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3.7.22

i pride non sono solo esibizione -ostentazione o pagliacciate

 "I diritti non dovrebbero dividere politicamente", spiega Alessandro Zan ai microfoni di fanpage prima di unirsi


al corteo arcobaleno di Milano, che ritiene "una medicina contro l'invisibilizzazione".⁣

🗣
"La notizia della morte di Cloe Bianco, isolata ed emarginata, è il caso emblematico che dimostra quanto sia necessaria una legge contro i crimini d'odio. Una legge non ha solo effetti penali, crea cultura in un Paese. Noi siamo riusciti – nonostante il fermo del ddl Zan – a istituire dei fondi per i centri anti discriminazione e le case rifugio grazie al cosiddetto "decreto Agosto". Ci sono già tantissimi centri in diverse città italiane che proteggono le vittime di violenza e forniscono assistenza psicologica, fiscale, sociale a chi subisce discriminazioni.Si tratta di una rete importante di sostegno, ma bisogna assolutamente lavorare nelle scuole : la scuola forma i cittadini di domani, quella è la base da cui partire. Dando ai bambini la consapevolezza che la differenza è un valore contribuiamo a contrastare l'odio nella società"⁣
Alcuni diranno che Combattere x i propri diritti non significa fare pagliacciate, si possono pretendere anche manifestando in modo sobrio . Ma finche c'è rispetto si può fare come suggerisce Lina Nappi : << certo che è possibile, ma noi preferiamo combattere con allegria>>perchè fin quando non insulta l'altro ognuno ha diritto di esprimersi come vuole,se a te sembra una pagliacciata il problema é tuo.

4.6.22

l'esperienza se usata bene è un antidoto al conformismo

 

  

infatti   questo     ecco  come  dovrebbe  essere  l'esperienza 



[....  da  il figlio del rè -  Poiero Marras  per   il  testo   https://lyricstranslate.com ]


Dimmi cosa mi hai portato,
vecchio servo,
dimmi, cosa mi hai portato.
"Ti ho portato
la miseria della gente,
ti ho portato il suo dolore.
Ti ho portato
la gran rabbia della gente,
ti ho portato il suo tormento.
Ti ho portato
pure un lembo di speranza,
ti ho portato un filo d'erba.
Ecco, adesso, se vuoi,
tu frustarmi potrai, mio re".
 
Prenderò la tua miseria,
vecchio servo,
ne farò la mia esperienza.
Prenderò la tua gran rabbia,
vecchio servo,
ne farò il mio solo affetto.
Prenderò la tua speranza,
vecchio servo,
ne farò la mia allegria.


1.5.19

riflessioni sul primo maggio di Viviana Fabia Pizzi

  dalla  bacheca  di  daniela   tuscano

Viviana Fabia Pizzi
Non aggiungo altra retorica alla retorica. Il lavoro dovrebbe essere costituzionalmente garantito ma sta diventando un privilegio non un diritto. Il lavoro oggi non va più per merito ma per raccomandazione e lecchinaggio. Il lavoro, quando lo raggiungi, spesso è frutto di un compromesso con sé stessi che ti porta ad accettare cose non adeguate alla tua formazione professionale o istruzione.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Il lavoro è più difficoltà se sei una donna. Un lavoro dove in base al sesso un uomo guadagna di più non è un lavoro dignitoso. Il lavoro dove un capo può molestare o addirittura stuprare una propria dipendente non è lavoro. Il lavoro dei mancati metoo per paura di licenziamenti non è un lavoro. Il lavoro che ha bisogno di uno psicologo per permetterti di poter affrontare l'ambiente lavorativo non è un lavoro.Un lavoro in nero non è considerato lavoro dallo stato. Un lavoro a partita IVA che ti porta alla paura costante di non farcela non è un lavoro sereno.Per tutti questi motivi gli italiani hanno visto una speranza nel reddito di cittadinanza. Negarlo significa non voler capire i tempi in cui viviamo.
Buon 1 maggio resistente a tutti. Soprattutto a chi vede il lavoro dignitoso come un miraggio.

