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30.7.08

censura mediatica perchè gay Alan Rogers il 4000 soldato morto in Iraq

Che strano paese gli Usa  patria   dei diritti civili   e  dele  battaglie pert i diritti umani   , oltre che  della    contro  cultura   per i diritti  dei Gay  e  non solo ,   pattia  di bigotti e conservatori   come testimonia questa news 







Bufera mediatica negli Usa sull'eredità morale del maggiore Alan Rogers, (  foto in basso  a  destra  ) il militare di carriera morto il 27 gennaio in Iraq dopo essere saltato in aria su una mina mentre era in servizio di pattuglia a Baghdad. Per il Pentagono è un eroe, un patriota modello, per gli attivisti omosessuali è invece il primo soldato gay a morire in guerra, un simbolo contro l'omofobia nell'esercito.Del caso in America se ne sono occupati tutte le testate più importanti. Secondo il prestigioso settimanale "New Yorker", la vicenda potrebbe cancellare definitivamente la politica di "non chiedere per non dire" varata dall'amministrazione Clinton negli anni '90 per i militari gay in divisa. Ma non tutti la pensano a questo modo. Sull'apertura ufficiale delle porte dell'esercito ai gay, osteggiata dal Pentagono e da McCain e fortemente voluta da Obama, l'opinione pubblica è divisa e negli Usa la questione tiene banco.Dopo la morte in Iraq, il maggiore Alan Rogers fu sepolto con tutti gli onori del caso e definito come "un ufficiale di grandissimo talento". In quell'occasione nessuno menzionò invece il suo orientamento sessuale, che il soldato, in osservanza delle regole non scritte della caserma, non confidò mai ai suoi commilitoni. Nel dare la notizia della tragica scomparsa in Iraq, anche il Washington Post e la National Public Radio sorvolarono sull'omosessualità del militare, concentrando la loro attenzione sul suo eroismo e sulla sua carriera esemplare. Un silenzio che non è piaciuto agli attivisti gay, che del maggiore hanno fatto subito un'icona della battaglia omosessuale contro la politica del "Don't ask don't tell"."Quando Rogers morì il Pentagono si è accollato l'eredità morale da chi sta cercando di strumentalizzarla politicamente", scrive il settimanale New Yorker. Gli fa eco il colonnello Mike Hardy, l'ufficiale incaricato di seguire il dossier Rogers dopo la morte. "Non aveva preso nessuna iniziativa per essere ricordato come soldato gay", ha spiegato il militare. La realtà invece è assai più complicata e il caso si è trasformato in un tormentone.Poco prima di morire il maggiore aveva deciso di lasciare le forze armate per poter vivere da gay alla luce del sole. "Era un omosessuale che aveva sottoscritto in pieno i valori dell'esercito ma che aveva scoperto che alla resa dei conti questi valori non funzionavano per lui come persona'', ha dichiarato un amico al settimanale, alimentando le polemiche attorno alla vicenda. La rivista The Washington Blade ha accusato il Pentagono di "voler tenere un soldato gay nell'armadio mentre lui voleva che la sua storia fosse raccontata".

11.7.08

La critica sferzante di "Noi Siamo Chiesa" sulla linea della gerarchia cattolica sul caso Englaro

NOI SIAMO CHIESA



Via N. Benino 3 00122 Roma
Via Bagutta 12 20121 Milano
Tel . 333 1309765 --+39-022664753
E-mail mailto:vi.bel@iol.it






COMUNICATO STAMPA


Solo astratti principi e passione ideologica nella “campagna” delle gerarchie della Chiesa contro la pretesa eutanasia nel caso Englaro. Si estende il dissenso nel mondo cattolico.

Da tutte le informazioni che da anni tutti hanno, nei confronti di Eluana Englaro si sta attuando un accanimento terapeutico oltre ogni limite ed in presenza di una esplicita, e a suo tempo manifestata, volontà della giovane di non essere tenuta in vita artificialmente in assenza di coscienza.

Quello che scandalizza è la “campagna” delle istituzioni ufficiali della Chiesa nel sostenere, nel caso specifico, l’esistenza di un intervento di eutanasia e di un attentato alla vita, qualora si interrompa l’assistenza che viene ora praticata.

Nelle parole del Presidente della Pontificia Accademia per la vita Mons. Rino Fisichella la crudeltà prevale sulla pietà, il furore ideologico sull’analisi della situazione concreta, la fedeltà a pretesi principi universali ed astratti sulla vera passione per la vita che è propria del messaggio del Vangelo di Gesù.

Nel mondo cattolico è diffuso lo sbigottimento per la linea oltranzista ora prevalente nella gerarchia della Chiesa su questa vicenda ed è ampio il consenso per la nota posizione del cattolico senatore Ignazio Marino. “Noi Siamo Chiesa” esprime solidarietà ed amicizia alla famiglia Englaro ed auspica che il Parlamento discuta ed approvi al più presto una legge sulle direttive anticipate di fine vita.

Roma 10 luglio 2008




“NOI SIAMO CHIESA”





(Per discutere, vedi anche questo link )





13.6.08

Benedetto XVI e Berlusconi : nuova alleanza tra tono e altare ?


Francis Bacon, Studio sul ritratto di Innocenzo X di Velazquez, Iowa, Museo Des Moines Arts.


Nel quasi totale e imbarazzato silenzio delle forze laiche e democratiche ed il propagandistico plauso dei media televisivi, ci sentiamo obbligati ad alcune considerazioni critiche sui recenti sviluppi nel rapporto Stato-Chiesa nel nostro paese.

