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cristiani confusi Le sentinelle in piedi in preghiera per chiedere la grazia a Dio:”ti preghiamo perché la legge sulle cosiddette unioni civili non passi

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Segnalo questo bellissimo , ringrazio l'amico ritrovato Maurizio Benazzi per averlo messo sula sua bacheca, articolo preso da http://blog.retelabuso.org del 5\1\201 Le sentinelle in piedi in preghiera per chiedere la grazia a Dio:”ti preghiamo perché la legge sulle cosiddette unioni civili non passi” redazione web 5 gennaio 2016 Che l’aria che tira in questi ultimi tempi nel Paese nei confronti della questione LGBT non sia delle più liberali lo si è capito da tempo (basti pensare a cosa è successo agli amici di Gayburg), ma adesso stiamo toccando, permettetemi il termine, il fondo. Tutti conoscono le Sentinelle in piedi e tutti sanno che si fermano nelle piazze delle varie città italiane con in mano un libro per protestare contro il riconoscimento dei diritti civili alle persone LGBT. Dopo un periodo di silenzio, dettato anche al fatto che il loro modo di scioperare non attirava più l’attenzione che speravano, sono tornati all'attacco cambiando linea

“Prof, mi dicono gay!”: così ho fatto coming out con i miei alunni

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storia dedicata  a chi   vede  il coming  out  solo come un gesto  esibizionistico   per mettersi in mostra   , ignorando  o non sapendo che  molto spesso dietro  tale  gesto si nasconde  una liberazione da sensi di colpa e sofferenze  come la storia  che propongo oggi  da   http://www.gay.it/blogs/dario-accolla/   «Non parlare con me. Se parli con me la gente penserà che sono frocio». Questa è stata una delle frasi che, quando ero adolescente, mi sono sentito dire più volte in classe, nei corridoi, nei bagni della mia scuola. A volte ciò succedeva di fronte gli insegnanti stessi, che si limitavano a invitare al silenzio. A volte imbarazzati, incapaci di reagire e di dire l’unica cosa possibile. Ciò mi umiliava due volte, come essere umano e come studente. E la mia vita è andava avanti così per diversi anni, fino a quando le cose si sono normalizzate. Ho fatto coming out e quel corredo di insulti e di parole acuminate si è dissolto nel nulla. La gente ha paura de

Gandhi: puritano, misogino e sessista? oppure si tratta di una decontestualizzazione ?

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da   http://blog.donnamoderna.com/sessoeluna/ Sono consapevole del fatto che, in un mondo così privo di valori come quello in cui viviamo, parlare male di Gandhi sia un po’ come sparare sulla Croce Rossa…. Però, sono altrettanto convinta di almeno due cose: 1) che la storia debba sempre prevalere sul mito 2) che gli Eroi umani non siano mai totalmente deificabili, in quanto sono fatti di materia molto fragile, come del resto tutti noi. E allora, anche il grandissimo Ghandi può (e deve) essere guardato non solo come un mito o come un Eroe, ma anche come un uomo del suo tempo, che pensava, diceva e faceva cose che, con il passare degli anni,  non appaiono più condivisibili. Se la revisione storica colpisce tutti i personaggi, compreso Gesù Cristo, figuriamoci se non poteva colpire anche Gandhi, l’uomo che liberò l’India e distrusse il potente impero britannico senza mai alzare la voce, solo con il suo movimento non violento. Un articolo pubblicato qualche giorno fa sul