1.7.17

a volte anche la banalità può essere preziosa e servire per spiegare meglio la lettura ai bambini ed in alcuni casi reagire alla propaganda razzistica E' il caso di due storie fumettistiche recenti topolino e dylan dog

          
E' il  caso ,  come dicevo dal titolo  ,  di  due   storie fumettistiche  (  quindi indirettamente  è anche una risposta     a  chi  dice ancora  , sempre  meno   ma  ancora  " potenti  " ,  che    i fumetti   sono   per  bambini  ) la prima  è  :  "   topolino e  la  chiave  dell'infinto  " ( Silvia  Martinoli  - Roberto  Martini  )  topolino  n 3214 .,la  seconda  :  " IL terrore " Dylan Dog n  370 Gabriella  Contu - Giampiero Casertano

 Iniziamo dala prima



La storia  è dedicata  a Giacomo Leopardi  che proprio in questi giorni , come tutti gli anni a Recanati ( la sua città natale )    e dove ha  sede il centro studi leopardiani  ,  viene festeggiato  \  celebrato con una serie  d'eventi  .Essa è una buona storia , se pur banale   per chi ha   di  più di  14   anni  e  conosce  topolino  dalle  origini  e  sa  già dove va  a parare  , ma un  ottimo modo per spiegare uno dei poeti più complessi  della nostra letteratura  ai ragazzi  delle elementari \ medie  , unendo poesia  con fantasia Infatti negli intendimenti della sceneggiatrice  c'è  un modo diverso ed accattivante di avvicinare un pubblico estremamente giovanile al poeta che viene disegnato ancora bambino, una scelta che si è rivelata vincente.
Inoltre  e  qui   do  ragione  agli autori   della  storia  << In fondo   non c'è  bisogno  d'avere [ di  raschiare il fondo del  barile o  andare alla ricerca  di nuovi scritti  inediti   stesso discorso   che vale in tutte le forme  d'arte     aggiunta mia   ] un nuovo reperto  per  celebrare  l'infinita a  grandezza   del poeta  di  Recanati . La  testimoniano  questi versi estrapolati da alcune  sue  celebri opere
.



1)

 vaghe stelle  dell'orsa , io   non credea   tornare   ancor
per uso  a  contemplarvi .





2


La  donzelletta viene dala  campagna ,in sul calar  del sole  ,
 con il suo fascio d'erba  ;  e reca  in mano un mazzolin di rose  e viole



dalla video lettura   de Il Sabato del Villaggio di Giacomo Leopardi  di  Adam Vox

   3 


 dalla  storia   (n c0me  le  immagini sopra riportate  )  di  topolino


Cosi
tra  questa
 immmensita
s'annega  il pensier mio  e 
il naufragar
m'è  dolce 
in  questo mare 

La  seconda

L'immagine può contenere: sMS
Niente d'eccezionale   , un po'  banale    almeno per  me  che leggo  dylan  dog    dal  1989  \1990  e po'   scritta    troppo in fretta e al limite della stucchevolezza . Infatti che  abbia un messaggio antirazzista non vuol dire automaticamente che sia una storia di qualità. ben vengano le storie d attualità e il sociale,ma che siano scritte bene, e non con i piedi!
Nonostante  questi difetti  ha colpito nel segno . Infatti  ecco cosa   dice      questo commento , in risposta ai commenti " salvinisti " , presenti  nei commenti sulla pagina fb ufficiale di DD


Alessandro Lucia Ma quelli che s'indignano per una storia contro il razzismo son sicuri di aver capito che in mano hanno Dylan Dog e non il Mein Kampf? No perché quando vi professate vecchi lettori di DYD e vi sorprendete per storie come questa mi vien da pensare che fino a ieri abbiate letto tutto un altro fumetto.

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Ieri alle 0:32

Comunque  era un bel po' che non leggevo un DD che non fosse splatter o horror diretto \ classico .In cui c'era la coraggiosa scelta di giocare con i classici malintesi da commedia (l'esercito alla strumptruppen), il modo in cui si è giocato con i rapporti tra i personaggi. Lo scopo era usare un linguaggio volutamente semplice, comico per veicolare un messaggio serio.


