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9.7.21

genova 2001-genova 2021 dalla Diaz e a bolzaneto alle torture nelle carceri di di Santa Maria Capua Vetere. nulla è cambiato

https://www.wired.it/attualita/politica del   30\6\2021

Violenze di massa sui detenuti, torture a opera degli agenti, è quanto avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Fatti gravissimi che si legano a un episodio di abuso di potere con cui, a vent'anni di distanza, l'Italia non ha fatto i conti: la scuola Diaz al G8 di Genova
Detenuto nel carcere di Regina Coeli a Roma. (Foto: ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

La magistratura l’ha definito “uno dei più drammatici episodi di violenza di massa ai danni dei detenuti”. È la tragica descrizione di quanto avvenuto nell’aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che viene fuori da mesi e mesi di analisi delle chat degli agenti penitenziari, audio, videocamere di sorveglianza e referti vari. Gli indagati sono 117 e ora in 52 hanno ricevuto misure cautelari, come arresti ai domiciliari e interdizioni. Questo riguarda tanto i presunti autori delle violenze quanto chi ha provato a nasconderle, come alcuni medici Asl e dirigenti del carcere.
Gli agenti avrebbero commesso abusi indiscriminati nei confronti dei detenuti, in una sorta di vendetta dopo una rivolta scoppiata la sera prima e rientrata in poche ore per la scoperta di un detenuto positivo al Covid-19. Si parla di botte perfino a un detenuto in sedia a rotelle, pugni, schiaffi e testate con i caschi a detenuti inginocchiati e denudati, tunnel umani al cui interno venivano fatti passare a uno a uno i condannati per picchiarli in massa. Nelle chat degli agenti si parla di “metodo Santa Maria”, mentre i detenuti vengono definiti come “vitelli da abbattere”, “bestiame” e altri deliri di esaltazione della violenza.
Sono passati venti anni esatti da quando l’Italia fu teatro di quella che Amnesty International definì “la più grave sospensione dei diritti democratici in Europa dopo la seconda guerra mondiale”. Nel luglio 2001 a Genova, nei giorni del G8, si apriva una ferita che oggi ancora non si è rimarginata, con la macelleria messicana della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto, la morte di Carlo Giuliani e la violenza indiscriminata delle forze dell’ordine nelle strade contro i manifestanti. Fu tortura su larga scala, come d’altronde ribadito di recente dalla Corte europea dei diritti umani, ma in Italia non esisteva nemmeno una legge che prevedesse questo reato, arrivata solo nel 2017.
Gli abusi di potere commessi nel corso del G8 di Genova sono stati perlopiù coperti, i protagonisti delle violenze nella migliore delle ipotesi sono rimasti al loro posto, nella peggiore hanno ricevuto addirittura delle promozioni e oggi l’Italia continua a pagare il fatto di non aver saputo fare realmente i conti con quella tragedia di venti anni fa, di non aver fatto un passo oltre a quella vergogna. E il metodo Genova, con episodi di violenze indiscriminate delle forze dell’ordine, di insabbiamenti e omertà diffusa, di tortura à la Bolzaneto e Diaz, continua oggi a macchiare la quotidianità del Belpaese, in particolare delle sue carceri. Quanto emerso in queste ore nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere è infatti solo la punta dell’iceberg: da quando l’Italia si è dotata di una legge sulla tortura, si è scoperto che la tortura nel paese esiste, eccome se esiste.
Associazione Antigone ha raccolto tutti i casi di applicazione di questo “nuovo reato” nell’ambito del sistema carcerario italiano. C’è l’agente di polizia penitenziaria condannato lo scorso gennaio per tortura contro un detenuto nel carcere di Ferrara. C’è la condanna in primo grado per tortura e lesioni aggravate a carico di dieci agenti del carcere di San Gimignano, arrivata lo scorso febbraio. Ci sono le misure cautelari, tra cui i domiciliari, disposte a gennaio per diversi agenti accusati di tortura contro i detenuti nel carcere fiorentino di Sollicciano. Ci sono altre misure cautelari emesse nel 2019 nei confronti di 13 agenti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, per un’inchiesta su presunte torture e altri abusi commessi nei confronti dei condannati. E poi ci sono fior fior di altre indagine in stato ancora più embrionale, dall’istituto milanese di Opera a quello emiliano di Modena, passando per Melfi, Pavia e altre carceri.
C’è un problema di abusi di potere e violenze nelle carceri italiane che è figlio dell’impunità seguita ai tragici fatti del G8 di Genova di venti anni fa. Per tutto questo tempo si è continuato a chiudere gli occhi, si è dovuto aspettare ben 16 anni per una legge sulla tortura zoppa e che sta iniziando solo ora a fare il suo corso, ci si è continuati ad opporre a misure di buon senso come quella dei codici identificativi sulle divise degli agenti per meglio individuare eventuali abusi. Intanto, una fetta importante della politica ha spianato la strada a tutto questo, permettendo di fatto che il metodo-Genova oggi continui il suo corso. Dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha definito quella sulla tortura una legge che impedisce alle forze dell’ordine di fare il loro lavoro, al capo della Lega Matteo Salvini che ogni volta che scoppia un’inchiesta per tortura nelle carceri corre a dare la sua solidarietà agli agenti indagati – lo ha fatto anche in queste ore, annunciando una visita a Santa Maria Capua Vetere per offrire sostegno simbolico.
L’Italia è ancora impantanata nell’orrore di venti anni fa e il contesto politico-sociale non sembra preannunciare miglioramenti imminenti.

