RANDAGIO IN SICILIA, POI “RE” A MILANO FIN QUANDOUN INCIDENTE GLI HA CAMBIATO LA VITA. MA LE SUE “MAMME” NON SI SONO ARRESE ED È DIVENTATO IL PRIMOMICIO BIONICO D’ITALIA. COSÌ SI È MERITATOUNFUTUROE UN’INATTESA POPOLARITÀ Portamento regale su zampe d’acciaio
da Oggi
di Lavinia Capritti
Scatta, va veloce, affronta la ghiaia del viale di casa con maggior disinvoltura di una donna con i tacchi: guardare il gatto Vito mentre cammina è stupefacente. E, a onor di cronaca, commuove. Sì, perché Vito non ha più le zampe posteriori e al loro posto si ritrova due zampe d’acciaio. Da gatto della Marvel, con pezzi del corpo bionici. Manca poco che lo immaginiamo con il mantello da supereroe. Già superstar lo è: ha due profili social vituzzosuperstar, uno su Facebook e uno su Instagram. Entrambi sono seguitissimi.
Eccolo dunque Vito, sotto la pioggia di una giornata milanese, circondato dalle sue mamme, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni. Se è vivo lo deve a loro due e a un veterinario speciale, Massimo Petazzoni. È il dottore che propone loro un intervento sperimentale, le zampe bioniche, quando Vito dopo un incidente si ritrova con le gambe amputate, prima una, poi l’altra in seguito a un’infezione. È il primo
intervento in Italia. DUE MAMME TESTARDE
È Silvia a raccontare quei giorni: «È stato bruttissimo, me lo ricorderò per tutta la vita. Eravamo in viaggio di nozze in India quando abbiamo saputo che Vito aveva avuto un incidente. Abbiamo passato tutto il pomeriggio a piangere. Ci avevano detto che un gatto senza due zampe non può vivere. Noi però ci siamommesse a cercare on line e abbiamo trovato Oscar, un gatto inglese che ha le protesi».
silvia gottardi 42 anni
Silvia e Linda tornano dal viaggio di nozze che doveva durare 3 settimane dopo 8 giorni - è il 25 dicembre 2018 - ma con una speranza. Vito ce la può fare. E così è stato e ora Silviamostra orgogliosa le nuove zampe del gatto, collegate all’osso con diverse viti. E adesso? Silvia sorride: «All’inizio Vito aveva bisogno di tutto, sembrava che non sarebbemai tornato quello di prima. Poi un giorno l’abbiamo trovato in piedi e da allora è il gatto indipendente di sempre, non dico selvatico, ma scugnizzo». A questo punto interviene Linda, una massa di riccioli, che dice: «Sembrava che avesse trascorso tutta la vita sui trampoli».
Un gattino salva la vita alla padrona avvisandola della malattia
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Se avete dubitato talvolta del sesto senso degli animali e del vincolo speciale che si crea tra padrone e animale, forse vi ricrederete..Vi sono senza dubbio molte esperienze reali che dimostrano chegli animali possono amarci praticamente senza limiti,arrivando talvolta anche a salvarci la vita. Senza dubbio sembra sempre più vera la seguente frase: Una vita senza un animale è un errore( -Anonimo ) . Questo è il caso di Tom, un gattino indipendente e schivo che un giorno divenne, senza una chiara ragione apparente, molto insistente e pesante. Per lo meno era quello che credeva la sua padrona.Vi piacerebbe conoscere la storia di questo adorabile gattino?Ora ve la raccontiamo.
C’era una volta..
Sue McKenzie passeggiava durante un tiepido pomeriggio di primavera, quando udì alcuni delicati, ma intensi miagolii provenienti da una scatola di cartone.Non potette resistere e si avvicinò alla scatola e li lo trovò: una palla di pelo di color bianco e nero, un gattino che cercava disperatamente di uscire dalla scatola e, probabilmente, molto affamato.“Come possono esistere persone tanto cattive daabbandonareun essere tanto grazioso?” pensò Sue. Fu amore a prima vista. Quando il gattino la vide, i suoi miagolii cessarono. Arrivò la sua salvatrice, o almeno così sperava.Sue non poteva fare altrimenti, anche se non aveva mai considerato di tenere un animale, non poteva lasciarlo lì. Lo prese, gli comprò unbiberonper nutrirlo e se lo portò a casa. Restava solo la cosa più importante: dargli un nome.L’unico contato che Sue aveva avuto nella sua vita con i gatti era con i cartoni animati, che conosceva fin da piccola e così lo chiamò: Tom.
