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13.6.25

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto antiviolenza antonio bianco . puntata n XXX : NON SI PUÒ CIRCOLARE CON UN TASER NELLA BORSETTA! + autodifesa verbale

legale   o  illegale   come  strumento  di  autodifesa  (  per  chi vuole   approfondire   l'argomento   consiglio  questo  articolo   : « Taser: quando l'utilizzo è legale »  di  https://www.studiocataldi.it/ ) cìè  di  certo     che      come  dice l’esperto anti aggressione Antonio Bianco nel   Manuale di autodifesa  del settimanale   giallo 

  

In  Italia il taser non può essere portato con sé liberamente, a meno che non si sia in possesso di un porto d’armi che sia valido per la difesa personale. Si tratta di un’arma propria, vale a dire di un ogge$o il cui scopo principale è l’offesa alla persona, proprio come le armi da fuoco o altri strumenti la cui natura e realizzazione le rendono destinate a essere utilizzate per ferire. Questo, in parole povere, signifca che nessuno può passeggiare liberamente con un taser in tasca o nella borsetta, nemmeno per difendersi da potenzianli aggressori. Anche se si è in possesso di un porto d’armi, il taser non può essere portato con sé nemmeno per il semplice trasporto, come nel caso in cui ci si debba spostare da casa propria a un’armeria o viceversa. Occorre un porto d’armi specifico per difesa personale. Questo significa che lasua custodia e il suo trasporto sono regolamentati dalla legge sulle armi. Il porto d’armi, per fare chiarezza, è una licenza che permese di detenere e utilizzare armi da fuoco, ma non è sufficiente per il taser. In questo caso, è necessario un permesso specifico che ne autorizzi il trasporto e l’uso, come il porto d’armi per difesa personale. Lo possono usare invece le forze di polizia e i carabinieri, che sono autorizzati a portarlo con sé per l’esercizio delle loro funzioni, per respingere una violenza o vincere una resistenza, sempre nel rispetto della proporzione rispetto al pericolo. Ma perché tutte queste atteenzioni? Perché l’uso improprio del taser potrebbe causare danni collaterali che possono nuocere gravemente a chi viene colpito: per esempio l’impatto col suolo a seguito della scarica oppure il possibile aggravarsi di pregresse patologie cardiache. Come per tutte le armi, sono necessari una conoscenza profonda, una formazione e un addestramento specifici prima di poterle utilizzare. Gli effetti della scarica elettrica che deriva dal taser comprendono stordimento, confusione e un effetto paralizzante della durata di alcuni secondi: il tempo necessario per immobilizzare un sogge$o o fuggire da un’aggressione. Essendo studiato per sortire effetti temporanei e non permanenti, il taser viene quindi annoverato tra le armi non letali.Aggiungo,insieme  ai link  sotto    per  chi  volesse  approfondire l'argomento,  ai  consigli di bianco   un altra    forma  di   prevenzione   o  d'autodifesa  conro la   violenza  di genere   \  femminicidio    è  l'autodifesa  verbale   ovvero  l'arte di gestire gli attacchi verbali, le provocazioni e le situazioni conflittuali attraverso l'uso consapevole delle parole, del tono di voce e del linguaggio del corpo, senza ricorrere alla violenza fisica. L'obiettivo è proteggere la propria integrità emotiva e la propria autostima,mantenendo la calma e, se possibile, preservando la relazione.  Infatti   è difficile credere che non sia capitato a quasi tutti di ricevere un’aggressione verbale, e non concordare sul fatto che si tratti comunque di un atto di violenza.

 Imparare le strategie di autodifesa verbale è fondamentale perché le parole hanno un peso specifico e la loro forza non si imprime nella carne ma insiste, attraverso la sua eco, sull’aspetto emotivo delle persone, scavandoci lentamente un solco ampio. Un processo da cui sembra arduo sfuggire e opporsi, anche se in realtà ci sono dei metodi per sottrarsi a questo con efficacia. Dobbiamo imparare a difenderci da scomode situazioni, proprio per evitare che l’erosione psicologica porti a termine la sua funzione distruttiva che puà portare  ad  accettare  violenze  fisiche    o ei casi più  gravi   al femminicidio o suicidio    . E per iniziare si parte dall’allenamento all’autodifesa verbale. I sistemi per attivarla non sono difficili da adottare ma richiedono pratica: qui ne snoccioliamo alcuni per prendere confidenza col metodo ed evitare di sentirsi intimiditi.  



