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26.2.21

Il gatto bionico Vito vive con le protesi

 


RANDAGIO IN SICILIA, POI “RE” A MILANO FIN QUANDOUN INCIDENTE GLI HA CAMBIATO LA VITA. MA LE SUE “MAMME” NON SI SONO ARRESE ED È DIVENTATO IL PRIMOMICIO BIONICO D’ITALIA. COSÌ SI È MERITATOUNFUTUROE UN’INATTESA POPOLARITÀ Portamento regale su zampe d’acciaio

Scatta, va veloce, affronta la ghiaia del viale di casa con maggior disinvoltura di una donna con i tacchi: guardare il gatto Vito mentre cammina è stupefacente. E, a onor di cronaca, commuove. Sì, perché Vito non ha più le zampe posteriori e al loro posto si ritrova due zampe d’acciaio. Da gatto della Marvel, con
pezzi del corpo bionici. Manca poco che lo immaginiamo con il mantello da supereroe. Già superstar lo è: ha due profili social vituzzosuperstar, uno su Facebook e uno su Instagram. Entrambi sono seguitissimi.


Eccolo dunque Vito, sotto la pioggia di una giornata milanese, circondato dalle sue mamme, Silvia Gottardi e Linda Ronzoni. Se è vivo lo deve a loro due e a un veterinario speciale, Massimo Petazzoni. È il dottore che propone loro un intervento sperimentale, le zampe bioniche, quando Vito dopo un incidente si ritrova con le gambe amputate, prima una, poi l’altra in seguito a un’infezione. È il primo

intervento in Italia.
DUE MAMME TESTARDE

È Silvia a raccontare quei giorni: «È stato bruttissimo, me lo ricorderò per tutta la vita. Eravamo in viaggio di nozze in India quando abbiamo saputo che Vito aveva avuto un incidente. Abbiamo passato tutto il pomeriggio a piangere. Ci avevano detto che un gatto senza due zampe non può vivere. Noi però ci siamommesse a cercare on line e abbiamo trovato Oscar, un gatto inglese che ha le protesi».

silvia  gottardi 42  anni

Silvia e Linda tornano dal viaggio di nozze che doveva durare 3 settimane dopo 8 giorni - è il 25 dicembre 2018 - ma con una speranza. Vito ce la può fare. E così è stato e ora Silviamostra orgogliosa le nuove zampe del gatto, collegate all’osso con diverse viti. E adesso? Silvia sorride: «All’inizio Vito aveva bisogno di tutto, sembrava che non sarebbemai tornato quello di prima. Poi un giorno l’abbiamo trovato in piedi e da allora è il gatto indipendente di sempre, non dico selvatico, ma scugnizzo». A questo punto interviene Linda, una massa di riccioli, che dice: «Sembrava che avesse trascorso tutta la vita sui trampoli».

3.11.18

storie di libertà animale . aiuto e salvo il mio padrone ma non voglio riconoscenza ne legami voglio essere libero .

Anche  gli  animali     hanno una storia  da raccontare 
 ecco una storia   di  un rapporto  tra  un gatto    salvato  dalla  strada  e    colei  che l'ha   salvato

    da https://imieianimali.it/  del  4 dicembre 2015

Un gattino salva la vita alla padrona avvisandola della malattia

· 
Se avete dubitato talvolta del sesto senso degli animali e del vincolo speciale che si crea tra padrone e animale, forse vi ricrederete..Vi sono senza dubbio molte esperienze reali che dimostrano che gli animali possono amarci praticamente senza limiti, arrivando talvolta anche a salvarci la vita. Senza dubbio sembra sempre più vera la seguente frase:  Una vita senza un animale è un errore( -Anonimo  )  . Questo è il caso di Tom, un gattino indipendente e schivo che un giorno divenne, senza una chiara ragione apparente, molto insistente e pesante. Per lo meno era quello che credeva la sua padrona. Vi piacerebbe conoscere la storia di questo adorabile gattino? Ora ve la raccontiamo.

