canzone suggeriita ed in sottofondo
il figlio del re(antonio) - Piero Marras
Fuori Campo (original vers.) - "" """
il figlio del re(antonio) - Piero Marras
Fuori Campo (original vers.) - "" """

Ora non essendo mai posto tale domanda ( ma anche come spesso mi è capitato , quando me le pongo e ripongo ) tanto d'essere sul punti di lasciarla volare nel vento cadere nel vuoto perchè credevo che fosse una semplice elucubrazione sega mentale un volo pndarico inutile , una di quelle zavorre che appesantisco il camino e la creazione di'opere d'arte . Ma poi testardo come sono , ho deciso di farla mia applicando il metodo filosofico \ scientifico della dialettica : << uno dei principali metodi argomentativi della filosofia. Essa consiste nell'interazione tra due tesi o princìpi contrapposti (simbolicamente rappresentati nei dialoghi platonici da due personaggi reali) ed è usata come strumento di indagine della verità.
L'etimologia deriva dai termini della lingua greca antica [ ..... ] continua https://it.wikipedia.org/wiki/Dialettica >>
In questo caso però ho scelto d'applicare alla discussione avvenuta sui social il pensiero dialettico di Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770 - 1831) che trovate riassunto sotto in questo articolo di http://www.oilproject.org/ :
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per Hegel la razionalità del reale e diventa lo schema di ogni processo della realtà, secondo la sequenza di tesi (come momento astratto o momento intellettuale), antitesi (come fase dialettica o momento razionale negativo) e sintesi (il momento speculativo o razionale positivo, che unifica ed eleva le opposizioni precedenti). Il dinamismo logico del processo è atemporale e costitutivo della ragione umana, che riproduce in sé le contrapposizioni del reale così come esso si presenta ai nostri occhi. Il confronto tra Kant ed Hegel è allora netto e decisivo: il secondo si spinge esattamente oltre i limiti imposti dal criticismo kantiano, postulando la ragione come identità di pensiero e realtà superiore all’intelletto e la dialettica come logica intima di tutta la realtà. Si apre così una nuova fase per il pensiero moderno.
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Ora dopo questo spiegone veniamo alla mia elaborazione

