Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta violenza

Studenti che aggrediscono i prof a scuola ‘mamma e papà pagheranno fino a 10mila euro di multa’: arriva in Senato l’emendamento che cambia le regole

Immagine
Per  essere  incisiva      e  non    una  semplice  legge   fattta  solo per  fare   o  di manzoniana  memoria   serve  aggiungere  alla  sanzione     economica      anche  l'obbligo   con  raddopiamento pecunario      se  non lo  si frequenta  un corso obbligatorio   educazione   alla  legalità e   alle  diversità   , da parte  dei  genitori     da ilriformista   del  29\2\2024 Studenti che aggrediscono i prof a scuola ‘mamma e papà pagheranno fino a 10mila euro di multa’: arriva in Senato l’emendamento che cambia le regole © Fornito da Il Riformista Tutti ci ricordiamo i numerosi episodi di aggressioni – più o meno violente – di qualche studente contro il professore di turno. Uno dei casi più recenti è il caso dello  studente di 17 anni che ha accoltellato alla spalle la sua professoressa prima di entrare in classe.  all’istituto professionale Enaip di Varese. E ancora la professoressa derisa da alcuni studenti in classe e  colpita alla testa e ad un occhio a pallini di gomma spa

incominciamo bene . anno nuovo problemi vecchi . i femminicidi e laviolenza sulle done continua

Immagine
da   lorenzo tosa L’ha prima strattonata, poi afferrata e trascinata per i capelli, lanciata a terra e, una volta lì, colpita con un pugno in faccia, Un’aggressione di questa violenza è gravissima per qualsiasi donna, ma lo è ancora di più se si pensa che Anna Procida è un’infermiera, al pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare, e la sua unica “colpa” è quella di aver invitato i parenti di un paziente ad accomodarsi in sala d’attesa. È stato sufficiente quel semplice invito a scatenare la furia di uno di loro, che le ha lasciato naso e labbra spaccati e un dente rotto. In un solo episodio ci sono due delle violenze più intollerabili e diffuse: quelle nei confronti del personale medico-sanitario, costretto spesso a lavorare in trincea, sottoposto ad aggressioni verbali e fisiche quotidiane, spesso senza la minima protezione. Ma anche, come ha ricordato la stessa Procida, nei confronti delle donne. “Non solo non si è fermato davanti a una donna” ha detto al Corriere del Mezzogio

il caso di Romina Marceca “Mi ha stuprata nel mio letto. Non ho paura di mostrarmi, è lui che deve nascondersi”: il racconto della prima vittima del netturbino Stefania Loizzi, ex banconista di una gelateria, racconta la notte in cui fu violentata. Ha denunciato Ubaldo Manuali: “Metto la mia faccia sul giornale per tutte le altre come me”

Immagine
 repubblica   IL coraggio   di   Stefania Loizzi (  foto a  destra  )    che   sta cercando di scalare la montagna della paura. È sopraffatta, non riesce a dormire al buio, a camminare da sola in strada la sera. «Tutta colpa di quell’uomo maledetto che si chiama  Ubaldo Manuali  . Ha rovinato la mia vita in meno di un anno», racconta.  Il netturbino che  ha drogato e stuprato almeno altre due donne   è ai domiciliari perché Stefania Loizzi, ex banconista di una gelateria, prima vittima del netturbino romano, non ha perso tempo. «L’ho denunciato subito e metto la mia faccia sul giornale per tutte quelle donne vittime come me. Non dobbiamo avere paura dei nostri “No”. Dobbiamo mostrarci perché siamo le vittime, non i carnefici. Loro devono nascondersi». Come vi siete conosciuti? «Mi ha chiesto l’amicizia su Facebook a fine 2020. Ho visto che in comune avevamo un’amica. Sono una persona molto diffidente e ho chiesto informazioni a lei. La mia amica mi ha detto che era una persona tranquil

Torino, assolto dall'accusa di violenza sessuale: "La ragazza lo ha indotto a osare"

Immagine
Pur non avendo fatto studi giuridici ed avendo amici\che e parenti avvocati questa sentenza mi pare vergognosa e scandalosa ed  sessista  .  Infatti chiunque   dovrebbe sapere  che  una persona  sotto l'effetto dell'alcool è in un stato  cognitivo alterato  e  quindi   l'accettazione o il rifiuto   non sono  consapevoli  .  Quindi l'articolo di repubblica  d'oggi  , che  riporto integralmente  sotto , conferma  che << siamo già immersi sino al collo in una giustizia classista! C’è ormai un processo a due velocità che fluisce rapido e senza intoppi esclusivamente nei confronti degli ultimi della terra. Purtroppo è solo al di fuori di questa area che si comincia a discutere di garanzie e di ragionevole durata del processo. Diciamolo con chiarezza: un processo penale come il nostro, articolato in tre gradi di giudizio e fitto di subprocedimenti, non può essere breve. Occorreva moltiplicare le alternative al dibattimento, snellire le impugnazioni.

modo raccapricciante in cui è stata ridotta Claudia Cecconcello, 53 anni di Alessandria. La “ragione” è nella sua semplice identità: donna e omosessuale.

