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22.11.22

il mio sfogo contro la giornata anzi settimana del 25 novembre giornata contro il femminicidio crea fraintendimenti

Come  ho  già  detto    più  volte       in diversi post  del blog  oltre a scendere in piazza o fare iniziative di dubbio gusto ed di dubbia utilità come panchine colorate contro il bullismo , scarpe rosse contro i femminicidi e tanti bla... bla  ... bisogna   :<< non insegnare a tua figlia ad essere preda ,insegna a tuo figlio a non essere cacciatore >> ( joumana haddad poetessa libanese -1970 - vivente )


ed  è su queste  basi      che   ho    scritto     tale   post  incriminato  è causa  di tante polemiche  
 
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che palle adesso la giornata #pulicoscienza del #25novembre contro il #femminicidio e #violenzadigenere è diventa settimana #retorica ed #ipocrita proprio come quelle del #10febbraio #27gennaio. Settimane in cui il bla .... bla ha il sopravvento sui discorsi seri e non di circostanza per poi cadere nel dimenticatoio o nei programmi per " appassionanti" .

  è vero  a  prima vista a  chi mi legge   soprattutto  da  poco   può  sembrare  che  io sia  a  favore  dei femminicidi   ( cosa  lontana  da me   e   chi  mi  legge o segue con assiduità   ed  spirito critico    lo  sa  che  non lo sono  ) ed   come  mi  hanno commentato 

*****
Mi freghi sempre, devo farti i complimenti ancora una volta. Complimenti per cio' che pensi del 27 gennaio e del 10 febbraio. Che delusione e che scarso rispetto per chi ha subito le persecuzioni. Cadere nel dimenticatoio? Ma sei il primo a sbraitare quando vengono ricordati spesso date e fatti. Non mi venire a dire che è una provocazione, non ci casco piu'.

ma in realtà  qui protesto  ed  mi sfogo  contro le  giornate  lava    o  come preferisco scrivere  io pulisci coscienza  . Infatti i  risposta  a  ****  e altri eventuali commenti   non è una provocazione come potrebbe sembrare ma solo uno sfogo contro le giornate puli coscienza spesso fatte di inutili bla ... bla .... ed polemiche per poi nei giorni successivi cadere nel dimenticatoio e tutt rincominciare come prima Inoltre non è questione di scarso rispetto per le giornate del 27 gennaio e del 10 febbraio perchè tali eventi posso anzi devono essere ricordati tuto l'anno e sempre non solo una volta all'anno ed usati specialmente quello del 10 febbraio come arma revisionista e negazionista nellla maggiore parte del casi . Infatti   sbraito  ed  scrivo post    su  tale  date  già  da  una settimana  prima  ed spesso  , come quest'anno ho  già pronti   e tengo  in  bozze  dei  codicilli    \  storie  che affrontano  tali eventi di queste  due  giornate  .  Cosa  che  farò anche   con i  femminicidi   cercando in ogni modo chemi sarà possibile    di  non cadere  nell'ipocrisia  e nella retorica   soprattutto  quella  maschilista  . perchè  il silenzio   è uguale  a morte   cosi come  l'autocensura  ed  l'ipocrisia .Dobbiamo lavorare nelle famiglie, nella scuole e nella comunicazione per cambiare questa mentalità contorta che ci vede coinvolti tutti »  in sintesi   come  la poesia  citata  , ancora  una volta  ,  all'inizio  del post 

25.4.13

donne aprite la vostra mente nonsempre chi vi chiede d'uscire ha brutte intenzioni

 musica  in sottofondo  




ma è possibile che voi donne ( ovviamente faccio un discorso generico e generale in base alla mia esperienza avuta fin ora ) specie quelle delle ultime 3 generazioni ( dalla metà degli anni 70 la mia a quella dei primo quinquennio dei 90 ) consideriate un invito ad uscire a prendere qualcosa o semplicemente ad andare al cinema o a un concerto solo ed esclusivamente come un ingaggio\ abbordaggio o un tentativo di portavi a letto e non semplicemente come un tentativo di conoscervi meglio e nel caso di gente conosciuta solo in rete un tentativo di conoscere dal vero e realmente non solo superficialmente una persona ? forse  me  ne  dovrei fregare  e fare come   mi ha suggerito il mio analista    cioè  chiedermi è più importante   avere  ragione o stare  bene ?  e  fregarmene  e quindi  lasciar perdere ed andare  avanti  ?

5.12.12

informazione malata e pruriginosa

tira di più un pelo di figa \ fica ( o di cazzo cosi facciamo par condicio smiley  ) che un bambino del sud del mondo che muore di stenti . Scusate lo sfogo , contro gli alti numeri di visite al post del mio blog in cui parlo del film di sara  tommasi   niente d'eccezionale ne ho visto di meglio   infatti  Valentina Nappi e  Rocco Siffredi  due  autorità del hard , attrice la prima  e  attore ora regista  il secondo  ,  lo hanno  criticato  e stroncato perchè

E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.





o delle alte visite alla 4 puntata della mia guida di come sopravvivere al natale e le  sue  feste    di quest'anno  in cui parlo e  do dei consigli per un natale sex ( vedere post  precedente   ) che post in cui si denuncia questo schifoso dualismo fra i ricchi e i poveri fra Nord e sud del mondo

5.5.12

ci vorrebe un amico

In  rete  ho trovato non ricordo dove  , ma  se  il proprietario  \  l'autore dovesse rivendicarne il copy right  sono pronto a modificare o  a rimuovere il post in questione  ,  ho  trovato questa bella poesia con questa bela immagine  









Ci vorrebbe un Amico
per dimenticare il male
Ci vorrebbe un Amico
qui per sempre al mio fianco
Ci vorrebbe un Amico
nel dolore e nel rimpianto

8.3.09

"8 marzo: una bambina, una donna, senza Chiesa"

