversi”.
Tutte le inchieste indipendenti hanno concluso che è stato un missile della Jihad a finire sull’ospedale di Gaza. La storia dei Jdam prodotti da Boeing potrebbe sembrare solo un caso di disinformazione ideologica sempre frequente in tutti i fatti , se non fosse per la chiosa del giornalista di Byoblu: il fatto, sottolinea, “getterebbe una luce nuova su come la notizia è stata trattata dai media mainstream”. Ciò che distingue la mentalità complottista dalla semplice teoria partigiana o dai singoli casi di fake news è sempre la presenza di un piano preordinato di menzogna guidato dall’alto. Mainstream è parola chiave dello stile paranoico. Indica le fonti mediatiche ufficiali, spesso indicate in Italia con una sineddoche: i giornaloni. L’ha usata anche Giorgia Meloni nel suo video saluto ai militanti di Fratelli d’Italia al teatro Brancaccio di Roma, tutto costruito sulla lotta contro poteri occulti che cercano di sabotare il suo governo.