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6.1.22

il blog 18 anni è non li sente parte II

nel post precedente ( https://bit.ly/3Hu6D6I ) ho fatto preso dall'emozione e della nostalgia per il traguardo raggiunto ( 16 se si conmtano solo quelli di blogger ., 18 anni contando i post   su  spliner  alcuni anche doppi perchè fra il 2006 ed il 31 gennaio 2012 causa problemi tecnici per mettere foto e video su splinder , scrivevo quando dovevo mettere  video  o  foto l'intero post   su blogger e poi , come faccio per promuovere i mie articoli \ post   su  facebook  o  twittewr  , mettevo due \ tre righe e poi url dei post su splinder ) dal  nostro blog un errore cronologico. Infatti l'apertura ufficiale del blog , diventato poi appendice della pagina Facebook Compagnidistrada , risale al 4 gennaio e non al 1 gennaio . Mi scuso , soprattutto con i vecchi utenti , per l'errore . Ora per rispondere alle vostre probabili domande immaginando che me ne farete ho deciso di
farmi le domande e darmi le risposte come suggeriva con la sua frase ricorrente, ormai diventata un cult : «Si faccia una domanda e si dia una risposta» con cui è diventato celebre , un famoso giornalista della Rai


ho visto il tuo manifesto del blog di splinder e quello di blogger \ pagina fb come mai questo cambiamento?


più che cambiamento . io parlerei d'integrazione fra quello di splinder e quello di blogger - pagina facebook


come mai  dopo la  chiusura  del portale   splinder   e quindi  il passaggio definitibvo a   blogger hai cambiato il nome   anzichè lasciare  cdv  o  compagndiviaggio ?


inizialmente , nel 2006  a causa di problemi tecnici  per mettere  le  post  con immagini o  foto   avevo dovuto creare un secondo blog ( quello di blogger ) che integravo rimandando determinati post di splinder su d'esso . Poi dopo la chiusura   dellapiattaforma    splinder  ho riunito tutto quello che sono riuscito a salvare siu blogger .E li  ho cambiato nome  . 
Fin dalla creazione  di  blogger  ovvero   dal febbraio 2006 volevo chiamarlo compagnidiviaggio , ma il nome era già registrato ed quindi chiamandomi in rete ulisse o redbeppe\ redpeppe ulisse lo chiamai cosi Poi   conil passaggio definitivo per poter essere rintracciato dai miei utenti splinder    e  da quelli  che   pur  non scrivendoci  lo conoscevano  come cdv.splinder  \  compagnidiviaggio  e  decisi  d'aggiungere   a  compagnidistrada  la dictura    ex compagnidiviaggio   cdv.splinder   . Il nome strada anzichè viaggio non cambia niente , almeno per me , perchè il viaggio è fatto di strade dritte , curve , parallele .


come mai prima con splinder ( o avevi anche configurato in modo che i tuoi post apparissero in automatico su fb ) , poi con blogger ( non in automatico infatti pubblichi i tuoi post in modo tradizinale cioè due \tre righe cono senza hastag e scrivi continua sul blog mettendo l'url dove continua ) ?



perchè : 1)   fb ha  cambiato  le  opzioni e    non  sono  più ne  riuscitoa  modificare  il sisema  con cui  vi  avevo  configurato   il vecchio  blog   ., 2) oltre ad arrivare anche a coloro che usano solo social voglio mantenere ed raggiungere chi non li usa o li usa solo o per giocare o per leggere account \ pagine social . E poi molti ( almeno credo ) utenti del vecchio splinder o della mia veccha newsletters artiginale da cui poi è nato il blog gli ho ritrovati su fb




come mai a differenza di splinder non più multi autore e ci scrivono solo uno ?



bisogna chiederlo o quei pochi che sono riuscito a trovare dopo la chiusura della piattaforma splinder ed a cui ho mandato l'invito sia che avessero blogspot o meno . L'unica che collabora attivamente qui su blogger sono in realtà due Cristian porcino e e sulla pagina Fb \ appendice social del blog Daniela Tuscano , ma per problemi tecnici o personali non ha un account su ( o non si è voluta registrare ) su gmail e quindi su google ed ecco che quando vuole pubbicare qualcosa mi avvisa e lo pubblico io su sua autorizzazione mettendo affianco al titolo di ®© di Daniela tuscano


7.10.17

centenari ( rivoluzione russa , rivoluzione d'ottobre caporetto , che guevara ) in sordina



cercandoi le puntate precedenti di ezio mauro sulla rivoluzione russa ho trovato questo post interessante che mi ha portato a farmi anch'io , che sono cresciuto in un epoca di scontro ideologico fascimo contro comunismo , su cosa sia rimasto di tali eventi . Ancora non ho trovatyo la risposta . Ma questo post che treovate sotto mi sta stimolando . Quindi non è escluso che ne giorni successivi scrivero qualcosa in merito .