C’era una volta..




gatto e donna

Sue McKenzie passeggiava durante un tiepido pomeriggio di primavera, quando udì alcuni delicati, ma intensi miagolii provenienti da una scatola di cartone.Non potette resistere e si avvicinò alla scatola e li lo trovò: una palla di pelo di color bianco e nero, un gattino che cercava disperatamente di uscire dalla scatola e, probabilmente, molto affamato.“Come possono esistere persone tanto cattive da abbandonare un essere tanto grazioso?” pensò Sue. Fu amore a prima vista. Quando il gattino la vide, i suoi miagolii cessarono. Arrivò la sua salvatrice, o almeno così sperava.Sue non poteva fare altrimenti, anche se non aveva mai considerato di tenere un animale, non poteva lasciarlo lì. Lo prese, gli comprò un biberon per nutrirlo e se lo portò a casa. Restava solo la cosa più importante: dargli un nome.L’unico contato che Sue aveva avuto nella sua vita con i gatti era con i cartoni animati, che conosceva fin da piccola e così lo chiamò: Tom.

Un gattino indipendente

Col passare dei giorni, Sue faceva sempre più conoscenza con Tom e viceversa. All’inizio Sue non sapeva come sarebbe stata la convivenza con il piccoletto, dato che la sua era una vita molto impegnata, troppo per farsi carico di un animale. Senza dubbio però il suo gattino era, ed è, speciale.
Era estremamente indipendente e solitario, si può dire che non la considerava quasi per niente. Faceva visita solo per i pasti e, a volte, Sue si guadagnava qualche graffietto sulle gambe in segno di riconoscimento.

Il cambiamento




gatto 1

Per tutte queste ragioni, Sue fu colta di sorpresa quando un giorno il suo gattino Tom salì con lei sul sofà, mise la testolina contro il suo petto e, con un salto, salì sullo schienale e iniziò a giocare con il collo della padrona, come a massaggiarlo con le sue zampette.Nonostante lo stupore, Sue non poté negare che quella sensazione le piacque, sia quella fisica sia quella emotiva. Credette che il suo gattino fosse impazzito per un giorno, ma non sapeva di essere ben lontana dalla realtà dei fatti.Il gattino Tom replicò per settimane questo comportamento, giorno dopo giorno, al punto tale da far impazzire Sue.Sue non riusciva a capire cosa stesse accadendo e perché il suo gattino avesse cominciato a comportarsi in questo modo, così decise di andare dal medico per sapere se qualcosa nel suo collo o un odore speciale attirasse l’attenzione del suo gattino.I risultati furono sorprendenti e tristi al contempo. Sue aveva una cisti nel collo, che poi si scoprì essere un cancro dei globuli bianchi, conosciuto come linfoma di Hodgkin.Il medico le disse che di fatto doveva ringraziare il suo gattino Tom, perché avevano scoperto il tumore e con poche sessioni di chemioterapia, sei in tutto, il tumore scomparve completamente.Sue deve quindi la sua vita al suo gatto che, invece di volerle dare fastidio con i suoi atteggiamenti, la voleva solo avvertire del pericolo.Oggi Sue è completamente guarita e Tom, il gattino salvatore, continua ad essere il suo coinquilino. Lei gli è molto riconoscente, perché senza di lui magari non avrebbe mai scoperto la malattia in tempo.Tuttavia, una volta che la sua padrona guarì, Tom tornò ad essere il gattino indipendente e schivo, continuando ad ignorare la sua amata padrona.