poi riflettendo con ***** ( uno dei contatti , ma anche un amico non virtuale , di watzapp a cui ho rivolto tale domanda ) :
Poi ragionando e facendo un viaggio a riotroso dai 14\15 anni fino a 41 ho pensato che potrebbe essere ( in effettiin parte potrebbe esserlo visto che per alcuni miei problemi sono troppo personali. per parlarne qui con tutti\e li conosce solo io ed mio amico analista a cui h inviato anche a lui questa mia elucubrazione via wtzapp ) come miha suggerito ***** un mio amico e coetaneo prof di filosofia : << Perché non sono superati >> . Sembrava finita qui invece ragionando sempre sul miopassato e del perchè alcuni problemi sono stati risolti o sono in via di risoluzione sono arrivato , a volte nel viaggio succede , ale stesse conclusioni anche se attraverso strade divertse di altri miei contatti social e di wtzapp fra cui alcuni utenti di questo blog , che : << Nessuno sa, forse neppure tu , perché ci focalizziamo su alcuni episodi negativi enfatizzandoli, e tentiamo, ahimè, di archiviare definitivamente solo quelli positivi. Se ci fai caso talvolta basta uno sbaglio e decidiamo di non parlare più con un amico e dimentichiamo, invece, tutte le volte che ci ha aiutato e ci sono stati utili >> . Ma poi come suggerisce un altro amico fotografo ed artista ***** << [09:13, 2/1/2018] Mario Bianchi: La risposta è molto semplice: è l’istinto di sopravvivenza che, per proteggerci, memorizza ciò che ci ha fatto più male per tenerci lontani una prossima volta >> .
Mi sembrava d'aver trovato la risposta ed essere arrivato alla fine del percorso . Ma i riascoltando , una delle canzone della mia infanzia
e leggendo quanto mi ha scritto su fb l'amica
Gabriella Piccolo questione di allenamento, quando arrivano bisogna spazzarli via come si soffia su una candela per spegnerla ... prova e sostituirli con pensieri e ricordi positivi 
che poi corrisponde a quando dice il mio anlista :<< Vanno contrastati >> . Ecco quindi che risolto il problema , il viaggio continuo il battere e levare ( vedere testo di De Gregori sopra citato ) riprende
[22:53, 1/1/2018] +39 328 684 9962: Ma perché il cervello umano e così feroce da tenere in memoria i ricordi peggiori ?[23:09, 1/1/2018] ***** : Le ragioni possono essere tante, ma quel che conta è che il cervello non è feroce; tenere in memoria significa aumentare la conoscenza... però Giuseppe, non so se questo messaggio era diretto a me[23:10, 1/1/2018] +39 328 684 9962: Volevo sentire i vostri pareri ed esperienze[23:11, 1/1/2018] **** Ah, ok[23:15, 1/1/2018] ******i: Apparentemente tiene in memoria solo i ricordi peggiori, ma in realtà quelli più belli sono i più numerosi
Poi ragionando e facendo un viaggio a riotroso dai 14\15 anni fino a 41 ho pensato che potrebbe essere ( in effettiin parte potrebbe esserlo visto che per alcuni miei problemi sono troppo personali. per parlarne qui con tutti\e li conosce solo io ed mio amico analista a cui h inviato anche a lui questa mia elucubrazione via wtzapp ) come miha suggerito ***** un mio amico e coetaneo prof di filosofia : << Perché non sono superati >> . Sembrava finita qui invece ragionando sempre sul miopassato e del perchè alcuni problemi sono stati risolti o sono in via di risoluzione sono arrivato , a volte nel viaggio succede , ale stesse conclusioni anche se attraverso strade divertse di altri miei contatti social e di wtzapp fra cui alcuni utenti di questo blog , che : << Nessuno sa, forse neppure tu , perché ci focalizziamo su alcuni episodi negativi enfatizzandoli, e tentiamo, ahimè, di archiviare definitivamente solo quelli positivi. Se ci fai caso talvolta basta uno sbaglio e decidiamo di non parlare più con un amico e dimentichiamo, invece, tutte le volte che ci ha aiutato e ci sono stati utili >> . Ma poi come suggerisce un altro amico fotografo ed artista ***** << [09:13, 2/1/2018] Mario Bianchi: La risposta è molto semplice: è l’istinto di sopravvivenza che, per proteggerci, memorizza ciò che ci ha fatto più male per tenerci lontani una prossima volta >> .
Mi sembrava d'aver trovato la risposta ed essere arrivato alla fine del percorso . Ma i riascoltando , una delle canzone della mia infanzia
Battere e levare - Francesco de gregori
Lo vedi tu com'è... bisogna fare e disfare. Continuamente e malamente e con amore, battere e levare. Stasera guardo questa strada e non lo so dove mi tocca andare. Lo vedi, siamo come cani. Senza collare. Lo vedi tu com'è... è prendere e lasciare. Inutilmente e crudelmente e per amore, battere e levare. Ma non lo vedi come passa il tempo? Come ci fa cambiare? E noi che siamo come cani. Senza padroni. So che tu lo sai perfettamente, come ti devi comportare. Abbiamo avuto tempo sufficiente per imparare. E poi lo sai che non vuol dire niente dimenticare. E tu lo sai che io lo so e quello che non so lo so cantare. Lo vedi tu com'è... come si deve fare. Precisamente e solamente, battere e levare. Vedo cadere questa stella e non so più cosa desiderare. Lo vedi, siamo come cani. Di fronte al mare.
e leggendo quanto mi ha scritto su fb l'amica

che poi corrisponde a quando dice il mio anlista :<< Vanno contrastati >> . Ecco quindi che risolto il problema , il viaggio continuo il battere e levare ( vedere testo di De Gregori sopra citato ) riprende