  << L'unica   cosa  di cui  dobbiamo aver paura   è la paura  stessa  >>  ( franklin Delano Roosvelt )  certo  citazione un po' scontata per  coloro non credono alla propaganda  e  alle  verità della televisione  , ma praticamente   obbligatoria   --- come dice anche  lo stesso  Recchioni   nel  dylan  dog  horror  club di  questo numero  ----   dato il tema  di una storia , quella di cui trovate la copertina  affianco ,  bellissima e  banale  al tempo stesso   ma  che  risulta  purtroppo [sic ]  d'attualità .
Un ottimo modo  , come suggerito  da  : <<  credo nel potere del riso  , delle lacrime  , come antidoto all'odio e al terrore  >>  Charlie  Chaplin ,  per  descrivere :  il terrorismo , la  sua psicosi la paura  onnipervasiva  ed  onnipresente  per  un nemico   invisibile  o   costruito ad  arte   dalla propaganda  [  vedi  post   ]  che  potrebbe colpire  in qualunque  luogo ed  in qualunque momento  .
Infatti : <<  qui  chi non terrorizza  , s'ammala  di terrore  >> (  Fabbrizio De  Andrè  )   ma  evidentemente  i  soliti   salvinisti   e  company  che  si  bevevono le  verità ufficiali   e    non  si pongono domande  \  mettono in discussione    od  esprimono dubbi    dicono  che  è buonista  





3.8.16

IN PRINCIPIO ERA CHIARA di © Daniela Tuscano

per  approfondire



C'è voluta una spaventosa scia di sangue perché ci guardassimo negli occhi, riscoprendoci fratelli e sorelle. Eppure, un tempo, eravamo amici. Un tempo in cui una cristiana, una donna, un'italiana di nome Chiara Lubich poteva salire su un minbar e proclamare la bellezza dell'unico


Dio. Senza rinunciare a uno iota del Vangelo ma parlando una lingua universale.
da  Wikipedia
Forse perché il Padre Nostro - per usare la definizione d'un giovane intellettuale siriano - è una preghiera "neutra", plasmata su tutti; o forse perché tutti vogliamo la stessa cosa. Stare in pace. La vita è così breve e preziosa.
Le donne lo sanno, perché da esse tutto origina. Sono le sentinelle che anticipano l'aurora. Insieme arrivano prima e insieme procedono.
Se oggi papa Francesco può proclamare che non è la religione, ma il potere e il denaro a scatenare le guerre, lo si deve a quel principio, a quella donna fragile sul minbar, in una moschea americana, vent'anni fa.

                                     © Daniela Tuscano

28.6.15

perchè non ho messo l'arcobaleno colorato sula mia fotografia di facebook per il gay pride

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7La  risposta  al  titolo  del post  è perchè  non mi  và  di uniformarmi , finché  è possibile , alla massa  e   proprio  come  questa  Significativa Scena



tratta dal premiato ed emozionante film "L'Attimo Fuggente ITA" (Dead Poets Society ITA) interpretato dal grande Robin Williams e riguardante la Società, il Conformismo, l'Individualità e la Libertà......io come si dice

                                              di Duca Di La Naciola


anche nel film : << Prof. Keating: "Come Disse Frost, Due Strade Trovai nel Bosco e Io Scelsi Quella Meno Battuta ed è per Questo che Sono Diverso.">>.
Infatti ho un punto in comune con la mia carissima amica e compagna di strada

Desy Fornara
Ieri alle 20.54 · 
DEVO andare a fare la lampada? Chi dice che DOVREI essere più femminile? Chi dice che DOVREI guardare un Luca e NON una Pamela? Chi dice che DEVO smettere di fare battute, chi dice che DEVO essere seria? Chi dice che DEVO essere più accomodante? Chi dice che DEVO mettere da parte i miei istinti? Chi dice che DEVO nascondere alcuni pensieri? Chi dice che DEVO fare le cose per piacere agli altri quando io preferisco piacere a me? Chi dice che DEVO uniformarmi a voi? Chi siete voi

per decidere? Parliamone, se mi vuoi cambiata non è me che vuoi. Io sono questa e non cambierò solo perché DEVO. Oltretutto se ti senti infastidito dal mio modo di essere, o di fare, quando comunque nessuno ti ha invitato nella mia vita, probabilmente la tua deve essere molto noiosa. Tutti fissati con l'esteriorità, con i dogmi e con le etichette... Io ho smesso di guardare con gli occhi, e quindi il veicolo terreno, io vi guardo con lo spirito, e quindi vi vedo come Anime di Luce e, vi dirò, siete tutti bellissimi !
Emoticon heart pace Emoticon heart





