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8.7.24

DIARIO DI BORDO N 6O BIS ANNO II VERGOGNE ITALIANE lezioni in Francia silenziate dalla Rai, polemica contro il direttore Petrecca: “In onda un festival con lui in platea”e quella delll'areoporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi

Iniziamo    dall'ultima  
elezioni Francia Rai Petrecca

lezioni in Francia silenziate dalla Rai, polemica contro il direttore Petrecca: “In onda un festival con lui in platea”

Pubblicato: 08/07/2024 11:29

Il risultato delle recenti elezioni in Francia scatena la polemica non solo Oltralpe, ma anche all’interno della italianissima Rai. Protagonista di una violenta polemica social è in particolar modo il direttore di Rainews, Paolo Petrecca. L’alto dirigente della tv pubblica, in quota centrodestra, viene accusato dalle opposizioni di non aver dato spazio ad uno speciale dedicato alla situazione francese, per mandare invece in onda, live da Pomezia, la terza serata del ‘Festival delle città identitarie’, condotto da due meloniani come Edoardo Sylos Labini e Incoronata Boccia. Ma non solo perché, tra gli artisti che si sono esibiti c’era anche Alma Manera, compagna proprio di Petrecca secondo Dagospia.
“Sarà forse che il trionfo del Fronte popolare scomoda i piani di palazzo Chigi nella trattativa in Ue?”, si domandano polemicamente i commissari del Pd presenti in commissione di Vigilanza Rai. “Perché nessuna rete generalista Rai ha aperto uno spazio per informare i cittadini del voto in Francia? – affonda il colpo il presidente della Federazione nazionale della Stampa, Vittorio Di Trapani, già segretario Usigrai – Il risultato elettorale ha scontentato qualche alleato italiano? Denunciare anche questo tradimento del servizio pubblico meriterà sanzioni disciplinari?”. Il suo sembra un chiaro riferimento ai sei giorni di sospensione inflitti alla giornalista Serena Bortone per il caso Scurati.

La polemica durissima contro il direttore di Rainews24


Ma a far saltare definitivamente il banco è la scelta del direttore i Rainews24 di mandare in onda la terza serata del ‘Festival delle città identitarie’. Paolo Petrecca è stato ospite della serata insieme a Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura di FdI. Sul palco, come già accennato, la sua "presunta" compagna Alma Manera.r saltare definitivamente il banco è la scelta del direttore i Rainews24 di mandare in onda la terza serata del ‘Festival delle città identitarie’. Paolo Petrecca è stato ospite della serata insieme a Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura di FdI. Sul palco, come già accennato, la sua "presunta" compagna Alma Manera.

“La sera dei risultati del voto in Francia, mentre gli altri canali di informazione sono in diretta no-stop, il canale all news del servizio pubblico decide di aprire alle 22 sul festival Città Identitarie, ideato da Edoardo Sylos Labini. – questo il comunicato durissimo del comitato di redazione di Rainews24 – RaiNews24 non aveva mai toccato il fondo in questo modo, mai aveva abdicato così alla sua missione informativa in occasione di un appuntamento elettorale così importante. Un tempo la nostra testata metteva in campo tutte le risorse per garantire un servizio impeccabile all’utenza, in occasioni simili. Chiediamo al direttore come sia possibile prevedere un approfondimento diverso quando tutte le tv del Continente hanno gli occhi puntati sulle elezioni d’Oltralpe. Verrebbe da pensare che alla debacle della destra il direttore preferisca non dedicare troppo spazio. Petrecca ritiene opportuno, in una serata come questa, dare spazio a un evento non scevro da interessi e legami personali. Una scelta che qualifica la deriva che ha preso da tempo la testata e per la quale ci sentiamo indignati”.Ma la replica di Petrecca non si fa attendere: “Vi chiedo spiegazione formale sulla frase ‘non scevro da interessi e legami personali’. Presenterò diffida formale nei vostri confronti all’Ordine dei giornalisti e chiederò difesa legale per calunnia. Smentisco in alcun modo responsabilità decisionali sull’apertura del TG delle 22. Ho chiesto 3 affacci al vicedirettore di turno alle 21,45, a metà festival e in coda. Come facciamo con tutte le manifestazioni culturali in partnership. Mi chiedo come la redazione ancora possa darvi fiducia, considerando ciò che scrivete”.

 Per  finire   




Non c'era bisogno di intitolare un aeroporto a Silvio Berlusconi per fare capire a tutto l'universo che l'Italia è un paese di merda . Anzi lo hanno fatto diventare da craxi in poi . E noi sempre dopo i fuochi di paglia contro il governi di Berlusconi sempre più zitti nelle piazze ( ma non su social a lamentarci a vuoto ) .