Carissimi,

“Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna” (Mt 5, 20-22). Parole severe quelle di Gesù. Non dissimili da quelle di alcuni maestri del suo tempo, che ricordavano: il comandamento è di non spargere il sangue, ora, chiunque umilia il suo prossimo, chiunque lo fa arrossire di vergogna, è come se ne spargesse il sangue, è perciò lui stesso omicida. La mattina, alla preghiera, noi non siamo molti, sei, sette, otto persone al massimo. Che oggi, quando, in apertura, si è fatta la memoria della vita, erano tutte, tra lo smarrito e l’indignato. Perché noi non siamo abituati a pastori così. Come quello che è entrato, alla stregua di un carro armato, in una storia, già di per sé fin troppo dolorosa, triste e drammatica. La storia parla di una bambina di nove anni che, assieme alla sorella quattordicenne (handicappata psichica), era costretta da tre anni a subire le violenze del giovane patrigno. Tali violenze si sono tradotte negli ultimi tempi in una gravidanza gemellare per la bambina più piccola, un fuscello di trentasettechili di peso. Che sua madre, il giorno in cui questa accusa forti dolori al ventre, porta in ospedale a Recife. E lì viene fuori la verità, amarissima. Con tutto ciò che ne segue. L’arresto del patrigno e la decisione di interrompere la gestazione della bimba. La storia potrebbe anche chiudersi qui, con in più, soltanto, il rispetto, il silenzio, l’abbraccio umano di quanti sono ancora capaci di voler bene. Tra cui, sperabilmente la gente di chiesa. Per alleviare, se mai fosse possibile, l’eccesso del dolore. E invece. Invece arriva fuori lui, il pastore, che da Gesù dovrebbe aver imparato il primato della misericordia, l’invito a non giudicare, la generosità fino al dono della vita. Ma che, sfortunatamente, “mica tutti ne sono capaci”. E così lui sale in cattedra, non sia mai per denunciare i potenti, ma per umiliare e schiacciare i poveri e chi si è fatto toccare dall’enormità della loro sofferenza. E scomunica quanti, per altro, hanno agito nel rispetto della legge: la direzione dell’ospedale dove si è svolto l’intervento, l’équipe medica che lo ha realizzato, la madre che lo ha autorizzato. La bambina non ha invece potuto formalmente scomunicarla, ma solo perché è minorenne. Fosse stato per lui, chissà! Del resto lui è lo stesso “pastore” inviato nel 1985 all’arcidiocesi di Olinda e Recife, per sostituire dom Helder Câmara, normalizzare quella chiesa, demolire sistematicamente il lavoro pastorale del profetico arcivescovo dei poveri. Il medico che ha coordinato l’intervento, il dott. Rivaldo Mendes de Albuquerque, cattolico, ha dichiarato: “Non riceviamo un solo centesimo per questo tipo di operazioni. Lo facciamo per il rispetto che una donna (in questo caso una bambina!) vittima di violenza merita, e che l’arcivescovo, sfortunatamente, tratta senza nessuna misericordia. È curioso che chi ci ha condannato alla scomunica non ha proferito una sola parola diretta all’uomo che ha stuprato questa bambina. Per dom José Cardoso Sobrinho, l’unica cosa che conta è il Diritto Canonico. Gli manca il cuore. Ho compassione del nostro arcivescovo, che non ha saputo essere misericordioso con una bambina innocente”. Ha ragione il dott. Rivaldo: non smarrimento, non indignazione, solo compassione. Chissà che domani, salendo all’altare quel vescovo riesca a ricordare la frase di Gesù: “Se presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono” (Mt 5, 23-24), e magari, tutto paramentato, vada a cercare quella madre e le sue bimbe, e gli si inginocchi davanti e chieda loro perdono. Per intanto facciamolo noi, ci sarà rimasto qualche cristiano nella chiesa di Olinda e Recife, vero?



Il Postino della Comunità “Evangelho è Vida” del Bairro Rio Vermelho di Goiás (Brasile) - Testo raccolto da don Paolo Farinella





7.3.09

Luca aveva 33 anni... ed era gay è non è stato cantato a San remo


Ora che le polemiche   suscitate   dalla  canzone  ( musicalmente  è buona  , soprattutto perchè ha   avuto  buon gioco  di farsi accompagnare  da  una   ,  da  quell poco  che  da  profano  ne  capisco  ,  bellissima   voce  femminile  )   di  povia Luca  era  gay  il cui testo :  secondo  l'autrice  di eka.iobloggo.com/ : << (...)  Secondo me c'è poco da dire/da lamentare: fa cagare, e non solo per il tema decisamente opinabile, poco e mal argomentato ( che si studi Freud, prima di citarlo in maniera errata) ed alquanto idiota (tizio era gay, adesso sta con lei...), sapientemente studiato per provocare tutto il marasma che si è portato dietro -per non parlare di Luxuria sempre in televisione, (....)  Fa cagare, punto. >> qui il   resto dell'articolo  in questione  )  , sono mature   per  parlare  " pacamente   "  (  per parafrasare  un  noto politiko italiano   che    ha  capito  dopo varie  batoste    di farsi da parte  )   di   tali argomenti   e  proporre  , vedi titolo , la storia    di un 'altro Luca  .
L'occasione  viene  da un post  riportato  Dall'altro nostro (   per   chi ha  anche  blogger  come   blog  principale  e solo  l'account  in splinder    ) blog  riporto  qui l'url  per chi non lo ricordasse o non  lo conoscesse  ancora  www.ulisse-compagnidistrada.blogspot.com pubblico questa  toccante  storia  riportata  dalla  cdv  (   sia   in  splinder  sia  in blogger  )  daniela  tuscano  .

<<


Riceviamo e volentieri pubblichiamo.



Cara Daniela,
Povia afferma che il "suo" Luca ex gay in realtà porta un altro nome, ora ha 58 anni, è sposato, ha una figlia e ha finalmente raggiunto felicità e benessere interiore.
Io invece voglio raccontarti d'un altro Luca. Che si chiamava proprio così, e la cui storia è un po' diversa da quella cantata a Sanremo.
Luca aveva 33 anni quando ci ha lasciati! Ma la sua energia è ancora dentro tutti coloro che l'hanno conosciuto. Come a me e a Matteo.