Avevo appena  fnito di leggere    questa   storia  , ed  ecco che   pensando   alla  " moda  di Halloween  "  ed  alle  ...  che si fanno  in questo carnevale  pagano   quelle legate a superstizioni, ignoranza e antiche credenze popolari, che in particolare ad Halloween diventano addirittura pericolose per questi felini. Ecco come difenderli…   news  tratte    da 
https://www.greenme.it/

Gatti neri e superstizione

Ancora oggi in Italia il problema della superstizione legata gatto nero si tramanda nell’immaginario collettivo, e ogni anno sono diverse decine di migliaia i gatti neri che muoiono proprio vittime di queste stupide superstizioni. Secondo le stime del centro studi di AIDAA, ogni giorno almeno 15 milioni di italiani fanno gli scongiuri e toccano amuleti alla sola vista del gatto nero. Milioni di automobilisti e pedoni, invece, si fermano lasciando passare il gatto nero proprio perché ritengono che la giornata sia rovinata se si incontra un gatto nero che attraversa la strada. O, ancor peggio, premono l’acceleratore per uccidere il gatto prima che raggiunga l’altro lato della strada!

Gatto Nero
Gatti neri, riti satanici e messe nere

Un pericolo ancora maggiore per i gatti neri è rappresentato dai riti satanici. Tra le località a maggiore rischio messe nere, ci sarebbero alcune zone del Piemonte, della Lombardia, della Liguria, dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Lazio. Secondo Croce (di AIDAA) “la zona di Mirandola è da considerare tra quelle a maggior rischio messa nera in quanto si tratta della punta sud est del pentacolo dei satanisti di rito layeriano”.
Questi rituali, che hanno origine nel Medioevo, trovano ancora oggi seguaci e adepti che, per praticarle, si riuniscono in luoghi isolati in particolari periodi dell’anno (come la notte di Halloween e dell’equinozio di primavera) e sacrificano bestiole innocenti perseguitate da assurde superstizioni  come i gatti neri (o quelli completamente bianchi).

Mi è  ritornata in mnte  questa   storia  letta  quest'estate  in  rete da  https://www.ilgiorno.it/

Nerone gatto pompiere: salva la casa dall'allagamento

Miagolando disperatamente ha svegliano la padrona avvertendola del pericolo

di ROSSANNA BRAMBILLA
Ultimo aggiornamento il 11 luglio 2018 alle 07:07

Nerone


Monza, 11 luglio 2018 - Sveglia la proprietaria perché la casa si sta allagando. È un gatto eroe Nerone. Durante la notte tempestosa della scorsa settimana il micio corre da Valeria, la sua proprietaria in piena notte e la sveglia di soprassalto con strani versi, mai emessi prima. Il gatto si mostra subito irrequieto. La donna si allarma e decide di alzarsi. Pochi passi e la spiegazione a quei particolari miagolii diventa lampante. La cucina si era allagata a causa di un forte temporale e di una finestra lasciata aperta.
La pioggia stava entrando in casa nonostante le tapparelle fossero chiuse. Non solo. Già perché anche in sala l’acqua stava invadendo il pavimento. Sono appena passate le 5 del mattino e Valeria si trova in casa da sola. La giovane corre a prendere stracci e secchio, Nerone la osserva senza mai lasciarla sola. Il micio esausto riesce a rilassarsi solo quando la ragazza termina di asciugare le piastrelle di casa. Fieri del gattone nero i suoi proprietari, ma anche i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Nerone è un loro vecchio amico. Al Gattile di Monza era arrivato a novembre del 2015 con la tibia fratturata. I veterinari lo avevano subito operato per applicare un fissatore esterno. Dopo più di un mese di cure il micio era guarito e il fissatore era stato tolto. A gennaio Valeria insieme al suo compagno Alessio avevano visto per la prima volta il suo viso. Dopo aver compilato i moduli dell’Enpa avevano aperto le porte del loro appartamento al gattone. «Siamo orgogliosi di lui – commentano dal gruppo di animalisti -, il micio è stato capace di ripagare i suoi proprietari con gli interessi».

