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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Benedetta fra i fiumi

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Chiedo scusa  al compagno di strada   Matteo  se  introduco un post  mandando a  Fncl    coloro che mi dicono    che   riportando tali post  invito  la gente  a  drogarsi  . Perchè tale gente  non ha capito niente degli anni  70  \80  o  gli ricorda  solo come  anni di droga e terrorismo  . Ma  soprattutto non conosce la  situazioni  \  le storie    di  chi  ci  è   caduto   come quella  di Matteo e  di questa  ragazza  di cui parla    questo   documentario   di  Regia: Antonello Branca Formato originale: negativo 16mm Produzione: Antonello Branca Italia, 1976, bn, 66' Documentario sulla penetrazione della droga a Milano negli anni '70. Filomena ha solo 24 anni e racconta con una lucidita' che toglie il fiato il suo percorso di bimba rinchiusa in collegio, scappata di casa, ripresa dalla famiglia e trattata come donna perduta. Racconta il matrimonio con un ragazzo emigrato in Germania, e la sua incapacita' di adattarsi a questa nuova situaz

Orfani dopo il femminicidio: le vittime di cui nessuno parla Sono 1628 dal 2000 a oggi. E ora c’è chi propone per loro aiuti e tutele

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Leggi anche   : Adesso tocca ai diritti delle donne   Nancy Mensa: “Faccio causa allo Stato che ci ha abbandonati”  ANSAMelania Rea. Uccisa il 18 aprile 2011 dal marito Salvatore Parolisi. Insieme a loro, quel giorno, la piccola di 18 mesi da  http://www.lastampa.it/2016/02/23/italia/cronache/ 23/02/2016 GRAZIA LONGO ROMA Perdono nello stesso momento la madre e il padre. La prima, protagonista dell’ennesimo caso di femminicidio. L’altro, autore del delitto, paga con il carcere o il suicidio. Mentre per loro, gli orfani di questa strage che nel nostro Paese miete più vittime della mafia, inizia una seconda vita nell’ombra e tutta in salita.  Se ne parla poco, ma sono 1628, dal 2000 ad oggi, i figli di queste faide familiari costretti a fare i conti con il peso di un dolore che rischia di schiacciarli per sempre, oltre alle difficoltà a trovare una nuova famiglia e un sostegno da parte delle istituzioni, sia da un punto di vista economico che socio-assi

Un cuore e una capanna sul Tevere: i murales di Laura Galletti pittrice clochard e le libertà roitrovate

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Ci sono persone che mettono in pratica concetti filosofici da cattedra sulla propria pelle e con semplicità'  ed  è questa  la prima   storia  o storia  portante  del post  d'oggi  Laura Galletti, 70 anni, vive in una capanna di fronte al Gazometro, a Roma, sul Lungotevere. Prima di ritrovarsi in strada ha lavorato per 30 anni come grafica pubblicitaria "ma avevo una sola certezza, non volevo certezze", racconta. Alla morte della madre e del suo compagno ha deciso di lasciare i "beni materiali e dedicarsi a Dio". Da oltre un anno sta dipingendo un murales di 20 metri: foglie, fiori e animali, che colorano il grigio argine del fiume Strartisti di Arianna Di Cori riprese di Sonny Anzellotti e Leonardo Meuti montaggio di Mariagrazia Morrone 2 giorni fa a61 questa donna e' fantastica, secondo me il sindaco di Roma dovrebbe chiederle aiuto su come abbellire la citta', ma penso che lei potrebbe aiutare ad abbellire tutte le nostre citta' ed an

in una terra di desamistade Il grande esempio: Eva Cannas perdonò chi uccise i suoi fratelli

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 qui   il video  dell'unione  sarda  con lei sue parole   le cronache dell'epoca la   sua  vicenda  raccontata  in A ggiornamento dell’ottobre 2009 al paragrafo dedicato a Eva Cannas nel volume  Cerco fatti di Vangelo , San Paolo 1995, pp. 58s e 289s ] Daniel Lumera  alias  Andrea  Pinna  scrittore sassarese  autore del libro . La cura del perdono Una nuova via per la felicità di Daniel Lumera . € 14,02 € 16,50 -15% . Descrizione «La cura del perdono nasce da una sofferta crisi personale che nel 2005 mi ha investito sconvolgendo salute, relazioni, lavoro, amicizie e ideali. Effimero e inefficace ogni tentativo di uscirne. Poi, quasi all'improvviso, ho scoperto il perdono. In genere questa parola fa pensare alla religione o alla psicoterapia. Nel libro che avete tra le mani, invece, si parla del perdono come di un valore universale dell'umanità, svincolato da qualsiasi appartenenza che non sia alla vita stessa. Il perdono fa parte di una nuova educazione al

"La traviata" intonata sulla linea rossa della metropolitana milanese. quando l'arte viene spontanea e fuori dai circuiti ufficiali

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Pubblicato da Milano Città su Giovedì 18 febbraio 2016 Un grande applauso ai ragazzi dell’Associazione Voce AllOpera !  concordo  con  quanto dice Rosana Badio Dovrebbero farle più spesso queste iniziative... ce tanta indifferenza intorno a noi e in questo modo si potrebbe coinvolgere la gente anche se per un tempo breve a dimenticare i problemi.... bravissimi i cantanti!!!!  su https://www.facebook.com/MilanoAmoreMio/ Che meraviglia! L'opera lirica dovrebbe tornare ad essere ad uso e consumo di tutti, e non mero appannaggio di una casta che può permettersi gli alti biglietti dei grandi teatri; deve tornare ad essere quello che era, una grande arte popolare. Peccato che  in italia  siamo    troppo  timidi  o indifferenti   annebbiati da   tv, calcio, reality show e gossip: siamo come un maglione impigliato in un chiodo di ignoranti e perdi-giorno  salvo eccezioni   se  una  cosa  fosse  successa  in spagna   tutti  avrebbero cantato o  quanto meno partecipat