Io e Matteo siamo due volontari di una pubblica assistenza di Firenze, e ci venne chiesto se volevamo fare un servizio di assistenza domiciliare in una casa vicino a dove abitavamo noi. L'impegno era soltanto per due volte alla settimana e si trattava di preparare la cena, se lo sapevamo fare, oppure andare a fare la spesa, perché questa una viveva sola e non poteva uscire perché malata. Negli altri giorni altri volontari a svolgevano questo servizio, ma eravamo liberi di andare a trovarla ogni volta che volevamo.


Così io e Matteo accettammo; in fondo bastava organizzarci per chi dei due andava a comprare le cose mentre l'altro preparava la cena. Sarà la solita vecchina o vecchino solo senza famiglia, o con la famiglia che se ne fregava, pensammo. Dissi a Matteo: "Perché non facciamo un salto domenica sera a vedere un po' com'è la situazione? Così ci organizziamo di conseguenza". E così, la domenica, andammo all'indirizzo che ci avevano dato. Aprimmo con le chiavi forniteci dall'organizzazione in quanto il padrone di casa non sempre era in grado di alzarsi dal letto.
Ci trovammo in un piccolo salotto molto accogliente, con un gran divano che prendeva tutta la parete e dava di fronte alle finestre spalancate su un piccolo giardino molto ben curato. In un angolo, su una sedia a dondolo c'era un ragazzo molto giovane, con una sigaretta tra le dita, molto magro e pallido. Ci disse buonasera e io e Matteo ci guardammo un po' stupiti. Si presentò dicendo di chiamarsi Luca e che era lui il bisognoso di assistenza perché malato di Aids; se questo ci avesse creato problema, lui avrebbe capito e richiesto altre persone. Io, superato il primo momento d'imbarazzo, mi avvicinai e mi presentai e gli dissi che per quanto mi riguardavanon ci sarebbero stati problemi. Non ci furono neanche per Matteo. Così cominciò la nostra avventura con Luca. Cominciammo ad andare due volte, che poi diventarono tre, poi quattro, e tutte le domeniche sere restavamo a cena con lui. Divenne la nostra vita. E noi la sua. Non passava momento libero che non fossimo con Luca. Aveva lasciato i genitori a 20 anni per andarea vivere da solo con il suo compagno, ma tutto in gran segreto, perché i genitori rifiutavano totalmente l'idea di avere un figlio gay. Quando andavano a trovarlo, doveva cacciare di casa il compagno perché, se lo avessero visto in compagnia di un uomo, da solo in casa, sarebbe successo il finimondo.

Questo è durato per 10 anni, fino a quando il suo compagno è morto per Aids. Luca aveva contratto la malattia due anni prima che morisse il suo compagno, e per i tre anni che sono seguiti prima della sua morte, aveva tagliato i ponti con tutti. I genitori sono venuti a sapere che il loro figlio era gay e pure malato soltanto dopo la morte del partner, perché glielo aveva rivelato lui stesso. Da quel momento i genitori non erano più esistiti per Luca, e lui, di conseguenza, aveva cambiato serratura alla porta e annullato il contratto telefonico. Comunicava solo con il cellulare.
Quando ha cominciato a stare molto male si è rivolto alla nostra associazione per chiedere se poteva avere assistenza domiciliare. Così siamo entrati in gioco noi. Tra noi era nato un legame fortissimo, un'amicizia senza limiti. Matteo aveva due videoregistratori e ne portò uno a casa di Luca. Io ho circa 500 film, ogni volta gli facevamo scegliere tra generi diversi. Nei periodi in cui stava meglio e aveva voglia di uscire, lo portavamo al cinema, sua grande passione, in giro per la Toscana. Poi cucinavamo di tutto facendo un gran casino, e lui rideva come un matto.
Per l'unico Natale passato insieme, gli comprammo l'albero e anche il regalo. L'albero non lo aveva più fatto da quando era mancato il suo compagno. Trascorremmo insieme anche l'ultimo dell'anno. Anche di sesso parlavamo. Tra noi erano caduti tutti i muri. Eravamo diventati una famiglia. Ma cosa importante, eravamo riusciti a farlo sorridere di nuovo.


Diventammo anche la voce dello scandalo per gli inquilini. Quel via vai di uomini in quella casa. Se incrociavamo qualcuno, non ci salutavano o ci guardavano di traverso.
Poi venne aprile. Quella sera, quando arrivammo noi, lo trovammo a letto. Non riusciva neanche a parlare. Trovai il numero di telefono del medico e lo chiamai subito. Mi disse che si trattava d'una nuova crisi, di dargli quelle medicine di sempre e che, se Dio avesse voluto, si sarebberipreso. Non si riprese più. Quella notte noi rimanemmo lì. Io nel letto con lui, Matteo sul divano. Nella notte ci lasciò. Svegliai Matteo per avvisarlo. Lui chiamò il medico, che accorse subito. Poi di nuovo facemmo il nostro lavoro. Lavammo Luca, lo vestimmo e aspettammo che l'ambulanza lo portasse via. Solo quando si udì la sirena, quelli del primo piano chiesero cosa fosse successo. Per mia fortuna non avevo voglia di parlare, se no non so se sarei riuscito a controllarmi. Neanche Matteo rispose.
Dopo che l'ambulanza si fu allontanata, io e Matteo ci guardammo negli occhi gonfi per il pianto e per la notte insonne. E in quella, Matteo fece un gesto che, lì per lì, mi sorprese: in quel momento, nel giardino, davanti a quegli occhi curiosi e indifferenti, mi baciò. Matteo è eterosessuale e solo più tardi capii che quel bacio era per Luca, per provocazione a quella gente che per quei 7 mesi che noi eravamo stati lì, non si era mai presentata a chiedere se avesse bisogno di qualcosa.
Questa storia ci ha lasciato una grande ferita, che ha portato me e Matteo a non vederci quasi più. Io non faccio volontariato da quasi due anni. Matteo lo sento ogni tanto per telefono. Ci incontriamo il giorno del compleanno di Luca per andare insieme a messa. Non essendo parenti, non abbiamo saputo neanche dov'è sepolto, anche se forse dentro di noi, in realtà non lo vogliamo sapere.Preferiamo ricordarlo nella nostra intimità. Per Matteo è stata la prima esperienza con una persona sofferente che poi è morta. Per me, invece, la seconda. Il 2 gennaio del 1991 ho perso mia madre per leucemia.