2.10.12

scuola diaz ( 21\7\2001 ) le motivazioni dela cassazione




G8, Cassazione: "Violenze alla Diaz


screditano l'Italia davanti al mondo"
La Suprema corte motiva la sentenza che ha decapitato i vertici della Polizia. Hanno commesso un "puro esercizio di violenza di una gravità inusitata". Con gli arresti, De Gennaro, voleva riscattare l'immagine della polizia accusata di inerzia. Per questo i giudici hanno confermato le condanne e prescritti i reati di lesione contestati ad alcuni agenti

di BRUNO PERSANO






Le violenze della polizia e gli immotivati arresti di massa dei no global inerti e innocenti, hanno "gettato discredito sulla Nazione agli occhi del mondo intero". Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni, appena depositate, del processo 'Diaz' che ha decapitato i vertici della polizia.
"Esercizio di violenza" - L'irruzione nella scuola durante i G8 fu "un puro esercizio di violenza" da parte della polizia, "di una gravità inusitata". "L'immagine della polizia doveva essere riscattata, essendo apparsa inerte di fronte ai gravissimi fatti di devastazione e saccheggio che avevano" messo a ferro e fuoco Genova. Per questo, secondo i giudici della Cassazione, è stato decisa l'operazione Diaz, una sorta di "riscatto" d'immagine.
De Gennaro esortò ad eseguire gli arresti - I magistrati della Cassazione svelano pure che ad "esortare" i suoi funzionari "ad eseguire arresti", fu proprio Giovanni De Gennaro, allora capo della Polizia: una strategia per riscattare l'immagine della Polizia dalle accuse di inerzia.
Sono questi i motivi per cui la Cassazione, il 5 luglio scorso, ha confermato le condanne per gli ex vertici della polizia e dichiarati prescritti i reati di lesione contestati ad alcuni agenti.
"Hanno aggredito gente che dormiva" - "L'assoluta gravità - si legge nella sentenza numero 38.085 - sta nel fatto che le violenze nella scuola, si sono scatenate contro persone all'evidenza inermi": alcuni dormivano, altri avevano le mani alzate in segno di resa. Hanno colpito "con manganelli, calci e pugni, sordi alle invocazioni" di smetterla che si alzavano dalle vittime, continuando nella punizione al grido di 'bastardi'". Parole pesanti quelle usate dai giudici della Suprema Corte: s'è "trattato di violenza non giustificata e punitiva, vendicativa e diretta all'umiliazione e alla sofferenza fisica e mentale delle vittime".
"Comportamento odioso dei vertici" - E in questa "macelleria messicana", come la definì Michelangelo Fournier all'epoca al comando del Primo reparto Mobile di Roma, il comportamento dei vertici di comando è stato "odioso": per persistere negli arresti hanno creato verbali menzogneri "funzionali a sostenere così gravi accuse da giustificare un arresto di massa", convalidato dai giudici ingannati da quei rapporti fasulli.
(02 ottobre 2012)
qui ulteriori news in particolare le promozioni degli indagati http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/07/02/news/g8-38386781
i video tranne l'ultimo vengono  da http://processig8.org/Video/frameg8%20diaz.html


 

