Visualizzazione post con etichetta ZAIA. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ZAIA. Mostra tutti i post

2.3.20

ha più diffusione una fake news che una precisazione o scusa che corregge una cosa esatta o espressa male i caso di zaia ed i topi dei cinesi

 Nonostante     Zaia  ( uno dei pochi politicanti  che  ammette  , per  carattere  \  personalità o  opportunismo , non  è  il caso  in questo post  di dilungarci  nella questione,    i propri errori  comunicativi   )    si  sia   scusato  per  le  sue  dichiarazioni (  vedi post  precedente )   


Coronavirus, Zaia chiede scusa per la frase sui topi
di Luca Mastinu | da https://www.bufale.net/ Febbraio 29, 2020

Raggiunto dalle polemiche, il governatore del Veneto Luca Zaia è stato ascoltato dal Corriere della Sera e si è scusato per le parole spese ai danni del popolo cinese:
È tutto il giorno che vengo massacrato per quel video. Nella migliore delle ipotesi sono stato frainteso, nella peggiore strumentalizzato.
Risultato immagini per zaia si scusaSì, certo. Quella frase mi è uscita male, d’accordo. Se qualcuno si sente offeso, mi scuso. Non era mia intenzione fare il qualunquista e tanto meno generalizzare. Intendevo fare una riflessione più compiuta.
Volevo parlare delle fake news e dei video che hanno girato prima che l’epidemia arrivasse da noi. Hanno preparato la culla per il neonato. Qui non è arrivato il virus, ma il virus della Cina. Prova ne sia l’aumento esponenziale della diffidenza nei confronti dei cinesi, creata dai social
Volevo solo dire che le certificazioni sul fronte della sicurezza alimentare e sanitaria variano da Paese a Paese. Era una riflessione a 360 gradi su un paese che ha metropoli moderne e altre zone che sono il loro esatto opposto.
Il governatore è stato ascoltato anche dall’Adnkronos e ha ribadito che il suo discorso voleva essere più disteso, ma che le parole sono uscite male. Per la sua frase offensiva sui cinesi e il Coronavirus Zaia chiede scusa e sottolinea che voleva evidenziare alcune differenze culturali.
nei commenti nei  siti online  dei  giornali  ufficiali  e  non   solo   continuano  o criticarlo  (  anche  con insulti feroci  )  o a difenderlo  alcuni  anche   rammaricandosi   perchè  si  sia  dovuto piegare  alle tirate  d'orecchio del politicamente  corretto  . 
Ecco quindi   Ai cari leghisti e  non solo  che difendono Zaia continua a sfuggire il punto: c’è un luogo per le chiacchiere da bar e ce n’è uno per la politica. La politica si fa in una prospettiva di cooperazione internazionale. Dire che il coronavirus è colpa dei cinesi che mangiano i topi è una colossale idiozia diplomatica, peraltro non vera ma basata su un video visto su un tabloid britannico. Verrebbe da chiedersi che razza di giudizio ha Luca Zaia se non è in grado di capire cosa sta guardando ma soprattutto cosa deve dire in televisione.  infatti 
Non esiste , almeno   dalle ricerche    fatte da me  in rete  ,  (  se  poi qulciuno\a   ha  testimonianze  o notizie  diverse    me  lofaccia sapere   )   un piatto cinese a base di topi vivi ne  fra Quelli proibiti  ne  fra  quelli   " normali "
I video citati  da  i  supportes  leghisti   e   dalla  truppe  cammellate   sono una serie di video che circolano in rete dal 2016 e che mostrano alcune persone (peraltro non cinesi) che mettono in bocca dei topi vivi. Si tratta di una challenge virale, una sfida online,Non è assolutamente da escludere che in Cina  vista  l'immensità  del suo territoprio e la  varietà \  pluralità di cucine   qualcuno abbia mangiato topi vivi, come nel resto   dell'asia  ( e  ora   anche  in occidente  visto     che per moda    e  non  si diffondono  cucine    diverse  )  vengono mangiati scarafaggi, lucertole, lumache, serpenti. Ma non si tratta affatto di una ricetta tradizionale. I cinesi, insomma, non hanno l'abitudine di servire feti di topo per cena. Peraltro, il video originale indicava la nazionalità del ragazzo come vietnamita.   Il   resto  sono  bufale  ,  di leggende   metropolitane   (  come  si  può leggere  qui e  qui    ) non di una tradizione.
   Inoltre  sappiate   che    anche  noi  