Per il momento beccatevi questa nostra eleucubrazione  del'amico facebokinao  Marco   Barone 
dal  suo blog    http://xcolpevolex.blogspot.it/







Cent'anni dalla Rivoluzione russa e cinquant'anni dalla morte del Che cosa è rimasto?
ottobre 07, 2017



Non voglio perdermi in quella che potrebbe risultare una tanto scontata, quanto banale dialettica.
Non vi è stata alcuna ricorrenza per l'inizio del processo rivoluzionario russo, iniziato come è noto nel febbraio del 1917. Qualcosa si muoverà probabilmente per la ricorrenza della rivoluzione d'ottobre. Ma l'unica cosa certa è che nessuno poteva fino a qualche anno addietro immaginare che questo centenario sarebbe stato così ridimensionato dalla storia dove quasi quasi lo si deve celebrare di nascosto.
Si faranno i nomi di Lenin, Marx, Trotsky, Stalin, delle varie correnti e guerre violentissime che si son innescate all'interno del processo comunista. Si dirà che il vero comunismo non vi è mai stato, che vi è stata una degenerazione. Si dirà di tutto e di più. L'unica cosa certa è che se il Comunismo come ideologia è stata ad oggi sconfitta in modo evidente ed il capitalismo si è rigenerato con tanto di nuovi manifesti, questo non significa che le idee fondamentali del comunismo siano state superate. Perchè le ricette per contrastare le soluzioni sono sempre quelle, ridistribuzione delle ricchezze, statalizzazione, nazionalizzazione, bene comune, uguaglianza e diritti. Ma è innegabile che oggi la falce e martello è un qualcosa più da porta chiave, da adesivo, da film in bianco e nero che altro. E' stato insieme a satana probabilmente il simbolo più odiato e temuto nel nostro occidente . Ma vi è chi resiste e non vorrà, comprensibilmente e giustamente, far mai tramontare il simbolo del comunismo, la falce e martello che non potrà essere sostituito da computer e mouse, perchè sarebbe ridicolo. Cent'anni dalla rivoluzione russa. Cosa è rimasto?
Ma saranno anche cinquant'anni dalla morte dell'immenso Che. Diventato icona, presente in diverse magliette, qualche fascista ha cercato anche di appropriarsene, simbolo di una nazione, ma simbolo anche della rivoluzione degli oppressi contro il solito capitale. Ha fatto una fine tremenda, violentissima. Film, libri, musiche, dischi, fumetti, quadri, stampe, merchandising importante, sopravvissuto a quello del comunismo tradizionale. Ma è rimasto solo questo del Che? 

                                                         Marco Barone

Su caporetto     ancora  si  discute   se  fu  o   sconfitta   o disfatta   oppure  secondo  le  tesi  revisioniste       vicine al negazionismo   di   . Federico Gozzi  espresse  su  questo articolo di  http://www.difesaonline.it/



c'è un bellissimo tentativo di Rumiz di vedere la Battaglia di caporetto dalla  parte del nemico .da http://www.repubblica.it/super8/2017/10/06/news/l_altra_caporetto-177498603/


L'altra Caporetto
Per noi fu ed è ancora oggi "la" disfatta. Ma cosa fu quella battaglia per i tedeschi? Cento anni dopo siamo tornati nei luoghi dell'offensiva condotta da Rommel, la futura "Volpe del deserto" nazista. Ecco il racconto, giorno per giorno, dal suo punto di vista
 continua  nel sito  

5.3.17

I 35 anni di Lady Oscar, quando il ‘gender’ andava in onda di pomeriggio ed.....

....stranamente all'epoca nonostante le censure e riadattamenti non abbia ( posso sbagliarmi avevo appena 6\7 anni ) scatenato le ire degli adinolfiani e simili .ma  prima di riportare l'articolo , vorrei  ricordare   con le  sigle principali 


i  cartoni della mia infanzia avvenuta  a cavallo fra  gli anni  70'\80  ( anche se  più anni 80  )    segnalandovi  , elenco  incompleto Sic  ,    alcuni cartoni  animati qui   su questa  SlideShow semnpère di tvzap i più importanti ed  i più noti ancora  oggi  del periodo 

Ma  ora basta  con le  ciance  e  vediamo  all'articolo di lady oscar







Era il primo marzo 1982 quando uno degli anime più amati degli anni Ottanta ha debuttato su Italia 1
Anno 2017, suscita clamore e chiacchiericcio la bellissima figlia di Angelina Jolie e Brad Pitt, Shiloh, che compare agli aventi pubblici insieme ai suoi fratelli vestita da maschio. Così come si considera argomento da seconda serata in tv il tema dell’identità di genere (maschio o femmina), qualcosa da cui tenere lontani i bambini.