                                                              Daniele Bausi
>>
Dovrei concludere  qui  ., ma datro che ci sono  ne  approfitto    per  rispondere   alla  grilo  a chi   mi scrive  (  nell'email  riportasta  sotto  i post  , o a quella di splinder  )  o  mi  sms    chiedendomi  e  scrivendomi :
1)   visto  che  parlate   di gay  , lesbiche  , siete per  caso gay  o lesbiche  ?
2) il  vostro sito  è  una  comunità   omosessuale  ?
3)   se  sei  etero  perchè  .......  ti schieri con quella  feccia  e  malati  ed  esibizionisti  bvedi le  loor  pagliacciate  di  gay  pride   e adesso lesbo pride  ? che voglionoisposarsi  ed  adottare bambini  non c'è più   religione  , roivinano la  famigflia  , ecc 
4)  e  altri commenti  neofascisti  e razzistici   che  mi viene  il disgusto   solo  a  ripeterlli e  a riportarli  .

Lo sò che  dovrei fare  come dante  non curarti di loro  , ma  certe cose  mi fanno vergognare   oltre che  (  come  mi  è sucesso   quando  ho visto  il film Philadelphia  del 1993, diretto da Jonathan Demme con Tom Hanks) piangere  nel vedere  che un uomo o  una donna  nel 21  secolo  sia  discriminagto per  le  sue scelte sessuali  .

Ecco le  mie risposte  .
1)    qui parlo per  me  ,  gli altri  non sò  se  vogliono possono replicare nei  commenti  , non lo sono  . E  se poi lo fossi  vi cambierebbe  qualcosa  ? 
2  )  ma  prima  d'aprire  quella  cloaca di boccca  ti sei accorto    d'aver   collegato bocca  con il  cervello  ?  l E’ stato anche dimostrato che una quota significativa di individui eterosessuali può manifestare dei comportamenti omosessuali in circostanze in cui l’accesso all’altro sesso è impedito o reso impossibile per le più varie ragioni (scuole, servizio militare, carceri, etc.).
E’ anche importante fare una istinzione tra l’orientamento sessuale omosessuale (il fatto cioè di avere preferenza esclusiva per una sessualità di tipo omosessuale) ed il comportamento omosessuale. Il comportamento omosessuale è infatti piuttosto comune nell’adolescenza, mentre la prevalenza dell’orientamento sessuale omosessuale nell’adulto è di circa il 7% nei maschi e di circa il 4% nelle femmine (anche se si ritiene che questi dati siano stimati per difetto).
In tutti i paesi europei l’omosessualità è considerata un comportamento assolutamente legale purché venga messa in atto da individui considerati in grado di intendere e di volere e consenzienti.
E per finire l’omosessualità è scomparsa da diversi anni anche dai manuali psichiatrici non essendo più considerata una malattia psichiatrica.Infatti    già  da  (  trovate la  copertina sotto  di un suo libro  )  Alfred Adler(1870 –1937) psichiatra e psicoanalista austriaco .
L’omosessualità non è una malattia".  Infatti  egli  : <<   (...)  . Nella fase dello sviluppo, il bambino affronta problemi e situazioni creando stratagemmi che ricava dalla propria esperienza e dal confronto con quelle degli altri, soluzioni che adotta come schemi del suo comportamento, ai quali si conformeranno da allora le sue risposte. Le ricerche della psicologia individuale hanno inoltre dimostrato che un bambino sarà tanto più perverso quanto più sarà accresciuto in lui il senso di inferiorità. Naturalmente sotto questa chiave anche l'educazione assume un senso di primaria importanza: un padre-tiranno, che offusca la personalità espressiva del figlio, può essere causa dell'insicurezza dello stesso, creando un grave senso di inferiorità, ed egli si oppone all'autorità del padre in modo nascosto, acquisendo le doti tipiche del perverso. Stessa cosa accade se la madre é forte e possessiva: il bambino avrà, un domani, un forte senso di scoraggiamento e quindi di repulsione verso la donna. La fuoriuscita dallo schema tradizionale fa sì che l'omosessuale sia scarsamente adattabile alla vita sociale, dove infatti egli è condannato ad essere considerato immorale. E' molto complicato curare l'individuo omosessuale perché si tratta di una nevrosi individuale costituita in età giovanile: é necessario estirparne l'omosessualità acquisita nell'infanzia, quindi rilevare in modo preciso la distanza dal partner sessuale, evidenziare l'aspetto dell'antisocialità ed infine sciogliere il senso di superiorità adottato per compensazione. L'omosessualità, come si diceva, é un fattore di educazione dell'infanzia. La vasta diffusione di questo fenomeno, normale nei tempi antichi come tutt'oggi in ogni classe sociale, fa ad Adler dedurre che l'omosessualità sia una perversione non curabile.>> (  tratto dalla sua biografia su   filosofico.net  )  Può sembrare assurdo doverlo ripetere nel 2006 ma l’Associazione Americana di Psicologia è stata costretta, nel corso di una settimana di convegni appositamente organizzati a New Orléans, a ribadire le posizioni stabilite ufficialmente nel lontano 1975.“L’omosessualità non è una scelta ma una condizione naturale, dunque non vi si può guarire” ha affermato l’Associazione degli Psicologi di fronte alle pressioni dei movimenti cosiddetti “ex-gay” come Exodus, secondo cui sarebbe possibile guarire dall’omosessualità abbracciando la fede religiosa. “Chi afferma il contrario - puntualizzano gli organizzatori - fa riferimento a pratiche religiose e non scientifiche, sul cui reale funzionamento non esistono prove scientifiche e che anzi possono essere fonte di discriminazione sociale.”Al convegno scientifico hanno trovato spazio anche associazioni come “Truth Wins Out”, che è da tempo impegnata nel portare alla luce le truffe e i raggiri che spesso stanno dietro ai presunti guaritori dal 'male' dell’omosessualita'.
3)  solo perchè  ......   con l'ano  e con la  bocca    non sono diversi da noi   .  Non sono malati   e tutti esisbizionisti , esperienza  personale  ( ne  ho conosciuto    e   alcuni li  frequento tutt'ora    ed altri non faccio nomi  per  privacy   e perchè  essere homosex  oggi     viene considerato oggi un tabù  e non mi và   ed0'essere  coresponsabile  d'averlo messo   alla  pubblica  gogna  , scrivono quoi  da  noi  ) .
Io  ho forti dubbi  sull'adozione   dei bambini a  coppie  gay e  Lesbiche    e non mi piace il matrimonio  omosessuiale   meglio  un pacs  o il solo matrimonio   laico in comune  )  .   i gay  pride  sarebbero delle    carnevalate   ( pagliacciate  non mi piace   come termine  )   se  non ci fosse  una cultura  (    sia  a destra , sopratu tto per  esperienza personaloe  e per  qule che vedo e sento  ,  sia   a sinistra  e ila  storia  di P.P.Pasolini lo dimostra  )  Poi  condivido  in parte   (  pnon  mi dilungo  , poer  non annoiarci   , ma sopratutto     perchè  chi mi legge   sa  cosa  condivido  d''esspo  ,  cmq    se  volete   sui  può approfondire  nei commenti   o  in  privato  )  quello che ha detto  nel discorso  di parlamentare   di cui riporto sotto la  prima parte Carmen Montón,  ministro del governo zapatero (  ha lo stesso ruolo di mara  Carfagna  )  che ha collaborato alla stesura della legge per il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso. É corrispondente alla "nostra" Mara Carfagna. durante  l'iter legisloativo   della  legge di Zapatero  suoi matrimoni omosex 