SOLO IN CINA SI MANGIANO I TOPI? LA MOSTRA CITATA DA ZAIA SUL SUO PROFILO FACEBOOK 

Il post pubblicato da Zaia sulla propria pagina
 Facebook il 26 novembre 2018
Insomma, nessun “qualunquismo” e nessuna “generalizzazione”, però è anche vero che “le condizioni che abbiamo qui sono diverse da quelle in Cina”. Forse è vero, almeno adesso, e dando una sbirciata tra i piatti della tradizione gastronomica delle regioni italiane, non sembra che tra le ricette compaia la carne di topo. Troviamo però, potrebbe fare notare qualcuno, la carne di gatto, di rana, d’anguilla, non considerando che per molte popolazioni del mondo – per motivi culturali e religiosi – è impensabile concepire l’idea di cibarsi di carne di maiale o di vacca.
Tralasciamo però per il momento questa digressione gastronomica e torniamo alla frase di Zaia, secondo cui “le condizioni che abbiamo qui sono diverse da quelle in Cina”. Nel 2020 in Italia non si mangiano topi, è vero, però abbiamo documenti fotografici che attestano che fino a un secolo fa, e proprio in Veneto, cibarsi di topi non era poi una stranezza. E a dircelo è stato proprio lo stesso Zaia, citando sulla propria pagina Facebook una mostra tenutasi a Belluno due anni fa!



1.3.20

I sovranisti non demordono: fiumi di tweet razzisti contro i cinesi per dare ragione a Zaia


A cominciare dalla sovranista Radio Savana, twitter è pieno di video di cinesi che mangiano topi vivi per dare ragione al presidente veneto
Zaia

ed  alle  sue   ............   


In risposta a
Un paese come la Cina dove in molti paesi sono ancora all'età della pietra non ci puo dare lezioni di civiltà !
 tra  le poche  risposte    dei nonseguaci  ma   di gente  che  ha   ancora  un cervello    c'è  questa  
Per la verita mangiamo anche gatti e cose orribili o sporche come lumache, rane, aragoste e via dicendo.. e animali ormai da compagnia come i conigli.a Cina conta 1 miliardo ( o forse qualcosa in più ) di persone e un territorio grande e diversi stili di vita.Da metropoli all'occidentale e per certi versi piú avanti a zone rurali ancora con stili piú antichi e zone http://povere.Al solito,dovete fare discorsi semplicistici e demagogici e slogan

Prima     di   guardare    all'estero  e a  cosa  mangiano all'estero    guardassimo   cosa mangiamo noi     








































Infatti mentre Luca Zaia (non) si scusa con i cinesi per le storie sui topi vivi e dice, come sempre, di essere stato frainteso e strumentalizzato, grazie a Twitter torna in mente una vecchia storia che risale al 2015 e vede protagonista Mirco Lorenzon, assessore provinciale alla caccia e alla pesca, che si offrì come volontario per il primo banchetto a base di nutrie. Raccontava all’epoca Oggi Treviso: Dall’antipasto ai secondi. Al forno, arrosto o in umido. Nutria (sì, avete capito bene) per tutti i gusti alla cena organizzata sabato sera a Pieve di Soligo, a base, naturalmente, di nutria. A far da apripista 



l’assessore provinciale Mirco Lorenzon, vero appassionato che già lo scorso marzo aveva dato vita alla prima cena a base di nutrie. Ai fornelli la signora MariaGrazia, esperta cuoca, che ha preparato i piatti per i commensali: un gruppo di oltre 50 persone che da qualche tempo si dedica alla riscoperta gastronomica di questo animale. E insomma, de gustibus non est disputandum, nevvero?