Eppure negli anni Ottanta (la prima visione è andata in onda su Italia1 nel 1982), un’intera generazione di trentenni è cresciuta guardando ogni pomeriggio in televisione la storia di Lady Oscar: nata biologicamente femmina, ma cresciuta per volere del padre come se fosse un maschio, anzi come se fosse un soldato, che da adulta si innamora dell’amico d’infanzia Andrè… e tutto questo alla fine del Settecento.
È però vero che la versione italiana è stata ‘riadattata’ e i dialoghi edulcorati. Per esempio nella versione originale dell’anime l’identità di Oscar è un segreto é mica  tanto   se  si ascolta  con attenzione  la  sigla  e s'interpretano le allusioni  con cui viene chiamata  Oscar  ]  Viene chiamata Colonnello, Signore o Oscar, in quella italiana si opta spesso per Madamigella nonostante indossi l’alta uniforme, togliendo così parte dell’ambiguità con le donne di corte che la guardano con ammirazione mentre invece originariamente era più una infatuazione.
Scene censurate o modificate a parte, Lady Oscar rimaneva un anime bellissimo, uno dei più amati in Italia, nonostante in Giappone fosse stato un flop (il manga al contrario ebbe successo), con intrighi internazionali, sotterfugi, vita di corte, tumulti sentimentali (la storia d’amore tra Oscar e Andrè non è proprio una delle più semplici nella storia dei cartoni animati) e poi la tragica morte da eroe, anzi da eroina. Malata di tisi (e quindi con una condanna già sulla testa) guida l’assalto alla Bastiglia e muore crivellata di fucilate il 14 luglio 1789 propria  mentre  con i  soldati dissidenti  va  l'assalto   della  Bastaglia 







1.1.16

Castellania, trovata la bici dell’ultima corsa di Coppi Scoperta da un appassionato a Milano, esposta durante le celebrazioni di sabato. Realizzata da Fiorello Masi nel 1959, usata dal Campionissimo al Trofeo Baracchi

 Mi  sa  che   de  Gregori quando   ha  ripreso  dal fratello   questa  canzone


pensasse    a    storie  come     questa   del ritrovamento  della  famosa    che  il grande   Fausto  Coppi   uso  nella  sua ultima corsa  .
La news   è    riportata     da http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca del 30 dicembre 2015.  Una  storia   bellissima   che  dimostra    che  anche  come  sembra  volerci dire     lo stesso  De  Gregori  in  la  storia  , è la passione ti fa fare delle scoperte storiche . 
 come quella  riportata  sotto  





CASTELLANIA
 Il Campionissimo: un mito che non muore, anzi che si rilancia grazie a una sorprendente scoperta. E’ stata, infatti, ritrovata a Milano e sarà esposta nei prossimi giorni, a Castellania, la mitica bicicletta, con la quale Fausto Coppi gareggiò nell'ultimo anno di attività agonistica.
Il prossimo due gennaio, in occasione delle annuali manifestazioni commemorative per l’anniversario della morte del campionissimo, sarà presentata ed esposta al pubblico la “Fiorelli Coppi” con la quale l’Airone gareggio nella squadra della Tricofilina Coppi.
Nella giornata in cui tutti gli appassionati di ciclismo si danno appuntamento per ricordare il grande ciclista tortonese, il Comitato Colli di Coppi, organizzatore de “La Mitica” ciclostorica, ha donato agli appassionati, un’occasione in più per ritornare a Castellania. L’ultima mitica bicicletta che il grande Fausto usò nel 1959, sarà presentata alla stampa ed al pubblico.
«E’ stata ritrovata a Milano grazie alle ricerche di un appassionato di ciclismo, Giampaolo Bovone – dichiara il presidente del Comitato Pietro Cordelli - E’ una Fiorelli Coppi che il grande Faliero Masi costruì all’inizio del 1959 per la squadra “Tricofilina Coppi” capitanata dal Campionissimo».
Una bicicletta davvero bella che Fausto Coppi fece realizzare da uno dei migliori telaisti italiani dell’epoca e che accompagnò Fausto nella sua ultima impresa agonistica, il “Trofeo Baracchi” del 4 novembre 1959, disputato in coppia con il campione francese Louison Bobet».
La bicicletta, perfettamente conservata, è dal punto di vista della ciclistica, come indicano gli esperti,un raro esempio di stile ed eleganza e porta ancora il nastro del manubrio di quell’ultima corsa di Fausto Coppi.
Acquisita recentemente dal figlio Faustino Coppi, sarà esposta nella sala consiliare del Comune di Castellania dove farà bella mostra insieme ad un’altra bicicletta gemella, da pista, con identiche misure di telaio, 58 ½ x 57 cm.
L’invito naturalmente, che avanza il Comitato, è quello ad intervenire numerosi per commemorare Fausto Coppi, ammirare la mitica Fiorelli Coppi. Resta anche vivo l’invito per firmare la petizione a sostegno della candidatura della “Bicicletta” al Premio Nobel
per la Pace 2016 “Bike the Nobel” promossa dalla trasmissione “Caterpillar” di Radio 2». Sempre sabato 2 gennaio alle ore 10.30, nel mausoleo di Castellania, si terrà la tradizionale consegna del premio “Welcome Castellania” a due noti giornalisti sportivi.

                                 Paola Dellagiovanna

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...