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26.6.24

se gli influenzer prosperano è a causa nostra . i ferragnes tolgono i figli dai social ma i fans morbosi non ci stanno

  ecco la risposta a chi fra voi lettori e genitori mi prendeva in giro accusandomi

d'essere volgare senza e stupido senza analizzare meglio ciò che dicevo e scrivevo che tira più un pelo di figa che un bambino che muore . E' notizia e di questi giorni che I fan dei Ferragnez,non ci stanno allla decisone ipocrita avvenuta In seguito alla rottura  del loro  matrimonio ,con cui  Chiara Ferragni e Fedez hanno deciso di non condividere più sui social foto dei figli, mostrati sempre e solo di spalle o "blurrati" intenzionalmente. Una strategia curiosa (arrivata dopo interi anni di scatti insieme pubblicati su Instagram) che, stando alle indiscrezioni, sarebbe stata chiesta dal rapper al momento della separazione, per evitare che i piccoli Leone e Vittoria potessero essere strumentalizzati da una parte o dall’altra con il solo scopo di creare engagement di tutelare i bambini dall'esposizione mediatica e chiedono a gran voce il "ritorno" dei figli di Chiara Ferragni sui social.

Io avrei esposto i loro figli in rete in rete h 24 o quasi , e poi vediamo che succede se sono d'accordo e cambieranno idea .

18.7.22

Nessuno pagherà per la strage di via D’Amelio, ma l’Italia è troppo scossa dal dramma Totti-Blasi per indignarsi

  leggi prima 
Il 1992 è in balia della corrente, si allontana lento ma inesorabile, trascinando nell'oblio tutti i misteri di uno dei fatti più inquietanti della storia della Repubblica.

“Non parteciperemo agli anniversari di via D’Amelio. Ci asterremo fino a quando lo Stato non ci spiegherà cos’è accaduto davvero“. Così Fiammetta Borsellino, figlia del giudice assassinato insieme alla sua scorta, ha annunciato la volontà di disertare tutte le cerimonie previste in ricordo del padre. Avreste il coraggio di darle torto? A maggior ragione ora, che da poche ore il tribunale di Caltanissetta ha dichiarato prescritte le accuse per due dei tre poliziotti imputati di aver depistato le indagini sulla strage di via d’Amelio. I due, accusati di calunnia con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, avrebbero indotto e forzato le false confessioni di Vincenzo Scarantino, l’uomo che nel 1992 mentì sulla sua partecipazione all’attentato, dando luogo a un depistaggio che avrebbe portato alla condanna di persone innocenti.
In altre parole, come troppo spesso accade, anche stavolta nessuno pagherà. Vite e destini annientati da quella prescrizione che nessuno, dalle parti di Roma, ha mai avuto davvero intenzione di riformare.“A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire, non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare“. Così dice Ligabue e noi conosciamo fin troppo bene che tipologia di faccia occorra per riempirsi la bocca di Falcone e Borsellino, per sfoggiarli su t-shirt e mascherine, per poi sostenere un referendum come l’ultimo aberrante sulla giustizia.
Una chiamata alle urne dove (alla faccia di chi proprio come Borsellino diceva che “un politico in odor di mafia, anche se non condannato, non va candidato“) sono stati in grado di chiederci di abolire la legge Severino sull’incandidabilità e la decadenza da ruoli politici per le persone condannate, tra gli altri, proprio per reati di mafia e terrorismo.
E anche se non è andata come lor signori avrebbero voluto, non possiamo spacciare per una nostra vittoria il mancato raggiungimento del quorum. Dei leader politici veri, degni di questo nome, non avrebbero mai strizzato l’occhio all’astensionismo, ma invitato apertamente e senza paura a votare contro, toccando le corde giuste. Un Paese con un minimo di memoria storica avrebbe dunque sotterrato il quesito sulla Severino sotto milioni di “no”, in onore degli eroi che hanno dato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata e alle sue perverse ramificazioni nei palazzi del potere.
La sete di verità da noi è fonte inesauribile di frustrazione, la ricerca di giustizia in Italia è un’eterna lotta contro i mulini a vento, dove chi vuole sopravvivere spesso deve farlo da solo, destreggiandosi tra menzogneri di professione, politicanti da passerella e indifferenti cronici. E ogni 23 maggio, così come tutti i 19 luglio, sfumano i confini tra social e vita reale: su quella passerella tanto cara a chi si nutre di salotti, voti e sondaggi, a sfilare, puntuali, sono sempre e solo parole vuote, quelle dal like facile. Dai microfoni e dagli smartphone sgorgano i soliti patetici appelli a “non dimenticare”, quelli con scadenza a 24 ore.
Il 1992 è in balia della corrente, si allontana lento ma inesorabile, trascinando nell’oblio tutti i misteri di uno dei fatti più inquietanti della storia della Repubblica. 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio: avremmo potuto, avremmo dovuto presentarci meglio a questo triste appuntamento. C’era chi nutriva una speranza, c’era ancora chi aspettava una sentenza che restituisse dignità al dolore di appartenere a un Paese che continua imperterrito a nascondere la parte migliore di sé.
Non tutti sanno che subito dopo l’attentato, Lucia Borsellino, l’altra figlia di Paolo, volle a tutti i costi vedere ciò che era rimasto del padre e che non si limitò a questo. Decise di ricomporlo e infine lo vestì all’interno della camera mortuaria. Poche ore dopo avrebbe sostenuto un esame universitario, lasciando incredula l’intera commissione.Dobbiamo ammetterlo. Avremmo un po’ tutti bisogno di mettere da parte, anche solo per un attimo, la separazione tra Totti e Ilary Blasi o le avvincenti lezioni di una perfetta sconosciuta che vuole insegnarci a parlare in corsivo e ritrovare quella voglia di saperne di più. Di mettere insieme i pezzi mancanti, di focalizzarci sugli “influencer” che contano davvero, semplicemente di imparare dalla dignità disarmante e dalla forza di Lucia Borsellino.

