riassunto della vicenda tratto da questo articolo del portale \ sito https://www.termometropolitico.it/per chi non ha voglio di andare a rileggersi o leggersi il mio precedente post
La locandina della mostra "censurata" dal Comune di Trieste |
La mostra organizzata del liceo Petrarca di Trieste è stata “bloccata” per una locandina “troppo forte”( foto sotto ) ; una foto d’epoca in bianco e nero di tre ragazze apparentemente spensierate, con libri e quaderni sotto braccio; coperte a metà dalla prima pagina del quotidiano Il Piccolo del 3 settembre 1938, dal titolo “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei”.
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, non ha gradito la locandina. “Dico io, dobbiamo ancora sollevare quelle cose?”
Poi dopo le polemiche ( vedere articolo di termometropolitico prima citato ) e l'offerta di Milano e di Bari si è
da
risolta la situazione di stallo che si era creata a Trieste relativamente alla mostra sulle leggi razziali “Razzismo in cattedra” del liceo Petrarca.
La mostra, come ricorda l’Ansa, era stata sospesa in quanto il comune aveva invitato alla “prudenza” sulla scelta della locandina, che riportava l’immagine di tre ragazze sorridenti e una prima pagina del ‘Piccolo’ del 1938, ove si annunciava la cacciata di insegnanti e studenti ebrei da scuola.
“Il Comune – spiega la dirigente scolastica Cesira Militello – ha concesso le sale del museo Sartorio per l’allestimento e il manifesto originale è stato accettato“.
La mostra si terrà dal 4 ottobre, giorno dell’inaugurazione, sino al 14 dello stesso mese.
e I visitatori potranno prendere visione di:
documenti scolastici, fotografie e giornali dell’epoca;
pagelle e quaderni degli ex alunni del Petrarca.
Alternanza scuola-lavoro
Il dirigente scolastico del Petrarca ha poi annunciato che la scuola sta valutando la possibilità di dar vita ad un progetto di alternanza scuola-lavoro, nell’ambito del quale produrre una versione digitale della mostra.
La mostra, come ricorda l’Ansa, era stata sospesa in quanto il comune aveva invitato alla “prudenza” sulla scelta della locandina, che riportava l’immagine di tre ragazze sorridenti e una prima pagina del ‘Piccolo’ del 1938, ove si annunciava la cacciata di insegnanti e studenti ebrei da scuola.
“Il Comune – spiega la dirigente scolastica Cesira Militello – ha concesso le sale del museo Sartorio per l’allestimento e il manifesto originale è stato accettato“.
La mostra si terrà dal 4 ottobre, giorno dell’inaugurazione, sino al 14 dello stesso mese.
e I visitatori potranno prendere visione di:
documenti scolastici, fotografie e giornali dell’epoca;
pagelle e quaderni degli ex alunni del Petrarca.
Alternanza scuola-lavoro
Il dirigente scolastico del Petrarca ha poi annunciato che la scuola sta valutando la possibilità di dar vita ad un progetto di alternanza scuola-lavoro, nell’ambito del quale produrre una versione digitale della mostra.
l'evento, frutto della collaborazione tra gli studenti del classico, dell'università e della comunità ebraica, si erano fatti avanti i Comuni di Milano e di Bari. Un'offerta analoga era arrivata anche dalla Sardegna, mentre in città privati e associazioni si erano attivati per sostenere l'iniziativa. L'idea di una trasferta a Milano inizia già a prendere forma, "ma prima verrà esposta a Trieste", assicura la preside Cesira Militello.
Alla fine la mostra si terrà infatti lì dove era nata. Dagli uffici dell'assessorato alla Cultura è stata inviata una lettera alla dirigenza del liceo Petrarca. L'assessorato ha comunicato la disponibilità a reperire una sala per ospitare l’esposizione e a concedere la co-organizzazione della mostra. Ci sarà quindi piena condivisione sia del materiale scelto per promuovere l'iniziativa sia della responsabilità per quanto esposto. "Ho messo a disposizione le nostre sale istituzionali - ha detto al Piccolo l'assessore Rossi - evidenziando anche la possibilità di esporre la mostra alla Risiera di San Sabba, un contesto che a mio avviso si presta ad ospitare quell'iniziativa".
Sulla vicenda è intervenuto oggi anche il rabbino capo di Trieste Alexandre Meloni, poco prima di entrare in consiglio comunale per la cerimonia ufficiale di commemorazione dell'80esimo anniversario delle leggi razziali. "Quello che mi ha disturbato - ha detto - è che la polemica che è nata sia poi slittata sul piano politico. Invece, doveva incitare la cittadinanza e le persone a interrogarsi sul perché è stato possibile che un politico, un assessore, abbia avuto da domandarsi se una locandina potesse creare problemi e discussioni".