<< Ora è  vero  che  ci  sono  anche  dei video  (  salvo che  non   siano originali  e   non modificati  o  montati ad  arte corsivo  mio )  >> e   --- secondo questo articolo di  https://www.globalist.it del 29.2.2020 ----   sono piuttosto impressionanti. E ovviamente, da ieri stanno facendo la loro comparsa in moltissimi account di sovranisti e sostenitori della Lega, che per dare ragione a Zaia stanno riempiendo twitter e  non solo 
Ma  sono dei piatti in teoria proibiti, bisogna ricordarlo. E giudicare un popolo da quello che mangia potrebbe essere un boomerang: i topi fanno più impressione a noi occidentali perché più abituati ad associarli alla sporcizia, ma ci sono molti piatti che prevedono l'uccisione di animali appena nati (pensiamo ai maialini da latte, impiegati in moltissime ricette italiane, o alle uova di pesce o a moltissimi frutti di mare) o  larve  . Senza contare che, essendo piatti proibiti, su twitter c'è chi sta spiegando - con anni di vita in Asia alle spalle - che si tratta di 'stravanganze di pochissimi' e che la maggior parte dei cinesi la reputa una pratica disgustosa.  >>.
Ma sopratutto la verità credo sia rappresentata dal fatto che l’Occidente (che letteralmente significa Tramonto) sostanzialmente abbia formulato un parere sulla Cina, legandolo al suo buio passato pre e maoista. Chi critica in maniera molto prossima all’odio, sicuramente non conosce la Cina degli ultimi 20 anni, la quale benché debba fare ancora un percorso verso l’appropriazione di maggiore Cultura Moderna (che nel frattempo sta abbandonando l’Occidente...), si è trasformata al punto da essere irriconoscibile se vista con gli occhi del passato.... 
Ciò che ai sovranisti sfugge è che Zaia potrebbe anche aver detto una verità, e i video lo dimostrano. Ma  essa  viene   usata  per  nascondere  le  contraddizioni  politiche   ed  amministrative   di come  le  istituzioni regionali   abbiano   agito  a casaccio  . e che   l'Italia è un momento di difficoltà, decine di migliaia di persone stanno annullando i loro viaggi in un paese che di turismo vive, gli alberghi sono vuoti, i ristoranti chiusi. E allora, dare la colpa del Coronavirus a un popolo che 'non si lava e mangia topi vivi', un popolo che - di contro - ha gestito l'epidemia limitandola per moltissimo tempi solo all'interno dei suoi confini e che ha la funzionalità di costruire ospedali in 8 giorni per gestire l'emergenza,soprattutto  sta aiutandoci   a caro  prezzo   per  lo studio di  un antidoto 

  corriere  della  sera  online  del  29,2.2020  


La Cina punisce il professor Zhang che ha scoperto la sequenza del virus

Il suo laboratorio di Shanghai è chiuso dal 12 gennaio: il giorno prima, quando Pechino negava l’epidemia, aveva divulgato i risultati sul genoma e raccomandazioni sui contagi


La Cina punisce il professor Zhang che ha scoperto la sequenza del virus
shadow
La Cina ha chiuso il laboratorio di Shangai che per primo ha isolato e messo a punto la sequenza del genoma del nuovo coronavirus. Il laboratorio del Centro di salute pubblica dove lavoravano i ricercatori coordinati dal professor Zhang Yongzhen è stato chiuso per una non meglio precisata «rettifica» il 12 gennaio scorso, all’indomani della pubblicazione online della loro scoperta: strano modo di «premiare» una divulgazione che ha aiutato la messa a punto di kit diagnostici da parte di diverse società nel mondo.

La chiusura del laboratorio, disposta dalla Commissione per la salute di Shangai, pare sia dovuta al fatto che il laboratorio ha pubblicato i dati prima di essere autorizzato, ricostruisce il South China Morning Post. I ricercatori sarebbero stati «puniti» per aver agito in modo unilaterale.

Poco importa che non abbiano aspettato il via libera da Pechino, per non perdere tempo prezioso.

Zhang e la sua squadra avrebbe insomma interferito con i tempi lunghi della politica, in un primo tempo restia a creare allarme intorno al virus.

Il suo laboratorio aveva riferito dell’esito delle sue ricerche alle autorità alla Commissione di salute nazionale il giorno stesso in cui erano state conseguite: il 5 gennaio, precisa il giornale di Hong Kong. Nell’informativa il professore raccomandava anche «misure di controllo e prevenzione del virus» da adottare subito nei luoghi pubblici. Questo due giorni prima dell’annuncio ufficiale di Pechino sul legame tra i misteriosi casi di polmonite di Wuhan e un nuovo coronavirus, quando ancora il contagio da uomo a uomo era messo in discussione.
I ricercatori di Zhang, non ricevendo alcun riscontro dalle autorità, sei giorni dopo, l’11 gennaio, hanno divulgato su alcune piattaforme scientifiche online i loro risultati. La direttiva di Xi con le misure per arginare la diffusione dell’epidemia arriverà soltanto il 20 gennaio.

Ora che l’emergenza è globale e che la Cina ha superato il picco dei contagi, il professor Zhang e i suoi speravano di poter tornare al lavoro. Invece no. «Hanno inviato quattro richieste di permesso per riaprire il laboratorio, tutte rimaste senza risposta — riporta il giornale di Hong Kong citando una fonte vicina ai ricercatori —. La chiusura ha avuto un grande impatto sugli scienziati e le loro ricerche proprio nel momento in cui dovrebbe esserci una corsa contro il tempo per trovare dei rimedi contro il virus».

   non è una saggia mossa diplomatica. È, a dirla fuori dai denti, una scemenza colossale, nonché una grande mancanza di rispetto. In Cina è tradizione mangiare topi vivi: ognuno si tenga i suoi commenti schifiltosi per sé, specie se rappresenta un'istituzione del paese. Dare la colpa agli altri in un momento di difficoltà fa apparire l'Italia, quella che è tanto cara ai sovranisti, come un paese permaloso e debole. 