Immagine
  Ogni volta che leggo ognuna delle 200 storie ogni anno come quella di Claudia Cecconcello (una ogni due giorni), ripenso a quelli che, il 27 ottobre scorso, in Senato, nel voto decisivo per il Ddl Zan, avevano l’occasione storica di stare dalla parte della vittima e hanno scelto di proteggere il carnefice. Tra gli applausi del pubblico pagato. Andatelo a dire a lei che ”non era una priorità”.

Mustapha Jawara, A 14 anni ha lasciato il Gambia con un desiderio. Ha attraversato il mare e la violenza dei trafficanti di uomini. Ma ce l’ha fatta a realizzare il suo sogno di diventare arbitro

Immagine
 leggi anche    https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/04/italiani-di-serie-e-italiani-di-serie-b.html dal settimanale  Oggi  7 Apr 2022 In Africa, i miei amici sognavano di fare il bomber. Io no, volevo il fischietto». A 14 anni ha lasciato il Gambia con un desiderio. Ha attraversato il mare e la violenza dei trafficanti di uomini. Ma ce l’ha fatta.                                                      Fiamma Tinelli La prima volta che ha indossato la divisa da arbitro, Mustapha si è fatto una foto e l’ha spedita via WhatsApp al suo amico Bunambass, in Gambia. Bunambass ha camminato per un’ora e mezza, ha raggiunto la madre di Mustapha, Jaka, che lavora nei campi e un cellulare non ce l’ha, e le ha detto: guarda tuo figlio. È vivo, è in Italia. E ce l’ha fatta. Mustapha Jawara, 22 anni, è il primo migrante divenuto arbitro effettivo dell’Aia, l’Associazione italiana arbitri. Il suo è il racconto di tanti uomini e donne che attraversano l’inferno in cerca di speranza, ma non

I mille volti della degenerazione pedofila, che cerca legittimazione, unita all'antico, primitivo sessismo.

Immagine
grazie a daniela tuscano apprendo questa orripilante news Lettera aperta al Garante per l’Infanzia “la tutrice : non era violenza, la 12enne era consenziente e le è anche piaciuto!” “Non si è trattato di violenza, la bambina è stata consenziente e le è anche piaciuto! ” Questa sarebbe la scandalosa dichiarazione che ci è stato riferito sarebbe stata pronunciata dalla Tutrice di una bambina di soli 12 anni davanti ad un Giudice di un Tribunale della Repubblica Italiana. La Tutrice era stata nominata dal Tribunale per una bambina collocata in una comunità per minori di Roma. Recentemente la bambina aveva subito violenza da un ragazzino ospitato nella comunità che aveva approfittato di lei. Di fronte alle contestazioni dell’avvocato, la Tutrice avrebbe pronunziato queste scandalose parole suscitando l’indignazione della mamma e dell’avvocato. Non ci risulta che questa Tutrice sia stata sollevata dall’incarico, né ci risultano provvedimenti disciplinari a suo carico. L’avv. Mira

Cassazione, lo stalking non è più aggravante in caso di femminicidio o omicidio Un passo indietro di 12 anni: per la Cassazione lo stalking non costituisce un aggravante in caso di uccisione della vittima. Le donne sono sempre più vulnerabili.

Immagine
 oltre  a  confermare    l'articolo    di   Io Acqua&Sapone     del Mer 26 Mag 2021  di Enrico Molise     riportato nel post precedente  : << perchè  il  feminicidio e   la sua  cultura   sono cosi pregnanti nel  nostro paese  ?  ... >>  ad   contribuire  alla   forte  radicalizzazione  dei femminidi     è  anche  un sistema  giudiziario  retrogrado .  Infatti  , non capisco  come mai    : nè le  associazioni femministe ,  le  donne  al potee  (   magistrato,  giudici  , pretori  , questori , parlamentari ,   ecc )  ,  salvo qualche  voce isolata ,   .  non parlino  e protestino  della   , è  notizia recente    che (  trovi  una  sintesi al lato ieri,le Sezioni unite hanno ridotto la pena stabilendo che lo stalking viene assorbito dall’omicidio: la sentenza definitiva è di 14 anni e 4 mesi di carcere. Ora   [...] Al di là del singolo caso, come sottolineato dal pg, questa interpretazione che condanna solo per l’omicidio aggravato è contraria anche a llo spirito de

