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5.7.22

Nuovi Genitori, Alessia ed Eleonora: "Mamme con il metodo ROPA, ma l'Italia non lo riconosce"perchè non distingue tra maternità surrogata tradizionale e matternità surrogata gestionale - utero in affitto

 


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Cos’è la maternità surrogata? | Sapere.it differenza  tra   maternità surrogata: tradizionale e gestazionale.


Fu per   storie  come   questa  ripotata  sotto che   ai referendum abrogativi in Italia del 2005 che  si tennero il 12 e 13 giugno ed ebbero ad oggetto quattro distinti quesiti, diretti ad abrogare specifiche disposizioni della legge 19 febbraio 2004, n. 40, recante "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita"  votai Si  e  feci campagna  per  il Si

 Anche  se  contrario prima totalmente  ora   parzialmente  in quanto    sostengo che    il fenomeno   andrebbe  regolamentato  per evitare speculazionr  ed  mercificazione     di tali   drammi  perchè   non sempre   ache se   è lo 0,01   su  99,99 chi lo  fa  ci specula  ) all'utero  in affitto \   maternità surrogata  perchè  indegno  di un paese   che  per  poterlo fare  sia con  quella  gestazionale (  vergognosa  e  abrrobio la  lascio il divieto   )  con  quella  tradizionale  ( più acettabile  lì'accetto a  detterminate  condizioni  )   come  il metodo della ropa  debba  andare  all'estero in quanto  l'italia  non  ammette    tale distinzione.  trovate   nei link sopra  la differenza   

Ma  ora   bando alle  ciancie  ed  veniamo alla storia   in questione

Ogni anno aumenta il numero di bambini nati grazie alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). "Nuovi Genitori" racconta le storie di chi grazie a questo percorso - fatto di burocrazia, viaggi, difficoltà e gioie - è riuscito ad avere un bambino.



Dopo sei anni di relazione, Alessia ed Eleonora hanno deciso di mettere su famiglia: vivono a Roma ma per diventare mamme sono dovute volare all'estero perché affrontare un trattamento di Pma non è ancora possibile in Italia per le coppie omosessuali. Hanno scelto di rivolgersi a un istituto di fertilità spagnolo che durante il periodo del lockdown le ha accompagnate prima da remoto e poi nella loro sede di Barcellona nel percorso che ha portato al concepimento del loro Tommaso. "Abbiamo scelto il metodo ROPA per sentirci entrambe mamme: una ha donato gli ovociti e l'altra ha portato avanti la gravidanza", hanno spiegato. L'acronimo ROPA sta per "Recepción de ovocitos de la pareja", ovvero "Ricezione di ovociti dalla coppia", ed è un metodo di "maternità condivisa" per le coppie di donne: una delle due, solitamente la più giovane, fornisce gli ovuli che verranno successivamente trasferiti alla madre gestante, la ricevente. Eppure agli atti Tommaso di mamma ne ha una sola. "Io non l'ho potuto riconoscere - ha detto Eleonora - nonostante geneticamente lui sia mio figlio. Un padre può chiedere il test del Dna, perché io non posso?".
 
 Intervista di Corinna Spirito Riprese e montaggio di Francis D'Costa

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