5.11.17

Lascia 350mila euro e una casa di lusso in eredità all'amica: "Ma devi accudire la mia gatta" I familiari della donna in tribunale contro la decisione. Ma hanno perso

per  approfondire 


in sotto fondo
Samuel Barber -Adagio per archi


da  http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/11/05/

Bologna, 350mila euro e una casa di lusso in eredità all'amica: "Ma devi accudire la mia gatta"


Il testamento di una signora che ha pensato all'animale domestico. I suoi familiari sono andati in tribunale contro la decisione. Ma hanno perso
                            di GIUSEPPE BALDESSARRO


Bologna
 350mila euro e una casa di lusso in eredità all'amica: "Ma devi accudire la mia gatta"
Lunga vita al gatto, anzi alla gatta. E’ proprio il caso di dirlo vista la "fortuna" che una gatta ha rappresentato per un’anziana signora cha ha beneficiato di un’eredità niente male - 350 mila euro -, più un appartamento in pieno centro a Bologna in comodato d’uso gratuito, proprio con il compito di accudire la gatta della proprietaria dell’immobile.

• L'IMMOBILE DI LUSSO
La storia è ricostruita nella sentenza del tribunale civile del capoluogo emiliano cha ha dovuto dirimere una controversia tra gli eredi naturali della donna deceduta e la beneficiaria del testamento. In via Farini, pieno centro storico di Bologna e a pochi passi da piazza Maggiore, c'è un immobile di lusso nel quale fino al giugno del 2013 vivevano la proprietaria dell’appartamento, una sua amica e la gatta della prima. Due signore di una certe età, entrambe vedove, che si facevano compagnia e con le quali conviveva anche una bella gatta. Nel 2013 la padrona di casa viene meno lasciando una sorpresa agli eredi.

• LA SORPRESA NEL TESTAMENTO
All’apertura del testamento il notaio legge ai congiunti gli ultimi desideri della defunta: "Desidero, inoltre, che la Signora M. rimanga di diritto, per tutta la vita, nell’abitazione di via Farini, Bologna, I e II piano, che già condivide con me a titolo di comodato gratuito. Per le spese condominiali, di manutenzione, le utenze e il mantenimento della mia gatta (se mi sopravvive) desidero sia fissato un deposito di 350.000 (trecentocinquantamila) euro, a questo scopo, presso la Banca Popolare di Milano, a disposizione della Signora M. Alla quale chiedo di predisporre una persona che, in caso di sua morte, le succeda nei diritti e doveri di comodato fino alla morte della suddetta gatta".

• I PARENTI FANNO CAUSA
In altri termini all’amica viente garantito l’uso dell’appartamento vita natural durate, i soldi per ogni necessità e persino l’incarico di individuare un’altra persona che si prenda cura della gatta qualora il felino dovesse sopravviverle. Inutile dire la grande sorpresa e, forse, anche la delusione, degli eredi che, magari sperano di poter godere della proprietà dell’immobile e del patrimonio economico della signora. Non a caso, pochi mesi dopo arriva il ricorso al tribunale civile di una cugina dell’anziana che chiede al giudice del tribunale di Bologna (che ironia della sorte è di fronte all’appartamento) di mettere mano a quella che le appare come un’ingiustizia.

• MA IL GIUDICE DA' RAGIONE ALL'AMICA
Vada per l’appartamento nel quale l’amica della defunta può rimanere fin che vuole, ma che


almeno sia lei a metterci i soldi per le spese e per il mantenimento della gatta. Così l’erede, con tanto di certificato di famiglia, che ne attesta il grado di parentela, chiede alla giustizia il sequestro delle 350 mila euro e la consegna del denaro che ritiene le spetti. Di altra opinione la giudice Matilde Betti che, codice alla mano, ha ritenuto non sufficienti le ragioni dalla cugina condannandola persino alle spese di lite, circa 6 mila euro. Dunque lunga vita alla gatta.