Quindi     come potete notare  non sempre  è necessario  mettere  ed  usare simboli per  dimostrare  la propria diversità  e  contrastare   ed reagire  alla  deriva   della nuova  maggioranza silenziosa   minoranza  di retrogradi ed ipocriti  vedere  il secondo link  ad inizio  post e  soprattutto e  qui  concludo il post  d'oggi  sempre  dalla  bacheca  dell'amica  Desy


con questo è tutto notte  Gente 

12.6.15

Eco e gli imbecilli del web

di , 11 Giugno 2015 20:40
Umberto Eco ha ricevuto la laurea honoris causa in “Comunicazione e cultura dei media” dall'università di Torino, la stessa dove, nel 1954, si era laureato in filosofia. Ne aveva proprio bisogno. Oggi una laurea honoris causa non si nega a nessuno, ce l’hanno cani e porci.E visto che è esperto di “Comunicazione e cultura dei media” può, a buon diritto, esprimere il suo autorevole parere sul
web. Ed ecco cosa dice: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio  Nobel. E’ l’invasione degli imbecilli.”.  Il nostro illustre semiologo forse dimentica che il fatto che tutti abbiano diritto di parola, compresi gli imbecilli, non è un’invenzione dei social media, è un principio cardine della democrazia, garantito dalla nostra Costituzione. Ed Eco è uno di quelli che, da buon intellettuale di sinistra, dovrebbe difendere con tutte le forze ed a costo della vita, Voltaire insegna, il diritto alla libertà di pensiero e di espressione a tutti: imbecilli compresi. Ma evidentemente il nostro intellettuale, ormai ultra ottantenne, deve aver avuto una qualche piccola crisi d’identità, o forse teme che se tutti hanno diritto di esprimersi possa risultare sminuita la sua autorevolezza. E non se la sente più di accettare il fatto che tutti abbiano diritto di parola (e magari di voto) e che, sui social media,  il suo pensiero  sia sullo stesso piano di quello dello scemo del villaggio.Insomma, la democrazia sarà una gran bella cosa, la Costituzione pure, ma non è accettabile essere sullo stesso piano di qualunque imbecille perché (come diceva il marchese del Grillo ai popolani): “Io so’ io e voi non siete un cazzo.”. Peccato che il nostro filosofo e semiologo di grido abbia aspettato 83 anni per rendersi conto di questo piccolo inconveniente. Meglio tardi che mai. Eh sì, caro Eco, chi concede il diritto di parola a tutti, idioti compresi, non è internet, è la democrazia. L’ha capito un po’ tardi. Ma non è il solo ad avere i riflessi lenti. C’è una folta schiera di illustri pensatori, specie di area sinistra, che solo in età avanzata scoprono l’acqua calda e si rendono conto delle stronzate che hanno sempre spacciato per ideologia e verità assoluta e per una vita hanno scassato gli zebedei a chi non era d’accordo con loro. Così Umberto Eco oggi scopre che non gli va bene quello strano principio dell’uguaglianza dei cittadini, la libertà di espressione e che  il suo eccelso pensiero sia sullo stesso piano di quello dello scemo del villaggio.Quindi, caro Eco, visto che l’uguaglianza sancita dalla democrazia le va stretta e ritiene ingiusto il diritto di parola a tutti, cominci a riflettere sui principi fondanti di quella democrazia che si dà sempre per scontata, come miglior sistema possibile, quel sistema così perfetto che lo  si vuole esportare ed imporre, anche con la forza e le bombe, in paesi esotici dove la gente segue ancora i califfi, porta in testa il turbante o un canovaccio da cucina tenuto con una specie di giarrettiera e sembra ferma a Le mille e una notte, è allergica  ai diritti umani come noi li concepiamo ed ha  una congenita idiosincrasia nei confronti dei principi di uguaglianza e democrazia. Ecco, caro professore, faccia un accurato studio sulle contraddizioni della democrazia e cerchi, se le riesce, di trovare la soluzione al problema della quadratura del cerchio “democratico”: come conciliare la libertà di parola a tutti e la necessità di distinguere il pensiero dell’imbecille da quello del premio   Nobel. [.....] continua qui sul blog torredibabele.blog.tiscali.it  )  .Ora   anch'io come  il mio utente  fb  



