da Maria Patanè
Gira insistentemente da settimane l'intervista a questa persona, Vittoria Zanetti, 31enne fondatrice di un'azienda che fattura milioni, la quale esorta i giovani "a fare gavetta", perché lei è partita come "cameriera e sono state esperienze toste".
Poi scopri che la famiglia possiede una delle più grandi industrie casearie d'Italia, fatturato di milioni. E un po' ti cascano le braccia perché con tutto il rispetto per la signorina, non penso che da quella posizione sia legittimo far credere a centinaia di migliaia di ragazzi che fare la gavetta serva a metter su aziende milionarie. Perché quei ragazzi la gavetta la fanno per sopravvivere, per pagarsi gli studi, le bollette. E il mondo Disney in questo Paese funziona solo quando hai enormi disponibilità alle spalle. Se hai il babbo operaio, stai tranquillo che nel 99% dei casi la gavetta la puoi fare per trent'anni, ma il brand da milioni non lo metti su.
Dunque con il massimo rispetto per lei e per chi sta facendo compulsivamente girare la sua intervista, un semplice appello: abbiate voi rispetto nell'uso delle parole. Raccontate ciò che fate, ma per cortesia un po' di decenza nel fare certe affermazioni.
Leonardo Cecchi