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3.7.22

i pride non sono solo esibizione -ostentazione o pagliacciate

 "I diritti non dovrebbero dividere politicamente", spiega Alessandro Zan ai microfoni di fanpage prima di unirsi


al corteo arcobaleno di Milano, che ritiene "una medicina contro l'invisibilizzazione".⁣

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"La notizia della morte di Cloe Bianco, isolata ed emarginata, è il caso emblematico che dimostra quanto sia necessaria una legge contro i crimini d'odio. Una legge non ha solo effetti penali, crea cultura in un Paese. Noi siamo riusciti – nonostante il fermo del ddl Zan – a istituire dei fondi per i centri anti discriminazione e le case rifugio grazie al cosiddetto "decreto Agosto". Ci sono già tantissimi centri in diverse città italiane che proteggono le vittime di violenza e forniscono assistenza psicologica, fiscale, sociale a chi subisce discriminazioni.Si tratta di una rete importante di sostegno, ma bisogna assolutamente lavorare nelle scuole : la scuola forma i cittadini di domani, quella è la base da cui partire. Dando ai bambini la consapevolezza che la differenza è un valore contribuiamo a contrastare l'odio nella società"⁣
Alcuni diranno che Combattere x i propri diritti non significa fare pagliacciate, si possono pretendere anche manifestando in modo sobrio . Ma finche c'è rispetto si può fare come suggerisce Lina Nappi : << certo che è possibile, ma noi preferiamo combattere con allegria>>perchè fin quando non insulta l'altro ognuno ha diritto di esprimersi come vuole,se a te sembra una pagliacciata il problema é tuo.

9.5.18

chi li capisce certi\e Lgbt si fa i complimenti per la loro scelta di vita e poi ti scambiano per un omofobo e ti mandano a fncl


Tina Baffy, dal coming out a TOP DJ: FOTO
chi la capisce la gente , sopratutto alcuni Lgbt .
Ti congratuli pubblicamente sulla tua bacheca per la sua scelta identitaria di fb e scrivi di capire la sua decisione ( vedere le ultime tre risposte dell'intervista sotto   di  gay.it 
 ) e ti manda a ...... , dicendoti di stargli alla larga e di farti i ..... e che ho tscritto di lei solo per avere visibilità ( cosa non vera , non vado alla ricerca di ciò , chi mi conosce sa che non sono il tipo ) perchè alludo ( nessuna intenzione da parte mia   cerco d'evitarlo  il più possibile ) alla sua sessualità . Le ipotesi  della sua  isterica reazione   sono   che :  le sue dichiarazioni   rilasciuate  a quel portale  sono solo pubblicità per avere come pubblico anche gli appartenenti del mondo lgbt o far parlare di se ., il fatto che magari a tempio pausania ( picocola bidda del nord sardegna siamo  ancora molto chiusi sui tali argomenti , infatti è fuggita a Roma ) non l'ha detto a nessuno\a a parte i suoi o pochi altri ed io gli homrotto le uova nel paniere ., oppure capisce  su  fischi per fiaschi  su  quelo che  scrivono  o dicono  su di lei



 da   http://www.gay.tv/articolo/tina-baffy-per-me-il-coming-out-non-e-stato-necessario-intervista/68749/
Hai fatto coming out su Instagram parlando di matrimoni gay…
Quel commento io non l’ho fatto assolutamente per dichiararmi, l’ho fatto soprattutto per una giusta causa – i matrimoni omosessuali, poi la mia partecipazione al Pride. Mi è sembrato giusto e l’ho fatto. Per quanto riguarda il mio coming out, non ce ne è proprio stato bisogno, io sono sempre stata così, non è che sono andata dai miei un giorno e ho dovuto dire “A me piacciono le ragazze” o “i ragazzi”.
Credi che in Italia prima o poi ci arriveremo? Come la vedi?
La vedo che mi andrò a sposare all’estero… non credo che ci arriveremo, ma non mi fare parlare di queste cose che divento un fiume in piena, inizio a parlare del Vaticano e viene fuori una polemica infinita!