Un gattino indipendente
Col passare dei giorni, Sue faceva sempre più conoscenza con Tom e viceversa. All’inizio Sue non sapeva come sarebbe stata la convivenza con il piccoletto, dato che la sua era una vita molto impegnata, troppo per farsi carico di un animale. Senza dubbio però il suo gattino era, ed è, speciale.
Era estremamente indipendente e solitario, si può dire che non la considerava quasi per niente. Faceva visita solo per i pasti e, a volte, Sue si guadagnava qualche graffietto sulle gambe in segno di riconoscimento.
Il cambiamento
Per tutte queste ragioni, Sue fu colta di sorpresa quando un giorno il suo gattino Tom salì con lei sul sofà, mise la testolina contro il suo petto e, con un salto, salì sullo schienale e iniziò a giocare con il collo della padrona, come a massaggiarlo con le sue zampette.Nonostante lo stupore, Sue non poté negare che quella sensazione le piacque, sia quella fisica sia quella emotiva. Credette che il suo gattino fosse impazzito per un giorno, ma non sapeva di essere ben lontana dalla realtà dei fatti.Il gattinoTom replicò per settimane questo comportamento, giorno dopo giorno,al punto tale da far impazzire Sue.Sue non riusciva a capire cosa stesse accadendo e perché il suo gattino avesse cominciato a comportarsi in questo modo, così decise di andare dal medico per sapere se qualcosa nel suo collo o un odore speciale attirasse l’attenzione del suo gattino.I risultati furono sorprendenti e tristi al contempo. Sue aveva una cisti nel collo, che poi si scoprì essere un cancro dei globuli bianchi, conosciuto come linfoma di Hodgkin.Il medico le disse che di fatto doveva ringraziare il suo gattino Tom, perché avevano scoperto il tumore e con poche sessioni di chemioterapia, sei in tutto, il tumore scomparve completamente.Sue deve quindi la sua vita al suo gatto che, invece di volerle dare fastidio con i suoi atteggiamenti, la voleva solo avvertire del pericolo.Oggi Sue è completamente guarita e Tom, il gattino salvatore, continua ad essere il suo coinquilino. Lei gli è molto riconoscente, perché senza di lui magari non avrebbe mai scoperto la malattia in tempo.Tuttavia, una volta che la sua padrona guarì,Tom tornò ad essere il gattino indipendente e schivo, continuando ad ignorare la sua amata padrona.
Avevo appena fnito di leggere questa storia , ed ecco che pensando alla " moda di Halloween " ed alle ... che si fanno in questo carnevale pagano quelle legate a superstizioni, ignoranza e antiche credenze popolari, che in particolare ad Halloween diventano addirittura pericolose per questi felini. Ecco come difenderli… news tratte da https://www.greenme.it/ Gatti neri e superstizione
Ancora oggi in Italia il problema della superstizione legata gatto nero si tramanda nell’immaginario collettivo, e ogni anno sono diverse decine di migliaia i gatti neri che muoiono proprio vittime di queste stupide superstizioni. Secondo le stime del centro studi di AIDAA, ogni giorno almeno 15 milioni di italiani fanno gli scongiuri e toccano amuleti alla sola vista del gatto nero. Milioni di automobilisti e pedoni, invece, si fermano lasciando passare il gatto nero proprio perché ritengono che la giornata sia rovinata se si incontra un gatto nero che attraversa la strada. O, ancor peggio, premono l’acceleratore per uccidere il gatto prima che raggiunga l’altro lato della strada!