25.12.16

a pietà l'è morta ? trieste Micio paralizzato "scaricato" davanti ai bidoni dell'immondizia: caccia al colpevole


N.B


onde evitare d rovinarsi il pranzo e la giornata natalizia si sconsiglia la lettura istantanea di questo post   e  si  consiglia  la lettura  nei  giorni  successivi

Stavo   cercando un slide diapositiva fotografica     pubblicata tempo fa    sula mia bacheca  di Facebook     ed  trovo questa   che trovate  sotto  , dimenticata dall'atmosfera natalizia  .


Micio paralizzato "scaricato" davanti ai bidoni dell'immondizia: caccia al colpevole

da  http://www.ilgazzettino.it/nordest/trieste/      Venerdì 23 Dicembre 2016, 14:52





di E.B.TRIESTE

Alla cattiveria non c'è mai fine. Un gatto adulto affetto da una paralisi è stato abbandonato questa mattina davanti ai bidoni dell'immondizia davanti al Palazzo della Regione, in riva Nazario Sauro. A denunciare l'accaduto è una triestina con un eloquente ma quanto mai triste post su Facebook: «Qualcuno ha scaricato questo povero gatto fuori dai bidoni della spazzatura davanti al palazzo della Regione di Riva Nazario Sauro. Hanno buttato il trasportino nella spazzatura. Il micio e' stato portato dal veterinario, che ha accertato le gravi condizioni dovute ad un trombo agli arti inferiori in corso gia' da giorni e ora tentano di salvarlo. L'hanno scaricato paralizzato.... questo gatto e' di casa...si vede. Chi ha potuto commettere un gesto così inumano??? Condividete il post nella speranza di trovare il colpevole, grazie».
Ovviamente il post ha scatenato la rabbia e lo sgomento del popolo social. Qualcuno si è subito fatto avanti per adottarlo. Il micio purtroppo però non ce l'ha fatta, è morto questo pomeriggio alla clinica Catalan di via Rossetti dove era stato portato per ricevere le cure necessarie.


Questo Un abbandono ancor più delinquenziale, vista la malattia del micio e la sua successiva morte. Mi auguro che si riesca a capire la responsabilità: l'abbandono è' anche un reato o,tre che un gesto vigliacco e crudele ! Ce tristezza e che che schifo ...anche il mio precedente gatto

ha avuto lo stesso problema ... almeno credo ma è deceduto a casa .Mi chiedo ( le solite domande destinate a rimanere senza risposta ed a voltare nel vento ma queste persone sono costoro andranno a messa a natale -Ma come si fa... tenere in casa e vivere con una bestiola per anni, poi, appena sta male buttarla nella spazzatura come una scarpa rotta? Lasciarlo là ad agonizzare? Lasciarlo là,iin qualche  canile  al massimo  , se non si  vuole  soffrire  vederlo troppo morire   , o   fargli   quando ormai non c'è più niente  da  fare  una puntura    e  via  da parte  del  veterinario   Non riesco a concepire come si possa arrivare a tale livello di crudeltà    e mancnza  di rispetto   anche  di un moribondo  !

31.1.16

Dinamo Sassari, il gattone portafortuna è entrato dal buco dei cavi tivù Il felino comparso sul parquet durante la gara di Eurocup con il Cai Saragozza sarebbe un randagio, al PalaSerradimigni adesso è il benvenuto

  chi lo dice  che  i gatti  portano   sfortuna  


 da la  nuova  sardegna    del 29 gennaio 2016

Dinamo Sassari, il gattone portafortuna è entrato dal buco dei cavi tivù
Il felino comparso sul parquet durante la gara di Eurocup con il Cai Saragozza sarebbe un randagio, al PalaSerradimigni adesso è il benvenuto

Il                            gatto misterioso attraversa il parquet durante Dinamo Sassari-Cai Saragozza

