oggi martedi i carnevale causa rafreddore , guarderò la sfilata da casa , tanto partono vicino quasi sotto casa mia . Con un po' d'amarezza a non poter dare una mano alla classe in una giornata campale della settimana \ sei giorni del carnevale . Quindi mi consolo buttando l'occhio ai carri che passano , seguendo sul web , il processo ed il rogo a re giorgio , e leggendo e riportando qui due storie trovate fra un carro e l'altro alcune storie trovate in rete . La prima da la nuova del 4\3\2005
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
4.3.25
Diario di bordo n 107 anno Ⅲ. Con la Bulldog Rugby la palla ovale diventa un veicolo di inclusivita ., il romanzo area tempestas di giulio neri fermato da una diffida di una persona che si sarebbe visto troppo simile al protagonista .,
31.1.25
con il cuore e con la mente per essere felici
Lungo la nostra vita \ opera d'arte affrontiamo infinite battaglie tra questi due poli che controllano i nostri sentimenti, emozioni, decisioni, successi e fallimenti. Ci troviamo a interrogarci di fronte a grandi dilemmi che finiscono con l’annullarci, fanno crollare la nostra coerenza e ci fanno sentire insicuri, perché la maggior parte delle volte non sappiamo fino all’ultimo se stiamo facendo la scelta giusta. Ed è proprio quando dobbiamo prendere una decisione che entrano in gioco mente e cuore.Quale dei due dobbiamo seguire e ascoltare?
La verità è che nessuno di questi due elementi è migliore dell’altro e non possiamo usarli da soli . Non possiamo lasciarci guidare soltanto dal cuore , altrimenti verremmo travolti dagli impulsi e dalle voglie senza nessun controllo: c’è bisogno che la mente analizzi i nostri desideri in modo saggio e cauto, per evitare che i momenti di follia determinino la nostra fine. Tuttavia, non possiamo nemmeno seguire fedelmente la mente , altrimenti ci priveremmo della libertà di provare sensazioni e costruiremmo un muro che bloccherebbe il passaggio a tutte le emozioni e passioni che dobbiamo ancora scoprire e sperimentare.
Da questa breve descrizione, da me rielaborata del già citatohttps://lamenteemeravigliosa.it/mente-o-cuore/
potete capire che non esiste o bianco o nero di fronte ad una scelta: si tratta piuttosto di un ampio ventaglio di grigi, di diversa intensità, che si riflettono in noi stessi. Non esistono due sfumature identiche, proprio come non esistono due persone uguali: per questo non c’è una regola fissa che valga per tutti, ma ognuno deve riuscire a conoscere e a saper utilizzare la propria. Dobbiamo imparare ad ascoltarci, a comprenderci, a conoscerci.
Se ci riusciamo, non ci saranno situazioni, decisioni, circostanze davanti alle quali non sapremo che cosa fare. Potremo sempre usare la nostra “regola”, quella creata appositamente per noi, perché estratta dal nostro cuore e la nostra mente. Ognuno di questi due poli ci avrà messo del suo, perché devono entrare in connessione senza creare conflitti: sono due parti di noi destinate a capirsi e collaborare, solo in questo modo riusciremo a essere davvero noi stessi.Fermatevi e imparate a conoscervi: è un percorso lungo, ma la meta è raggiungibile. Cercate la sfumatura giusta per voi e usatela come guida. È difficile, ma non impossibili se sarete fedeli e onesti con voi stessi. Sentite e sperimentate per riuscire a creare il vostro personale vincolo tra mente e cuore.Quando qualcuno\a di noi unisce cuore &mente è un eroe in quanto la logica non basta quando ci si mette all'opera Infatti ma ha bisogno di sentimento ( del cuore ) logica ed istinto sono dovrebbero essere dentro di noi che agiamo con il cuore se usiamo solo l'emozioni ed i sentimenti o con la mente se usiamo l'istinto o la razionalità .
14.11.23
Da più di 55 anni chiuso in casa per paura delle donne: «Non voglio che si avvicinino a me»
Da più di 55 anni chiuso in casa per paura delle donne: «Non voglio che si avvicinino a me» l'uomo soffre di ginecofobia vive chiuso in casa da 55 anni, per paura che una donna possa avvicinarsi a lui.

Esistono diverse fobie e milioni di persone hanno delle paure ancestrali, che non riescono decisamente a giustificare. Una di queste persone è Callitxe Nzamwita, un uomo 71enne che da oltre 2/3 della sua vita vive segregato in casa, per la sua paura delle donne.

Callitxe ha scelto di rimanere lontano dal genere femminile quando era appena un sedicenne. La sua famiglia non riusciva a comprendere cosa il ragazzo trovasse di così terrorizzante nelle donne, ma hanno rispettato la sua scelta.
Post
Conversazione
In passato aveva sempre provato un forte disagio quando era in presenza di una donna e non riusciva a restare sereno accanto a loro. Anche la sola idea di poter parlare con una donna gli creava una terrificante sensazione di panico.
Alla fine, la sola soluzione che Callitxe è riuscito ad escogitare è stata quella di chiudersi in casa e costruire una recinzione di legno attorno all’edificio, per impedire che qualunque donna potesse avvicinarsi a lui.