trovate buzzintercultura.blogspot.com/ più  precisamente  qui se   non avete  voglia  di   cercare  nel suo archivio  .

  con questo è tutto alla prossima 

17.1.09

dipendenza dalla tecnoogia .....

....dai telefonini  in particolare 





IL post  d'oggi chissà iperché  è uno  di quelli  " silenziosi " senza  sottofondo musicale  o colonna sonora   forse  per il contesto  in  cui è nato  . Infatti esso  ha  trovato ispirazione da a  un   avvenimento  di  cui sono stato testimone  che  avvenuto  qualche anno  fa  riaffiorato  alla mente  all'improvviso proprio  come avviene per  i post  del blog  di  www.splinder.com/profile/jmarx mio amico di  facebook  : << Dopotutto ci sono i secondi che presi in mano diventano poesie >>.
Infatti    quando  ancora   ci ripenso    mi viene troppo da  ridere  eppure  la situazione descritta  nella vignetta sotto riportata  concessami direttamente  dall'autore  Cesare lo monaco  alias  Cesar  e  contenuta  sull'agenda 16 mesi   smemoranda  (  foto  a   destra )  di quest'anno il  cui tema  è  "MSG FOR YOU!"  l'ho vista  e sentita  di persona .Ricordo  ancora  come  se fosse successo  poco  fa  tale  fatto  mentre in realtà essa è avvenuto  2\3  anni fa . Era  un  sabato    di fine  febbraio  primi di marzo  una giornata  soleggiata  quasi  primaverile  stavo  salutando  il mio ex  prof   di francese   dele superiori  sulla soglia  di  quello che  era  il mio liceo   , prima  di  andare  a fare il mio turno alla  bottega  cittadina del commercio equo e  solidale  ci  è mancato poco  che  non gli ridessi in faccia   a  quelle persone   che  commentavano  gli sms   appena ricevuti un  ragazzo ( quello scaricato  dalla   stedda  ... ehm .. ragazza    )  e affianco  una  ragazza    ( quella  che aveva  ricevuto da  un amico\a  o dal moroso   chi sa' la sua suoneria preferita  )  . Ed ecco   che    ripensando   ancora  oggi   mi viene troppo da  ridere  eppure  la situazione descritta  nella vignetta sotto riportata  concessami direttamente  dall'autore  Cesare lo monaco  alias  Cesar  e  contenuta  sull'agenda 16 mesi   smemoranda  (  foto  a   sinistra  )è uno di quei  casi dovuti anche ala bravura  artisti  in questoi caso il vignetta  Cesar  la  cui  l'opera  descriva   in pieno  la realtà







Infatti  questa  vignetta descrive  insieme  a   quest'altra    sempre  sello stesso autore  e presa dal suo sito  www.cesarlomonaco.it/
In effetti  siamo tutti " dipendenti " \  schiavizzati   dalle vecchie  e nuove tecnologia cellulari,palmari,internet,ecc  sottoscritto compreso
Infatti i miei  vecchi ... ops ... genitori  non hanno tutti i torti  a  dire  che spendo  troppo al cellulare e  con gli sms    twnto da consumare  60 €  a   trimestre  ( a bimestre  durante le feste  )    ma  non  ne  ho colpa  se  : 1) riesco a dire  più cose  con i  messaggi   che  a parlare  , se ho molti cdv   ( compresi alcuni di   voi   che non hanno più internet  o  per  altri motivi personali o tecnici stanno poco al PC  e usano gli internet point  ) ., 2) cerco ma  non sempre  ci riesco,come dimostra  la seconda  vignetta,  a fare  chiamate inutili . 3) alle  volte   , come dimostrano anche  i miei post  sono molto logorroico   e soffro di tutti i sinonimi legati a tale  parola  tanto  che  alle  elementari \ medie venivo i chiamato macchinetta  poi hanno smesso  perché il mio parlare in fretta era dovuto a  problemi di salute  legati all'udito  ( problemi di cui  ho parlato   nei precedenti  post  .vedere archivio   degli anni scorsi  )   ora non  è  che la situazione  sia  cambiata  infatti  fin dal liceo i miei amici  mi  dicono   di spegnermi  e fanno battute  del tipo  : << ma  dov'è il bottone per  spegnerti , la batteria  ti dura  ancora  oppure facciamo il gioco del silenzio  stai zitto per  10 \20 minuti ,ecc >>  )   o si meravigliano se  sto zitto per  più di 5 minuti cosi  pure  anche i miei   oppure  i  miei  mi rompono i ..... perché scrivo  troppo e  scrivo proclami  . Ma  allo stesso tempo  c'è  in me  una  contraddizione  odio i libri  di studio e  a  volte  anche  certi   scrittori ( ma  rli leggo lo stesso  un giorno    vi spiegherò come  e perché )  troppo prolissi  .