28.6.15

perchè non ho messo l'arcobaleno colorato sula mia fotografia di facebook per il gay pride

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7La  risposta  al  titolo  del post  è perchè  non mi  và  di uniformarmi , finché  è possibile , alla massa  e   proprio  come  questa  Significativa Scena



tratta dal premiato ed emozionante film "L'Attimo Fuggente ITA" (Dead Poets Society ITA) interpretato dal grande Robin Williams e riguardante la Società, il Conformismo, l'Individualità e la Libertà......io come si dice

                                              di Duca Di La Naciola


anche nel film : << Prof. Keating: "Come Disse Frost, Due Strade Trovai nel Bosco e Io Scelsi Quella Meno Battuta ed è per Questo che Sono Diverso.">>.
Infatti ho un punto in comune con la mia carissima amica e compagna di strada

Desy Fornara
Ieri alle 20.54 · 
DEVO andare a fare la lampada? Chi dice che DOVREI essere più femminile? Chi dice che DOVREI guardare un Luca e NON una Pamela? Chi dice che DEVO smettere di fare battute, chi dice che DEVO essere seria? Chi dice che DEVO essere più accomodante? Chi dice che DEVO mettere da parte i miei istinti? Chi dice che DEVO nascondere alcuni pensieri? Chi dice che DEVO fare le cose per piacere agli altri quando io preferisco piacere a me? Chi dice che DEVO uniformarmi a voi? Chi siete voi

per decidere? Parliamone, se mi vuoi cambiata non è me che vuoi. Io sono questa e non cambierò solo perché DEVO. Oltretutto se ti senti infastidito dal mio modo di essere, o di fare, quando comunque nessuno ti ha invitato nella mia vita, probabilmente la tua deve essere molto noiosa. Tutti fissati con l'esteriorità, con i dogmi e con le etichette... Io ho smesso di guardare con gli occhi, e quindi il veicolo terreno, io vi guardo con lo spirito, e quindi vi vedo come Anime di Luce e, vi dirò, siete tutti bellissimi !
Emoticon heart pace Emoticon heart





Quindi     come potete notare  non sempre  è necessario  mettere  ed  usare simboli per  dimostrare  la propria diversità  e  contrastare   ed reagire  alla  deriva   della nuova  maggioranza silenziosa   minoranza  di retrogradi ed ipocriti  vedere  il secondo link  ad inizio  post e  soprattutto e  qui  concludo il post  d'oggi  sempre  dalla  bacheca  dell'amica  Desy


con questo è tutto notte  Gente 

Nessuno tocchi l'amore


 Molti, ieri, hanno colorato i loro profili fb d'arcobaleno. Non sottovaluterei certi segnali: per chi è solo, o escluso/a, sono importanti. E proprio questo intendo sottolineare: la solitudine, o meglio l'isolamento, che a differenza della prima non ha alcuna valenza positiva. Per tanti ancora, partecipare al Pride ha significato questo: uscire dall'isolamento, dal peso opprimente d'uno stigma sociale, 

psicologico, umano. Ma come? Ancor oggi, coi media che sembrano tutti dalla tua parte, con divi/e che sgomitano per apparire più gay friendly possibili (e, spesso, solo per un tornaconto economico)? E persino gli ambulanti indiani hanno capito l'antifona, se, come mi è capitato di veder ieri, si mettono a commerciare stole di piume rosa, bandane colorate e cappelli glitterati... Ma le prigioni, te le porti dentro; gli eccessi, intollerabili per alcuni, sono solo un grido muto, ineffabile. E' un peso di anni, di secoli, e non si abbatte con le leggi. Non è mia intenzione aprire dibattiti sugli ultimi avvenimenti d'America (benché preferisca occuparmi di coloro cui nessuno pensa, le donne, i cristiani e i gay del Medio Oriente trucidati dall'Is, ad esempio). Dico soltanto che vivere nel fiume carsico delle città, delle persone, dei vissuti a volte laceri a volte gioiosi, sempre diversi, sempre così impantanati di scorie, smog dell'anima, è l'unico modo per uscire dal recinto della superbia. L'unica maniera per dialogare, sentirsi relativi e lasciar cadere da sé l'odio e la diffidenza. I quali, quand'anche difendessimo la migliore delle cause, non sono mai buoni consiglieri. Occorre, insomma, partire dall'amore. Non dalla semplice emotività, che è irrazionale, ma dall'amore, che può essere comandato, incistandosi in una fitta trama d'elaborazione intellettuale, spirituale, etica. La fiducia non è ingenuità, ma uno specchio leggero che offre a tutti noi un pianoforte di salvezza.