per  chi  ha  fretta    un video  sintetico  ma  efficace  



Ecco i principi  Chiave:


  • Rimanere Calmi e Lucidi: La reazione istintiva spesso è controproducente. Mantenere la calma è fondamentale per non farsi travolgere dalle emozioni e per poter pensare lucidamente a una risposta efficace. Tecniche come la respirazione profonda possono aiutare.
  • Non Farsi Trascinare: Evita di cadere nella trappola dell'aggressore, che spesso cerca di provocare una reazione rabbiosa o spaventata. Non rispondere con insulti o aggressioni a tua volta.
  • Empatia (ove possibile): Cerca di comprendere il punto di vista dell'altra persona, anche se non lo condividi. Mostrare empatia può diminuire la tensione e aprire la strada a una soluzione.
  • Consapevolezza e Autostima: Riconosci il tuo valore e non lasciare che le parole altrui minino la tua autostima. La consapevolezza di avere gli strumenti per reagire ti rende più forte.
  • "Morbido vince sul duro" (Verbal Jiu Jitsu): Ispirandosi alle arti marziali, questo principio suggerisce di deflettere e assorbire i "colpi" verbali, mantenendo il proprio equilibrio, anziché opporre resistenza diretta che potrebbe alimentare il conflitto.

e le  Tecniche di Autodifesa Verbale:


  • Ignorare o Non Rispondere alle Provocazioni: A volte, la strategia più efficace è non dare peso all'attacco, non alimentando così l'aggressore e facendolo sentire insignificante.
  • Il "No" e la Consapevolezza: Impara a dire "no" in modo fermo e risoluto quando una situazione non ti agrada o ti senti a disagio. Sii consapevole del contesto e valuta se è opportuno partecipare a un dialogo o meno.
  • Porre Confini Chiari: Stabilisci i tuoi limiti e comunicali. Ad esempio, puoi dire "Non accetto che tu mi parli in questo modo" o "Se continui a urlare, interrompo la conversazione."
  • Ascolto Attivo e Parafrasi: Ascolta attentamente ciò che l'altra persona sta dicendo e poi ripeti con calma le sue parole per dimostrare che hai capito. Questo può disarmare l'aggressore e costringerlo a rallentare. Ad esempio: "Quindi mi stai dicendo che pensi che ho sbagliato in questo punto. Puoi spiegarmi meglio?"
  • Domande Aperte: Fai domande che richiedono una risposta più elaborata di un semplice "sì" o "no". Questo può deviare l'attenzione dall'aggressività e spingere l'altra persona a riflettere.
  • Distrazione e Ridefinizione: Puoi provare a distrarre l'aggressore cambiando argomento o riformulando la situazione in un modo più neutro o positivo.
  • Il Complimento Imprevisto: Inaspettatamente, fai un complimento all'aggressore dopo un commento inopportuno. Questo può spiazzarlo e interrompere il flusso dell'aggressione.
  • Disarmare con l'Accordo (parziale): Invece di negare in blocco, puoi concordare con una parte della critica, anche minima, per poi reindirizzare la conversazione. Ad esempio: "Capisco che tu possa sentirti frustrato, ma il modo in cui me lo stai dicendo non mi aiuta a capire."
  • Umorismo (con cautela): L'uso dell'umorismo può stemperare la tensione, ma va usato con attenzione per non sembrare sarcastico o minimizzare la situazione.
  • Prendere Distanza: Se la situazione diventa insostenibile o potenzialmente pericolosa, allontanarsi è la scelta più sicura.
  • Documentare gli Episodi: Nel caso in cui la violenza verbale persista,e  rischia o  arriva  alla  violenza  fisica  tenere traccia degli episodi può essere utile per eventuali conseguenze legali o per dimostrare i modelli di comportamento dell'aggressore.
  • Cercare Supporto: Non affrontare l'abuso verbale da solo. Parlane con amici fidati, familiari o professionisti (psicologi o psicoterapeuti). Il supporto emotivo è fondamentale.
  • Considerare le Vie Legali: In caso di minacce o intimidazioni gravi, o se l'abuso verbale integra un reato (come la diffamazione o le minacce), è possibile sporgere denuncia alle autorità.

