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Visualizzazione dei post con l'etichetta #CoronaVirusItalia

ma gli educatori ignorano che esistono anche forme di comunicazione senza contatti ? vedendo questo video sembra di no

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Infatti vedendo questoio video mi chiedo , pur non essendo un educatore e che lavora con i bambini , ma questa sarebbe un educatrice ? in che mani sono i nostri bambini ? una che non riesce a trovare un metodo per capire ai bambini che c'è una malattia grave da dover usare mascherine ed quanti e non poter avere contatti ed che esiste anche la comunicazioni di sguardi e di sorrisi . Questa dovrebbe ritornare a studiare visto che dice il virus non c'è più . Un educatrice dovrebbe saper improvvisare e trovare metodi nuovi rispetto a quelli tradizionali . e qui mi fermo per scadere nell'odio e nella volgarità sia verso di lei sia verso gli altri .... dei commenti sotto riportati che vi risparmio perchè come me , vi sarete rotti le .... di sentirli o di leggerli . Gente che sa solo protestare ( oltre a credere alle

Giulia Oriani, infermiera 30enne del Milanese, ha scritto una lunga lettera aperta ai complottisti per raccontare le sue settimane alle prese con il coronavirus che le ha lasciato conseguenze fisiche.

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Giulia Oriani N.b  per  rispettare   il suo desiderio  espresso pubblicamente du  facebook Dopo una lunga e difficile riflessione, ho deciso di togliere la visibilità al mio precedente  post. Pensavo di essere sufficientemente forte per sopportare tutto l'odio che mi è stato versato addosso, ma non è così. Io non sono un personaggio pubblico e non ho alcun interesse a diventarlo, ho raccontato la mia storia e non avrei mai pensato, giuro, che sarebbe andata a finire così. Mi dispiace per tutti i miei amici che l'hanno condiviso, perché non sarà più visibile dagli al tri, ma NurseTimes ha riportato le mie parole e se vi interessa lascio il link qua sotto.  non riporto    , come  faccio  con gli altri post    , ne sotto url    ne con copia&;incolla   il  suo  account  facebook   ed  mi limito  a : riportare   sia    questa  sua  intervista  da  https://www.orangeisthenewmilano.it/   il   primo    che  ha  lanciato  la  sua  lettera  più  precisamente   

COME L’ARABA FENICE Paola Cacciapaglia: così ho sconfitto il Coronavirus © Daniela Tuscano

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Paola Cacciapaglia, 47 anni, di Jesolo. Pianista, clavicembalista e bassista. Il Covid l’ha  colpita a gennaio e, da oltre due mesi, sta affrontando una perigliosa convalescenza. Ci siamo incontrate virtualmente su un social network e abbiamo scambiato quattro chiacchiere sul dramma che l’ha coinvolta, le sue passioni e il futuro d’un paese martoriato.     - Come pensi d’aver contratto il virus? Sei riuscita a ottenere informazioni precise a riguardo? - Francamente no. Tutto è cominciato con una semplice bronchite, aggravatasi col passare dei giorni. Poiché ne soffro cronicamente, all’'inizio non me ne ero preoccupata. In seguito, la situazione è andata peggiorando e il mio medico è venuto a visitarmi a casa, munito di tutti i DPI [dispositivi di protezione individuale, n.d.A.] previsti nei primissimi giorni dell’epidemia. Ha poi chiamato personalmente il 118. I risultati delle analisi si sono rivelati negativi; tuttavia, poiché il cortisone che assumo da tempo mi a

mantenere il libero arbitrio e il saper scegliere da che parte stare a tempio del covid 19

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Inizialmente avevo deciso di  non schierarmi   né  con l'uno  né  con l'altro  perchè   come    commento  qui  sotto  preso  insieme   alla prima immagine  da  un post  del  gruppo  facebookiano  di  BiologiPerLaScienza/   Costantino Sarno   Ma personalmente non mi fiderei né di Alberto né di Marco...qui non si parla di religione per la quale dobbiamo avere fede in qualcuno,qui occorre esercitare la propria capacità di ragionare e allo stesso tempo di informarci in maniera trasversale..la fede nella cosidetta scienza o pseudo tale non é che il rovescio della medaglia della fede nelle religioni....é cambiato solo l'oggetto di fede ,ma non il modus. sopratutto per  il  fatto   riportato dalla mia amica  compagna  di    strada  Marianna Bulciolu 2 h Vorrei semplicemente evidenziare che loro, i medici , gli scienziati ecc. , in questo periodo difficile ci hanno detto di tutto e il contrario di tutto. I

prove di ritorno alla normalità e fake news - bufale

ieri   dopo  tre  mesi  sono andato  a   farmi  i  capelli     in una delle   barbiere  di fiducia   .Tutto ciò che mi era parso degno di deliri complottari   ( per  sapere  come la penso   cercatevi i miei  post  qui  sul blog  e sui social  o  seguitemi  )    ed  purtroppo   opinione di massa si è rivelato ed  ancora  continua  ad   essere argomento cardine di qualsiasi discussione.  Infatti   tra  i due   fratelli     barbieri   : il primo   (  quello che  mi stava facendo i capelli )  e  il secondo   (  impegnato  con un altro cliente  )    si  discuteva    delle  covid  e delle  sue   conseguenze   : 1) Ora ci vogliono mettere anche il Cic (!) sotto la pelle. 2)  vogliono obbligarci  ( anche  se  diranno che non  è  obbligatoria  ma facoltativa  )    a scaricarci ed   attivare un app pèer  trattarci   come se  non bastasse  registrare   chi entra   e chi esce  con i  suoi dati 2)Io non mi faccio nessun vaccino proprio, sono malato di cuore (37 apparentemente sanissimo, sovrap