Gatti neri, riti satanici e messe nere
Un pericolo ancora maggiore per i gatti neri è rappresentato dai riti satanici. Tra lelocalità a maggiore rischiomesse nere, ci sarebbero alcune zone del Piemonte, della Lombardia, della Liguria, dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Lazio. Secondo Croce (di AIDAA) “la zona di Mirandola è da considerare tra quelle a maggior rischio messa nera in quanto si tratta della punta sud est del pentacolo dei satanisti di rito layeriano”.
Questi rituali, che hanno origine nel Medioevo, trovano ancora oggi seguaci e adepti che, per praticarle, si riuniscono in luoghi isolati in particolari periodi dell’anno (come la notte di Halloweene dell’equinozio di primavera) e sacrificano bestiole innocenti perseguitate da assurde superstizioni come igatti neri(o quelli completamente bianchi).
Nerone gatto pompiere: salva la casa dall'allagamento
Miagolando disperatamente ha svegliano la padrona avvertendola del pericolo
di ROSSANNA BRAMBILLA
Ultimo aggiornamento il 11 luglio 2018 alle 07:07
Nerone
Monza, 11 luglio 2018 - Sveglia la proprietaria perché la casa si sta allagando. È un gatto eroe Nerone. Durante la notte tempestosa della scorsa settimana il micio corre da Valeria, la sua proprietaria in piena notte e la sveglia di soprassalto con strani versi, mai emessi prima. Il gatto si mostra subito irrequieto. La donna si allarma e decide di alzarsi. Pochi passi e la spiegazione a quei particolari miagolii diventa lampante. La cucina si era allagata a causa di un forte temporale e di una finestra lasciata aperta.
La pioggia stava entrando in casa nonostante le tapparelle fossero chiuse. Non solo. Già perché anche in sala l’acqua stava invadendo il pavimento. Sono appena passate le 5 del mattino e Valeria si trova in casa da sola. La giovane corre a prendere stracci e secchio, Nerone la osserva senza mai lasciarla sola. Il micio esausto riesce a rilassarsi solo quando la ragazza termina di asciugare le piastrelle di casa. Fieri del gattone nero i suoi proprietari, ma anche i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Nerone è un loro vecchio amico. Al Gattile di Monza era arrivato a novembre del 2015 con la tibia fratturata. I veterinari lo avevano subito operato per applicare un fissatore esterno. Dopo più di un mese di cure il micio era guarito e il fissatore era stato tolto. A gennaio Valeria insieme al suo compagno Alessio avevano visto per la prima volta il suo viso. Dopo aver compilato i moduli dell’Enpa avevano aperto le porte del loro appartamento al gattone. «Siamo orgogliosi di lui – commentano dal gruppo di animalisti -, il micio è stato capace di ripagare i suoi proprietari con gli interessi».
Il testamento di una signora che ha pensato all'animale domestico. I suoi familiari sono andati in tribunale contro la decisione. Ma hanno perso di GIUSEPPE BALDESSARRO
Bologna 350mila euro e una casa di lusso in eredità all'amica: "Ma devi accudire la mia gatta" Lunga vita al gatto, anzi alla gatta. E’ proprio il caso di dirlo vista la "fortuna" che una gatta ha rappresentato per un’anziana signora cha ha beneficiato di un’eredità niente male - 350 mila euro -, più un appartamento in pieno centro a Bologna in comodato d’uso gratuito, proprio con il compito di accudire la gatta della proprietaria dell’immobile.
• L'IMMOBILE DI LUSSO La storia è ricostruita nella sentenza del tribunale civile del capoluogo emiliano cha ha dovuto dirimere una controversia tra gli eredi naturali della donna deceduta e la beneficiaria del testamento. In via Farini, pieno centro storico di Bologna e a pochi passi da piazza Maggiore, c'è un immobile di lusso nel quale fino al giugno del 2013 vivevano la proprietaria dell’appartamento, una sua amica e la gatta della prima. Due signore di una certe età, entrambe vedove, che si facevano compagnia e con le quali conviveva anche una bella gatta. Nel 2013 la padrona di casa viene meno lasciando una sorpresa agli eredi.