ma basta mestolare sul caso grillo e company un po' di rispetto per le vittime

Immagine
sfogliando https://news.google.com/foryou?hl=it&gl=IT&ceid=IT%3Ait sono capitato in questa anteprima OPEN.ONLINE Il video che ha scatenato lo sfogo di Beppe Grillo dietro le nuove accuse: nelle carte le oscenità dei quattro mentre le .... Mi    chiedo   ma  basta parlare di questi assatanati ( metaforicamente  parlando  )     che da come si sarebbero comportati  e  dalle   acuse  che li vengono rivolte      sembra che non abbiano ai visto .... e considerano il sesso come un diritto ed un obbligo . Quindi   per rispetto   soprattutto  delle due vittime  i come afferma Luca Marfé   << [...] 𝒶𝒹ℯ𝓈𝓈ℴ 𝓈ℯ 𝓂𝒶ℊ𝒶𝓇𝒾 𝓁𝒶𝓈𝒸𝒾𝒶𝓂ℴ 𝓁𝒶𝓋ℴ𝓇𝒶𝓇ℯ 𝒾 𝓂𝒶ℊ𝒾𝓈𝓉𝓇𝒶𝓉𝒾, ℯ 𝒶𝒹𝒹𝒾𝓇𝒾𝓉𝓉𝓊𝓇𝒶 𝓁𝒶 𝓈𝓂ℯ𝓉𝓉𝒾𝒶𝓂ℴ 𝒹𝒾 𝓂𝒶𝓈𝓉𝓊𝓇𝒷𝒶𝓇𝒸𝒾 𝒸ℴ𝓃 𝓆𝓊ℯ𝓈𝓉𝒶 𝓋𝒾𝒸ℯ𝓃𝒹𝒶, 𝒸𝒾 𝒻𝒶𝒸𝒸𝒾𝒶𝓂ℴ 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓃𝓉𝒾 𝓊𝓃𝒶 𝒶𝓈𝓈𝒶𝒾 𝓅𝒾𝓊̀ 𝒷ℯ𝓁𝓁𝒶 𝒻𝒾ℊ𝓊𝓇𝒶 .>> Almeno fino  a processo   

donne in fuga dalla violenza e donne che resistono

Immagine
  Un altro  aspetto  , soprattutto  quello    della seconda  storia  , quello del femminicidio  e delle  violenze  in famiglia   che costringe    molte  donne  o   evadere  \ fuggire     ( prima storia  ) o a sopportare  per  anni ed  il bene dei figli  e magari a denunciare  ( sempre  che  rimangano vive  )  il  loro carnefice  \ aguzzino  .   La  prima   è presa da  GENTE 9 Apr 2021                                         di MONICA MOSCA La pagina del direttore La “moglie in fuga” che in Cina è diventata un faro per tutte quelle che invece restano È nata nel 1964 in Tibet, in una famiglia modesta. La chiamarono Su, un nome piccolo per una bambina piccola: nessuno poteva immaginare quale sarebbe stato il suo destino. Non certo il padre, che la considerava meno di niente e che non voleva farla studiare; nemmeno la madre, troppo acciaccata e spaventata dalle botte che ogni giorno prendeva dal marito. Su riuscì comunque a diplomarsi alle scuole superiori, caparbiamente, e lasciò il suo P

sui media si confonde un omicidio da criminalità con un femminicidio .

Immagine
 Care Michela  Murgia  e    Repubblica    Innanzitutto complimenti per  la  definizione di femminicidio ( Michela  )  e   per  la creazione    delle pagine  https://www.alfemminile.com/ e di https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/osservatorio-femminicidi/  (  repubblica  )  . Questa  lodevolissima   ed utilissima iniziativa       soprattutto  in un periodo in cui    sono  in aumento le  violenze  e  sugli omicidi    che hanno  come vittime le  donne  . Ma  spesso   ,  ecco un fatto recente     riportato nella   rubrica osservatoriofemminicidi  Femminicidio a Faenza, donna uccisa nella sua casa Il corpo scoperto da un'ospite della vittima: sulla gola un profondo taglio. Diverse persone sentite in commissariato FAENZA - Ha tutti gli elementi dell'omicidio, quello che si è consumato a Faenza, nel Ravennate. La vittima è una donna di 46 anni, italiana, trovata morta nella sua casa di via Corbara - all'interno di un complesso residenziale - con un profondo taglio alla gola, r