                                  Perla Rossa

25.6.12

il gay pride non sono solo esisbizionismo od ostentazione





Ogni qual volta che ci sono manifestazioni come i gay pride scoppiano le consuete polemiche per fortuna minoritarie ma ur sempre discriminatorie . Come dicevo dal titolo tali manifestazioni non sono solo , come possono sembrare all'apparenza ( e d'essa ingannati , come succedette al sottoscritto , per gay pride del 2000 , ipotesi poi cambiata dopo aver conosciuto i ragazzi del MoS-movimdento omosessuale sardo -- presenti nella sua facoltà e dopo aver visto il film philadelphia diretto da Jonathan Demme ed interpretato da Tom Hanks. ) depravazione ed esibizionismo Se addirrittura il portale Google di solito molto conservatore ha : 

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Genova - Ennesimo “tiro mancino” di Google, che per celebrare l’orgoglio omosessuale fa ai navigatori un regalo nascosto: digitando le parole “Gay Pride”, “Lgbt”, “Gay”, “Lesbian” e “Ny City Gay Pride”, sotto alla casella di ricerca apparirà una cornice variopinta nei colori dell’arcobaleno.
Questo “easter egg” - letteralmente “uovo di pasqua”, come vengono chiamati i contenuti “bonus” che i programmatori nascondono nei loro software - è un omaggio che il colosso di Mountain View ha fatto alla comunità omosessuale in occasione del Gay Pride che si è tenuto a New York domenica 24 giugno, e che attesta nuovamente la sua già manifesta posizione nei confronti dei diritti omosex.
Solitamente “riservato” dal punto di vista dell’ideologia politica, nel 2008 Google ha fatto un’eccezione ed è “sceso in campo” per dichiarare pubblicamente l’opposizione alla California Proposition 8, il referendum che si è tenuto il 4 novembre 2008 in cui si chiedeva l’abolizione del diritto al matrimonio per coppie omosessuali. Lo stesso Sergey Brin firmò il post pubblicato nel blog: «Ciò che spinge Google a opporsi pubblicamente alla proposta è l’effettoagghiacciante e discriminatorio che avrebbe su molti dipendenti. Anche se rispettiamo entrambi i punti di vista sulla proposta, riteniamo comunque che si tratti di una fondamentale questione di uguaglianza».
«Speriamo che gli elettori della California - si concludeva il post - non votino per la Proposition 8, perché non si dovrebbe eliminare il diritto fondamentale che tutti hanno, a prescindere dalla loro sessualità, di sposare la persona che amano».Leggi l'articolo completo: Google rende omaggio al Gay Pride | High Tech | Il Secolo XIX

>>

Ora cercando in rete articoli su tale eventi ho trovato questo qui 
di Riccardo Ghezzi © 2012 Qelsi

Esposto un cartello contro Israele al gay pride di Roma. Perché non vanno a sfilare a Teheran?
23 giugno, 2012 


