Indirettamente secondo questo articolo di http://narrazionidifferenti.altervista.org/
Ma le discriminazioni posso essere palesi, conclamate, forti. Oppure subdole, anche dette con il sorriso sulle labbra, quasi per gioco, come fosse uno scherzo. Ma quando si umilia un'altra persona non è mai "uno scherzo".
Si può essere sessisti con una battuta, una barzelletta, un comportamento. Anzi: sono spesso proprio le battute e le barzellette, che nascondendo la loro violenza dietro il muro dell'umorismo (presunto) fanno più male. Perché colpiscono, eccome se colpiscono, ma rispetto a una discriminazione palese si ha quasi timore a rispondere a una "battuta", a reagire, a manifestare il proprio fastidio e la propria contrarietà.
Con questo video ---- dichiara lo srtesso autore --- ho deciso di realizzare un esperimento sociale, filmando le reazioni di alcune donne a barzellette, stereotipi e battute inerenti il genere femminile; si tratta di parole, frasi e offese che ho preso da internet, dai commenti su Facebook o dai peggiori discorsi da bar.
Lo scopo del video è semplice, e secondo me efficace: mostrare alle persone che guarderanno il video quello di cui solitamente certi maschi non si interessano: le reazioni delle donne.
Soprattutto, con questo video, ho voluto provare a raccontare alcuni pezzi di vita delle donne, quei pezzi di vita che chi le deride, o scherza sulla loro "minore intelligenza" o semplicemente le chiama "cagne" o "santarelline" non capisce, o di cui ha deciso di non interessarsi. Con questo video, invece, sarà costretto a guardarle in viso, fra una barzelletta e un'offesa, vedendo le loro reazioni; e ascoltando - soprattutto - le loro opinioni.
Ho ideato, organizzato e realizzato questo video da una mia idea originale. Ma questo video non avrebbe mai visto la luce, o sicuramente sarebbe stato molto peggiore, senza la collaborazione di Andrea Esposito, Francesco Galgano e Peppe Pace, in ordine alfabetico. I miei tre colleghi hanno curato tutte le riprese, la fotografia e l'audio. Ma soprattutto è grazie a loro che molti spunti, domande, idee, modalità di approccio, sono state possibili. Con consigli, supporto e tante, tante fondamentali idee di realizzazione.
Ma le discriminazioni posso essere palesi, conclamate, forti. Oppure subdole, anche dette con il sorriso sulle labbra, quasi per gioco, come fosse uno scherzo. Ma quando si umilia un'altra persona non è mai "uno scherzo".
Si può essere sessisti con una battuta, una barzelletta, un comportamento. Anzi: sono spesso proprio le battute e le barzellette, che nascondendo la loro violenza dietro il muro dell'umorismo (presunto) fanno più male. Perché colpiscono, eccome se colpiscono, ma rispetto a una discriminazione palese si ha quasi timore a rispondere a una "battuta", a reagire, a manifestare il proprio fastidio e la propria contrarietà.
Con questo video ---- dichiara lo srtesso autore --- ho deciso di realizzare un esperimento sociale, filmando le reazioni di alcune donne a barzellette, stereotipi e battute inerenti il genere femminile; si tratta di parole, frasi e offese che ho preso da internet, dai commenti su Facebook o dai peggiori discorsi da bar.
Lo scopo del video è semplice, e secondo me efficace: mostrare alle persone che guarderanno il video quello di cui solitamente certi maschi non si interessano: le reazioni delle donne.
Soprattutto, con questo video, ho voluto provare a raccontare alcuni pezzi di vita delle donne, quei pezzi di vita che chi le deride, o scherza sulla loro "minore intelligenza" o semplicemente le chiama "cagne" o "santarelline" non capisce, o di cui ha deciso di non interessarsi. Con questo video, invece, sarà costretto a guardarle in viso, fra una barzelletta e un'offesa, vedendo le loro reazioni; e ascoltando - soprattutto - le loro opinioni.
Ho ideato, organizzato e realizzato questo video da una mia idea originale. Ma questo video non avrebbe mai visto la luce, o sicuramente sarebbe stato molto peggiore, senza la collaborazione di Andrea Esposito, Francesco Galgano e Peppe Pace, in ordine alfabetico. I miei tre colleghi hanno curato tutte le riprese, la fotografia e l'audio. Ma soprattutto è grazie a loro che molti spunti, domande, idee, modalità di approccio, sono state possibili. Con consigli, supporto e tante, tante fondamentali idee di realizzazione.