3.6.17

finchè esistono i razzisti e gli imbecilli io continuero a raccontare \ riportare storie come questa Zaia insultato su Facebook per foto con calciatore di colore

leggi anche  su taled  argomento
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/06/pensieri-sparsi.html



Mio amato\Con la pace ho depositato i fiori dell’amore\davanti a teCon la pace\con la pace ho cancellato i mari di sangue\per teLascia la rabbia\Lascia il dolore\Lascia le armi\Lascia le armi e vieni\Vieni e viviamo o mio amato\e la nostra coperta sarà la paceVoglio che canti o mio caro " occhio mio " [luce dei miei occhi]E il tuo canto sarà per la pace\fai sentire al mondo,\o cuore mio e di' (a questo mondo) \Lascia la rabbia\Lascia il dolore\Lascia le armi\Lascia le armi e vieni\a vivere con la pace.   
Poesia araba citata in Luglio, agosto, settembre (nero) degli Area


lo so che : non ne vale la pena perdere tempo e con gli imbecilli , e replicherei Isaac Donkor, 23 anni originario del Ghana arrivato in Italia nel 2003 ( ed è ormai cittadino italiano a tutti gli effetti) e la sua intera famiglia vive da tempo nel trevigiano ed è impiegata in un mobilificio e in un allevamento della zona non , giustamente . si stupisce piùDegli insulti ricevuti su Facebook e risposnde : << ci sono abituato e non ci faccio più caso. Se non rispondo è perchè non vale la pena sprecare energie per certa gente. Non rovineranno il mio ritorno a casa per le vacanze, perchè è da qui che vengo >> , passo oltre .  Ma   preferisco  fare  come  ho detto nel  titolo di questo post  , 
Infatti  
                       da   sempre  da  la  repubblica online  

VENEZIA - Non è stata apprezzata la foto che Luca Zaia, presidente del Veneto, ha postato sul suo profilo: nello scatto è in posa accanto a Isaac Donkor, giocatore di colore dell'Inter in prestito al Cesena. E questo, all'elettorato di destra più radicale e xenofobo, proprio non è andato giù. Così sotto la foto sono comparsi centinaia di insulti, rivolti sia al calciatore sia al governatore."Ma 'sto qua è appena arrivato con il barcone dall'Africa, altro che Inter", scrive un utente. "Pare un profugo, perdi punti", scrive un altro. E ancora: "Pur di vincere arriverà il giorno in cui andrete a elemosinare voti a loro".
Commento, quest'ultimo, cui Zaia ha risposto: "Caro, il Veneto, che amministro, ha 517mila immigrati regolari, gente perbene. Siamo la terza regione in Italia per numero di immigrati. Chi viene qui con un progetto di vita e sposa i nostri valori è benvenuto. Per gli altri tolleranza zero. Spero di essere stato chiaro".
 




Infine, interpellato da Ansa, il governatore ha detto: "Lo rifarei mille volte. Forse - ipotizza - le critiche dipendono dal fatto che nella foto con me non aveva la maglia dell'Inter? Se l'avesse avuta non avrebbero aperto bocca".
Il presidente del Veneto critica quello che definisce "il mondo dei leoni da tastiera", che sfoga rabbia e frustrazioni sui social. "Gli utenti si dividono in tre categorie - rileva - la prima è quella dei distratti che commentano a prescindere, vedendo un uomo di colore; la seconda è di quelli che fanno la morale al leghista puntando sulla dietrologia; la terza, più disgustosa, è quella dei razzisti".  (...)
Alla domanda se voterebbe Zaia, dopo averlo incontrato in un comizio elettorale, risponde senza esitare: "Subito, per com'è come persona. Ho parlato con lui e mi è piaciuto molto. Nei miei confronti, poi, è stato eccezionale"(.,.)  



 Pur  essendo lontano anni lucen  dal pensiwero     di Zaia   stavolta  gli do  ragione  : << I social network sono un festival dell'incoerenza - conclude il presidente del Veneto - la gente che scrive queste cose è la stessa che non sa usare l'italiano. Questa gente è come le api impollinatrici: oggi è toccato a Isaac, ieri a Bebe Vio e prima ancora al dj Fabo.>>





«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...