Prima d0iniziare al post
d’oggi devo fare delle premesse
La prima
Riprendo l’accenno , sul perché vedo ( anche se pochissimi fra i nuovi e appena usciti o in corso nelle sale generalmente aspetto uno \ due mesi rispetto a ai 4\8 mesi che escano in dvd ) i film scaricati o in streaming in rete , fatto nella Famigerata intervista al poco
coraggioso Carlo
Cucchiarelli che mi
ha fatto
litigare con quelli del circolo
anarchico http://stragedistato.wordpress.com/
per …. ma questa è un’altra storia che prima o poi
affronterò su questo blog
Ecco i principali motivi per cui scarico o mi faccio scaricare e vedo i film senza nessuna distinzione fra quelli apena usciti nelle sale o vecchi , e non più trasmessi o mai trasmessi in tv :
Ecco i principali motivi per cui scarico o mi faccio scaricare e vedo i film senza nessuna distinzione fra quelli apena usciti nelle sale o vecchi , e non più trasmessi o mai trasmessi in tv :
Scarsa o mancanza distribuzione nelle sale dove lo tengono pochi giorni rispetto ai grandi film o di “ cassetta “ ( generalmente polpettoni ) con grandi attori\ attrici o di grandi registi oppure se nel caso abbia creato un caso o una grande discussione sui media ,2) nei piccoli paesi portano , salvo quel spirito coraggioso che da rassegna cinematografiche , solo film da cassetta
Curiosità nel vedere perché quel film è stato bastonato \ stroncato dalla critica o ha creato un vespaio di polemiche Poca pazienza d’aspettare che ( se esce perché spesso neppure esce ) escano a noleggio ma solo in vendita o in vendita nelle edicole
Perché certi film come questo pur mal fatti o parziali nella verità dei fatti ( qui le mancanze del film volute per troppa paura d’essere etichettato / strumentalizzato del regista del film ? ) sono dei documentari da conservare
La seconda il cambio di rotta inizialmente
avevo pensato di liquidare il
film Diaz in due parole
e con una parafrasi di una famosa canzone di De Andre
: storia normale per chi c’è stato vedere quasi per dovere per il
rimpianto ( ero infortunato e poi i miei vecchi reduci del 68\77 avevano paura
che andassi ) di non essere andato e per collaborare con carlo Gubitosa al
libro ( foto sopra a sinistra e il link per scaricarlo , storia speciale per chi non c’è stato ma in particolare vuole dimenticare e lasciarselo alle
spalle senza fare chiarezza fino in fondo >> lasciando che a parlare siano :
1) IL trailler del film e il video del social forum
poiché non sò se visto chje mi da errore ha caricato o meno se non riuscite a vederlo lo trovate qua http://archive.org/details/Frame_G8_Diaz
e se avete stomaci forti su quello che è successo a Bolzaneto ascoltate cosa dice Marco Poggi, all'epoca in servizio come infermiere presso la caserma di Bolzaneto. colui che ha permesso l'apertura dell'inchiesta giudiziaria su tali fatti
Riporto quest'altro video per dimostrare a chi , mi ha scritto in privato appena ne ho parlato ( vedere fra i link il mio post precedente ) o chi dice è impossibile che in italia si avvenuta una cosa del genere. Esso è un video che che contiene in sintesi oltre i filmati in presa diretta sulle fasi più drammatiche del blitz alla scuola Diaz le registrazioni degli spostamenti dei funzionari PS durante le 2 ore di "perquisizione" ( se cosi si può chiamare ) ma anche di radio gap quella del media center della scuola chiusa durante il bliz , delle chiamate dei cittadini ai centralini della polizia e dei carabinieri , ecc .
un altro video di risposta a chi mi dice e mi dirà che insulto i poliziotti e e difendo i violenti e altre menate varie
2) dei siti
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Ma non ho resistito e ho scelto di fare un post esteso visto sia il silenzio ( ma ormai non mi stupisce anche se ancora m'indigna ) 1) del potere che vieta , ed è per questo che se n'è parlato poco sui giornali e in tv , alle forze dell'ordine di tacere e di non replicare e non concedere interviste sul film . riporto testualmente con foto sotto a destra :
il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha diramato una nota a tutte le Questure e le direzioni: «In concomitanza con la proiezione di numerose pellicole cinematografiche che affrontano la ricostruzione storica di eventi relativi ad attività di polizia in situazioni ordinarie e straordinarie - scrive infatti il capo della segreteria, il prefetto Alessandro Raffaele Valeri - si ribadisce che qualsiasi intervista, partecipazione a convegni o dibattiti, va autorizzata da questo Dipartimento». 2) di certa sinistra radical chic bigotta ed ipocrita o imboscata( per il caso di Genova 2001 vedere i pulman prenotati e poi annullati all'improvviso per la manifestazione del 21 luglio ., oppure l'uso strumentale o accordi sottobanco per la manifestazione del 20 luglio con il corteo delle Tute Bianche e di altri gruppi intenzionati a violare la zona rossa, infatti le cariche violente cessarono quando Bertinotti chiamò al cellulare Gianfranco Fini ) che che si limita a denunciare ma poi non ha nè il coraggio " di rompere le ... " al partito\partiti di riferimento perché si batta in parlamento per una commissione d'inchiesta su questi vergognosi fatti o non raccoglie firme \ petizioni . Un buon film e molto scomodo fiero ed indigesto dato che
viene accusato da Destra o dai buonisti \ cerchiobottisti e par condicio a tutti i costi di non aver dato spazio e di non aver citato le violenze dei Black Block ( cosa non vera perché all'inizio si vede anche se per qualche secondo ) , e d'essere , insieme al film \ documentario “Black Block” ( che racconta la storia di sette ragazzi, Lena e Niels di Amburgo, Chabi di Saragozza, Mina di Parigi, Dan di Londra, Michael di Nizza, e Muli di Berlino, che, ognuno con le proprie motivazioni, sono giunti a Genova per partecipare alle proteste contro il G8 e sono poi stati coinvolti nelle violenze della Diaz e di Bolzaneto.di parte e di non lasciare spazio al contraddittorio. Accusa \ critica giustificata primo anche comprensibile se vogliamo perché il primo è un documentario , ridicola e strumentale per il secondo perché è un film non un documentario . Da Sinistra ( vedere url precedente ) con puntiglio forse esagerato per il mancato riferimento a chi ordino e guido i pestaggi violentissimi alla scuola Diaz.