SASSARI. Non ha un nome e neppure un padrone il gatto che mercoledì sera ha fatto invasione di campo al PalaSerradimigni durante le prime fasi del secondo quarto. Non è di proprietà del custode (Paride e famiglia possiedono invece un bellissimo cane), ma pare che faccia parte della piccola colonia felina che popola la parte alta della pineta che si trova alle spalle dell’impianto sassarese.
Il gatto è comparso sul parquet nel momento in cui la squadra spagnola rimetteva la palla in campo nel primo possesso del secondo parziale. Il primo arbitro ha fermato il gioco e ha atteso che l’animale attraversasse tutto il campo in diagonale, sfilasse in maniera tutt’altro che preoccupata di fronte alla panchina della Dinamo per poi uscire da una delle porte di sicurezza del settore C.
Alla ripresa del gioco la Dinamo ha recuperato palla e fatto canestro. A fine gara sono ovviamente partite le indagini: pare dunque che il gatto si sia infilato in un buco nel muro attraverso il quale passano i cavi delle tv. In ogni caso, visti i risultati, da ora in poi l’animale è benvenuto al palazzetto

9.6.12

quest'anno anzichè abbandonare il tuo animale abbandona la tua \ tuo rompicoglioni

N.b
Certo che etichettare 'sto video ''sessista'' o ''maschilista'' è proprio da COGLIONI IGNORANTI. E le  donne  che che si sentono offese da questo video non sono e non saranno mai donne, Infatti    lo stesso  messaggio  vale anche  se il rompicoglioni  è un lui  . Quindi  evitate tali paronie   Nel caso dei bambini   non credo che se  educati  al rispetto   verso gli animali diventino cosi  bastard  inside  d'adulti  . 


 dalla  pagina facebook di www.smemoranda .it


poi nei commenti alla  foto di smemo ho scoperto che c'è  anche il video che  riporto sotto 




8.1.12

lettera agli idioti che usano i petardi per torturare gli animali



Leggendo quest' articolo di cronaca locale

07 gennaio 2012 —   pagina 08   sezione: Olbia
«gioco» criminale contro una gattina
 LA MADDALENA. Le mani di quei violenti teppisti, non volevano accarezzarla. Perché appena sono riusciti ad agguantare la dolce gattina, ferma sulle scale vicino all’immobiliare “La Cala”, le hanno infilato un petardo acceso in bocca.
 La gattina ha perso un occhio e riportato danni gravissimi sul muso e alla mandibola. A raccontare l’ennesimo caso di atroce maltrattamento nei confronti degli animali (avvenuto la notte di Capodanno) è Manuela Deiana(  foto  a sinistra ), giovane proprietaria della bestiola 
 La gattina, nonostante perdesse molto sangue, è riuscita a rientrare a casa. Ma Manuela Deiana si è accorta che era ferita solo quando l’ha vista accasciarsi. La giovane, che fa la volontaria per il 118, insieme con un’amica, ha tentato di medicarla e curarla come poteva, cercando soprattutto di alleviarle il dolore.
 E’ andata avanti così per tutta la notte e per altri due giorni: in quel momento alla Maddalena il veterinario era assente.
 Manuela Deiana ha quindi portato la gattina ad Arzachena: qui è stata operata, ma i veterinari non sono riuscite salvare l’occhio, frantumato dal petardo, ma hanno creato una speciale ingessatura per la mandibola. L’operazione è riuscita, ma è costata alla ragazza 200 euro: una cifra enorme, per lei. E dovrà spendere ancora, per la lunga cura. I vicini di casa si sono fatti avanti per aiutare la gattina e per dare una mano soprattutto alla sua padrona. E sicuramente la catena di solidarietà si allungherà ancora.




 La volontaria del 118 non ha parole: un «gioco» criminale da condannare nel modo più duro, con la speranza che i colpevoli vengano catturati. La Lida considera gli autori del gesto «bambini criminali o bulletti da strapazzo. Se la prendono solo con chi non è capace difendersi. La colpa maggiore - dicono dall’associazione - ce l’hanno però i genitori: l’uso dei petardi non era consentito e non hanno controllato i loro figli».