FRAME G8 Diaz 1/5

 

FRAME G8 Diaz 2/5

 

FRAME G8 Diaz 3/5

 

FRAME G8 Diaz 4/5

 

FRAME G8 Diaz 5/5



28.5.12

anhe se voi vi credete assolti siete e sarete sempre coinvolti Cassazione: "Alla Diaz inusitata violenza, ma contro De Gennaro nessuna prova"


anche se la giustizia vi ha condannato la storia


vedete questo video qui  se nel caso   non dovesse essere  visualizzato sotto  e  poi dite la  vostra  
per  me  è colpevole  moralmente  mi sembra  assurdo   che non sapesse . O mente sapendo dio mentire o  è sordo e cieco






Cassazione: "Alla Diaz inusitata violenza, ma contro De Gennaro nessuna prova"

"Abusività e ingiustificata durezza" - La suprema corte, nella sentenza 20656, rileva che le indagini "rapidamente promosse dalla procura di Genova" hanno consentito "di chiarire subito i profili di abusività e ingiustificata durezza dell'azione portata a compimento nella scuola Diaz-Pertini". Le sentenze di primo e secondo grado già emesse, per il filone processuale delle violenze alla Diaz, sono state esaminate dalla Cassazione perché corredate agli atti della vicenda De Gennaro. Invece, il processo che vede imputati numerosi agenti e funzionari di polizia per le violenze alla Diaz, è fissato in Cassazione per il prossimo 11 giugno.
Nessuna bottiglia incendiaria - Tuttavia, già nel verdetto su De Gennaro, la Cassazione ricorda che "é ben presto emerso che nessuna bottiglia incendiaria è mai stata reperita e realmente sequestrata nei locali della scuola Pertini in possesso dei manifestanti ivi tratti in arresto". Era stato il falso ritrovamento delle due molotov a "legittimare" a posteriori l'arresto in flagranza dei 93 no-global della Diaz.
Contro De Gennaro nessuna prova - Ma, continua la Cassazione, contro De Gennaro non c'era nessuna prova. Nei confronti dell'ex capo della Polizia, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi segreti, "non si è acquisita alcuna prova o indizio di un 'coinvolgimento' decisionale di qualsiasi sorta nell'operazione Diaz". Ad avviso della suprema corte, la sentenza di appello con la quale De Gennaro, il 17 giugno 2010, era stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione dopo il proscioglimento di primo grado, prendeva le mosse dalla "illogicità dell'assunto del pubblico ministero nel malcelato tentativo di riportare nella vicenda dei fatti accaduti alle scuole Diaz un quadro di parallela responsabilità metagiuridica del capo della polizia, nei cui confronti non si è acquisita alcuna prova".
Assolto anche l'ex capo della Digos di Genova - I supremi giudici criticano anche la "farraginosa tesi della decisività dei dati relativi all'invio del dottor Sgalla presso la Diaz". Il procedimento che riguarda De Gennaro è stata la prima vicenda dei vari filoni processuali nati dai sanguinosi fatti accaduti durante il G8 svoltosi a Genova dal 19 al 22 luglio 2001, culminati nella tragica morte del giovane manifestante Carlo Giuliani, nelle devastazioni e saccheggi nel capoluogo ligure, con la violenta irruzione delle forze dell'ordine nelle scuole Diaz. Insieme a De Gennaro è stato prosciolto anche Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova, per "l'assenza di seri elementi di prova a suo carico". L'udienza si era svolta in Cassazione lo scorso 22 novembre.
28 maggio 201
2

6.5.12

Diaz - Non pulire questo sangue (2012)

 proprio mentre scrivo    questo post  e  ripensando  al film  appena  visto  mi  sono tornate in mente  le parole  sia  di Pasolini sia    di questa  canzone





Prima  d0iniziare  al post   d’oggi  devo fare  delle premesse
La  prima
Riprendo  l’accenno   ,  sul perché vedo  ( anche se pochissimi   fra i nuovi   e appena  usciti o  in corso nelle  sale  generalmente  aspetto uno  \ due mesi rispetto  a  ai 4\8   mesi  che escano in dvd  )   i film scaricati o  in streaming  in rete  , fatto  nella Famigerata intervista   al poco  coraggioso    Carlo Cucchiarelli che mi ha  fatto  litigare    con quelli del circolo anarchico http://stragedistato.wordpress.com/ per …. ma questa  è un’altra storia che prima o poi affronterò  su questo  blog
Ecco i principali motivi per  cui   scarico  o mi faccio scaricare   e vedo   i film  senza  nessuna distinzione fra quelli apena usciti nelle sale o vecchi  ,  e  non più trasmessi  o mai trasmessi in tv   :