30.6.22

ma gli influencer sono tutti ingnoranti o fanno finta d'esserlo per cercare visibilità ? il caso di elisa esposito


Leggi anche 

E'  vero come    dicono i miei    che   ci  sono  cose  più  importanti   di cui  occuparsi   e  che   più spazio diamo a questi personaggi più    essi\e cercheranno   qualcosa  per mettersi in mostra  . Ma ,  sono

un pericolo   per le  nuove  generazioni   senza  più  punti  di riferimento seri  e   senza  ( o  quasi  spirito critico  sempre   come sembra  dimostrare questo studio di Maura Manca psicologa e psicoterapeuta. Infatti   tale  brutta    figura   sembra   dovuta  ad  un misto   tra  ignoranza  (  evidentemente  a  scuola  faceva il minmo  oppure  la promuovevano    per  levarsela  ... di  torno )  ma  leggendo   come  risponde  : <<  Comunque state facendo un dramma sulla Divina Commedia quando il 90% degli italiani non sa manco fare due per due. >> e  anche dal  video  

  una     trovata   per  smarcarsi ed  non farsi ricordare  solo come  quella che  parla in corsivo  . Si  può  essere  comici e   colti   come   questa  qua  


  a  cui     vanno i miei  grandi complimenti   

11.7.21

generazioni a confronto e lotta fra cultura ed incultura

In  sottofondo 
Francesco Guccini - Un altro giorno è andato (Live@RSI 1982)



visto che ormai Oramai il web si è spostato sui  social   riporto qui  una  discussione    su fb   con  un mio  contatto  . Quindi  non riuscendo    a stare  dietro a  blog  e  social   ,   v'invito  ,  se  volte     leggere   altri  miei  interventi (    commenti  ,   stati condivisioni  , ecc )   come   quello  riporto   sotto    a seguirmi   ( su   fb  non è  necessario   essere     fra  i  contatti  per   leggere   e    commentare     , visto  che ho  scelto   di  non mettere  nessun  blocco   privacy ,  l'unico  blocco   per  motivi organizzativi    è  quello di  poter  postare  i  vostri post  \ stati  sulla  mia bacheca  )  sui  miei   social  che  vi   ripropongo sotto  .
  