                                 per  approffondire  


28.7.24

per allungare il brodo la stampa pubblica un coloquio fra turetta e il padre in cui il padre sminuisce le responsabilità del figlio

IL settimanale  giallo e   il corriere  dela sera  pubblicano  le dichiarazioni del padre di filippo turretta La conversazione, intercettata dagli investigatori e all'interno del fascicolo processuale. Lo so  che    nei post recedenti  m0ero promesso di non riportare  più nessuna news  sulla  vicenda    in quanto   non s'aggiuge  niente   di nuovo  che  non si  sapia  già   . Ma    riporto quest'ultima  novità  , rischgiando di  di predicare bene  ma   razzolare male . Ma  non lo  faccio   per youverismo mediatico   in quanto non aggiunge niente se non che la cultura patriarcale e misogena anticamera dei femminicidi \ violenza di genere è diura a morire talmente è radicata  , ma per dovere di cronaca .

Turetta,il padre:"Momento di debolezza"
"Hai fatto qualcosa, però non sei un  mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista.Devi farti  forza.Non sei l'unico. Ci sono stati  parecchi altri. Però ti devi laureare". 


ma è ancora più grave l'ipocrisia e l'indignazione censoria delle autorità . Infatti oltre a criticare i giornali ed invitarli al rispetto delle parti coinvolte perchè in questo caso la vicenda è un dramma per le due famiglie si dovrebbe fare autocritica , non rendere pubblicabili imponendo il segreto istruttorio o
processurale o se non attinenti alle indagini distruggerle , Ma soprattutto sorvegliare meglio : avocati , cancellieri , segretari delle procure e dei tribuali che passano con o senza € ai giornalisti o loro amici l carte evitrando o riducendo fughe di notizie . E' notizia di ieri che il il segretario dell'Unione Camere Penali, Rinaldo Romanelli, ha commentato

"Grave diffusione parole padre Turetta.La pubblicazione delle intercettazionidei genitori di Turetta è un fatto grave. Non aggiunge nulla alle indagini né alla cronaca,si tratta solo di voyeurismo fuori luogo che rischia peraltro dimettere a repentaglio la stessa incoluumità di due persone che, non solo non hanno commesso alcun reato, ma si trovano a vivere un'atroce sofferenza".

la pubblicazione delle intercettazioni tra il padre e Filippo Turetta durante un colloquio in carcere. Scusate ma come ci si può stupire di quello che ha detto il padre di Turetta? Ciò che ha fatto il figlio è il risultato di quel tipo di genititorialitá in cui si mette il figlio al centro del mondo come essere perfetto e speciale, non gli si insegna ad accettare e metabolizzare un NO e un rifiuto, si trova sempre una scusante a determinati atteggiamenti senza responsabilizzare e se qualcosa non va, non è mai colpa del figlio ma degli altri che sono brutti e cattivi.

29.6.23

femminicidi sempre più emergenza si bbassa l'età dei mostri e delle vittime . Riflessioni a caldo sul caso di Roma

Jakub SchikanederOmicidio in casa (1890)


 Infatti    come dicevo   dal  titolo  il fatto   di roma   lo dimostra   . visto  che  


 Il  FQ  del   29\6\2023  


 mi  fermo  qui  non  perchè  abbia perso le  arole    ma   perchè   come  ho  già  scritto precedemente  per  il  femminicidio di giulia  tramontano     due  parole  sono  troppe  ed  una  è  oco cioè   si rischia    :  l'ovvietà  ed la retorica  con il  rischiuo  di  creare   assueffazione ,  qualunquismo  giudiziario  , o peggio  che   a  fuori  di parlarne troppo   venga  di più parti     chiesto  il silenzio   mediatico   come  era  per  il fascismo  che    tali fatti  di cronaca  venivano  nascosti    e  taciuti per  legge  . 







Pietro Sedda il designer, artista e tatuatore di fama mondiale racconta i suoi nuovi progetti

   dopo a  morte    di  Maurizio Fercioni ( foto   sotto  a  centro ) , fondatore del Teatro Parenti a Milano e primo tatuatore d’Italia Gia...