il caso del giornalino scolastico del liceo artistico di Padova Pietro Selvatico, "Wild Times", ha scatenato le polemiche. Il Pomo della discordia è stato la decisione di un’ex studentessa che in un articolo ha scelto di utilizzare lo schwa, il simbolo "ə", per riferirsi in modo neutro alla comunità scolastica. Io concordo con con la preside perchè << il linguaggio della scuola deve poter parlare a tutti, non solo alla comunità queer >> cosi si ha una discriminazione all'incontrario verso chi non è queer . Ma allo stesso tempo ha peccato di buon senso in quant o un giornale scolastico non è un un documento ( registro scolastico , verbale di assemble , ecc ) ma un qualcosa di aperto a tutti .
Se prorio voleva esporre le sue opinioni condivisibili ( io le condivido ) poteva scrivere o chiedere di scivere su tale giornale il suo intevento insieme a quello fatto cassare e riscrivere cosi ne poteva nascere uno scambio culturale e una discussione tra pro ɓ ( scusate s'è sbagliato ma non trovo il simbolo giusto sono abituato a scrivere in italiano ✍🏼😇😁 ) * e quelli contrari . Trovo triste che una battaglia giusta che vuole raccontarsi come in difesa della lingua italiana conro le storture del politicamente corretto a tutti i costi e l'uso eccessivo e a volte inutile degli Americanismi abbia come esito la soppressione e la censura di ciò che liberamente viene scritto dalla comunità studentesca. Infatti l'art. 21 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure".“Condivido come ho già detto la replica non l'ato in se della preside Non c’è nulla di inclusivo in un linguaggio non comprensibile ed è bene che questo messaggio passi soprattutto nelle scuole e nei docu.menti. ufficiali . Infatti Non acaso l’Accademia della Crusca ha più volte evidenziato che le pratiche come la schwa e l’asterisco non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego ostacola la leggibilità e l’accessibilità dei testi" per far sì, dunque, che l’art. 21 della Costituzione venga davvero rispettato é importante continuare a promuovere l’uso della lingua italiana e a spiegare il dopio registro scritto – la lingua in cui è scritta infatti la stessa Costituzione – e non di altre invenzioni lessicali del politicamente che invece di includere finiscono per escludere ed discriminare a loro volta . Infatti : « le parole [ scritte e orali aggiunta mia ] sono un fondamentale pezzo di mondo: a ogni parola in più che impariamo, il nostro mondo diventa un po’ più grande. Ogni nuova parola è una scoperta. Ogni nuova parola è una conquista. Ogni nuova parola è un passo nella strada che porta alla consapevolezza » ( giuseppe antoneli il mago delle parole copertina a destra ) . inoltre una parola non imparata oggi è un calcio in culo domani

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