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come sopravvivere alle festività con il covid natale 2020 \2021 puntata 4 regali covid o non covid

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le precedenti puntate introduzione I °  gli auguri II°  i  riti III°  Come spiegare ai bambini che il Natale 2020 potrebbe essere "diverso" Le vacanze di Natale sono sempre più vicine e il tempo per fare regali inizia a scarseggiare. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha senza dubbio influenzato le nostre vite, cambiando le nostre abitudini e rinnovando i nostri di stili di vita. Quindi perché non fare dei regali innovativi e utili al tempo del Coronavirus soprattutto ora che la  grande corsa per acquistare i regali di Natale è iniziata. ?  Infatti questo 2020 però lo shopping natalizio è partito tra dubbi e difficoltà dovuti alla pandemia. Infatti da un lato ci sono alcune regioni in cui molti negozi e attività commerciali sono chiusi ed altre visto che si sta abbassando la soglia ( anche se continua a rimanere grave ) dei contagi , dall'altro ci possono essere timori per fare cose che fino a poco tempo fa erano normalissime. Purtroppo già con la

Teatri chiusi per Covid, e il tenore torna a Mantova per aiutare la famiglia al chiosco

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da https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2020/07/25/news/ Una carriera di successo che lo ha visto protagonista nei più importanti teatri del mondo. Fino allo scoppio della pandemia e al fermo totale imposto al mondo della musica e dello spettacolo. Da qui la decisione, in attesa di tornare a calcare i palcoscenici di tutto il globo, di rientrare nella sua città e aiutare la madre nel chiosco di famiglia. La storia è quella di  Leonardo Cortellazzi, tenore classe 1980 nato e cresciuto a Mantova. Non è raro vederlo in queste giornate estive nelle vesti di collaboratore speciale di mamma Cristiana al chiosco Graffer, gestito dalla famiglia sul Te da 33 anni

Fake news, l'ex analista Cia: Cindy Otis, ex analista Cia, specialista di fake news e autrice del libro "True or False" "Conoscere fonte delle informazioni. Mai accontentarsi

ELICOTTERI che spargono disinfettante dal cielo, soldati di potenze straniere pronti ad approfittare dell’emergenza sanitaria per avviare un colpo di Stato, e naturalmente complotti di scienziati più o meno folli, decisi a conquistare il mondo a cavallo di virus incontrollabili. Fra social network e ansia di informazione, il vortice di notizie false, leggende metropolitane e teorie della cospirazione ha avuto un’accelerazione parossistica. Un’esperta come  Cindy Otis , ex analista della Cia e autrice del libro “True or False” (Vero o falso) in uscita negli Stati Uniti da McMillan, può aiutare a trovare una bussola per sopravvivere al bombardamento di bugie. Signora Otis, con la pandemia che infuria sarebbe essenziale poter distinguere tra notizie vere e false. Secondo la sua esperienza, quale potrebbe essere il metodo? “In un momento come questo è fondamentale sapere di poter disporre di buone fonti. L’approccio corretto prevede prima di tutto di conoscere l’origine delle informazioni:

La lezione dell'isolamento: provo a mettere ordine, non solo nei cassetti di casa e nelle tasche dei vestiti dimenticati nell’armadio, ma in noi stessi

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leggi anche questi due miei interventi su facebook https://www.facebook.com/redbeppeulisse/posts/10222220011959184 https://www.facebook.com/redbeppeulisse/posts/10222218362277943   https://www.ponzaracconta.it/2020/03/09/il-meglio-dai-media/ Sono giorni durissimi in cui abbiamo tutti modo di riflettere sul significato delle parole e su tutti quei gesti quotidiani piccoli e preziosi che ci mancano. Stiamo vivendo la prova più dura e inattesa che ci potessimo trovare di fronte ma potremmo uscirne migliori per davvero se, lasciando da parte l'eccesso di paura o al contrario rimozione, provassimo a fare un esercizio di consapevolezza e di auto analisi . Per imparare a guardare in noi stessi, per provare ad ascoltarci e a specchiarci nell'altro anche se è difficile perchè : << [.....] se fossi stato al vostro posto...\ma al vostro posto non ci so stare... [ .... qui il resto della canzone ] >> e soprattutto per ordinare le cose da cui ricominciare e

