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nel nord est leghista e malpancista c'è anche un po' di umanita' . «Ne ospito sei da me»: il prof apre casa sua Docente va in prefettura e si candida per l’accoglienza: lo Stato siamo noi, è un dovere umanitario

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«Ne ospito sei da me»: il prof apre casa sua Docente va in prefettura e si candida per l’accoglienza: lo Stato siamo noi, è un dovere umanitariodi Fabio Poloni  da   http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/  del  01 maggio 2015 «Li ospito a casa mia. Quattro, anche sei. Per una settimana, se è un’emergenza. Ma se sono persone che vogliono vivere e inserirsi qui, le ospito anche sei mesi, un anno». È andato in prefettura, si è offerto volontario. Ha aperto la sua casa a chi ne ha bisogno: «Ho quattro figli, ma tre sono già grandi e sono fuori casa. Le loro camere sono disponibili. Anche una taverna, attrezzata con il bagno». È un professore di mezza età. Insegna in un liceo cittadino, vive in un comune a pochi chilometri dal capoluogo. Chiede di restare anonimo: «Non voglio che si dica che do lezioni di vita. Io voglio solo dare una mano. Se quei giovani migranti fossero miei figli? Ecco, io sono partito da questa domanda. Se fossero miei figli, vorrei che qualcu

Terni come in Cile, un prof si ribella alla polizia in classe Parla il docente, Franco Coppoli. Cani antidroga nelle aule. Un'operazione dal sapore cileno che frutta il ritrovamento di 5 grammi di hashish.

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Ogni commento  alla  storia  che  riporto sotto e  superfluo  .  Marina Zenobio - Popoff Globalist Il professore Franco Coppoli, militante dei Cobas e insegnante di Lettere presso un istituto per Geometri a Terni, rischia di essere oggetto di un serio provvedimento disciplinare da parte dell'Ufficio scolastico provinciale dell'Umbria, per aver impedito l'accesso in classe, durante la sua ora di lezione, di una quadra di poliziotti con cani al seguito che pretendeva di effettuare un controllo antidroga. Il gravissimo fatto, che ha riguardato anche altre quattro scuole del ternano, è avvenuto lo scorso 26 marzo ma se ne è avuta notizia solo ieri.  In una intervista rilasciata a Radio Onda d'Urto il professor Coppoli racconta che aveva finito di spiegare la II Guerra Mondiale e stava interrogando quando la porta della classe si è aperta: «ho avuto un flash, ognuno ha le sue immagini mentali ma a me è venuto in mente il Cile» racconta e prosegue «il cane lupo s

italiani prendiamo esempio da loro L'eroe qualunque, il ragazzo africano che si è ribellato ai "caporali" del Sud

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da   repubblica  17\10\2012 L'eroe qualunque, il ragazzo africano che si è ribellato ai "caporali" del Sud Yvan Sagnet arriva dal Camerun anche grazie alla passione per il calcio. Ma scopre il lato peggiore dell'Italia. La sua storia è diventata un libro che racconta la rivolta contro lo sfruttamento dei migranti nelle campagne pugliesi                                                       di ROBERTO SAVIANO QUESTA è una storia d'amore nata per caso tra un bambino e un Paese, la racconta Yvan Sagnet nel suo libro Ama il tuo sogno (Fandango). Il bambino è Yvan che nel 1990 aveva 5 anni e il Paese è l'Italia. È una storia d'amore che parte dal calcio. Yvan è nato Douala, in Camerun, nel 1985 e nel 1990, come molti bambini camerunensi, visse la cavalcata trionfale dei Leoni d'Africa nel mondiale, dalla prima partita con l'Argentina di Maradona fino ai quarti di finale contro l'Inghilterra. Napoli, domenica primo luglio. Ancora oggi chi c&

Oggi nel maso si resiste e si lotta ed alla fine si vince

  dalla sezione  C'è  chi dice  No del  30\9\2012 Di Emilio Casalini. I masi, le tipiche abitazioni altoatesine con le stalle annesse e i prati sempre curati, dovevano sparire. L'aveva previsto una vecchia commissione europea, cosicché le mucche scendessero a valle e si producesse latte a minor costo. Invece...

azienda in crisi ma pacifista Italia, azienda in crisi rifiuta committenza militare per coerenza etica

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da  La Repubblica 15   07  2012  IL RIFIUTO di collaborare alla fabbricazione di siluri lo hanno deciso insieme, l'imprenditore in crisi e i suoi dipendenti cassintegrati. Si sono riuniti nella sede della piccola Morellato Termotecnica a San Giuliano Terme (Pisa), hanno discusso a lungo, si sono divisi. E poi hanno deciso di dire no. AMAGGIORANZA hanno deliberato di non accettare la commessa della Waas (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), gruppo Finmeccanica, che offriva alla piccola impresa artigiana toscana di realizzare un impianto per refrigerare la grande vasca dove testare i siluri militari. Un lavoro da 30.000 euro, ossigeno ad azienda e lavoratori in difficoltà, ma il «no pacifista» alla fornitura ha un costo sociale che i lavoratori accettano di pagarea testa alta. «Ho 39 anni, moglie, un mutuo sulla testa, peròa 18 anni ho fatto obiezione di coscienza al servizio militare e figuriamoci se vent'anni dopo mi metto a contribuire alla costruzione di strumenti be