Marini Antonello Io penso che Eco si riferisce ad una questione in particolare, non tanto ai social in generale, ma alla possibilità che abbiamo tutti di registrarci e commentare anche gli articoli di giornale, privilegio questo che sino all'avvento di internet era esclusivo dei cosiddetti titolati opinionisti ( spesso pagati lautamente ), oggi ognuno può dare il suo parere, giusto o sbagliato che sia e questo è positivo, d'altronde la cultura collettiva altro non è che l'insieme generale universale del pensiero umano composto da cose intelligenti e da stupidità ma è l'umano pensiero e se mancasse anche una sola stupidita o una intelligenza non sarebbe questo che stiamo vivendo e costruendo insieme, inoltre se così non fosse, non avremo bisogno della capacità di discernimento per determinare ciò che è gusto o sbagliato, il vero problema e l'assenza di veri grandi intellettuali capaci di correggere il pensiero laddove sia errante e capaci di farlo corrente universale come i grandi del passato Foscolo e Carducci il cosiddetto " pessimismo cosmico", o la lunga strada "dell'illuminismo" da Democrito a Locke. Come definire la corrente degli Ecchiani se non " del dogmatismo intellettuale " o nuova Aristocrazia mediatica ove solo i "migliori hanno diritto " e nessuno può più distinguere i cazzari da chi dice cose giuste e se al bar qualcuno dice < < ci tolgono il pane di bocca >> è una cosa semplice, una cosa vera e per il principio di Ockham di due verità la più vera " è " sempre la più semplice possiamo affermare che anche nei bar o nelle fabbriche o nei vari luoghi di lavoro ove risieda la gente c'è molta intellettualità forse anche più profonda di quella dei titolati ai quali manca l'elemento principale per comprendere qualcosa d'altro la propria ragione cioè l'umiltà.
Ma    allo  stesso     tempo  come   L'altro mio  utente   

Giorgio Pintus Eco ha fatto una battuta a margine di una manifestazione, neanche tanto originale perchè già sentita tante volte, forse anche da chi oggi lo critica pesantemente. Non ha evocato l'inquisizione e tanto meno la censura, ha semplicemente detto che nei social ci sono legioni di imbecilli. Come dargli torto?
Mi pongo  tale domanda  . In   cui  la  disinformazione  e  le  bufale   di siti  spazzatuira  o presunti tali visto che  in mezzo alla spazzatura  posso nascondersi delle perle   pagina Catena Umana? Ecco, è una pagina fb, con relativo sito web (http://www.donotlink.com/dbjr, nel quale, nella sezione "Chi siamo", vi è un video tributo a Giorgio Almirante), che altro non fa che diffondere ignoranza che spaccia per controinformazione.Numerose sono le bufale, come quella di immigrati che hanno crocifisso un gatto in nome dell'Islam, del moribondo a cui Renzi ha tagliato i fondi o quella delle volontarie italiane che facevano sesso con i guerriglieri islamisti, partite da loro e prontamente SBUGIARDATE da siti come BUTAC (Bufale Un Tanto Al Chilo) e Bufale.net, ma quando ormai erano diventate virali  ( condivise addirittura da quel geniaccio di Gasparri) fomentando l'odio dei fessi  ma  anche   di chi è  in buona fede   che non controllano le fonti o  non fanno in tempo  e abboccano a qualunque cosa leggano se accompagnata da un "NESSUNO TE LO DIRA' MAI!" O   NON  TE LO DICONO, ecc  . Grazziearcazzo, è   nel 90 %  dei casi  'na stronzata  o  meglio  per  usare espressione  ormai tipica  entrata  nella nostra cultura  nazional popolare  

Molti miei contatti ci , sic, cadono spesso  ed oltre ad avvisarli altro non posso fare. Loro invece altro non fanno che diffondere odio producendo BUFALE a ripetizione, una più grande dell'altra, spesso arrivando a condividere spacciando per veri degli articoli di LERCIO (come quello del gatto gonfiato come un palloncino in un campo rom e usato per giocare, ai limiti della fantascienza). Poco importa se a causa loro gli idioti inneggiano a Hitler e la destra trova ignoranza su cui mangiare. Poco importa, ci sono i clic.
 Ora l'unica controinformazione, è l'informazione corretta. Non le bufale  o al limite  se   succede  fare  autocritica  e pubblicarne  la smentita  . Anche se purtroppo  , esperienza  personale vedi   la notevole  posizione   del  post ( è   tra  i  primi 10 post  più letti  del  nostro blog  ) 
  scritto 3  anni or sono  sul  kebab la sua tossicità nonostante  abbia  pubblicato un anno dopo un post  che aggiornava  \  rettificava   smentendolo    .Dello stesso identico "spessore intellettuale", a  linlk  prima  citati   sono le pagine (e i rispettivi siti) Piovegovernoladro e Dimissioni e tutti a casa (che di condivisibile  hanno solo il titolo )  e il  sito  da  cui  ho preso l'articolo  d'apertura  del post  il  torre  di babele  

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...