Scarsa o mancanza distribuzione nelle sale dove lo tengono pochi giorni rispetto ai grandi film o di “ cassetta “ ( generalmente polpettoni ) con grandi attori\ attrici o di grandi registi oppure  se nel caso abbia creato un caso o una grande discussione sui media ,2) nei piccoli paesi portano , salvo quel spirito coraggioso che da rassegna cinematografiche , solo film da cassetta                                                                                       
Curiosità nel vedere perché quel film è stato bastonato \ stroncato dalla critica o  ha creato  un vespaio di polemiche                                                                                                                                 Poca pazienza d’aspettare che ( se esce perché spesso neppure esce ) escano a noleggio ma  solo in vendita  o in vendita nelle  edicole  
Perché certi film come  questo pur mal fatti o parziali nella verità dei fatti ( qui le mancanze del film   volute per troppa paura d’essere etichettato / strumentalizzato del regista del film ? ) sono dei documentari da conservare
La seconda il cambio di rotta inizialmente  avevo  pensato di liquidare il film  Diaz  in due parole  e  con una parafrasi  di una famosa canzone di  De  Andre : storia  normale per chi c’è  stato vedere quasi per dovere per il rimpianto ( ero infortunato e poi i miei vecchi reduci del 68\77 avevano paura che andassi ) di non essere andato e per collaborare con carlo Gubitosa al libro   (  foto sopra   a sinistra    e    il link per  scaricarlo   , storia speciale per  chi non c’è stato  ma in particolare  vuole dimenticare e lasciarselo alle spalle  senza    fare chiarezza fino in fondo     >> lasciando   che a parlare   siano     :                            



 1) IL  trailler   del film e  il    video del social forum 















poiché non sò se visto chje mi da errore ha caricato o meno se non riuscite a vederlo lo trovate qua http://archive.org/details/Frame_G8_Diaz
e se avete stomaci forti su quello che è successo a Bolzaneto ascoltate cosa dice Marco Poggi, all'epoca in servizio come infermiere presso la caserma di Bolzaneto. colui che ha permesso l'apertura dell'inchiesta giudiziaria su tali fatti








          
Riporto quest'altro video per dimostrare a chi , mi ha scritto in privato appena ne ho parlato ( vedere   fra  i link   il mio post precedente  ) o chi dice è impossibile che in italia si avvenuta una cosa del genere. Esso è un  video che che contiene in sintesi oltre  i filmati in presa diretta sulle fasi più drammatiche del blitz alla scuola Diaz le   registrazioni degli spostamenti dei funzionari PS durante le 2 ore di "perquisizione" ( se  cosi  si  può chiamare  )  ma anche  di radio gap   quella del media center  della scuola  chiusa durante  il bliz  ,  delle  chiamate  dei cittadini ai centralini della polizia e dei carabinieri  , ecc  .

                                           
 un altro video    di risposta  a chi mi dice  e mi dirà   che insulto  i poliziotti e  e difendo i violenti  e altre menate varie  






