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Visualizzazione dei post con l'etichetta chiesa del silenzio

Lettera agli amici

I tempi della profezia sono maturi Nella Bibbia quando Dio vuole mandare un castigo al suo popolo, gli toglie «la Parola» e la siccità diventa sinonimo di mancanza di profeti e profezia. Quando invece vuole benedire il suo popolo, manda i profeti e la Parola scorre come la pioggia e ne impregna tutta la terra. Il profeta Gioele (sec. IV a.C.) annuncia che l’era messianica vedrà una abbondanza straordinaria di profezia: «Sopra ogni carne effonderò il mio Spirito. I vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani vedranno visioni»(Gl 3,1). Questo testo  non distingue tra Israeliti e non Israeliti (credenti e atei), ma afferma che lo spirito di profezia sarà effuso su tutti: «su ogni carne». Pensavo a queste parole profetiche, quando lessi l’e-mail di Maurizio Chierici il quale mi comunicava che oltre tre mila persone in quattro giorni avevano letto la mia «Lettera aperta al cardinale Angelo Bagnasco: “Senza la profezia rimane la complicit

LA CHIESA E I REGIMI DI DESTRA

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La componente del mondo cattolico italiano più sensibile ai valori democratici prova, e in alcuni casi esprime a chiare lettere, un sincero sgomento per l'assordante silenzio delle gerarchie vaticane di fronte al pericolo costituito per la legalità democratica dalla destra italiana. Per la verità, mi pare che questo stupore sia del tutto immotivato: l'atteggiamento attuale è, infatti, assolutamente coerente con quello tenuto di solito dal Vaticano nei confronti dei regimi autoritari di destra. Di seguito, qualche esempio tratto dalla storia del secolo scorso, cominciando col fascismo che, riguardandoci più da vicino, merita un'attenzione particolare. In Italia nel 1922 Mussolini è appena arrivato al potere e mostra subito le sue intenzioni autoritarie proclamando alla Camera che poteva "fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli". La cosa non allarma il Vaticano, anzi il cardinale Gasparri, segretario di Stato, trova motivi per compiacersene e c

I pupi, i papy e il puparo senza arte

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1. Sulla preside di Genova, Giovanna Cipollina, che scrive le liste di proscrizione, mercoledì prossimo spedirò il mio articolo per la Repubblica/Il Lavoro che verrà pubblicato domenica prossima. 2. Ci mancava questa! Il Corruttore (sic! «C» Maiuscola per dire che rappresenta un modo d’essere irreversibile) di testimoni perché dicano il falso, il papino bugiardo preoccupato della sua «bambina», ora appena maggiorenne, l’«uomo malato» che si crede Napoleone, Gesù Cristo, il Padre eterno, si trucca di nascosto al raduno della Confindustria: il trucco nascosto nel fazzoletto e lui, il papino delicato, che fa finta di asciugarsi il sudore, mentre invece si sta stuccando per «venire meglio in tv». Anche nelle frivolezze è falso. Anche quando agisce di nascosto è finto. 3. La scena raccapricciante però non è lui, ma quelli che gli stavano davanti: il gotha dell’intellighenzia italiota, la classe nobile del Paese, che ascolta in silenzio le fregnacce di un uomo malato (parola di moglie) e all

BUIO LONTANO

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malgiorno ogni giorno oggi nel dovunque estremo di striscia pestato da battente tagliavita   irreligioso affacciarsi d’un puntino echeggiante in bianco e rosso lontano-lontano-lontano mentre nel ventre della terra antica sembianza ha fatto causa a generosa purezza *impura*   il non avere colpa la fuga la colpa nelle mani tese ad un anello di preghiera che si copre di fronte alla povertà dinanzi alle paure al cospetto d’una voce (di dio) che lo creò a sua immagine e somiglianza   buio nel lontano dove l’eco della moralità s’abbraccia alla mortalità dei corpi   e la somiglianza prende forma nella luce di mille morti innocenti   malgiorno in ogni risveglio d’una striscia strisciante al suolo....   (e l’eco d’una mano sotto lenzuola papale)    

