il giorno di dolore che ciascuno ha . credere o non credere alle coincidenze
Ogni volta che trovo una canzone o un film per descrivere certe situazioni come quella che trovate sotto mi pongo la stessa domanda del titolo . L'origine di questa mia elucubrazione inutile è il collegare a questa triste vicenda dell'amica facebookiana Paola Rossi Oggi mio figlio ha compiuto trent'anni. Da qualche anno, undici per l'esattezza, questa data mi riporta alla mente dei ricordi che non riesco a scacciare. Era il 2003, appunto, e io stavo distesa sul letto dell'ospedale in procinto di iniziare il quarto ciclo della chemio. Era la prima parte, durava circa tre ore, ma quella mattina le mie vene avevano deciso di non collaborare. Le infermiere si alternavano, finalmente una di loro ha l'idea giusta: usare un ago sottile. Bene, si va, durerà il doppio del tempo ma si va. Pensavo a mio figlio, era il suo primo giorno all'università, che emozione! I due letti a fianco al mio vengono occupati da diverse persone,