4.9.23

Racconigi “Sculacciami” e “Pornodiva”: adesivi con frasi sessiste alla festa di paese, i genitori contro i dj di radio Gran Paradiso ma dovrebbero spiegare ai loro figli \e perchè non va bene

Era  ora che qualche genitore si svegliasse ed indignasse giustamente contro tale messaggio . Speriamo che all'indignazione segua anche una risposta educativa che spieghi al loro figli \e perchè ciò non va bene . Solo cosi si pu.ò evitare che la protesta sia solo un fuoco di paglia e visto che i figli lo vedono solo come chiusura mentale da arte di genitori e trasgrediscono andando alla ricerca di quello che viene a loro proibito oppure peggio fiscono per autolimitarsi se va bene o per fare stupri .
Ecco i fatti da

“Sculacciami” e “Pornodiva”: adesivi sessisti alla festa di paese, i genitori contro i dj di radio Gran Paradiso
Il Comune di Racconigi si dissocia: “Iniziativa di pessimo gusto”. La gaffe per difendersi: “Era tarda sera, pensavamo fossero rimaste soltanto persone maggiorenni”

No, gli adesivi con la scritta “sculacciami”, “ingoio tutto” o “cerco una banana”, “pornodiva”, non sono passati inosservati. E non sono piaciuti. Un’iniziativa festaiola da sagra di paese che si è trasformata in un boomerang, in un periodo in cui le immagini dello stupro di Palermo, così come delle violenze di Caivano, ancora freschissime, sono ancora negli occhi di tutti. Sono stati in molti a non gradire affatto le scritte sugli adesivi che i disk jokey di Radio Gran Paradiso hanno distribuito, qualche sera fa, alla festa del Borgo Macra di Racconigi, nel Cuneese. Adesivi che in realtà girano già da un po’ di tempo nelle feste promosse dalla storica radio del Canavese, che trasmette dal 1976 in tutto il Piemonte da via Arduino a Cuorgnè. Una vera istituzione locale, perché Radio Gran Paradiso è anche sinonimo di festa, serate disco e latino americano, dj che da anni fanno ballare interi paesi.
Questa volta, però, la festa di Racconigi ha alimentato una feroce polemica sulla piazza virtuale dei social. A sollevare il caso sono state alcune famiglie, dopo che nei giorni successivi all’evento, qualche ragazza si è dichiarata preoccupata dopo aver visto le fotografie della festa, con quegli adesivi espliciti incollati sui vestiti, pubblicate sul web.Tanto che, dopo le segnalazioni arrivate al Comune di Racconigi e all’ente che ha organizzato la serata, qualcuno ha pensato anche di rivolgersi a un legale. L’amministrazione comunale, con una nota ufficiale, si è poi dissociata da quanto accaduto, prendendo le distanze «nel modo più totale e assoluto dagli adesivi riportanti parole ed epiteti di pessimo gusto». E dato che palazzo civico ha concesso un contributo economico, l’amministrazione ha dovuto anche precisare che nessuna bozza degli adesivi è stata mai condivisa con gli uffici o con gli amministratori. Ovviamente il comitato organizzatore ha negato di essere stato messo a conoscenza dei gadget, «stampati e portati alla festa in modo del tutto autonomo dalla radio alla quale era stata affidata l’animazione della serata».
Stranamente sorpresi dalle polemiche, i responsabili di Radio Gran Paradiso hanno fatto ammenda. Le immagini e i video postati sui canali social sono stati rimossi ed è arrivata anche l’assicurazione che, alle prossime feste, i dj non faranno più uso di quegli adesivi. «Radio Gran Paradiso si è sempre caratterizzata per essere la radio della gente e ha sempre agito cercando di rispettare la sensibilità di tutti - conferma, per l’emittente, Loredana Comolli -. Siamo dispiaciuti per il fatto che la distribuzione degli adesivi abbia suscitato polemiche e disagio, è la cosa più lontana dal nostro operare, da sempre volto all’intrattenimento e al divertimento della gente. Gli adesivi sono stati distribuiti a tarda ora, presumendo che non ci fossero più minori non accompagnati dai genitori. Ci scusiamo per avere urtato la sensibilità di alcune persone». Quindi, tutto bene se gli adesivi fossero stati distribuiti a dei maggiorenni?

che desolazione la nostra classe politica pienone ipocrita per lo più per carlo III e assenza mentre viene discussa un’interrogazione sulla violenza di genere, la tutela delle vittime e gli atti persecutori.

Questo è il Senato, stamattina. E quelli che vedete sono i banchi della maggioranza mentre viene discussa un’interrogazione sulla violenza d...