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Dalla tanca alla cattedra I Taviani: perché decidemmo di girare “Padre padrone”

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mentre  aggiornavo  il la  seconda puntata (   come risparmiare e non sprecare in tempo di crisi durante le festività natalizie - seconda puntata i regali  ) della mia guida   natalizia   di quest'anno  e  contemporaneamente  gettando un occhio sull'edizione  giornaliera   dell'unione sarda  d'oggi  , ho trovato   questa storia  .  ti potrebbe  interessare   http://it.wikipedia.org/wiki/Padre_padrone_(romanzo) http://it.wikipedia.org/wiki/Padre_padrone_(film) http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=17398 Un grande film, che vinse la Palma d'oro a Cannes, ispirato al libro di Gavino Ledda   Dalla tanca alla cattedra  I Taviani: perché decidemmo di girare “Padre padrone” Di anni ne sono passati 36, eppure il film Padre padrone (da domani in edicola con L'Unione Sarda) resta un modello di cinema da imitare. E da amare. Inutile dire che per Paolo e Vittorio Taviani   ( foto  a destra  ) quest'opera sia più di un pezzo della loro

Gavino Ledda : no all’uomo padrone «I matrimoni non durano per sempre, anche Papa Francesco cambi le regole»

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Quando il tuo amore non produce amore reciproco e attraverso la sua manifestazione di vita, di uomo che ama, non fa di te un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura.                                                      Karl Marx riprendendo  l'argomento femminicidio e sul  veregognoso \  turpe  violenza  sulle donne   già trattato  precedentemente  su  questo blog  ( I   II   )    riporto qui   sotto questa interessantissima  provocazione   dello  scrittore  sardo   Gavino Ledda ( foto sotto   a destra  )   sul rapporto  femminicidio religione   fonte di Pier Giorgio Pinna   dalla nuova sardegna del  12\5\2013 INVIATO A SILIGO. «I femminicidi si stanno trasformando in fenomeno terribile, sconvolgente. E allora io, l’autore di Padre padrone, dico un no deciso alla violenza. Basta con le donne usate e distrutte come cose. Basta con chi, pensando solo adavere e mai a essere, giudica le persone come una sua proprietà privata. Basta con matrimoni destinati