Senza titolo 331

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«  Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli. I martiri quando entrano nell'arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli.  » ( Aldous Huxley , Le porte della percezione )

Senza titolo 1667

dedico  a  tutti , indipendentemente  dal loro schieramento politico  ( destra  o sinistra   o  che non si riconoscono in essa )  quelli che Berlusquoni  ops  Berlusconi  chiama   COGLIONI  questa  ballata  presa  da questa  bellissima web comunity  www.lagrandefamiglia.it La ballata dei coglioni Se l'ha detto Berlusconi di sicuro siam coglioni. Gente misera e meschina che si alza ogni mattina e s'avvia verso il lavoro con il senso del decoro. S'incamminano a milioni questi bolsi pecoroni allineati e di gran fretta che la metro non aspetta e se perdi un minutino ti s' arrossa il cartellino. Se sei stato fortunato e già t'hanno registrato, che sennò basta un minuto e ti trovi licenziato... Tu sei solo un' appendice, devi far quel che ti dice il tuo capo onnipotente, testa bassa ed ossequiente. Si, lo so dei tuoi diritti: Quelli lì li puoi far fritti! Sei del tutto inesistente, e che t'entri bene in mente! Come dice il gran mediurgo sei del popolo lo spurgo,

Senza titolo 1647

 Proprio mentre  leggevo l'articolo di repubblica  sotto riportato  e da cui è scaturito il post  d'oggi  mi  è  venuto da canticchiare questa  canzone  di Jovanotti  o penso positivo perchè son vivo perchè son vivo, io penso positivo perchè son vivo e finchè son vivo. Niente e nessuno al mondo potrà  fermarmi dal ragionare, niente e nessuno al mondo potrà  fermare fermare fermare fermare quest'onda che va, quest'onda che viene e che va quest'onda che va quest'onda che viene e che va. Io penso positivo ma non vuol dire che non ci vedo, io penso positivo in quanto credo. Non credo nelle divise nè tantomeno negli abiti sacri che più di una volta furono pronti a benedir massacri, non credo ai fraterni abbracci che si confondon con le catene, io credo soltanto che fra il male e il bene è più forte il bene. Bene bene be ne bene. Io penso positivo perchè son vivo perchè son vivo, io penso positivo perchè son vivo e finchè son vivo. Niente e nessuno al mondo potrà  fer

Senza titolo 1309

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In Occidente nessuno sa praticamente nulla della storia del cristianesimo giapponese. Neanche i cristiani e, figurarsi, i cattolici (sebbene il crìstianesimo giapponese coincida quasi interamente col cattolicesimo romano). A parte un lontano libro del 1959 di Jean Monsterleet edito dalle Paoline e uno di lvan Morris (del 1975 ma tradotto in italiano da Guanda nel 1983), nessuno ha mai raccontato quel che andiamo a raccontare. Nel primo libro (Storia della Chiesa in Giappone) vi si fa un cenno. Il secondo, che parla d'altro (La nobiltà della sconfitta), vi dedica un capitolo (dal quale attingiamo in mancanza d'altro). Ma la storia dei samurai cristiani di Shimabara è una delle più eroiche di tutti i tempi e ancora oggi i giapponesi le tributano la cosiddetta simpatia hoganbijki, che i leali nipponici riservano al valore sfortunato. Negli anni Sessanta un famoso attore del teatro kabuki era convinto di essere la reincarnazione dell'eroe di quella vicenda, Amakusa Shiro, il sa