Con questo è tutto ora  non vorrei annoiarci con la mia loggorea    . Mi farebbe piacere  sentire le  vostre  esperienze  in merito

7.1.09

BUIO LONTANO


malgiorno ogni giorno


oggi


nel dovunque estremo di striscia


pestato da battente


tagliavita


 


irreligioso affacciarsi


d’un puntino echeggiante


in bianco e rosso


lontano-lontano-lontano


mentre nel ventre della terra


antica sembianza ha fatto causa


a generosa purezza *impura*


 


il non avere colpa


la fuga


la colpa


nelle mani tese


ad un anello di preghiera


che si copre


di fronte alla povertà


dinanzi alle paure


al cospetto d’una voce


(di dio)


che lo creò


a sua immagine e somiglianza


 


buio nel lontano


dove l’eco della moralità


s’abbraccia alla mortalità


dei corpi


 


e la somiglianza prende forma


nella luce


di mille morti innocenti


 


malgiorno in ogni risveglio


d’una striscia


strisciante al suolo....


 


(e l’eco d’una mano


sotto lenzuola


papale)


 


 

22.12.08

Il mio programma per le feste...


"Quest'anno, come tradizione, per prima cosa farò un bell'albero di natale. Il mio papà è andato propio oggi dal quel signore che vende gli abeti sul viale vicino a casa. E' un po' una rottura l'albero vero perchè perde tutti quegli aghi, ma l'effetto che fa sui miei amici quando vengono a casa a trovarmi è super! E poi ci mettiamo tutte le lucine comprate al negozio dei cinesi che suonano le canzoncine e lampeggiano a ritmo di musica..."


alberi











 


Buon Natale amici alberi.


Vi chiedo perdono da parte della mia misera specie.


 











 


 


"I miei genitori mi hanno raccontato che Babbo Natale porta tanti bei doni ai bimbi che sono stati buoni. L'anno scorso non mi ha portato la Winx perchè ho bisticciato con la mia sorellina, ma questa volta sono sicura che arriverà. La mattina di Natale, quando mi sveglierò, troverò tanti pacchi da scartare e dei dolcini alla crema che abbiamo comprato già da un mese, ma che si possono aprire solo quel giorno. Invece so che i bimbi che sono stati cattivi troveranno solo carbone sotto l'albero... Peggio per loro: l'anno prossimo ci penseranno due volte a fare i dispettosi!"


fame


 


 


Buon Natale a tutti i bimbi: che la luce venga davvero finalmente nel mondo e si porti via con sè tutte le menzogne e le ingiustizie!


 


 maialino


  "Per iniziare il nuovo anno invece lenticchie e zampone perchè portano fortuna!!!"


 


 


Sentite? Ditemi: lo sentite l'urlo straziante che il mondo sta gettando verso il cielo?


Perchè? Ecco la domanda che dovremmo porci ogni giorno. Perchè?


E a Natale, quando, così si dice, tutto dovrebbe essere magico, l'urlo diventa un pianto disperato, una richesta, un'invocazione. Una preghiera.


Vieni, o Luce e trascina con te tutte queste tenebre di corruzione e di dolore!




6.11.08

Grande lezione, Pd impara

L'America ci ha dato una grande lezione di come si deve far politica, il partito democratico e tutte le forze che si riconoscono nei valori della sinistra dovrebbero prenderne esempio. La Clinton e Obama se le sono date di santa ragione , metaforicamente parlando, per decidere chi dovesse rappresentare il partito democatico nelle elezioni Americane. Poi il candidato è stato scelto.


A quel punto tutto il partito democratico, anche chi sosteneva altri candidati ,si è unito per appoggiare il vincente della disputa iniziale.
Bisognava vincere le elezioni e le hanno vinte soltanto perchè si sono uniti nel sostenere un unico candidato


In Italia, invece, la nostra sinistra che vive di lacerazioni interne e di personali protagonismi, non è stata mai capace di unire le sue forze in un unico grande movimento.


Anzi, ad ogni occasione non ha fatto altro che formare nuovi partitelli per rivendicare questa o quella particolare idea.


Quando si è formato il Pd l'unica cosa intelligente sarebbe stata che tutte le forze di sinistra si fossero convogliate in quel movimento, od un altro, ma uno, per farlo forte e competitivo, lasciando perdere una volta per tutte le varie sigle partitiche.


Bisognava saper rinunciare al proprio campanile in nome del bene della sinistra, e invece no, ci si è ulteriormente spezzettati in sinistre critiche, rifondazioni, sinistre arcobaleni e sinistre vaffanculo.
Ogni insignificante, numericamente parlando, partitello, doveva metterci la propria pezza altrimenti non si "sentiva rappresentato", risultato: ha vinto la destra.


Chissà che la lezione Americana non aiuti anche questa nostra povera Italia alle prossime elezioni.


Sarebbe un sogno pensare che finalmente anche qui da noi si potesse formare un unico movimento di sinistra in grado di presentarsi unito al confronto elettorale ?


