FATTI NON FOSTE. Siamo a Treviso. Due studenti di religione musulmana di una scuola media sono
stati esentati dalle lezioni sulla Divina Commedia: l'opera è a sfondo religioso, in contrasto con la fede dei due ragazzi. Tutto sarebbe nato dallo scrupolo del professore che ha scritto alle famiglie i cui figli sono
esentati dall'ora di religione, per chiede il consenso a trattare con loro la Commedia. Consenso negato: per loro l'insegnante ha organizzato un programma alternativo, dedicato a Boccaccio (sorvoliamo sul Decameron e l’islam). E’ un fatto preoccupante, perché la letteratura europea è naturalmente pervasa di cultura cristiana (perché non possiamo non dirci, etcc). Invece il professore, più che scrupoloso, pare pervaso di sciocchezze: priva i ragazzi della possibilità di conoscere uno dei più grandi autori della letteratura mondiale, nell’ansia di inseguire un pensiero manicheo, che nulla a che vedere con la tolleranza. Solo con l’ignoranza.
per ulteriori approfondimenti
- Il caso della Divina Commedia censurata in una scuola di Treviso 2 studenti sono stati esonerati dallo studio della Divina Commedia ed è scoppiato il caso
- LA “COMMEDIA” DI DANTE È PER TUTTI: L’OPERA EDUCA ALLA LIBERTÀ ED AL LIBERO ARBITRIO . MA ALLA SCUOLA DI TREVISO NON LO SANNO E LA VIETANO AI MUSSULMANI
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Pubblicato: 28/05/2024 17:09
Tante volte in passato l’hamburger è stato indicato come un simbolo del “mangiare male a tavola”, escluso dalle diete indicate dagli esperti. Oggi, 28 maggio, si celebra però la giornata nazionale del Burger Day 2024, una delle pietanze più diffuse al mondo. Tuttavia, secondo quanto dicono oggi i medici, la sua cattiva fama potrebbe essere esagerata. “Non è corretto mettere l’hamburger nella lista dei ‘cattivi’ perché, in realtà, non esistono cibi buoni o cattivi in assoluto. Dipende da come vengono inseriti nell’alimentazione complessiva,” ha spiegato all’Adnkronos Salute Michele Carruba, direttore del Centro di studio e ricerca sull’obesità dell’università Statale di Milano.
Dal punto di vista scientifico, ha precisato lo specialista, “esiste però una buona e una cattiva alimentazione. Nel contesto di una buona alimentazione, c’è spazio per tutti gli ‘ingredienti’, purché siano consumati nei modi opportuni. Qualsiasi cibo mangiato troppo spesso e in dosi eccessive è nemico della salute. L’hamburger mangiato occasionalmente va benissimo.”
All’interno della dieta mediterranea, considerata dalla comunità scientifica come il regime alimentare con il miglior impatto sulla salute, “la carne rossa è prevista, ma non più di una volta alla settimana,” ha spiegato Carruba. “Se si sceglie l’hamburger come carne rossa, che può essere più grasso rispetto ad altre preparazioni, è importante non esagerare con le quantità e limitare l’assunzione di altri grassi. Esagerare con condimenti e grassi non va bene, mentre accompagnare la carne con verdura è la scelta giusta. Serve soprattutto varietà.”
In occasione del Burger Day, è importante riflettere su come l’hamburger possa trovare un posto equilibrato nella dieta. “Il segreto è la moderazione,” ha ribadito Carruba. Anche un cibo spesso criticato può essere parte di un’alimentazione sana se consumato con buon senso e integrato in un regime alimentare vario e bilanciato.
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Enrico Ruggeri: “Hanno reso banale la musica. Qualcuno aveva interesse a intorpidire le coscienze . Penalizzato perché non di sinistra”
Ruggeri attribuisce la sua " ermaginalizzazione dal mondo dello spettacolo con il fatto che sua “Penalizzato perché non di sinistra”. Ma a cointraddirlo sono sia la sua carriera lontana , se non il minimo indispensabile dallo dello showbuiness e dala cultura del Revival della nostalgia .
