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31.8.25

Le inossidabili cricche delle panchine I nonnini della città e i ritrovi all’aperto: «I centri anziani non fanno per noi»

Chi lo ha detto  che i punti di aggregazione   siano solo  i centri per gli anziani .Basta anche una  panchina   o  una  piazza  . Almeno     nella mia  regione la  sardegna  e  nel  sud    è  cosi vai in piazza  o nei parchi     e  vedi    tali   cose tutti i giorni   

unione  sarda  31\8\2025 


Selargius.
Se c’è una certezza è che basta camminare per le vie di Selargius per incontrarli riuniti in gruppetti nelle solite strade. «Quando non ci saremo vorrà dire che saremo morti», dicono in coro.
I gruppi
Sono gli anziani “ribelli” della città, dai 60 ai 101 anni, che snobbano i centri dedicati («troppa gente e tutti che litigano») e che preferiscono invece le panchine e i gradini. Estate e inverno non fa differenza: in via Manin c’è da una parte la cricca della panchina, dall’altra quella della serranda, che si uniscono a seconda di antipatie e simpatie.Più avanti in via San Martino c’è la postazione estiva, a destra dove c’è l’ombra, e quella invernale, a sinistra, dove c’è il sole. E poi a Si ‘e Boi ci sono quelli che giocano a pinella liberi e senza costrizioni e orari da rispettare.
Le storie
In via Manin si arriva presto. Alle 9 la panchina è già piena. «È un bel posto e c’è fresco» dice Lucio Vacca 73 anni, «abito qui vicino, scendo di casa e faccio quattro chiacchiere. Io non vado ai centri comunali, perché dovrei rinchiudermi? Qui si sta bene all’aria aperta». Nella compagnia della panchina c’è anche Mario Ledda, 91 anni: «Sono l’anziano della comitativa», racconta, «sono anche nonno ma ogni tanto vengo qui a trascorrere un’oretta e vado d’accordo con tutti. Nei centri comunali c’è troppa gente e un biliardo che è sempre occupato». Dall’altra parte, nella cricca della serranda, ecco Renato Pala 78 anni: «Noi di solito ci incontriamo la mattina. Prendo il caffè e poi eccomi qui. Quanto arriva il sole, che problema c’è? Prendo la seggiola che ho in macchina e mi siedo all’ombra».
Chiacchiere e amicizie
Nel ritrovo estivo di via San Martino c’è Tiziano Cocco 87 anni: «Tra noi c’è anche un signore di 101 anni che oggi non è venuto» racconta, «qui ci troviamo bene, si chiacchiera, si legge il giornale. È vent’anni che non vado nei centri comunali perché ci sono troppi gruppetti, si litiga, qui si sta meglio».Il rito del giornalePiù avanti Giuseppe Orrù 79 anni legge la sua copia dell’Unione Sarda. «Il primo appuntamento è in edicola a comprare il giornale» racconta, «poi vengo qui dai miei amici e commentiamo le notizie. Trascorriamo qualche ora e stiamo bene». Franco Putzolu 72 anni conferma: «Col caldo che fa, qui prendiamo il fresco. Ci siamo tutti i giorni. Se non ci trovate allora vuol dire che siamo morti. Cosa ci facciamo nei centri comunali? Qui vediamo la gente passare, chi fa la spesa e commentiamo, guardiamo. E stiamo bene».

5.4.23

fare foto non è solo schiacciare un bottone e via . ma metterci dentro ma fare filosofia e uno psicologo .le foto di Eliana naddeo


 Ero  in crisi   ed  avevo messo  in  un cassetto   le mie macchine   fotografiche  non  non avevo voglia     ed  non trovavo ispirazione  .  Ma  navigando in rete   fra  gli account  di istangram   ho  trovato  quello  di Eliana   Naddeo  (  ritratto  al lato   )  alias nadel.artgrafik (  potete  trovare  le  sue    bellissime  foto   sul  suo account   istangram    https://www.instagram.com/nadel.artgrafik/e  sul  suo  sito   https://www.nadelartgrafik.it/) . Essa   è   una  bravissima  fotografa   di  Reportage and portrait.  Infatti   sfogliando  le  sue  fto  su  istangam e il  suo  sito     ho  non  solo   approfondito  come  affrontare  determinate  situazioni  e  come migliorami   in esse  .  Esempio    nei   ritratti  ho  capito     che   bisogna   : <<     Ascoltare oltre che osservare. Il ritratto deve parlare della persona che si affida ai mei occhi, non superficialmente, in maniera plastica o asettica, ma trasmettendo qualcosa di più profondo. Per questo, trovo utile, prima di una sessione di scatto, creare un contatto, un filo invisibile: chiedo alla persona di raccontarsi, cerco di capire cosa far risaltare, in modo da dare forma concreta al risultato finale >>(  dal  suo  sito ) . a  cogliere  meglio l'attimo    e a provare a  Renderlo  eterno perchè  certi momenti  sono  irripetibili ed  fugaci  .

  per  gentile  concessione  dell'autrice  

In questi giorni riflettevo un po’ su questo, leggendo, ascoltando e guardandomi intorno: siamo tutti eroi, ciascuno a...Pubblicato da Eliana Naddeo su Lunedì 6 febbraio 2023






Infatti ha ragione la vera fotografia non è solo quella che facciamo con una con una macchina fotografica o il telefonino perchè nella dentro ci mettiamo ( o almeno dovremmo ) , ciascuno a modo suo tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato

1.11.22

un prete che è sceso fra la gente ed uscito dal tempio il caso di don totoni cossu di bitti che non avendo chiesa ha detto messa in un bar di paese

canzone consigliata

Qualche  giorno  fa  mettendo  in ordine  i  giornali    ho trovato   , credendo fosse  d'ieri  ,    l 'unione  sarda    (   trovate  a sinistra  lo  screenshot  visto  che  l'archivio  è a €💰) 
invece  era     d'aprile  di quest'anno ,  e  all'interno  cera  un  ho  trovato  l'articolo  sotto riportato .  Ho  cercato in rete la  notizia o  qualcosa  su  don Totoni Cossu  ,   ho  trovato  solo  questo  video trovato  grazie  ai motori   di ricerca     fra quelli di    facebook 


 

Ora direte che strano . Mah i non ci vedo niente di strano . Anche Gesù se vivesse oggi e vedesse le chiese vuote o piene solo a Natale o pasqua o la crisi di vocazione farebbe la stessa cosa . Come ha

detto l'amica Dulcinea nel post : << il cambiamento non lo si può fermare >> esso è un rimedio per  non morire ed aprirsi alla gente credente tiepida e anche perchè no a quelli dubbiosi o non credenti oppure come me laico credenti \ senza chiesa cioè non praticanti . 












Poi non è una novità tali atti sono già stati fatti in passato  come  la  storia      trovata  in   rete   durante  le  ricerche 

 da  https://www.larena.it/territori/  28 novembre 2017 


La Bibbia si legge anche al bar
Sette incontri tra birre e caffè


                                           Lidia Morelato


 «La Bibbia al bar». È la nuova ed originale proposta della Comunità pastorale di Salizzole, Bionde ed Engazzà, che al bar, davanti a un caffè a un bicchiere di vino o ad una birra, offrirà la possibilità di conoscere i testi dei Vangeli che parlano di cibo. Sette appuntamenti della durata di un’ora ciascuno, che
si svolgeranno nei luoghi di ritrovo del paese secondo il format della tradizionale Lectio divina: lettura del Vangelo, approfondimenti, comprensione e condivisione. «Gesù andava in mezzo alla gente a predicare parlando un linguaggio comprensibile per farsi capire», riferisce don Massimiliano Lucchi, parroco di Salizzole insieme a don Luca Pedretti. «Quest’iniziativa», aggiunge il sacerdote, «è il tentativo di diffondere la Parola di Dio con una modalità evangelica fuori dagli schemi». Si tratta, infatti, di un vero e proprio percorso, caratterizzato da varie esperienze, dove la tradizionale lettura del Vangelo sarà arricchita con immagini, slide e degustazioni che contribuiranno ad approfondire e semplificare la comprensione dei testi sacri. Nel primo incontro che parla di vino, per esempio, è previsto l’assaggio di vino nuovo e vecchio per coglierne le sostanziali differenze. «La gente va al bar per rilassarsi e in questi momenti è più ricettiva e predisposta all’ascolto», aggiunge don Massimiliano, meglio conosciuto da tutti come don Max, «quindi la proposta evangelica può avere un peso diverso con la possibilità di andare più in profondità. Vedremo quale riscontro avrà». L’idea della «Bibbia al bar» è stata molto apprezzata anche dagli esercenti che l’hanno accolta fin da subito con entusiasmo. «È sicuramente una bella iniziativa», sottolinea Scila Tedesco, titolare del bar da Ugo insieme alla sorella Valentina, «che può avvicinare anche persone diverse dagli avventori abituali». «Tanta gente», aggiunge la barista, «ha visto la locandina e ha chiesto informazioni incuriosita dall’accostamento del bar con parroci e Bibbia». Il primo appuntamento su «Vino nuovo in otri nuovi» si terrà questa sera, alle 21, proprio al bar «Da Ugo», in piazza Castello. Si proseguirà poi il 4 dicembre al bar «L’Angolo» con «Dammi da bere l’acqua viva». Il 5 dicembre, alle 17.30, toccherà al bar «Capitel» con «Hai tenuto da parte il vino buono»; il 12, alle 20.30, appuntamento al bar «Colombini» di Bionde con «Voi stessi date loro da mangiare», e il 13, alle 21, alla «Cantina» con «Avevo sete e mi avete dato da bere». Il 20 dicembre, alle 21, sarà la volta del bar «La Pinta» con «Non di solo pane vive l’uomo». La rassegna si chiuderà il 21 dicembre, alle 18, al bar «Isoli» di Engazzà con «Prese il pane e rese grazie». Già alla vigilia dell’inaugurazione, in paese la singolare iniziativa sembra gradita da un ampio pubblico, considerato che il calendario dei sette appuntamenti postato sulla pagina Facebook della parrocchia in pochi giorni ha avuto 2.400 visualizzazioni con altrettanti «mi piace». Un canale evangelico alternativo che mira ad avvicinare anche nuovi i fedeli ed in particolare i giovani. Anche se per la verità, a Salizzole, contrariamente a quanto si possa pensare, l’affluenza alle messe festive e alle funzioni religiose - per esempio, a Bionde, questa settimana sono in corso gli esercizi spirituali - è ancora piuttosto elevata rispetto alla media nazionale, come tengono a rimarcare i parroci. È una comunità vivace con un bel gruppo di giovani e adolescenti, dove è presente anche una compagnia teatrale, composta da un’ottantina di elementi capitanati da don Max, che diffonde il messaggio evangelico attraverso il linguaggio dell’arte.

                                        
quindi come le  note     della  famosa     canzone  , pietra miliare  del rock ,  di Bob  Dylan   the time we are a changin

Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...