In mezzo a una selva di bandiere di Sinistra e Libertà, che già di per sé non risultano anomale in una manifestazione teoricamente apolitica come il gay pride, spunta il cartello “Boicotta il turismo in Israele.
La foto immortala un momento del gay pride che si è svolto a Roma, e ci suscita alcuni interrogativi.
Come mai i gay se la prendono con Israele, unico Paese del medio-oriente a non considerare l’omosessualità fuorilegge?
Hanno forse paura di esporre cartelli contro l’Iran e altri Paesi islamici nei quali è prevista la condanna a morte per gli omosessuali?
Lo sanno, i signori del gay pride, che gli omosessuali palestinesi sono costretti a fuggire in Israele per non rischiare il carcere?
Una manifestazione così carnevalesca che chiede uguaglianza mentre ostenta diversità non è già sufficientemente poco credibile, senza bisogno di rovinarla ulteriormente con proclami e bandiere politiche che denotano in primis grande ignoranza sulla situazione stessa dei gay nel mondo?
Per la cronaca, lo scorso 8 giugno si è tenuto un gay pride a Tel Aviv, ancor più pomposo e partecipato di quello di Roma.
Probabilmente nessuno ha esposto un cartello con l’invito a boicottare Israele. Sarebbe stato il colmo.
Ma se i gay che hanno sfilato a Roma detestano Israele, potrebbero compiere un gesto di estremo coraggio: organizzare un gay pride a Teheran. Portando anche il cartello anti-Israele, se vogliono.
Lo attendiamo per il prossimo anno



Ora può darsi che abbia ragione che il gay pride sia di una sola parte politica e culturale , perchè sono convinto che tali manifestazioni debbano essere di tutti\e e al di spora delle ideologie , cosi come la lotta con la stupida e l'ignoranza omofoba . Ma l'articolo in se non è completamente obbiettivo perchè : 1 afferma che la sinistra odia israele senza spiegarne il perchè . Infatti Come boikottavamo il turismo in sudafrica e i diamanti durante l'apartheid, << Secondo Massimo Mele leader del Mos >> oggi si chiede di boicottare il governo di destra israeliano che ha rinchiuso la palestina in un immenso lager a cielo aperto. Io sono stato 7 volte in Palestina e diversi mesi a Tel Aviv con Queer for peace, la rete internazionale gay, lesbica trans contro la guerra e abbiamo fatto diversi workshop con i bambini palestinesi sulla diversità. Sono il primo a dirti che Israele non rispetta le risoluzioni dell'ONU, che le colonie sono avamposti di guerra totalmente illegali (condannati anche dall'Europa e dagli USA), che la politica israeliana di distruzione delle organizzazioni laiche palestinesi e il suo sotegno a quelle fondamentaliste ha provocato la vittoria d hamas ecc ecc ecc. 2 )   mostra il pride solo ed esclusivamente come qualcosa di depravato quando << Il pride è una manifestazione per la liberazione da tutte le oppressioni come quella di Israele sulla Palestina, o quella dei fondamentalisti musulmani sulle donne e sui gay. >>. Informazioni parziali sulla Palestina  . Ecco che  chiacchierando  ho  ho chiesto a Massimo : << fra le tante discriminazioni israeliane ( ovviamente senza generalizzare perchè anche fra israeliani ci sono tipi che sono contrari a queste cose commesse dal loro stato ) verso i palestinesi c'è anche questa . Lo sanno, i signori del gay pride, che gli omosessuali palestinesi sono costretti a fuggire in Israele per non rischiare il carcere? >>  .
Lui  <<   Cosa che è vera, la società palestinese, da 50 anni sotto occupazione e in lotta per l'esistenza, non ha avuto grandi possibilità di sviluppare una cultura di rispetto delle differenze, in più, la politica israeliana di annientare le organizzazioni laiche, come il Fronte popolare per la liberazione della palestina, ha permesso ai fondamentalisti di salire al potere in seguito al disgusto per la politica dell'OLP di Arafat che era pieno di persone corrotte e che collaboravano con Israele. Quindi, una mentalità un pò arretrata, come la Sicilia di una ventina di anni fa, un'occupazione militare che crea disoccupazione e miseria e impossibilità a spostarsi da una città all'altra per i check point ed il muro. Non cercheresti anche tu di fuggire verso Tel Aviv??? Cmq in Palestina non rischiano nessun carcere, vige la legge Giordana in materia e non c'è nessuna illegalità nell'omosessualità. Rischiano però discriminazioni, aggressioni e allontanamenti dalla famiglia, a volte anche violenti .



Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...