"Sarò criminologa perché mio padre uccise mia madre". La nuova vita di Vanessa Cardia ora Mele da Nuoro a Liverpool Laurea e volontariato nei centri antiviolenza «So che cos’è il dolore ma si può andare avanti»

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http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2013/03/nuoro-padre-naturale-uccise-la-mamma-il.html http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2013/12/rifiuto-il-cognome-del-padre-uxoricida.html dopo riportata vedere articolo sotto questa ulteriore vicenda capisco il rifiuto della protagonista verso il proprio padre e ho rimosso il mio proposito di contattarla per  intervistarla ai  sui  contatti  (  cellular e , facebook  , email   su  internet      se   sai cercare  trovi  tutto  )   . Infatti  non  mi  è sembrato il caso  dopo aver   riletto   gli articoli precedenti , vedi sopra gli url , che avevo riporto qui sul blog e  quanto da  lei dichiarato   sul corriere  della  sera  18\2\2016 [....]   «Preferirei non parlare di quel giorno» dice lei che adesso sta seguendo un master in criminologia. Il futuro? «Quello che mi piacerebbe fare è lavorare nel settore criminal justice , cercare di aiutare persone che sono state nella mia si

Olbia, bimbo autistico fa cadere la maestra: genitori a processo L’accusa: il bambino è maleducato. Ma il piccolo alunno protagonista della vicenda giudiziaria soffre di autismo

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 da  la nuova  sardegna ed   Gallura   del  18 febbraio 2016 Olbia, bimbo autistico fa cadere la maestra: genitori a processo L’accusa: il bambino è maleducato. Ma il piccolo alunno protagonista della vicenda giudiziaria soffre di autismo                                di Tiziana Simula Bambini e autismo (foto simbolo) OLBIA. Matteo corre per l’aula, la maestra cerca di bloccarlo, lui le dà un calcio e la spinge. E lei cade. Matteo (nome di fantasia), ha solo otto anni e frequenta una scuola elementare di Olbia. Per quella caduta provocata all’insegnante, avvenuta nel 2014, i suoi genitori sono ora finiti a processo davanti al giudice di pace di Tempio con l’accusa di lesioni colpose. Nel capo d’imputazione viene in sostanza contestato a mamma e papà di «non aver impartito al figlio la dovuta educazione al fine di contenere i comportamenti aggressivi verso se stesso e verso gli altri alunni e insegnanti». Ma Matteo non è maleducato: è autistico. E il suo comportamento è effett

Dolore [ perchè pubblico anche i necrologi sui social e sul blog ]

Chi conosce il dolore, non deve fare differenza tra una ed un’altra morte. Ogni perdita è sempre una mancanza, un dolore e una privazione per qualcuno che resta. Nessuno si erga a giudice e nessuno provi mai a dissetarsi col sangue di un cadavere.

Tempio Pausania, “Una dì ci tocca a tutti”, mi disse. Il giorno è arrivato. Ciao Zio Mario!

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da http://www.galluranews.org/?p=13128 Tempio Pausania, “Una dì ci tocca a tutti”, mi disse. Il giorno è arrivato. Ciao Zio Mario! febbraio 18, 2016   Web Master   RICORDO   0 Tempio Pausania, 18 feb. 2016- “ E cosa vuole! Mi ha lasciato sino a quasi 98, i miei anni li ho vissu ti”,  mi ha detto quel 27 dicembre 2015, quando, ultimo e orgoglioso testimone, ho presentato ai pochi che non lo conoscevano, Mario Aisoni (Pirredda). Lo stavo “braccando” da tempo e mai ero stato fortunato nel trovarlo nel suo appezzamento, appena fuori Tempio, sulla strada Aggius-Sassari, in località  Rinaggeddu. Fu l’amico Sergio Todesco  ad indicarmelo perché ne aveva testato nel tempo la saggezza e la conoscenza fuori dal normale di tanti segreti della campagna, ad iniziare proprio da quella “devozione” che sentiva per il suo mondo semplice, frugale, privo del tutto di fronzoli ed apparati inutili. La casa dove ha vissuto mezza vita Mario Aisoni Era domenica dopo Natale, e quello lo ri

Terra dei Fuochi, «quello che non ho potuto dire da Vespa» di Anna Spena vita il 16 febbraio 2016 e ECCO CHI ERA ROBERTO MANCINI, IL POLIZIOTTO EROE CHE SCOPRÌ LA TERRA DEI FUOCHI

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da http://www.vita.it/it/article 16\2\2016 Ieri [ in realtà era avantieri ] a Porta a Porta ospiti in studio due mamme che vivono in Campania e hanno perso i loro figli per colpa di un tumore. Eppure il conduttore durante la trasmissione non ha mai usato la parola cancro. Marzia Caccioppoli: «In trasmissione per esempio non sono riuscita a parlare del problema dell'evasione fiscale o del fatto che in Campania non esiste la terapia del dolore. In queste terre la camorra esegue quello che lo Stato colluso le comanda». L'intervista Marzia Caccioppoli con suo figlio Antonio morto a nove anni e mezzo Ieri in seconda serata è andata in onda una puntata di Porta a Porta dove si è parlato di Terra dei fuochi. Tra gli ospiti in studio Beppe Fiorello, protagonista della prima puntata della fiction andata in onda in prima serata, sempre su Rai1, “Io non mi arrendo” che nella mini-serie interpreta il ruolo di Roberto Mancini, il poliziotto che per primo indagò sulla questione dei