viene accusato da Destra o dai buonisti \ cerchiobottisti e par condicio a tutti i costi di non aver dato spazio e di non aver citato le violenze dei Black Block ( cosa non vera perché all'inizio si vede anche se per qualche secondo ) , e d'essere , insieme al film \ documentario “Black Block” ( che racconta la storia di sette ragazzi, Lena e Niels di Amburgo, Chabi di Saragozza, Mina di Parigi, Dan di Londra, Michael di Nizza, e Muli di Berlino, che, ognuno con le proprie motivazioni, sono giunti a Genova per partecipare alle proteste contro il G8 e sono poi stati coinvolti nelle violenze della Diaz e di Bolzaneto.di parte e di non lasciare spazio al contraddittorio. Accusa \ critica giustificata primo anche comprensibile se vogliamo perché il primo è un documentario , ridicola e strumentale per il secondo perché è un film non un documentario . Da Sinistra ( vedere url precedente ) con puntiglio forse esagerato per il mancato riferimento a chi ordino e guido i pestaggi violentissimi alla scuola Diaz.
Il film ha nonostante queste carenze Gravi per chi vuole vederci un film apologetico sulla vicenda , trascurabili per chi come me ha voluto dare un suo punto di vista senza prendere posizione \ schierarsi troppo , il merito di riaprire ro,mpere il muro di silenzio ( salvo poche voci isolate ) la discussione su una delle tante pagine bruttissime per la storia della democrazia italiana. Come ha
denunciato Amnesty International: “La più grave sospensione dei diritti
democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”. Infatti il regista afferma “nel film “Diaz” non c’è nulla di inventato, è tutto
vero e tutto è basato sugli atti giudiziari su cosa accadde nell’assalto
della polizia nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 a Genova. E la
realtà fu anche peggiore.
<< Non possiamo >> --- secondo la buona recensione di antonioriccipv.com/ ---- << di non notare l’atteggiamento di assoluto silenzio in
questi anni non solo della polizia ma di tutte le istituzioni, che
avevano il dovere di dire qualcosa dopo le prime sentenze. Questa
vicenda è stata totalmente rimossa: alcuni cittadini sono stati lasciati
senza interlocutori, e in questo modo si perpetua l’inciviltà del
comportamento che c’è stato dentro la Diaz”.
La domanda che il film impone è come è potuto succedere in Italia. Ci
sono state condanne in primo grado e appello, a metà a giugno si
metterà la parola fine (con il rischio di qualche prescrizione dei
reati) con la Cassazione.
“Macelleria messicana” la definì Michelangelo Fournier, uno dei poliziotti della Diaz, quando depose come imputato al processo.
“È stato molto peggio di quello che si vede nel film» dichiara il pm
Enrico Zucca dopo aver visto l’anteprima a Genova. I vertici della
polizia, dall’annuncio del film a Cannes un anno fa ad oggi, hanno
adottato la politica del silenzio, no comment sul copione portato da
Procacci, no comment (con circolare del ministero dell’Interno) sul
film. >> In questo senso "Diaz" è un caso eclatante, ma lo è ancora di più Bolzaneto, alla caserma dove i feriti e i fermati giungono in stato di detenzione, e questo il film lo dice. (...) Giustamente il regista non ha avuto intenzione di fare un documentario sul G8 ma un film su un episodio di violenza che vi è accaduto, per non dimenticare, e questo va a merito di Daniele Vicari e di Domenico Procacci che lo ha prodotto; le perplessità nascono da cosa riuscirà a capire un ventenne d'oggi o chi vedrà la pellicola tra dieci anni su cosa è successo a Genova nell'estate di undici anni fa e perché. Non credo che la carenza dei film stia nel fatto di "non aver fatto nomi", come sostiene Vittorio Agnoletto, che fu portavoce e organizzatore del Genova Social Forum, che a sua volta, proprio a Genova e dintorni di castronerie ne disse e ne fece quanto basta, ma per il resto sono d'accordo con lui e con http://abasto-mscaini.blogspot.it/ da cui è tratto il virgolettato . Concludo con l'invito a cercate di recuperare ( anche scaricarvelo dalla rete o vedervelo in streaming ) questo film, se non lo non trovate facilmente in sala perchè i film scomodi svengono considerati
poco importanti e
quindi vengono lasciati pochissimi giorni o non
vengono distribuiti proprio ( almeno è
cosi in nei piccoli paesi )
hanno per acquisire un po’ di consapevolezza e
ricordare ciò viene taciuto o sminuito perché questo è stato e non si ripeta mai più
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