la primavera non s'accorge del coronavirus

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 canzone  suggerita I Treni A Vapore - Ivano Fossati  Inizialmente  leggendo  le  ultime news      canticchiavo   in contemporanea  al suo passaggio  in radio  (  una  delle mie  compagnie  oltre  alla rete  in tempi   quarantena  da  coronavirus  )    questa  canzone   e  proprio da  questo sono stato preso  dal pessimo     sentendo    i suoi  ultimi versi  : <<  Se avremo ancora un po' da vivere\  La primavera intanto tarda ad arrivare >>.  Ma  poi  ecco  chje  mi arriva  su  watzapp   questo messaggio poesia  che allego sotto   che insieme  alla  bella  giornata  sospesa tra  l'inverno    e la primavera  (  vedere  mie  foto allegate     di una   nostra pianta  )   Era l’11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più. Ma la primavera non sapeva nulla. Ed i fiori iniziavano a sbocciare,e il sole a splendere, e tornavano le rondini. Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano p

storie dal coronavirus fra coscienza , sacrificio , ed incoscienza

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Parla Elena Pagliarini, 40 anni, infermiera a Cremona, ritratta stremata e addormentata in una foto che è diventata un’icona                          DI PAOLO GRISERI MILANO - Poi ha spinto la tastiera verso il computer e ha piegato un lenzuolo sulla scrivania, per appoggiarci la testa. "Non era ancora finito il turno ma ero stremata". Elena Pagliarini quasi si giustifica. A 40 anni, da 15 in ospedale, si stupisce ancora: "Dopo quella foto mi chiamano in tanti. Mi ringraziano. In un periodo normale mi avrebbero criticato". per  non perdere  la memoria  di questi giorni    e  lasciare  testimonianza  a chi   sopravviverà ecco alcune storie     su tale  fenomeno La prima  triste ed  emblematica    che  dovrebbe  far  riflettere  a  coloro    che ancora   lo sottovalutano e credono alle  bufale  ed  ai ciarlatani  ed  non vogliono fare  sacrifici  . In cina   ed  a  codogno  ( primo focolaio italiano  ) lo  hanno fatto e stanno rincominciando a vivere 

ha più diffusione una fake news che una precisazione o scusa che corregge una cosa esatta o espressa male i caso di zaia ed i topi dei cinesi

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 Nonostante     Zaia  ( uno dei pochi politicanti  che  ammette  , per  carattere  \  personalità o  opportunismo , non  è  il caso  in questo post  di dilungarci  nella questione,    i propri errori  comunicativi   )    si  sia   scusato  per  le  sue  dichiarazioni (  vedi post  precedente  )    Coronavirus, Zaia chiede scusa per la frase sui topi di Luca Mastinu | da  https://www.bufale.net/  Febbraio 29, 2020 Raggiunto dalle polemiche, il governatore del Veneto Luca Zaia è stato ascoltato dal Corriere della Sera e si è scusato per le parole spese ai danni del popolo cinese: È tutto il giorno che vengo massacrato per quel video. Nella migliore delle ipotesi sono stato frainteso, nella peggiore strumentalizzato. Sì, certo. Quella frase mi è uscita male, d’accordo. Se qualcuno si sente offeso, mi scuso. Non era mia intenzione fare il qualunquista e tanto meno generalizzare. Intendevo fare una riflessione più compiuta. Volevo parlare delle fake news e dei video ch

effetti collaterali del coronavirus

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  prometto , speriamo di riuscirci che questo sarà l'ultimo  post  sul coronavirus   perchè mi sta  scartavetrando  i ...... oltre  a  gettarmi  nel dubbio   s e ridere  o piangere  in quanto    : << Na cosa buona di sto Coronavirus è avere conferma di essere circondati da coglioni.>>  (  francesco corallo  facebook   ) .  ha  ragione l'amico  marco barone in questo  articolo   sul suo blog    https://xcolpevolex.blogspot.com   quando dice   :   <<  Ovunque si parla di coronavirus. Da giorni e giorni i media non parlano che di questo. E' stata creata una situazione di panico, volendo o non volendo, ed infatti, quando si sono resi conto che la situazione stava scappando di mano, che si fa? Si dice che il coronavirus è una semplice influenza con percentuali di mortalità inferiori rispetto alla vecchia SARS e non solo. Insomma, non c'è di che preoccuparsi. Intanto, decreti d'emergenza, ovunque, schizofrenia da ricovero negli ospedali chiusi da