• LA SORPRESA NEL TESTAMENTO All’apertura del testamento il notaio legge ai congiunti gli ultimi desideri della defunta: "Desidero, inoltre, che la Signora M. rimanga di diritto, per tutta la vita, nell’abitazione di via Farini, Bologna, I e II piano, che già condivide con me a titolo di comodato gratuito. Per le spese condominiali, di manutenzione, le utenze e il mantenimento della mia gatta (se mi sopravvive) desidero sia fissato un deposito di 350.000 (trecentocinquantamila) euro, a questo scopo, presso la Banca Popolare di Milano, a disposizione della Signora M. Alla quale chiedo di predisporre una persona che, in caso di sua morte, le succeda nei diritti e doveri di comodato fino alla morte della suddetta gatta".
• I PARENTI FANNO CAUSA In altri termini all’amica viente garantito l’uso dell’appartamento vita natural durate, i soldi per ogni necessità e persino l’incarico di individuare un’altra persona che si prenda cura della gatta qualora il felino dovesse sopravviverle. Inutile dire la grande sorpresa e, forse, anche la delusione, degli eredi che, magari sperano di poter godere della proprietà dell’immobile e del patrimonio economico della signora. Non a caso, pochi mesi dopo arriva il ricorso al tribunale civile di una cugina dell’anziana che chiede al giudice del tribunale di Bologna (che ironia della sorte è di fronte all’appartamento) di mettere mano a quella che le appare come un’ingiustizia.
• MA IL GIUDICE DA' RAGIONE ALL'AMICA Vada per l’appartamento nel quale l’amica della defunta può rimanere fin che vuole, ma che
almeno sia lei a metterci i soldi per le spese e per il mantenimento della gatta. Così l’erede, con tanto di certificato di famiglia, che ne attesta il grado di parentela, chiede alla giustizia il sequestro delle 350 mila euro e la consegna del denaro che ritiene le spetti. Di altra opinione la giudice Matilde Betti che, codice alla mano, ha ritenuto non sufficienti le ragioni dalla cugina condannandola persino alle spese di lite, circa 6 mila euro. Dunque lunga vita alla gatta.
onde evitare d rovinarsi il pranzo e la giornata natalizia si sconsiglia la lettura istantanea di questo post e si consiglia la lettura nei giorni successivi
Stavo cercando un slide diapositiva fotografica pubblicata tempo fa sula mia bacheca di Facebook ed trovo questa che trovate sotto , dimenticata dall'atmosfera natalizia .
Micio paralizzato "scaricato" davanti ai bidoni dell'immondizia: caccia al colpevole
Alla cattiveria non c'è mai fine. Un gatto adulto affetto da una paralisi è stato abbandonato questa mattina davanti ai bidoni dell'immondizia davanti al Palazzo della Regione, in riva Nazario Sauro. A denunciare l'accaduto è una triestina con un eloquente ma quanto mai triste post su Facebook: «Qualcuno ha scaricato questo povero gatto fuori dai bidoni della spazzatura davanti al palazzo della Regione di Riva Nazario Sauro. Hanno buttato il trasportino nella spazzatura. Il micio e' stato portato dal veterinario, che ha accertato le gravi condizioni dovute ad un trombo agli arti inferiori in corso gia' da giorni e ora tentano di salvarlo. L'hanno scaricato paralizzato.... questo gatto e' di casa...si vede. Chi ha potuto commettere un gesto così inumano??? Condividete il post nella speranza di trovare il colpevole, grazie».
Ovviamente il post ha scatenato la rabbia e lo sgomento del popolo social. Qualcuno si è subito fatto avanti per adottarlo. Il micio purtroppo però non ce l'ha fatta, è morto questo pomeriggio alla clinica Catalan di via Rossetti dove era stato portato per ricevere le cure necessarie.
