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3.3.16

che palle il tormentone petaloso sembra non finire mai . infatti Il papà di Matteo vuole registrare "petaloso", ma ci sono già tre brevetti

  puntata precedente  


Ecco che come previsto dal pst precedente ( vedere url sopra ) intorno a questo povero bambino , reo d'aver inventato per caso un neologismo , si sta consumando una battaglia legale ed economica ( leggi € ) simile se non uguale a quella di Macaulay Culkin il protagonista di mamma ho perso l'aereo

da  http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/ del 03 marzo 2016

IL MARCHIO PETALOSO IN TRE SBARRANO...LA PAROLA INVENTATA
Il marchio Petaloso In tre sbarrano la strada ai Trovò
Il papà di Matteo vuole usarlo per aiutare i bambini Ma c’è chi lo ha preceduto: contano data e certi particolari






COPPARO. Ha una motivazione supplementare, Marco Trovò, per «andare fino in fondo» nel tentativo di registrare il marchio Petaloso, imperniato sulla parolina inventata dal figlio Matteo. «Vorrei far ricredere tutte le persone che ci hanno criticato, anche per insegnare a mio figlio che questa favola può avere un lieto fine - racconta dopo aver depositato il marchio alla Camera di commercio di Ferrara - Lo ribadisco, vogliamo usare l’invenzione di Matteo per aiutare i bambini di Copparo, di sicuro non intendiamo speculare nè tantomeno guadagnare soldi, tanto che l’eventuale ricavato dello sfruttamento commerciale del marchio sarà riversato ad una onlus per la quale ho già chiesto l’aiuto del sindaco».
La questione del brevetto non si preannuncia però di facile nè rapida risoluzione. Già lunedì, in largo Castello a Ferrara («mi hanno aperto subito tutte le porte»), Trovò ha scoperto che c’erano tre marchi registrati come Petaloso, uno dei quali addirittura con validità comunitaria, e tutti depositati il venerdì precedente. Ha proceduto ugualmente perché il nome non è l’elemento decisivo per definire l’originalità di un marchio, ma ora si apre una fase d’incertezza: al di là della conferma della registrazione da parte del ministero dello Sviluppo economico, che riguarda solo questioni formali ma si prenderà comunque qualche mese, bisogna vedere come reagiranno gli altri depositanti. Sì, perché l’avere inventato la parola non conferisce alcun vantaggio ai Trovò: «In queste questioni di brevetti, che sono delicatissime, conta solo il fattore tempo, cioè chi ha depositato per primo, e le caratteristiche dei marchi» spiega Mauro Giannattasio, direttore della Camera di commercio. In pratica Trovò potrebbe paradossalmente essere chiamato in causa dagli altri tre, ed essere costretto a cambiare qualcosa. Il marchio da lui registrato è stato disegnato da Matteo, e rappresenta una grande margherita con al centro della corolla un mondo, 22 petali con occhi e bocca (i compagni di classe copparesi), un sole che rappresenta lo stesso bambino e la scritta Petaloso nel corsivo del figlio. Su questa scommessa ci ha già messo un migliaio di euro, la famiglia copparese, e non vuole mollare. (s.c.)

2.3.16

La parola inventata dal piccolo Matteo registrata con un marchio alla Camera di commercio. Ma ce ne sono già altre, il padre: ci batteremo, dev'essere una favola a lieto fine


Petaloso' diventa un brevetto: "Vogliamo aiutare i bimbi di Copparo"

La parola inventata dal piccolo Matteo registrata con un marchio alla Camera di commercio. Ma ce ne sono già altre, il padre: ci batteremo, dev'essere una favola a lieto fine.






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Petaloso con il piccolo Matteo

COPPARO. «Voglio un lieto fine per la favola di Matteo, e questo è anche il suo desiderio: lotteremo per questo risultato, non ci fermeremo di fronte a nulla». “Petaloso”, l’aggettivo inventato dal piccolo Matteo Trovò, diventa un marchio brevettato alla Camera di commercio, per volontà dell’intera famiglia copparese rappresentata da papà Marco, che ha speso l’intera mattinata di lunedì (e pure una multa per divieto di sosta) per sbrigare le pratiche burocratiche in largo Castello. Il tutto con un obiettivo ben preciso: «Raccogliere fondi per realizzare qualcosa d’importante per i bambini di Copparo, in collaborazione con le istituzioni del paese che già mi hanno promesso il loro aiuto» racconta Marco.
messo il loro aiuto» racconta Marco.


Copparo, Matteo inventa la parola "petaloso" e la maestra la invia alla CruscaIl Piccolo Matteo della terza elementare Marchesi di Copparo (Ferrara) inventa l'aggettivo "petaloso" per descrivere un fiore. La maestra Margherita Aurora decide di inviare il lemma all'Accademia della Crusca che lo valuta positivamente. "Uno dei miei miti è Gianni Rodari, il poeta diceva che dagli errori possono lascere grandi opportunità"
Copparo, Matteo inventa la parola "petaloso" e la maestra la invia alla CruscaIl Piccolo Matteo della terza elementare Marchesi di Copparo (Ferrara) inventa l'aggettivo "petaloso" per descrivere un fiore. La maestra Margherita Aurora decide di inviare il lemma all'Accademia della Crusca che lo valuta positivamente. "Uno dei miei miti è Gianni Rodari, il poeta diceva che dagli errori possono lascere grandi opportunità"
Il marchio è rappresentato da una grande margherita (come Margherita Aurora, l’insegnante che ha dato l’avvio alla favola con il suggerimento di scrivere all’Accademia della Crusca) con un mondo come corolla, e 22 petali, tanti quanti i compagni di classe di Matteo, 8 anni, con la parola in corsivo. «È stato lui stesso a disegnarlo - spiega il padre - abbiamo dovuto spiegargli cosa volevamo fare, cioè proteggere la parola inventata da lui per aiutare altri bambini. E Matteo ha subito indicato una priorità: finire il campetto da calcio dell’oratorio. Poi ci sono le Lim della maestra Margherita, i giochi del parco di Copparo...». Per fare questo i Trovò stanno pensando di costituire una onlus alla quale far affluire i soldi che arriveranno dallo sfruttamento commerciale del marchio, previa selezione accurata delle offerte: «Il sindaco di Copparo si è già detto disposto ad aiutarci, Confartigianato e la stessa Camera di commercio lo stanno già facendo»..


Copparo, Matteo inventa la parola "petaloso" e la Crusca la valuta positivamenteIl Piccolo Matteo della terza elementare Marchesi di Copparo, in provincia di Ferrara, svolgendo il compito inventa l'aggettivo "petaloso" per descrivere un fiore. La maestra Margherita Aurora segna l'aggettivo come "errore bello" e decide di inviare il lemma all'Accademia della Crusca che lo valuta positivamente: "Caro Matteo fai usare la parola petaloso a più persone possibile così quando gli italiani la usaranno e la capiranno potrà essere inserita nei nostri dizionari"

Non saranno però tutte... rose e viole, perché qualcuno ha già pensato di sfruttare commercialmente la parola Petaloso e ci sarà da battagliare per ottenere il brevetto esclusivo, stando pure attenti a non commettere errori dal punto di vista legale. «Ma ora, con questo obiettivo di fronte, vogliamo la massima pubblicità: andremo in tv» conclude il padre.

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