Ploaghe, barista distrugge il suo locale: "Troppi costi" Gian Mario Fenu ha afferrato una mazza e ha pubblicato il gesto sui socia

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Gian Mario Fenu, 59 anni di Ploaghe, fa il barista e il pizzaiolo sin da piccolo. Proprio da bambino era solito arrampicarsi dappertutto. Da allora per tutti i ploaghesi è diventato "Ciondolo" e nessuno quindi l'ha più chiamato col suo nome vero. Popolarissimo, commerciante nato e appassionato di paracadutismo, gestisce con successo il Fanatic Pub Pizzeria da 29 anni. Sino all'arrivo del coronavirus. Con la pandemia per Ciondolo ci sono stati solo costi e nessun ricavo. Il commerciante ha così deciso di vendicarsi e scaricare la sua rabbia con uno strano sistema: a colpi di mazza ha distrutto il locale e ha anche pubblicato il video su Facebook. "Grazie Covid", è stato il suo grido di battaglia. Se in molti hanno pensato che l'insolita impresa fosse un gesto contro le istituzioni devono ricredersi. "Non ce l'ho con nessuno e non voglio lanciare alcun segnale politico - spiega Ciondolo Fenu - A causa del Cov

CALCIO: DAL BOMBER CASTAGNA INSULTI SOCIAL AL MINISTRO. SOSPESO DAL NIBIONNOGGIONO ED GLI INSULTI AD : ILARIA CAPUA

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Posso capire  ed  anche  giusto che   uno   o più  persone dissentano  ma   dalle opinioni diverse  . Anche  duramente  . Ma   arrivare   agli insulti specialmente  sessisti    come   questi due  casi che  ora  vado a raccontare   . proprio  non lo capisco  e  non si  può  " tollerare "  .Lo  sò ne  abbiamo abbastanza  di Coronavirus  ed  covid  19  ma  volenti o non volenti ne sentiremo parlare  ancora  per  un bel po' , ma  sopratutto   #LODIONONVAINQUARANTENA   come  ho già detto   qui IL  primo   è quello     dell'ormai ex bomber  del NIBIONNOGGIONO oltre  che  di  Lecco e Olginatese ,  Davide Castagna,  il “toro di Civate”, il quale   venerdì ha insultato su Facebook il ministro Bellanova, con epiteti che non sono passati di certo inosservati, vista anche la cassa di risonanza offerta dalla pagina Facebook “Abolizione del suffragio universale” che sabato ha condiviso il post. Ora   secondo quanto   riporta   il  sito    https://www.lecconews.news Tutto ciò n

anche le tradizioni si possono adeguare al coronavirus il caso del costume è quello tradizionale di Calangianus (ribucculata), gruppo folk “lu rizzatu caragnanesu».

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un  grazie  al  compaesano e  compagno di    strada    antonio masoni del sito  Gallura news    a   cui  ho preso la notizia  sotto  riportata  https://www.galluranews.org/ La mascherina artistica  nasce in una fase della vita di tutti nella quale ci si ritrova spesso a riempire il tempo nel modo migliore possibile. Da ieri ci si può impegnare nello sport, nelle uscite d’evasione sempre nel rispetto delle misure vigenti ma accade anche che le persone di talento,  più creative e abili di altre, lo impegnino nella creazione di piccole preziosità.  Di mascherine facciali bizzarre in questi mesi se ne son viste tante.  In tantissimi, quando era tangibile la loro mancanza  come presidio fondamentale per evitare il contagio, si sono adoperati per crearsele da se. È stato bello affidarsi alla generosità di chi lo ha fatto generosamente per gli altri. Caterina Romano,  che ha studiato all’Accademia delle Belle Arti, nativa di Calangianus,  dispone nel suo patrimonio di raffinato tal

l'odio non ha colore ideologico e sopratutto non #Lodiononvainquarantena

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 ecco le  storie    d'oggi  la  prima  è la  risposta   agli imbecilli    che  lasciano ne ho parlato  nel   post  : <<  Lucca, infermiera trova biglietto nella posta: "Ci porti il Covid"    >>   biglietti anonimi   ad  una   del condominio  perchè  infermiera  in un reparto  di covid 19  o vedono i medici   ed  il personale  sanitario   come untore  .  da  https://invececoncita.blogautore.repubblica.it/   del 7\5\2020 Irene Nasone , giovane medico, calabrese vive in Lombardia da un anno "In un periodo storico in cui sembra essere riemersa la differenza tra ‘nord e sud’, in cui i medici e gli infermieri vengono visti come pericolosi untori ai quali lasciare messaggi minacciosi nella cassetta delle lettere, esistono anche esempi di bellezza. Ed è giusto parlarne perché il bene va raccontato, almeno ogni tanto per ricordarsi che c’è". "Sono un medico in formazione specialistica in medicina d’emergenza, al primo anno. Da circa sei mesi mi