Questo Un abbandono ancor più delinquenziale, vista la malattia del micio e la sua successiva morte. Mi auguro che si riesca a capire la responsabilità: l'abbandono è' anche un reato o,tre che un gesto vigliacco e crudele ! Ce tristezza e che che schifo ...anche il mio precedente gatto
ha avuto lo stesso problema ... almeno credo ma è deceduto a casa .Mi chiedo ( le solite domande destinate a rimanere senza risposta ed a voltare nel vento ma queste persone sono costoro andranno a messa a natale -Ma come si fa... tenere in casa e vivere con una bestiola per anni, poi, appena sta male buttarla nella spazzatura come una scarpa rotta? Lasciarlo là ad agonizzare? Lasciarlo là,iin qualche canile al massimo , se non si vuole soffrire vederlo troppo morire , o fargli quando ormai non c'è più niente da fare una puntura e via da parte del veterinario Non riesco a concepire come si possa arrivare a tale livello di crudeltà e mancnza di rispetto anche di un moribondo !
Dinamo Sassari, il gattone portafortuna è entrato dal buco dei cavi tivù
Il felino comparso sul parquet durante la gara di Eurocup con il Cai Saragozza sarebbe un randagio, al PalaSerradimigni adesso è il benvenuto
Il gatto misterioso attraversa il parquet durante Dinamo Sassari-Cai Saragozza
SASSARI. Non ha un nome e neppure un padrone il gatto che mercoledì sera ha fatto invasione di campo al PalaSerradimigni durante le prime fasi del secondo quarto. Non è di proprietà del custode (Paride e famiglia possiedono invece un bellissimo cane), ma pare che faccia parte della piccola colonia felina che popola la parte alta della pineta che si trova alle spalle dell’impianto sassarese.
Il gatto è comparso sul parquet nel momento in cui la squadra spagnola rimetteva la palla in campo nel primo possesso del secondo parziale. Il primo arbitro ha fermato il gioco e ha atteso che l’animale attraversasse tutto il campo in diagonale, sfilasse in maniera tutt’altro che preoccupata di fronte alla panchina della Dinamo per poi uscire da una delle porte di sicurezza del settore C.
Alla ripresa del gioco la Dinamo ha recuperato palla e fatto canestro. A fine gara sono ovviamente partite le indagini: pare dunque che il gatto si sia infilato in un buco nel muro attraverso il quale passano i cavi delle tv. In ogni caso, visti i risultati, da ora in poi l’animale è benvenuto al palazzetto
Certo che etichettare 'sto video ''sessista'' o ''maschilista'' è proprio da COGLIONI IGNORANTI. E le donne che che si sentono offese da questo video non sono e non saranno mai donne, Infatti lo stesso messaggio vale anche se il rompicoglioni è un lui . Quindi evitate tali paronie Nel caso dei bambini non credo che se educati al rispetto verso gli animali diventino cosi bastard inside d'adulti .
LA MADDALENA. Le mani di quei violenti teppisti, non volevano accarezzarla. Perché appena sono riusciti ad agguantare la dolce gattina, ferma sulle scale vicino all’immobiliare “La Cala”, le hanno infilato un petardo acceso in bocca.
La gattina ha perso un occhio e riportato danni gravissimi sul muso e alla mandibola. A raccontare l’ennesimo caso di atroce maltrattamento nei confronti degli animali (avvenuto la notte di Capodanno) è Manuela Deiana( foto a sinistra ), giovane proprietaria della bestiola
La gattina, nonostante perdesse molto sangue, è riuscita a rientrare a casa. Ma Manuela Deiana si è accorta che era ferita solo quando l’ha vista accasciarsi. La giovane, che fa la volontaria per il 118, insieme con un’amica, ha tentato di medicarla e curarla come poteva, cercando soprattutto di alleviarle il dolore.
E’ andata avanti così per tutta la notte e per altri due giorni: in quel momento alla Maddalena il veterinario era assente.
Manuela Deiana ha quindi portato la gattina ad Arzachena: qui è stata operata, ma i veterinari non sono riuscite salvare l’occhio, frantumato dal petardo, ma hanno creato una speciale ingessatura per la mandibola. L’operazione è riuscita, ma è costata alla ragazza 200 euro: una cifra enorme, per lei. E dovrà spendere ancora, per la lunga cura. I vicini di casa si sono fatti avanti per aiutare la gattina e per dare una mano soprattutto alla sua padrona. E sicuramente la catena di solidarietà si allungherà ancora.
