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Quando la disinformazione è un errore logico

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Quando si parla di disinformazione, la prima immagine che viene in mente alla maggior parte delle persone è quella di un post condiviso sui social network, o di un articolo che riporta una notizia totalmente falsa e che fa riferimento a un fatto che non è mai accaduto nel modo in cui è stato raccontato. O ancora, ci si immagina un contenuto fuori contesto, condiviso in maniera fuorviante e che, di nuovo, riporta un concetto diverso dalla realtà. Ma la disinformazione non è solo questo.   In particolare per quanto riguarda i social media, spesso lo spazio per le argomentazioni dettagliate è davvero poco e quindi capita che gli utenti ricorrano ad argomentazioni semplicistiche, prive di prove a sostegno e basate su ragionamenti errati. Quando si leggono questi post si può intuire che c’è qualcosa di sbagliato, ma è difficile definire bene cosa sia. In questi casi il ruolo preponderante non è giocato da una notizia falsa in senso stretto, ma da quelle che vengono chiamate “ fallacie logic

I fatti e la disinformazione sul caso di Ilaria Salis

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 di  cosa  stiamo parlando   \  leggi  anche   https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2024/01/il-nostro-governo-se-ne-frega-degli.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2024/02/altri-casi-di-nostri-connazionaliche.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2024/01/ricerca-antidoto-alle-fake-news.html   da    I fatti e la disinformazione sul caso di Ilaria Salis  di  https://facta.news/ In questi ultimi giorni le foto di Ilaria Salis,  ritratta    con una catena legata alla vita (che ricorda un guinzaglio) e le manette ai polsi e alle caviglie in un’aula di tribunale in Ungheria, hanno attirato l’attenzione del dibattito pubblico italiano sul caso. Salis, che è un’insegnante italiana di 39 anni, è reclusa nelle carceri ungheresi da quasi un anno con l’accusa di aver aggredito a febbraio 2023 tre persone durante il periodo delle celebrazioni del   Tag der Ehre   , “becsület napja” in ungherese, il “Giorno dell’onore” dedicato ai soldati nazisti tedeschi e ungheres