La parola inventata dal piccolo Matteo registrata con un marchio alla Camera di commercio. Ma ce ne sono già altre, il padre: ci batteremo, dev'essere una favola a lieto fine


Petaloso' diventa un brevetto: "Vogliamo aiutare i bimbi di Copparo"

La parola inventata dal piccolo Matteo registrata con un marchio alla Camera di commercio. Ma ce ne sono già altre, il padre: ci batteremo, dev'essere una favola a lieto fine.






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Petaloso con il piccolo Matteo

COPPARO. «Voglio un lieto fine per la favola di Matteo, e questo è anche il suo desiderio: lotteremo per questo risultato, non ci fermeremo di fronte a nulla». “Petaloso”, l’aggettivo inventato dal piccolo Matteo Trovò, diventa un marchio brevettato alla Camera di commercio, per volontà dell’intera famiglia copparese rappresentata da papà Marco, che ha speso l’intera mattinata di lunedì (e pure una multa per divieto di sosta) per sbrigare le pratiche burocratiche in largo Castello. Il tutto con un obiettivo ben preciso: «Raccogliere fondi per realizzare qualcosa d’importante per i bambini di Copparo, in collaborazione con le istituzioni del paese che già mi hanno promesso il loro aiuto» racconta Marco.
messo il loro aiuto» racconta Marco.


Copparo, Matteo inventa la parola "petaloso" e la maestra la invia alla CruscaIl Piccolo Matteo della terza elementare Marchesi di Copparo (Ferrara) inventa l'aggettivo "petaloso" per descrivere un fiore. La maestra Margherita Aurora decide di inviare il lemma all'Accademia della Crusca che lo valuta positivamente. "Uno dei miei miti è Gianni Rodari, il poeta diceva che dagli errori possono lascere grandi opportunità"
Copparo, Matteo inventa la parola "petaloso" e la maestra la invia alla CruscaIl Piccolo Matteo della terza elementare Marchesi di Copparo (Ferrara) inventa l'aggettivo "petaloso" per descrivere un fiore. La maestra Margherita Aurora decide di inviare il lemma all'Accademia della Crusca che lo valuta positivamente. "Uno dei miei miti è Gianni Rodari, il poeta diceva che dagli errori possono lascere grandi opportunità"
Il marchio è rappresentato da una grande margherita (come Margherita Aurora, l’insegnante che ha dato l’avvio alla favola con il suggerimento di scrivere all’Accademia della Crusca) con un mondo come corolla, e 22 petali, tanti quanti i compagni di classe di Matteo, 8 anni, con la parola in corsivo. «È stato lui stesso a disegnarlo - spiega il padre - abbiamo dovuto spiegargli cosa volevamo fare, cioè proteggere la parola inventata da lui per aiutare altri bambini. E Matteo ha subito indicato una priorità: finire il campetto da calcio dell’oratorio. Poi ci sono le Lim della maestra Margherita, i giochi del parco di Copparo...». Per fare questo i Trovò stanno pensando di costituire una onlus alla quale far affluire i soldi che arriveranno dallo sfruttamento commerciale del marchio, previa selezione accurata delle offerte: «Il sindaco di Copparo si è già detto disposto ad aiutarci, Confartigianato e la stessa Camera di commercio lo stanno già facendo»..


Copparo, Matteo inventa la parola "petaloso" e la Crusca la valuta positivamenteIl Piccolo Matteo della terza elementare Marchesi di Copparo, in provincia di Ferrara, svolgendo il compito inventa l'aggettivo "petaloso" per descrivere un fiore. La maestra Margherita Aurora segna l'aggettivo come "errore bello" e decide di inviare il lemma all'Accademia della Crusca che lo valuta positivamente: "Caro Matteo fai usare la parola petaloso a più persone possibile così quando gli italiani la usaranno e la capiranno potrà essere inserita nei nostri dizionari"

Non saranno però tutte... rose e viole, perché qualcuno ha già pensato di sfruttare commercialmente la parola Petaloso e ci sarà da battagliare per ottenere il brevetto esclusivo, stando pure attenti a non commettere errori dal punto di vista legale. «Ma ora, con questo obiettivo di fronte, vogliamo la massima pubblicità: andremo in tv» conclude il padre.

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