                                 Andrea Nieddu

 mi viene  di getto , scuso  sarà stupida  e scontata, ma  ho crcato di trattenermi \  contenermi  per non scndere  al loro  livello d'idioti e  allo stesso modo  non mi va  di scendere  livello  di qusto gruppo di  fb http://www.facebook.com/group.php?gid=44694323007&v=info che  applica   a questi idioti  ( metaforicamente parlando  ) il'occhio per occhio dente  per  dente


Cari idioti
Ma non vi vergognate  neppur un po'  ne'della  sofferenza portata  all'animale nè  di quella  creata  alla  padrona dell'animale  da  voi barbaramente massacrato con i petardi  .
Posso capirne l'uso   anche  se  d'anni  non  ne uso più vista la loro pericolosità per le persone  e gli animali , ma  quello che  non riesco a capire   il divertimento provato  nel torturare  un povero gatto . Ma l'etica  della reciprocità  risssumibile  con La massima :<< Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te >> dovrebbe valre  anche  per  gli animali .

Cari genitori
Ma che  va bne  nonn essere oppressisivi   e lasciar  libertà ai vodtri  figli\e  ma  insegnateli il rispetto  verso la natura e  i loro appartenenti in modo  d'attuare    ciò
con questo  è tutto

28.9.08

APPELLO 230 GATTI STANNO MORENDO DI FAME!

APPELLO: 230 GATTI STANNO MORENDO DI FAME!







Il precedente appello per Villa Flora non ha avuto nessun esito. Nessun aiuto di nessun tipo né volontari né cibo niente, noi siamo allo stremo. Non abbiamo più croccantini e le scatolette dureranno ancora per poco.



A causa dell’alimentazione inadeguata tutti i gattini piccoli hanno la colite, è una situazione disperata.



L’oasi felina di Villa Flora è una struttura del Comune di Roma, ma questo sembra averlo completamente abbandonato e si rifiuta di comprare il cibo per i gatti. Cade nel vuoto ogni mio tentativo di contatto con loro per chiarire la situazione. Abbiamo più di 10.000 euro di debiti e non sappiamo più a chi chiedere prestiti.



Io devo partorire la prossima settimana e sono ancora qui a lavorare per la totale mancanza di volontari.



Vi prego aiutateci a far sopravvivere 230 meravigliosi gatti.



Abbiamo bisogno di TUTTO. cose necessarie ed urgenti:



cibo, sabbia, croccantini, antiparassitari, antibiotici, detersivi e materiali per pulizie (es. guanti usa e getta, sacchi spazzatura, ecc.), disinfettanti, vaccini



...è inoltre importante avere il supporto di volontari che ci vengano ad aiutare per le pulizie e l’alimentazione dei gatti. Occorrono, con ESTREMA URGENZA, persone esperte che ci possano aiutare gratuitamente a fare dei lavori di ristrutturazione in giardino (lavori di muratura e cementificazione).



Abbiamo bisogno di pagare qualcosa ai 3 veterinari che ci curano i gatti, altrimenti, dato che è un anno che il comune non li paga, ci bloccheranno ogni tipo di assistenza. Potete mandarci un aiuto economico o portare qualcosa direttamente a loro.



i vet. sono:



Dott. Baldi; Dott. Aleandri; Clinica SOS veterinaria Colli Portuenzi.



Per chi volesse dare un contributo economico, può effettuare un bonifico al seguente codice IBAN:



IT 63Z0 3069 032931 0000 000 1698







intestato a:







associazione volontari







Gli amici di Carlotta e Pesciolino



oppure PostePay:



4023 6004 5269 3486







intestato a: Londrillo Dolores







(Si accettano anche prestiti)



VI PREGO DI DIVULGARE AI VOSTRI CONTATTI E FAR GIRARE QUESTO APPELLO PIU’ POSSIBILE.



Grazie a tutti,



Dolly                 328-8482439         



www.villafloramiao.it



info@villafloramiao.it







http://www.amicifelini.com/







dal blog di tabata88t

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...