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28.11.24

LE VITTIME DI UN PREDATORE SESSUALE NON HANNO ETÀ + Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco colpire alle aprti sensibili del corpo punta XII



 molti famminicidi  sono il culmine  dell’incapacità di molti sistemi dell’incapacità di molti sistemi di protezione di prevenire il femminicidio, nonostante le denunce e le misure restrittive. Per l’uomo violento, uccidere in modo così plateale non è solo un’espressione di rabbia, ma è indice del controllo totale che pretende di avere su una donna. In aggiunta, si consideri come scegliendo un contesto pubblico l’autore del reato abbia voluto rendere la violenza visibile, umiliando la vittima e terrorizzando chi le era accanto. Questa vicenda evidenzia un problema culturale: il persistere di modelli patriarcali in cui la violenza è uno strumento di affermazione di ‘superiorità’ maschile. La scelta di ignorare il divieto di avvicinamento dimostra come molte misure cautelari siano insufficienti senza un’ef!cace sorveglianza e un cambiamento profondo nella mentalità sociale. È solo attraverso un approccio che integri prevenzione, educazione e un sistema di protezione più efficace che si potrà ridurre il numero di vite distrutte da uomini incapaci di accettare la libertà delle donne”Infatti è per  quello      che  riporto    quelle  puntate   sulle tecniche     d'usare  ( non solo   anche se  è rivolto  ad voi donne  )    come  autodifesa 

Infatti    la  guida   :  Manuale di autodifesaI consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco    cintura  nera  di karate  sull'ultimo  n del settimale  giallo    riporta   un fatto  avvnuto    quas  10  anni  fa  

Torniamo indietro nel tempo  con una notizia tratta dalla pagina 124 del Televideo di  giovedì 16 novembre 2006:

“Un uomo ha aggredito e tentato di violentare una commerciante  di 61 anni a Reggio  Emilia, poco dopo le 19.30, mentre si stava apprestando  alla chiusura. Il giovane è entrato  nel negozio dove c"era  solo la donna che stava completando  le ultime operazioni  prima di tornare a casa e l"ha  colpita duramente con calci e  pugni, abbassandosi i pantaloni  per cercare anche di violentarla. La donna a quel punto  ha reagito con forza riuscendo a evitare di soccombere. Laggressore allora lha colpita di nuovo, ha afferrato la sua borsetta ed è fuggito. Superato lo  shock, la negoziante ha avvisato subito il 118 e i carabinieri che, grazie a una precisa  descrizione, si sono messi alla  ricerca  dell"uomo. La donna è ricoverata  nell"ospedale  cittadino ed è  stata giudicata  guaribile in un mese”. 

Da questa  brutta storia  di cronaca ci  rendiamo conto  che ogni donna  può essere bersaglio di aggressione  sessuale, indipendentemente dall"abbigliamento,  dall"avvenenza o  dall"età. Ecco perché non mi  stancherò mai di ripetere che  può succedere a chiunque. Probabilmente quella commerciante  di Reggio Emilia  non pensava di poter essere  aggredita per stupro a 61 anni,  alle 19.30, mentre si
preparava  a chiudere il negozio per tornare a casa. Uno stupratore non ragiona  come un uomo normale, non agisce rispettando parametri di  scelta precisi, ma in base a raptus momentanei, attaccando la prima vittima che incontra, e questo rende la frase “tanto a me non capiterà mai” come la più sbagliata che si possa pensare.Questa vicenda dimostra anche come una donna, palesemente inferiore come forza e struttura (donna di 61 anni, contro un giovane molto prestante),sia riuscita a difendersi in modo efficace pur non conoscendo  nessuna tecnica,ma solo scaricando tutta la sua rabbia.Forse si tratta di quella rabbia che muove una donna che si trova allimprovviso vittima di una situazione del genere.
Fra  le    tenciche  di autodifesa  oltre  a quelo della  foto a  destra  in alto   c'è  quello  di colpire  alle  parti basse  .  Infatti Alcune parti del corpo umano sono più sensibili di altre. Si chiamano punti vitali. Ecco le zone sensibili a cui mirare. Testa: occhi, tempie,  mento e naso. Tronco: ascelle, clavicole, plesso solare, fegato e reni. Arti inferiori: testicoli, quadricipiti e ginocchia.Ricevere un colpo in un  punto vitale sorprende l’aggressore, che può  mollare la presa. Scappate velocemente.