Naturalmente questo presupponerebbe che il candidato in questione fosse il candidato di tutti, come lo è stato Obama nel suo partito, e che non ci fossero, in caso di vittoria, i soliti protagonisti che ad ogni piè sospinto minacciano di far cadere il governo; quando si firma un programma bisogna sostenerlo, anche a costo di scendere a qualche compromesso. Il bene comune dovrebbe essere al di sopra di meschini giochi di potere.


Ma forse questo è proprio solo un sogno di una persona che crede ancora che in Italia ci potrà essere un giorno una sinistra unita.


 

30.7.08

censura mediatica perchè gay Alan Rogers il 4000 soldato morto in Iraq

Che strano paese gli Usa  patria   dei diritti civili   e  dele  battaglie pert i diritti umani   , oltre che  della    contro  cultura   per i diritti  dei Gay  e  non solo ,   pattia  di bigotti e conservatori   come testimonia questa news 







Bufera mediatica negli Usa sull'eredità morale del maggiore Alan Rogers, (  foto in basso  a  destra  ) il militare di carriera morto il 27 gennaio in Iraq dopo essere saltato in aria su una mina mentre era in servizio di pattuglia a Baghdad. Per il Pentagono è un eroe, un patriota modello, per gli attivisti omosessuali è invece il primo soldato gay a morire in guerra, un simbolo contro l'omofobia nell'esercito.Del caso in America se ne sono occupati tutte le testate più importanti. Secondo il prestigioso settimanale "New Yorker", la vicenda potrebbe cancellare definitivamente la politica di "non chiedere per non dire" varata dall'amministrazione Clinton negli anni '90 per i militari gay in divisa. Ma non tutti la pensano a questo modo. Sull'apertura ufficiale delle porte dell'esercito ai gay, osteggiata dal Pentagono e da McCain e fortemente voluta da Obama, l'opinione pubblica è divisa e negli Usa la questione tiene banco.Dopo la morte in Iraq, il maggiore Alan Rogers fu sepolto con tutti gli onori del caso e definito come "un ufficiale di grandissimo talento". In quell'occasione nessuno menzionò invece il suo orientamento sessuale, che il soldato, in osservanza delle regole non scritte della caserma, non confidò mai ai suoi commilitoni. Nel dare la notizia della tragica scomparsa in Iraq, anche il Washington Post e la National Public Radio sorvolarono sull'omosessualità del militare, concentrando la loro attenzione sul suo eroismo e sulla sua carriera esemplare. Un silenzio che non è piaciuto agli attivisti gay, che del maggiore hanno fatto subito un'icona della battaglia omosessuale contro la politica del "Don't ask don't tell"."Quando Rogers morì il Pentagono si è accollato l'eredità morale da chi sta cercando di strumentalizzarla politicamente", scrive il settimanale New Yorker. Gli fa eco il colonnello Mike Hardy, l'ufficiale incaricato di seguire il dossier Rogers dopo la morte. "Non aveva preso nessuna iniziativa per essere ricordato come soldato gay", ha spiegato il militare. La realtà invece è assai più complicata e il caso si è trasformato in un tormentone.Poco prima di morire il maggiore aveva deciso di lasciare le forze armate per poter vivere da gay alla luce del sole. "Era un omosessuale che aveva sottoscritto in pieno i valori dell'esercito ma che aveva scoperto che alla resa dei conti questi valori non funzionavano per lui come persona'', ha dichiarato un amico al settimanale, alimentando le polemiche attorno alla vicenda. La rivista The Washington Blade ha accusato il Pentagono di "voler tenere un soldato gay nell'armadio mentre lui voleva che la sua storia fosse raccontata".

15.6.08

YouTube ha censurato il mio video! Boh?

Il Video che avreste dovuto vedere nel post precedente

è stato censurato da YouTube-MorrisAndreas

Motivo in più per scappare quanto prima dall'Italia. Sarà stato sufficiente la "valutazione degli esperti 'a mani giunte e moralisti' che hanno decretato la cancellazione?"

Ora basta!!! Italia bigotta e schiava del Vaticano!!!

CHE PALLE!

ECCO IL VIDEO CENSURATO E DITEMI COSA TROVATE

DI PORNOGRAFICO O OFFENSIVO:



DIFFONDI, COPIA IL CODICE!



Spero solo che venga presto il momento di lasciare "lo stivalone italiano", perchè inizia a starmi TROPPO STRETTO.

Con Amicizia e Rispetto

Gentleman - (Morris)

P.S.: Per il Mio Amore Danny e per Tutti coloro che Amano le Persone dello stesso Sesso Un Particolare Abbraccio. Ciao Mio Amore, Cucciolo Adorato Mio Cuore Danny

12.7.07

Senza titolo 1935

Speriamo che la nascita di nuove forme sindacali  all'interno delle forze dell'ordine porti un vera democratizzazione  dele nostre  forze dell'ordine . Inffatti in questi giorni  sono sorti  : 1)  www.mgfo.altervista.org ; 2)  www.grnet.it il "nuovo blog per le Forze Armate e di Polizia" nato con l'obiettivo di far sentire lavoce della base e rappresentare al tempo stesso un nuovo mezzo di denuncia sulle tematiche relative al settore della Sicurezza e Difesa.Il periodico telematico, ieato da Francesco Palese in collaborazione con Giuseppe Paradiso, si avvale dei contributi di numerosi delegati del Cocer (Consiglio centrale di rappresentanza) di Esercito, Carabinieri, Marina,Aeronautica e Guardia di Finanza, dei sindacati della Polizia di Stato e soprattutto dei singoli operatori in divisa .
Speriamo inoltre ( voglio  provare ad  avere fiducia  dopo i fatti di Napoli  e il g8 di genova  e lere repressioni dele altre manifestazioni ) che realmente rispetto,non generalizzazione,legalità,e cambiamento di metalità ( l'obbedir tacendo ) ,e l'insegnamento di  quella che  un tempo  si  chiamava ( e  che anelle scuoole  e nelle istituzioni  non esiste più )  educazione civica  .
Visto che  come dimostra il  file qui sotto preso  da questo sito qui

 www.twango.com/m/140b2fa1ac

audio hosting by Twangouno stralcio  di quele  telefonate  fra  agenti  e 113  durante  il  g8   di genova  201  e di cui parla l'articolo sotto riportato  del network  tg24
del 6  lugliio 2007 (  www.skylife.it/html/skylife/tg24/ )