facebook 
https://www.facebook.com/compagnidistrada/  la  nostra  appendice    dove   quelo che non riusciamo  a  mettere  qui siul blog  lo trovate  qui  

istangram

 twitter  

 
Dopo    questa  comunicazione  di  servizio     veniamo  al  post      d'oggi    

Sminchionando fra   gli  stati  dei miei   contatti facebook       ne  ho trovato    uno interessante      e  di un mio  amico    ed  ex  collega   d'università  

Ora  il  problema  è    rassegnarsi     o  rimanere solo     come   si  può notare   in diversi gruppi fb      del  tipo   : "  noi  cresciuti   negli ani  60\80 "  oppure     passare   dal  dire  al  fare      cioè    insegnare   o  fornire        ai nipoti o figli  la   tua  cultura   ed   integrarla  con quella  sua  ?.
Io  come potete  vedere   anche dalla risposta  che ho dato al suo post  ed    essendo  cresciuto nella generazione  di mezzo tra    gli anni  70 ( periodo  dell'impgno politico  \  culturale   )   e  gli anni  80\90  (  disimpegno  ,  edonismo\  consumismo sfrenato  )  sono  per  un integrazione   d'entrambe  . Cosi    s'evita   di mandare il cervello all'ammasso  e  formare  un ulterore   generazione  di webebeti    e fenomeni   come  quelli descritti    dalla  puntata  citata  delle iene  . Ma  soprattutto    s'evitra  commenti       da parte  delle  vecchie  gnerazioni  chiuse per  lo  pià nela  torr  d'avorio e nel passato , che  si chiedo   ma  chi  ...   è    questo    o  quell'  artiasta    o  pseudo  tale  .  A  chi  mi dice   che sono utopista   ed  un sognatore     rispondo     con una  lettera  inviatami  qualche   tempo  fa   . 

N.b  ovviamente   per  motivi di  privacy  ho  modificato    ( mi veniva   male  a  tagliarli  )   i  riferimenti    a  fatti  e persone   reali  ivi  contenute ma  la  sostanza  non cambia    .


Caro  redbeppe
 il suoi post sui tormentoni mi hanno commossa, perché ho colto un alito di tristezza. No, lei non è vecchio, ha “solo” buon gusto ed  dv'essere  crescxiuto  in  ambiente  pluri culturale. Tempo fa ho chiesto al mio nipotino dodicenne, comela  figlia  di  suo cugino  , che musica gli piacesse. Mi ha risposto: il rap.                                                                          Così gli ho mandato il video di Adriano Celentano che canta “Prisencolinensinainciusol”    Gli è piaciuto moltissimo e non voleva credere fosse una canzone stravecchia  abbiamo dovuto  cercare  su  internet     per  provarglierlo  . Cosi gli ho fatto una bella compilation di Adriano, e poi ho continuato con Rino Gaetano, Bennato, de  andrè , renato zero  (  quello   vecchio  non gli  ultimi  )  addirittura Endrigo. Ho l’impressione che abbia cambiato gusti o  quanto meno  non si  folizzi solo    su musica o musicaccia    dozzinale   . Probabilmente non dirà ai suoi amici a scuola di ascoltare musica del secolo passato, non capirebbero  ma    almeno  avra  una  cultura  musicale  pluralista  e non appiattita    ed   a senso unico  

                                              *******


  con questo è  tutto 

24.12.20

finalmente qualcuno usa i social in particolare TikTok per fare cultura e non solo .... fesserie il caso di Norma, da insegnante disoccupata a star dei social: i suoi canali hanno più interazioni dei Ferragnez