Senza titolo 1102

da quando  nel mio ops  nostro  blog  e nei altri dove sono invitato  e   lascio scrivere di religione  e  di  credere , ricevo molte  email  in cui mi si chiede  come faccio  a conciliare  il mio credere  con la mia  concezione politica  ovvero : << ma  se  sei anarchico \ libertario  -  comunista  come ...  fai a credere in ... di religione  ? >> .  Prima di rispondere    vorrei smentire un luogo comune   non è assolutamente  vero  che   essere  di  sinistra   sia  per  forza ateo  . poi perchè  è questa  è una  interpretazione  fatta mia   del pensiero di marx che  trovate qui (,,,,, )   è l’uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l’uomo (...) . La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l'anima di un mondo senza cuore, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza spirito . Essa è l'oppio del popolo . Eliminare la religione in quanto illusoria felicità del popolo vuol dire esigere la felicità reale . L’esigenza di abbandonare

Senza titolo 1089

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Dopo  aver letto  un articolo  sul quotidiano  repubblica    ( quella online è  a  pagamento sic  )   sui limiti  al libero arbitrio ( qui  una  definixzione enciclopedica  e  qui una  filosofica  per chi  assueffato  ai reality e  alle menate   della  tv   lo  avesse   dimenticato oppure  è a  digiuno ---  o volesse ripassarsela ----   di filosofia  e  antropologia  )  e l'ultimo martin mystere  gigante mi è  venuta  in mente  questa  considerazione  ( in parte presa della  bellissima  storia  )  ,. Sia  che  l'umanità  ( e quindi   noi tutti  credenti o non credenti  )   sia  stata creata  o da un popolo  di dei provente dallo spazio  (  come  affermano alcune culture prima  di cristo  e attualmente  le sette  ) o da un Dio  ( vagamente interpretato   dalle  diverse  confessioni\  religioni )   quello che  conta   e che da tempo  ( nonostante  l'opposizione  dei poteri politici   e religiosi  )   ci  siamo evoluti   da esserci impigriti e  accettare passivamente   al 90

Senza titolo 984

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"Amici miei - scriveva Nietzsche ormai sull’orlo della follia - ma guardate una buona volta che cos’è un prete. È qualcosa di solenne, pallido, oppresso, con la viltà negli occhi...". Quale guerra è stata mossa, negli ultimi secoli, al prete! Non tanto al cristianesimo inteso come morale o come ideologia sociale ma proprio a lui, al prete, per ciò che il prete è : ministro della Chiesa nella sua natura profonda,che è quella di essere segno efficace, operativo, attivo della presenza reale di Gesù Cristo nella storia. Ciò che si chiama Sacramento. A tutto questo è stata mossa una guerra che la Chiesa ha sottovalutato.Per decenni abbiamo assistito a discorsi dotti sulla funzione del sacerdote nella società secolarizzata, ad analisi sempre più capillari sui cambiamenti in atto al fine di mettere a punto questa o quella strategia d’attacco. Il principio sottaciuto era: per poter fare il prete oggi è necessario conoscere il mondo. Forse era più vero il contrario: per conoscere davv

certe cose non si cancelano ; non si può spegnere la luce dello spirito

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Mentre  sostituivo  i  giornali   della    lettiera del mio gatto   fra quelli  usati precedentemente    a tale  scopo  ho  trovato   nell'inserto dela  domenica del quotidiano  la repubblica  del  14\08\2005  poi recuperato  via internet  ( per  leggerlo  occorre il file  acrobat  \ pdf  che  potete scaricare qui   ) questa storia   poco conosciuta in Itralia  ( se non  nell'ambiente  dei cattolici  del dissenso   )   e da  pochi media coraggiosi  e poco  o  non influenzabili  dal  vaticano e  gerarchie  cattoliche  . Poichè  : 1) non sono bravo a  raccontare  " )  la difficoltà ad essere  obbiettivo e  chiaro   visto il disgusto la rabbia venuti in me   dopo  aver letto di questa storia   , lascio la  parola  all'introduzione  del  bellissimo libro di  Miriam Therese Winter -- che racconta  la  sua storia ---     Dal profondo La storia di Ludmila Javorova,ordinata sacerdote della Chiesa Cattolica Romana .  "a protagonista  " è  ora   interdetta  dalle sue