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14.9.25

donna santa o puttana ? no rockstar dell'anima

In questo episodio   Paola Maugeri smonta la vecchia gabbia culturale che ci divide in sante o puttane


Lo fa    con un tocco di ironia e qualche riff rock, esplora come la cultura cattolica ha modellato la sessualità femminile la ribellione di Erica Jong in Fear of Flying l’archetipo della Donna Selvaggia di Clarissa Pinkola Estés e perché la vera donna rockstar non sceglie un ruolo: li brucia tutti. E li è  entrambi aggiungo io .
Infatti la frase “donna: santa o puttana” è un’espressione provocatoria che affonda le radici in stereotipi culturali molto antichi e ancora diffusi. È stata usata in vari contesti — dalla letteratura alla musica, fino al giornalismo — per denunciare o riflettere sulla tendenza a incasellare le donne in ruoli estremi e opposti: o pure e devote, o trasgressive e sessualmente libere. 🎭 Una dicotomia ingiusta Questa visione riduttiva ignora la complessità dell’identità femminile. Le donne, come ogni essere umano, sono molteplici: possono essere forti, vulnerabili, sensuali, spirituali, ironiche, ambiziose… e tutto questo contemporaneamente. L’idea che debbano scegliere tra “santa” o “puttana” è una costruzione sociale che serve più a controllare che a comprendere. Autrici come Erica Jong e attiviste femministe hanno spesso criticato questa polarizzazione, sottolineando come la società imponga ruoli rigidi alle donne, mentre gli uomini godono di una maggiore libertà espressiva. Anche nei proverbi popolari italiani, come “Donna ridarella, o santa o puttanella”, si riflette questa tendenza a giudicare le donne in base al loro
comportamento esteriore. Oggi molte voci si oppongono a questa visione binaria, promuovendo una rappresentazione più autentica e sfaccettata della femminilità. La bellezza, la libertà sessuale, la spiritualità e l’intelligenza non si escludono (  almeno  cosi   dovrebbero ) , a vicenda anzi, convivono.Ecco     quindi   che riibaltarla   \ metterla indiscussione  significa liberarsi da quella gabbia mentale che impone alle donne di essere o “sante” o “puttane” — come se la complessità umana potesse ridursi a un bivio morale.La💥 Proposta alternativa: Rockstar dell’anima è un’immagine potente. Una donna che non si lascia etichettare, che vive con intensità, autenticità e libertà. Non è né santa né puttana — è un essere umano pieno, vibrante, che crea la propria melodia interiore e la suona senza chiedere il permesso.Infatti  essere una rockstar dell’anima  significa 
  • Vive secondo la propria verità, non secondo le aspettative altrui.

  • Esprime emozioni senza censura: rabbia, amore, desiderio, dolore.

  • Rifiuta le etichette e si reinventa ogni giorno.

  • È spirituale senza essere dogmatica, sensuale senza essere giudicata.

Ecco quindi    che   Erica Jong ha scritto📖  di donne che vogliono volare, non essere incatenate. La tua pagina sembra raccogliere quell’eredità e portarla nel presente, con un tono audace e liberatorio. È una dichiarazione di indipendenza emotiva e intellettuale.  Concludo  con  questo  🎸 Manifesto della Rockstar dell’Anima  : 

Non sono santa. Non sono puttana. Sono intera.

Sono fatta di luce e ombra, di desideri e silenzi, di rabbia e compassione. Non mi definisce il tuo sguardo, né il tuo giudizio. Mi definisce la mia voce — e io la uso.

Sono spirituale senza essere docile. Sensuale senza essere disponibile. Libera senza chiedere il permesso.

Mi muovo tra le contraddizioni, le abbraccio, le trasformo in arte. Non mi piego alla dicotomia che mi vuole o santa o dannata. Io sono il terzo spazio: quello che non puoi controllare.

Sono una rockstar dell’anima. Suono la mia verità, anche se stona con le aspettative. Ballo sulle rovine dei ruoli imposti. Urlo quando serve. Taccio quando scelgo.

Non mi accontento. Non mi nascondo. Non mi spiego.

fonti       d'ispirazione  : 

  • Paola Maugeri in una posa intensa, magari tratta dal suo podcast o dai suoi post.

  • Carmen Consoli in concerto, con espressione viscerale ⋇.

  • Gianna Nannini nel film Sei nell’anima, che incarna perfettamente il concetto di “rockstar dell’anima”.

⁕ https://www.bitconcerti.it/attachments/9/6/96-carmen--rockstar-dell-anima.pdf

Ho  chiesto    aiuto  ala  IA    di bing : 

 un manifesto poetico, viscerale, che prende il titolo del tuo post — “donna santa o puttana? no: rockstar dell’anima” — e lo trasforma in un inno alla libertà femminile. Ho intrecciato riferimenti a Paola Maugeri, Erica Jong e Carmen Consoli, che incarnano ciascuna a modo loro questa ribellione contro le etichette.

🎸 Manifesto della Rockstar dell’Anima

donna santa o puttana? no: rockstar dell’anima
Non sono la tua santa da venerare, né la tua puttana da consumare. Sono la voce che vibra tra le crepe del silenzio, la nota stonata che non chiede scusa.
Sono fatta di carne e coscienza, di sogni che non si piegano al giudizio. Come Paola Maugeri, cammino scalza tra le frequenze dell’anima, senza paura di essere troppo intensa.
Come Erica Jong, volo sopra le gabbie del desiderio, rifiuto il ruolo della donna decorativa, e mi prendo il diritto di essere complessa.
Come Carmen Consoli, canto la mia malinconia con rabbia dolce, e trasformo ogni ferita in poesia.
Non mi definisce il tuo sguardo. Mi definisce il mio ritmo. Sono spirituale e sensuale, ribelle e vulnerabile, madre e amante, senza dover scegliere.
Sono una rockstar dell’anima. E non mi spengo per farti sentire a tuo agio.

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