Il governo Prodi è stato bersagliato per due anni dai vertici della Conferenza episcopale e dal Vaticano e questa ostilità è stata una delle cause principali della sua caduta. Dopo il 13 aprile il rapporto del vertice della Chiesa con le istituzioni è immediatamente cambiato. Il Presidente della CEI Card. Angelo Bagnasco e soprattutto Benedetto XVI, nei loro discorsi tenuti alla recente Assemblea dei vescovi, in nome di una “sana laicità” unilateralmente interpretata, hanno accreditato il nuovo governo, hanno lodato la pacificazione nazionale, hanno dettato l’agenda delle cose da fare non senza dimenticarsi di “chiedere” a proprio diretto favore. Berlusconi è stato poi intervistato dall’ Osservatore Romano e dalla Radio vaticana ed è stato ricevuto dal Papa con grandi onori, accompagnato da Gianni Letta, sottosegretario della Presidenza del Consiglio, preventivamente nominato “gentiluomo di Sua Santità”. Al cattolico adulto di prima si è ora preferito un uomo quasi inviato dalla Provvidenza.
Questa apertura di credito è stata fatta senza alcuna cautela e senza una valutazione di merito delle culture del nuovo governo che sono in contraddizione evidente con la dottrina sociale della Chiesa (liberismo in economia, estremismo sul problema dell’immigrazione, scarsa sensibilità democratica, debole contrasto nei confronti dei poteri criminali, disinteresse per i problemi del rapporto tra Nord e Sud del mondo, mancanza di credibilità personale dei suoi leader ..). Il ripetuto e ben progettato baciamano di Berlusconi a Benedetto XVI davanti alle televisioni è l’icona stessa del servilismo del nuovo corso politico nei confronti del potere ecclesiastico.


Come cattolici crediamo nella laicità della Repubblica, crediamo nei grandi valori della fraternità e della solidarietà, auspichiamo che la nostra Chiesa diventi povera di strumenti mondani e che sappia spogliarsi dei privilegi e dei ruoli di cui gode ora per predicare con maggiore credibilità il Vangelo. Da qui il nostro scandalo per il pagano connubio tra il trono e l’altare che si sta intensificando nel nostro paese e le cui responsabilità principali sono del vescovo di Roma che ha favorito e accettato il servile atto di vassallaggio del capo del governo. E auspichiamo che i cristiani adulti, ben presenti a tutti i livelli nella Chiesa, aprano la bocca senza timidezze su questa questione, rompendo la cappa di conformismo che grava sul cattolicesimo italiano.


L’assemblea nazionale di “Noi Siamo Chiesa”

Milano, 8 giugno 2008

www.noisiamochiesa.org

17.1.08

Senza titolo 65

Dopo  aver  letto i pro e i  contro  dico  la mia   sul mancato intervento del pontfice  alla sapienza 
A mio avviso  non  si è trattato  di  intolleranza vera  e propria   cio  , non è stato  impedito a nessuno di parlare   come  avvenne  con Luciano Lama nel 1977 è  Lui  che non ha ,cosa  che fece  invece il  suo predecessore  Giovanni Paolo II  ironizzandoci  su  , voluto  accettare  il confronto e le  contestazioni  che  sono  il sale  della democrazia 



ma solo semplicemente una presa di posizione laica \ laicistica  stavolta  a priori come dimostra l'utente  fazioso coglionisx in questo video












Ma ecco che  sempre YouTube svela l’arcano.
Cosa s’annida dietro l’irragionevole scontro tra professori,studenti e il Papa Benedetto XVI? È Razionalismo a dirlo con un post che ripete una trasmissione di Radio Maria a proposito del dibattito su La Sapienza.
Dalla viva voce dell’«impagabile Padre Livio Fanzaga» scopriamo con YouTube che il sacerdote in questione non esclude «come dicono alcuni giornali che ci siano gruppi satanici tra questi studenti come gruppi di atei che hanno come slogan odio la Chiesa, ammazziamo Cristo o cose di questo genere. Sono questi gruppuscoli al limite del satanismo». E il post prosegue con la voce di padre Fanzanga che riprende: «Comunque sia, cari amici, non facciamoci illusioni, Satana è dappertutto, anche nelle università. Non mi meraviglio che ci siano dei professori cornuti con tanto di tridente e di coda, perciò non facciamoci molte illusioni, cari amici, perché sotto sotto state tranquilli c’è l’odio contro Dio, l’odio contro Cristo, l’odio contro la Chiesa. Dietro questi personaggi c’è sempre il maligno. State tranquilli che è così, non mi posso sbagliare su queste cose perché, perché….» Il padre poi spiega come riconoscere il Diavolo nei professori universitari: «Se tu vai lì, li sputi di acqua santa, esce fuori il fuoco, fumano. Se li sputi d’acqua santa fumano, quella gente lì fuma, viene fuori il fumo, capito?».












Ed ecco i gruppuscoli satanici nel post di alessionisi, « Papa alla Sapienza, studenti in agitazione ». Satana agita i loro tridenti, con corna e coda biforcuta gli studenti organizzano la loro giornata d’apertura dell’anno accademico. Per bocca del maligno spiegano le ragioni del proprio dissenso alla visita del Papa. Fanno propaganda con slogan del tipo «Scienza laica» e «140 motivi per dire no alla visita del Papa». Si riuniscono in sette in tutte le facoltà de La Sapienza. Occupano il Rettorato con striscioni sulla laicità della scienza e il diritto alla libera conoscenza. Fumano, sì. E bevono, anche, e mangiano imbandendo pericolosissimi pranzi sociali.

a  voi ogni  giudizio in merito 

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...