                                                           2)    dei  siti 
Aggiungi didascalia
  da  quest'ultimo   segnalo  in particolare   questi capitoli  : 1) assalto alla  diaz  (  concordo con il termine assalto perché  nella  non è modo di fare una perquisizione   quello in quanto     nelle  perquisizioni d'urgenza   cioè quelle in mancanza  di un autorizzazione  del magistrato          si devono chiamare ad assistervi  legali  o  vicini di casa in caso di  movimenti  parlamentari  .,  vale solo per  armi o droga  invece  li  si  sono presi oltre a distruggerli per prendere l'hard  disk  i pc  del media center    foto a destra   e poi  hanno creato  prove  false   e messo apposta   gli attrezzi del  cantiere  della scuola vicina     che erano chiusi a chiave   e   molotov  trovate altrove  , ecc  ) .,    2) quello  sulle  violenze a Bolzaneto
Ma  non  ho resistito   e  ho scelto   di fare un post esteso visto  sia il silenzio   ( ma ormai  non mi stupisce  anche se  ancora m'indigna  ) 1)  del potere   che vieta  , ed  è per questo  che   se n'è parlato poco  sui  giornali  e  in tv  , alle forze  dell'ordine di  tacere e   di non replicare   e non concedere interviste  sul film .  riporto  testualmente  con foto sotto a destra     :
il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha diramato una nota a tutte le Questure e le direzioni: «In concomitanza con la proiezione di numerose pellicole cinematografiche che affrontano la ricostruzione storica di eventi relativi ad attività di polizia in situazioni ordinarie e straordinarie - scrive infatti il capo della segreteria, il prefetto Alessandro Raffaele Valeri - si ribadisce che qualsiasi intervista, partecipazione a convegni o dibattiti, va autorizzata da questo Dipartimento». 2)  di certa  sinistra  radical chic  bigotta  ed ipocrita o imboscata( per il caso di  Genova  2001 vedere  i  pulman  prenotati   e poi  annullati all'improvviso per  la  manifestazione del 21  luglio .,  oppure  l'uso strumentale  o accordi sottobanco per la manifestazione  del 20  luglio   con il  corteo delle Tute Bianche e di altri gruppi intenzionati a violare la zona rossa,  infatti le  cariche  violente   cessarono quando Bertinotti chiamò al cellulare  Gianfranco Fini  )   che che  si limita  a denunciare  ma  poi  non ha nè il coraggio  "  di  rompere  le  ... "  al  partito\partiti  di riferimento perché si batta  in parlamento per  una commissione d'inchiesta  su questi vergognosi fatti o  non raccoglie  firme  \ petizioni  . Un buon  film e  molto scomodo fiero ed  indigesto   dato che

11.7.09

Delusioni di Bronzo

"Re Obama I", incoronato dai media di tutto il mondo come il monarca assoluto della giustizia e della non belligeranza, come l’artefice di una nuova rivoluzione culturale che avrebbe portato in primo piano i diritti dei “diversi”  e le innumerevoli  istanze progressiste, ha deluso non pochi suoi sostenitori della prima ora. I sinistri non hanno mandato giù, né sono ancora riusciti a digerire, le strette di mano e le pacche sulle spalle (non solo formali) fra il leader “abbronzato” e il presidente del consiglio italiano. Avrebbero auspicato, viceversa, un comportamento più risoluto, un “redde rationem”  che avesse ridato alla sinistra il ruolo di guida morale per un Paese percosso dalle catastrofi naturali. Fra queste “catastrofi”, i progressisti nostrani annoverano la perseveranza del Presidente del consiglio a rimanere in carica, nonostante tutto e tutti, quasi si trattasse di un terremoto a cui non si può fornire il debito rimedio. Infatti, nemmeno sul clima si può rimanere soddisfatti. L’accordo sulle politiche per la non emissione di gas inquinanti, raggiunti all’Aquila, si limitano a dichiarazioni di intenti totalmente surrettizie. Per non parlare poi della richiesta di “truppe fresche” da destinare in Afghanistan, prontamente accolta dal Premier Silvio Berlusconi. Avevano auspicato una sorta di spartiacque che avesse confinato Berlusconi nell’alveo nazionale dell’acqua sporca. Insomma, una specie di “leader dimezzato” così come “profetizzato” dal baffino nazionale. In tal modo, una volta privato il Premier di una qualsiasi credibilità a livello internazionale, si sarebbe potuti passare alla fase numero due: quella del suo allontanamento dalla vita politica italiana, al punto da giustificare qualsiasi operazione, anche la più antidemocratica e antipopolare. In questo deprimente contesto si sarebbe inserita benissimo la paventata ipotesi di “Governassimo”, artatamente messa a punto da astute mosse di palazzo.  Si voleva, in parole povere, affibbiare l’etichetta (sempre valida) di parvenu della politica ad un Leader che invece detiene ancora la maggioranza del consenso popolare. Questo sarebbe servito sicuramente ad imprimere una decisa inversione di marcia, nel senso indicato dalla stampa scandalistica, capitanata da Repubblica & Co.  Avrebbero, insomma, voluto che il presidente Obama, sia pure seguendo il rigido protocollo diplomatico, avesse preso le distanze dall’uomo Berlusconi, soprattutto attraverso una buona dose di “ghiaccio istituzionale” che, viceversa, non si è ne visto ne minimamente avvertito.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...