Da quel giorno sono trascorsi più di 55 anni e per tutto il tempo questo signore è rimasto rinchiuso, abbandonando i contatti con l’esterno.Questo anziano signore del Ruanda, tuttavia, approfitta dell’aiuto di alcune donne, che lo riforniscono di cibo e di altri beni necessari, anche senza avvicinarsi a lui. Queste persone portano ciò di cui Callitxe ha bisogno davanti alla sua porta e poi si allontanano, per permettergli di raccogliere il tutto.La sua storia ha attirato talmente tanta attenzione, che ha persino interessato i media locali, che hanno raccontato al mondo la vicenda. Questa fobia, secondo gli esperti, è un disturbo d’ansia legato ad un trauma del suo passato.

Alcuni esperti collegano tale fobia all’impossibilità di godere di una relazione intima e in casi elevati questa sfocia in una sorta di paranoia incontrollabile, come quella provata da Callitxe.Quest’uomo non ha voluto provare a comprendere la sua paura e piuttosto che affrontarla preferisce di gran lunga vivere una vita ritirata, e lontana da tutte quelle persone che gli creano solamente una intollerabile ondata di panico.
19.11.22
la vita è anche trasfornazione perchè “Nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma”
Infatti come suggerisce quest articolo da me letto qualche tempo fa di lamenteemeravigliosa.it
NON on bisogna mai dimenticare che la paura è un’emozione sana, perché fa parte del nostro istinto di sopravvivenza. Alcune tra le paure più comuni sono del tutto ragionevoli. Eliminarle, quindi, non sarebbe una buona idea, altrimenti rischiamo di perdere il senso del
rischio e di esporci inutilmente al pericolo.Le paure più comuni tra gli esseri umani riguardano la preservazione fisica e psicologica dell’integrità e della vita. Hanno carattere universale perché in buona misura ci proteggono. Presentano una radice biologica e filogenetica molto forte.
[...]
Perchè questa decisione perchè ho capito che lasciandomi prendere dalla paura ho capito che , anche se ancora non sempre ci riesco completamente come credo molti di noi visto che : sempre secondo l'articolo sopracitato esse sono molto diffuse , lasciandomi prendere dalle paure mi rallentava e mi faceva cadere continuamente o vivere in un stato d'ansia .
6.2.22
"Io, tabaccaio rapinato per sei volte a San Severo, darei le chiavi dell'attività al Comune. Non ti abitui mai e penso di chiudere"
"Io, tabaccaio rapinato per sei volte a San Severo, darei le chiavi dell'attività al Comune. Non ti abitui mai e penso di chiudere"
di Tatiana BellizziLa più violenta quella del 2017 quando un rapinatore gli puntò un coltello
Amedeo Giancola, titolare dell'omonima tabaccheria a San Severo |
alla gola. Da allora Amedeo Giancola titolare della omonima tabaccheria che si trova in via Tiberio Solis in pieno centro a San Severo, di rapine ne ha subite sei. L'ultima in ordine di tempo venerdì 4 gennaio.
Giancola, è successo ancora.
"Non nascondo di aver provato tanta rabbia. E' volta che accade, ma non ti abitui mai".
Ha avuto paura?
"Questa rapina è stata particolarmente violenta. E' durata pochi istanti: sono rimasto scioccato"
Come è andata?
"Un rapinatore incappucciato ha fatto irruzione nel mio locale. Con una ferocia incredibile ha distrutto il pannello anti-Covidin plexiglas. Poi ha iniziato ad arraffare i soldi dal registratore di cassa. Ha portato via 1.800 euro, l'incasso della giornata. Istintivamente stavo per intervenire, per cercare di fermarlo, ma mi ha bloccato la mia collaboratrice. Tutta le scena è stata immortalata dalle telecamere di sicurezza. Anche il momento in cui mentre fugge scaraventa a terra un cliente".
A San Severo la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha già inviato una ventina di poliziotti in più per pattugliare il territorio. Lei cosa chiede allo Stato?
"Mi sembra chiaro che tutto questo non basta. Qui ci vuole una presenza in massa dello Stato. Non bastano pochi uomini in più. I poliziotti, i carabinieri, che operano qui, sono pochi, sottopagati e stremati dalle ore di fatica".
Bombe nel Foggiano, la ministra Lamorgese in città: "Lo Stato è qui ma la sfida si vince insieme"
di Gianfranco Moscatelli
Lei che cosa farebbe?
"Vorrei consegnare simbolicamente la mia attività nelle mani del Comune. Consegnare i documenti alla Prefettura. Darei in gestione a loro, alle istituzioni, la mia rivendita di tabacchi. In cambio chiederei di percepire un euro simbolico all'anno ma solo per fare il dipendente. E' chiaro che la mia è una provocazione".

A San Severo nei primi giorni dell'anno persone sconosciute hanno fatto saltare in aria quattro attività commerciali: una profumeria, una rivendita auto, un parrucchiere e un negozio di giochi pirotecnici, piazzando ai piedi delle saracinesche dei rispettivi locali potenti ordigni esplosivi. E' così difficile essere un imprenditore da queste parti?
"E' impossibile fare impresa in questo territorio. Noi siamo stanchi. Abbiamo paura. Penso ai miei colleghi, agli altri quattro commercianti di San Severo che hanno subito attentati bomba".
Che futuro l'aspetta? Deciderà di chiudere la sua rivendita di tabacchi?
"Al momento non chiuderò. Ogni giorno, però, questa ipotesi diventa sempre più concreta. Ho tanti progetti, ma pian piano li sto abbandonando".
Vestita così, te le cerchi. stereotipo meso indiscussione da Martina evatore durante la finale Miss Venice Beach in cui ha sfilato con gli abiti di quando fu molestata
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