G8 Genova, 2001 – “Speriamo che muoiano tutti”. E ancora: “Uno a zero per noi”. Sono stralci di conversazioni telefoniche, queste. Comunicazioni tra gli agenti e il 113scuola Diaz di Genova durante il G8 2001. 26 registrazioni, che gli avvocati delle parti lese depositano oggi nell’ultima udienza, prima della pausa estiva, del processo per l’incursione nella scuola, che vede 29 imputati tra agenti e funzionari di polizia. Le accuse per loro sono di lesioni, falso e calunnia.
La notte del 21 luglio, notte dell’irruzione – Le 26 registrazioni contengono le conversazioni degli agenti di polizia. Sullo sfondo la manifestazione, gli scontri, la morte di Carlo Giuliani, l’irruzione nella scuola Diaz. C’è chi ironizza sulla morte del ragazzo, chi parla di “balordi” e “zecconi” (i manifestanti) che mettevano i cassonetti dei rifiuti in mezzo alla strada. C’è chi chiede se sia vero che “c’è una valanga di feriti” e chi risponde “sì no, guarda io non te lo so dire”. Si parla di manganellate e teste aperte. E c’è Spartaco Mortola, allora dirigente Digos di Genova che agli agenti nel suo ufficio raccomanda di portar via le molotov. Quelle molotov che l’accusa sostiene siano state introdotte dai poliziotti all’interno della scuola Diaz per giustificare l’irruzione. Molotov, custodite in Questura e poi sparite. (.... ) qui l'articolo integrale


8.5.07

Senza titolo 1811

 Nel sito  I - www.mobbing-sisu.com -  della  nostra  utente  Giovanna  Nigris e  in questa intervista   da me rilasciatail 30 maggio 2006  potete leggere tutta la storia e il calvario di Giovanna Nigris,vittima del mobbing,del silenzio, e del menefreghismo delle nostre istituzioni.

Diamo voce a Giovanna Nigris

Cos’è il mobbing? Etimologicamente il termine fu inventato agli inizi degli anni settanta dallo studioso Konrad Lorenz, che analizzava il comportamento degli animali; l’etologo Konrad, coniò questo vocabolo per descrivere una particolare condotta di alcuni tipi animali; nei sui studi notò che alcune specie circondavano un proprio simile assalendolo in gruppo al fine di allontanarlo dal branco. Finché si parla di animali, alcuni comportamenti sono plausibili. La cosa cambia quan-do questo modo di agire bestiale è prerogativa dell’uomo cosiddetto “sapiens” ma che di sapiente a poco e niente. Di casi come quello che analizziamo oggi chissà quan-te decine di migliaia ne esistono in Italia. Cerchiamo di dare voce a chi voce non ha. Il mobbing sa bene cos’è Giovanna Nigris, nata ad Auronzo di Cadore (BL) il 16/07/1950, residente a Milano.
La Nigris quotidianamente combatte con il suo male, esattamente dal lontano 1994. “Tutto è iniziato tantissimi anni fa – racconta Giovanna – e oggi sono ridotta in condizioni gravissime a causa di una malattia che ho contratto in servizio: la tubercolosi. Sono stata vittima di lesioni colpose gravissime, omissione di atti d’ufficio, falso ideologico, violenza privata da mobbing, però non ho mai avuto giustizia in tribunale”. La bestialità dell’uomo si evidenzia già in queste poche parole. La storia della Nigris inizia agli albori di tangentopoli. “Il mio calvario è iniziato con il periodo di Mani Pulite. Lavoravo come assistente amministrativo presso il reparto oftalmico del Fatebenefratelli di Milano; un giorno, il mio capo ufficio, fu arrestato ed io trasferita senza preavviso. Da allora ho lavorato alla accettazione dei referti clinici, a contatto con campioni da analizzare, presso lo stesso ospedale. E’ una mia supposizione, ma credo fortemente che l’azione di mobbing nei miei confronti iniziò proprio con l’arresto del mio capo; pensavano sapessi qualcosa di importante e compromettente o che avessi assistito a dei fatti a cui non avrei dovuto assistere”. Trasferita per punizione in un reparto ad alto rischio, ma soprattutto senza alcun dispositivo di protezione individuale - previsto invece ai sensi del Decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 TITOLO IV - chiesti più volte dalla Nigris, ma mai consegnati; anzi, derisa e insultata perché, a loro dire, polemica e paranoica. Costretta in un ufficio stretto davanti allo sportello per l’accettazione senza alcun vetro di protezione. La discriminazione inizia così: la lenta e inesorabile bestialità umana parte da quell’ospedale, che in quanto tale dovrebbe garantire la salute pubblica e dei propri dipendenti. Ma il calvario della Nigris è soltanto all’inizio: si ammala di tubercolosi, il progredire della malattia complica sempre più la sua condizione fisica: “Le mie difese immunitarie sono scarse a causa del-le cure antitubercolari – dichiara Giovanna - effettuo una ossigenoterapia quotidiana e ho problemi neurologici alle gambe che, unitamente alla frattura dei menischi non operabili a causa della pregressa Tbc, mi hanno creato difficoltà di deambulazione. Spesso mi ritrovo degli stati febbrili che devo curare con antibiotici che debilitano ancora di più il mio già cagionevole stato di salute”. E lo Stato che fa? E’ latitante come sempre in questi casi. Varie denunce alla Magistratura tutte cadute nel vuoto... Ma non fanno certo di meglio i media: Rai e Mediaset, con i loro cavalli di battaglia, “Maurizio Costanzo Show”, “Le Iene”, “[i]Mi manda Rai 3[/]”, quei programmi che si occupano di dare spazio a casi come questo, da costoro, nemmeno una risposta; e non va meglio con la carta stampata.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...