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intervista a don paolo Pala autore de L’accompagnamento dei presbiteri con orientamento omosessuale-Un approccio morale e pastorale

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   Mentre la Cei sembra voler promuovere una crociata contro una possibile legge sull’omofobia, sostenendo che di essa non c’è bisogno, ignorando così che quotidianamente le cronache ci raccontano di gravi episodi di intolleranza verso chi ha tendenze sessuali diverse, qualcuno all’interno della Chiesa si interroga su come favorire l’inclusione dei gay  \  omosessuali nella comunità cristiana, e in particolare su come aiutare i sacerdoti che condividono tale tendenza. Fra  i preti – infatti – ci sono , ma  non si  sa  il numero preciso in  quanto   sono latenti  . “È possibile individuare un percorso di reale sostegno ed integrazione per presbiteri con orientamento omosessuale?”. Cerca di dare una risposta a questa domanda il libro del parroco di Palau, don Paolo Pala, che presto verrà distribuito nelle librerie dall’editore Tau. Il titolo è “L’accompagnamento dei presbiteri con orientamento omosessuale-Un approccio morale e pastorale”. Tocca un tema delicatissimo il testo scritto da

cambiare sesso a 17 anni ? se si è maturi e consapevoli si . la storia coraggio di Olimpia

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chi li capisce certi\e Lgbt si fa i complimenti per la loro scelta di vita e poi ti scambiano per un omofobo e ti mandano a fncl

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chi la capisce la gente , sopratutto alcuni Lgbt . Ti congratuli pubblicamente sulla tua bacheca per la sua scelta identitaria di fb e scrivi di capire la sua decisione ( vedere le ultime tre risposte dell'intervista sotto   di  gay.it   ) e ti manda a ...... , dicendoti di stargli alla larga e di farti i ..... e che ho tscritto di lei solo per avere visibilità ( cosa non vera  , non vado alla ricerca di ciò , chi mi conosce sa che non sono il tipo )  perchè alludo ( nessuna intenzione da parte mia   cerco d'evitarlo  il più possibile ) alla sua sessualità . Le ipotesi  della sua  isterica reazione   sono   che :  le sue dichiarazioni   rilasciuate  a quel portale  sono solo pubblicità per avere come pubblico anche gli appartenenti del mondo lgbt o far parlare di se ., il fatto che magari a tempio pausania ( picocola bidda del nord sardegna siamo  ancora molto chiusi sui tali argomenti , infatti è fuggita a Roma ) non l'ha detto a nessuno\a a parte i suoi o pochi altri e

Tre storie che fanno ancora più male quando il dibattito pubblico è così concentrato su cosa si intende per famiglia e gendert ed antigender

vedi anche perché i preti vanno spesso in TV a parlare di sesso ? [ L'elzeviro del filosofo impertinente ] un vecchio post della grandissima e nostra utente fin dale origini  Tina Galante ha condiviso il video di La Cronaca Italiana .2 febbraio 2016  << Tre storie di donne vittime della violenza. Tre storie che fanno ancora più male quando il dibattito pubblico è così concentrato su cosa si intende per famiglia >> ma  soprattutto    su gender   e  antigender  ( vedere il pre  , durante  , e  post   legge  unioni  civili  ) . Un pase  diviso  dove  . solo il termine    ed  l'ìinroduzione   del reato  femminicidio   crea  ancora resistenza    . Un paese  e   video  di questi  giorni   Reggio Emilia: musica e preghiere, rosario e diritti. Il Gay Pride e la "processione riparatrice" La festa dell'orgoglio gay e la processione riparatrice. In mezzo Reggio Emilia a osservare, con curiosità, chi è sceso in piazza per

dichiarazioni parte II

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  colonna  sonora Simonetta Spiri, Greta Manuzi, Verdiana Zangaro, Roberta Pompa - L'amore merita Maite Perroni - Tu y Yo leggi anche dichiarazioni di danilela tuscano Acque libere, Bruni lotta fino all’argento: "Dedicato a Diletta" chi lo   dice che  per  amore  bisogna  fare  outing o coming out.  ?   si  può amore  e  stare  bene  lo stesso  .  la  storia  di Rachele  Brtuni medaglia  d'argento, dedicata  alla sua  compagna  Diletta  ,  nella  10 km  nuoto    a  rio nel  2016  lo   dimostrano . Infatti  : <<  (  ...  ) non sarà solo una bandiera a portare il colore a raccontare di un'altra libertà che muore perché l'amore ne legge ne pretesa  (  ...  )  >>  (   dalla  canzone  l'amore  merita  vedere    sopra  il post    )   da  la stampa  del 16\8\2016  Rachele Bruni e la medaglia per la compagna Diletta: “Non penso ai pregiudizi” “Non ho mai fatto outing o coming out. Vivo per me stessa, per la mia passione per il

“Prof, mi dicono gay!”: così ho fatto coming out con i miei alunni

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storia dedicata  a chi   vede  il coming  out  solo come un gesto  esibizionistico   per mettersi in mostra   , ignorando  o non sapendo che  molto spesso dietro  tale  gesto si nasconde  una liberazione da sensi di colpa e sofferenze  come la storia  che propongo oggi  da   http://www.gay.it/blogs/dario-accolla/   «Non parlare con me. Se parli con me la gente penserà che sono frocio». Questa è stata una delle frasi che, quando ero adolescente, mi sono sentito dire più volte in classe, nei corridoi, nei bagni della mia scuola. A volte ciò succedeva di fronte gli insegnanti stessi, che si limitavano a invitare al silenzio. A volte imbarazzati, incapaci di reagire e di dire l’unica cosa possibile. Ciò mi umiliava due volte, come essere umano e come studente. E la mia vita è andava avanti così per diversi anni, fino a quando le cose si sono normalizzate. Ho fatto coming out e quel corredo di insulti e di parole acuminate si è dissolto nel nulla. La gente ha paura de

La "selfie" contro l'omofobia di Viviana Bruno

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Leggendo la  newsletter  di  www.nocensura.com    ho  trovato    questo articolo giovedì 25 dicembre 2014 La "selfie" contro l'omofobia di Viviana 22:32 | Pubblicato da admin | Lo sfogo-appello di Viviana, affidato al suo profilo Facebook  e divenuto " virale ". Il post è la replica a decine di commenti offensivi e omofobi  pubblicati su una pagina. Sono  andato alla fonte  originale  ed  ecco  il comunicato   Viviana Bruno Meladailabrianza 22 dicembre alle ore 21.14 · Potete insultarmi e dirmi che sono una meticcia, un'invertita, una malata. Potete chiedermi di scoppiare, annegare, bruciare viva. Potete chiedermi di espatriare, di farmi curare, di stare lontana dai bambini e di non infettarvi. Potete dirmi che faccio schifo, che sono troia, sono cose che non mi toccano, ma una cosa non vi permetto di dire: Vergognati. IO NON MI VERGOGNO DI ESSERE OMOSESSUALE!! Io mi vergogno di abitare un paese fatto di mafia,