La volontaria del 118 non ha parole: un «gioco» criminale da condannare nel modo più duro, con la speranza che i colpevoli vengano catturati. La Lida considera gli autori del gesto «bambini criminali o bulletti da strapazzo. Se la prendono solo con chi non è capace difendersi. La colpa maggiore - dicono dall’associazione - ce l’hanno però i genitori: l’uso dei petardi non era consentito e non hanno controllato i loro figli».
Andrea Nieddu
mi viene di getto , scuso sarà stupida e scontata, ma ho crcato di trattenermi \ contenermi per non scndere al loro livello d'idioti e allo stesso modo non mi va di scendere livello di qusto gruppo di fb http://www.facebook.com/group.php?gid=44694323007&v=info che applica a questi idioti ( metaforicamente parlando ) il'occhio per occhio dente per dente
Cari idioti
Ma non vi vergognate neppur un po' ne'della sofferenza portata all'animale nè di quella creata alla padrona dell'animale da voi barbaramente massacrato con i petardi .
Posso capirne l'uso anche se d'anni non ne uso più vista la loro pericolosità per le persone e gli animali , ma quello che non riesco a capire il divertimento provato nel torturare un povero gatto . Ma l'etica della reciprocità risssumibile con La massima :<< Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te >> dovrebbe valre anche per gli animali .
Cari genitori
Ma che va bne nonn essere oppressisivi e lasciar libertà ai vodtri figli\e ma insegnateli il rispetto verso la natura e i loro appartenenti in modo d'attuare ciò
Il precedente appello per Villa Flora non ha avuto nessun esito. Nessun aiuto di nessun tipo né volontari né cibo niente, noi siamo allo stremo. Non abbiamo più croccantini e le scatolette dureranno ancora per poco.
A causa dell’alimentazione inadeguata tutti i gattini piccoli hanno la colite, è una situazione disperata.
L’oasi felina di Villa Flora è una struttura del Comune di Roma, ma questo sembra averlo completamente abbandonato e si rifiuta di comprare il cibo per i gatti. Cade nel vuoto ogni mio tentativo di contatto con loro per chiarire la situazione. Abbiamo più di 10.000 euro di debiti e non sappiamo più a chi chiedere prestiti.
Io devo partorire la prossima settimana e sono ancora qui a lavorare per la totale mancanza di volontari.
Vi prego aiutateci a far sopravvivere 230 meravigliosi gatti.
Abbiamo bisogno di TUTTO. cose necessarie ed urgenti:
cibo, sabbia, croccantini, antiparassitari, antibiotici, detersivi e materiali per pulizie (es. guanti usa e getta, sacchi spazzatura, ecc.), disinfettanti, vaccini
...è inoltre importante avere il supporto di volontari che ci vengano ad aiutare per le pulizie e l’alimentazione dei gatti. Occorrono, con ESTREMA URGENZA, persone esperte che ci possano aiutare gratuitamente a fare dei lavori di ristrutturazione in giardino (lavori di muratura e cementificazione).
Abbiamo bisogno di pagare qualcosa ai 3 veterinari che ci curano i gatti, altrimenti, dato che è un anno che il comune non li paga, ci bloccheranno ogni tipo di assistenza. Potete mandarci un aiuto economico o portare qualcosa direttamente a loro.
i vet. sono:
Dott. Baldi; Dott. Aleandri; Clinica SOS veterinaria Colli Portuenzi.
Per chi volesse dare un contributo economico, può effettuare un bonifico al seguente codice IBAN:
IT 63Z0 3069 032931 0000 000 1698
intestato a:
associazione volontari
Gli amici di Carlotta e Pesciolino
oppure PostePay:
4023 6004 5269 3486
intestato a: Londrillo Dolores
(Si accettano anche prestiti)
VI PREGO DI DIVULGARE AI VOSTRI CONTATTI E FAR GIRARE QUESTO APPELLO PIU’ POSSIBILE.