Infatti Egli Il 5 giugno compirà 67 anni e, nel suo libro “40 vite” (senza fermami mai» edito da La nave di Teseo), Enrico Ruggeri tenta un primo bilancio della sua vita. Il cantante ripercorre gli ultimi decenni attraverso i suoi 40 dischi e, guardandosi indietro, al
IL Messaggero non risparmia, e fin qui siamo d'accordo , critiche al mondo musicale di oggi, tanto diverso quanto secondo lui peggiore rispetto a quello dei suoi anni: «Tutto è diverso da un tempo – dice il cantautore – Noi suonavamo, oggi ci sono i pc. Stare in uno studio due mesi, giorno e notte, per registrare un disco con persone come te, ormai non si fa più. Creare senza pensare solo al mercato è qualcosa che i giovani non conoscono». Eppure Ruggeri dice di non voler passare per un nostalgico dei bei tempi andati: «Non voglio fare il cantante boomer ipercritico, però quelli di adesso non hanno mai letto un libro, si capisce da quello che dicono: sembrano messaggi di Whatsapp. Gente come De Gregori, De André o Battiato prima di scrivere canzoni avevano sviluppato un loro mondo interiore. Oggi il concetto di idea è stato sostituito dalla “trovata”». Il percorso di Enrico Ruggeri nel mondo della musica è stato baciato dal successo, ma è stato anche più complesso di quanto potremmo immaginare. Le grandi doti del cantautore milanese sono state riconosciute in modo completo solo con il tempo. E il suo carattere indipendente e schietto lo ha portato ad assumere posizioni a volte scomode, come durante il periodo del Covid, quando fu criticato per aver organizzato un concerto in cui non si indossavano mascherine. Meno immediato di altri cantautori, meno “politicamente corretto” (“Io di destra? Non mi piace essere incasellato”, risponde a precisa domanda).<< I grandi cantautori della mia generazione e di quella precedente >> ----- spiega l’artista milanese, a : Enrico Ruggeri: "Hanno reso banale la musica. Qualcuno aveva interesse a intorpidire le coscienze".>>( The Social Post“ ---- erano grandi lettori. Leggevamo tanto e di tutto”. Mentre oggi “è un momento molto incattivito, e questo spirito del tempo temo che non porti da nessuna parte“. Sulla politica, Ruggeri dice che “tutto è diventato tifo, banalizzazione, tutti contro tutti. Il danno peggiore è che così non si costruisce nulla, vince chi banalizza. Io non voglio essere incasellato. Sono una persona libera, non ci sono altri a decidere quello che devo pensare”. Le sue prese di posizione sui social, dove da tempo Ruggeri è molto attivo, a volte sono state impopolari. Il cantautore meneghino non è certo uno che va a cercare il facile consenso: dice quello che pensa. “Ho rispetto per chi ha idee diverse dalle mie e me le sbatte in faccia”, conclude Ruggeri con lucidità. “Ma non capisco perché dovrei spaventarmi per il primo che passa e mi dice di tacere e di pensare a cantare. La mia opinione vale quanto quella degli altri”.
Dopo il vittimismo di Ruggeri c'è quello di Roberto Saviano viene escluso dal programma italiano della Buchmesse 2024 a Francoforte "perché, da un lato, abbiamo voluto dare voce a chi finora non l'ha avuta. Dall'altro, tra i criteri che ci hanno ispirato, c'è stato anche quello di scegliere autori le cui opere fossero completamente originali, quindi si è fatto questo tipo di scelta" spiega Mauro Mazza, ex direttore del Tg2, ora commissario straordinario del governo per il coordinamento alla partecipazione dell'Italia in qualità di Paese d'onore alla Fiera del Libro di Francoforte.e i giornali online, per un motivo a noi inspiegabile, lo scodellano in home page. Fateci capire: il martire Roberto deve essere per forza incluso nelle kermesse culturali a rappresentare l’Italia? È l’unico autore di cui disponiamo? No. Infatti al suo posto andranno “altri scrittori”, come spiegato dal commissario Mazza. Spacciarla come lesa maestà, censura oltre ad essere sciocco, appare ingiusto nei confronti di chi fa lo stesso mestiere di Saviano, magari con meno rumore e meno visibilità .Infatti Il direttore della Buchmesse, infatti, Juergen Boos, ha spiegato che alla Fiera "ci sono anche le case editrici tedesche, quindi ci saranno anche altri autori ospiti, tra cui Saviano". Saranno un centinaio gli scrittori italiani presenti alla buchmesse di Francoforte, ma fra questi ci sono, oltre a Saviano, altri "esclusi", sono: Antonio Scurati, (ormai celebre per il monologo sul 25 aprile oscurato dalla Rai), Alessandro Piperno e Paolo Giordano. Spiega ancora il commissario straordinario Mauro Mazza: "Scurati era stato invitato e ha preferito non esserci. Piperno e Giordano non possono venire per altri impegni". : tra le scrittrici ci saranno, tra gli altri, Chiara Valerio (non proprio meloniana) e Carlo Rovelli (non esattamente un reazionario). Ah: era era stato invitato pure il presunto censurato Antonio Scurati, che ha preferito non esserci. Quindi: de che stamo a parla?