Norma Cerletti è un’insegnante di inglese di 28 anni. A ottobre del 2019 aveva deciso di mettersi in proprio licenziandosi dal suo lavoro part-time ma, a causa della pandemia che ha portato alla chiusura delle scuole e alla cancellazione di molti dei suoi corsi, da marzo 2020 si è ritrovata senza lavoro. “Ero entrata in depressione, ma dopo un periodo di tristezza ho cercato di trovare la forza di reinventarmi e ho aperto il mio canale TikTok. - ha spiegato la giovane insegnante, - All’inizio avevo cominciato per gioco, successivamente ho voluto cercare di dimostrare che su social come Tiktok e Instagram si possono offrire anche contributi educativi e non solo giocosi”. Il profilo di Norma, in arte (e sui social) Norma’s Teaching, è diventato da subito virale con oltre 350mila fan su Instagram e 400mila su TikTok. Attraverso la notorietà ottenuta sui social, è riuscita a vendere oltre 6,500 corsi digitali a pagamento e come spiegato dal fondatore di Ninjalitics ed esperto in analisi di profili social, Yari Brugnoni, “il suo successo è legato al tasso di coinvolgimento e di visualizzazioni del suo profilo. Se paragonati ad influencer come i Ferragnez, Norma ha numeri altissimi”. “Questo successo non è stata una rivincita verso qualcosa o qualcuno, - ha voluto specificare la giovane star di TikTok - ma un riscatto in quanto adesso riconosco ed è riconosciuto il mio valore”.

 

                             di Edoardo Bianchi

18.7.17

Poeta musicale, influencer, regista, sceneggiatore: chi è Francesco Sole

Da "L'amore ai tempi di WhatsApp” alla poesia musicale "Il mondo n silenzioso": l'ascesa virale di un giovane fenomeno del web. Gabriele Dotti, in arte Francesco Sole, 24 anni, modenese, sarà ospite della rubrica dedicata alle webstar in diretta martedì 18 luglio alle 15.25 sulla pagina Facebook della Cronaca Italiana










ROMA."Sai ogni tanto mi capita ancora di vederti, quando chiudo gli occhi, certe sere prima di dormire...ogni tanto ti sento ancora passare tra le mie giornate".  Della gente fermata per strada a Milano ascolta in cuffia questa poesia. A qualcuno gli occhi si velano di lacrime. Altri guardano a terra o fissano un punto nel vuoto pensando forse al loro ricordo della persona che non c'è più. A farla ascoltare è Gabriele Dotti, in arte Francesco Sole, 24 anni, modenese. E la poesia che fa ascoltare è questa:

Gabriele inizia nel 2013 il suo percorso su Youtube caricando un piccolo cortometraggio amatoriale dal titolo: “Come prendere bei voti senza studiare”, a cui poi è seguito il video “L’amore ai tempi di WhatsApp” video che fin dai primi giorni è diventato virale sulla rete (quasi due milioni e mezzo di visualizzazioni su Toutube), portandolo così ad avere un piccolo pubblico virtuale che ha iniziato a seguirlo online.
All'attivo ha già due libri: “Stati d’animo su fogli di carta” (2014) e “Mollato Cronico” (2016). Grazie ai libri e soprattutto alla tv la sua popolarità è cresciuta e il suo pubblico su Facebook si è apmpliato passando dagli adolescenti ai ventenni e trentenni. Nel 2016 realizza il suo primo progetto musicale, scrivendo e arrangiando una poesia, "il mondo in silenzioso" di cui ha poi curato la regia e seguito interamente la produzione.
Poeta musicale, regista, sceneggiatore, presentatore tv, influencer. Unico  neo     che   è  usa  solo i  cuore   e  non    cuore & mente  . , am  diamo tempo al tempo  è  appena  all'inizio  . Speriamo solo che non diventi   melenso e noioso  come  Mogggia  


iil caso d Suor Genevieve piange davanti alla salma di Papa Francesco piange davanti alla salma di Papa Francesco . amicizia o violazione del protocollo ? seconmdo me la prima .

Suor Genevieve infrange il protocollo e piange davanti alla salma di Papa Francesco: chi è l'amica di Bergoglio? Ah, perché piangere inf...