Come prova , vedere i miei post precedenti in particolare questo , delle diverse sfacettaure tanto da non riuscire a definire in mainnera chiara ed univoca ( almeno per me che : donna non sono , che non sono ne antropologo ne addentro ai centri antiviolenza ) tanto da confondere ilfemminicidio in violeza di genere e viceversa , c'è la storia d'oggi . O meglio due storie che dimostrano di come ancora siamo molto indietro nella prevenzione . Ma andiamo con ordine .
La prima da una lettera sul il FQ d'oggi
SIAMO I GENITORI DI MICHELA, che il 15 maggio 2016 ha perso la vita per mano dell’ex marito, che subito dopo si e suicidato. Da quel giorno il nostro intento è quello di far capire come possa essere accaduto e come si possa prevenire ed evitare che fatti come questo non succedano più.
Soltanto leggendo il verbale delle indagini siamo venuti a conoscenza del fatto che i genitori e gli amici sapevano che l’ex marito soffriva di disturbo bipolare, per il quale era stato in cura fino all’eta di 21 anni, e che fino a quella sera la malattia era stata tenuta gelosamente nascosta. lnoltre i genitori dichiaravano che il figlio aveva detto loro quello che intendesse fare così come anche gli amici dichiaravano che l’ex marito aveva detto loro quali fossero le proprie intenzioni e come avrebbe messo in opera il suo progetto criminale, spiegandolo nei minimi particolari.Anche il neurologo e la psicoterapeuta, che avevano in cura l’ex marito, dichiaravano che sapevano della malattia, per la quale era stato in cura dai 16 ai 21 anni dal direttore sanitario e scientifico dell’istituto di Neuroscienze dell’università di Firenze e dal direttore del dipartimento di Psichiatria dell’università di Pisa, ma hanno ritenuto opportuno non infrangere il segreto professionale. Noi pensiamo che sarebbe stato sufficiente inviare anche solo un messaggio a noi o a nostra figlia per evitare questa tragedia. Lei non sarebbe scesa per prendere la valigia, che si è rivelato un tranello per farla salire in macchina. La domanda che ci poniamo è se avremmo potuto prevenire fatti di questo tipo e, secondo noi,la risposta sta nell’attivazione di due procedure:
Chiunque venga a conoscenza dell’intento altrui di commettere un reato di violenza e abbia consapevolezza che la persona sia realmente in grado di metterlo in pratica, deve denunciare. Altrimenti può essere incriminato per omissione di “soccorso”.
Dobbiamo attivare un protocollo specifico al quale deve attenersi uno psicoterapeuta e un neurologo o, più genericamente, i medici professionisti che hanno in cura il paziente bipolare, che preveda non solo la possibilità, ma l’obbligo di rompere il segreto professionale. Pensiamo che, almeno nei casi simili al nostro, si possa fare opera di prevenzione e salvare la vita delle persone.
Il nostro intento è quello di sensibilizzare chi ritenga opportuno fare propria questa mozione nell’interesse sociale.
La seconda tratta da rainews del TGR Piemonte che è ancora legata ad un ateggiamento bachettone che confonde eros e pornografia , e vede la donna colpevole di provocare gli istinti animaleschi dell'uomo ( l'uomo non è solo un pezzo di legno )
E'diventato un caso l'invito a scuola di Stefania Secci, ex modella e attivista contro la violenza sulle donne, che ha denunciato e fatto arrestare il fotografo Paolo Ferrante. L'Istituto tecnico Vittone di Chieri e la Scuola media di Pino Torinese l'avevano invitata a parlare in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Ma sono spuntate alcune sue foto, nuda, sui social. Che sono immediatamente circolate sulle chat di ragazzi, genitori e docenti. E così l'incontro di Chieri è stato annullato. “Si comunica che l'intervento previsto
per il 25 novembre 2024 non avrà luogo in quanto l'istituto ha acquisito ulteriori informazioni sulla signora Secci e, al momento, non si ritiene che il suo incontro con gli studenti possa avere una ricaduta didattica e/o educativa”, si legge nella circolare. Altrettanto potrebbe fare la dirigenza scolastica di Pino Torinese. Foto che però, secondo quanto dichiarato alla Stampa dagli assessori Vittoria Moglia (Chieri) ed Elisa Pagliasso (Pino Torinese) “sono state scattate contro la volontà della Secci, e che ora è per vie legali”. Consenso, libertà, violenza sulle donne. Il dibattito è aperto.
Boxe, dopo pochi secondi Angela Carini si ritira In lacrime
È durato pochissimi istanti, il tanto discusso match degli ottavi del torneo olimpico di boxe categoria 66 kg dei pesi welter. Da un lato l’azzurra Angela Carini, dall’altro l’algerina Imane Khalif, finita nel mirino in questi giorni perché accusata (anche da Matteo Salvini) di essere un atleta transessuale in gara in una competizione femminile. L’incontro è stato un rapido scambio di colpi tra le due, con l’italiana che appena incassato il primo colpo si è avvicinata all’angolo e ha annunciato la volontà di ritirarsi.Non è chiaro il motivo della decisione, visto che Carini non ha ancora voluto commentare questa scelta. Dopo l’annuncio della fine del match, che ha visto Khalif vincitrice, l’azzura si è inginocchiata in mezzo al ring ed è scoppiata a piangere, prima di allontanarsi dal ring. Una scena che ha fatto rapidamente il giro dei social e che ha diviso gli utenti: alcuni hanno criticato fortemente questo gesto, altri hanno sottolineato come potrebbe aver optato per il ritiro onde evitare i pericolosi colpi della rivale. Inevitabile che le polemiche si trascineranno ancora a lungo .
Soprattutto per le polemiche e per gli attacchi che ha subito . Infatti Khelif, secondo il Cio, ha tutti i requisiti per partecipare alla competizione femminile ai Giochi. Non è una trans, come è stata erroneamente definita. Khelif, sulla base delle informazioni disponibili, è una persona intersex. Essendo un argomento eticamente molto complesso , posso dire che se una persona donna si sente uomo o viceversa può combattere regolamento permettendo con il sesso con cui si riconosce . Ma soprattutto stavolta concordo co Lorenzo Tosa
Due o tre cose che credo vadano dette sul caso Carini-Khelif.La prima. La strumentalizzazione, le fake news e lo sciacallaggio che la destra italiana sta facendo di questa vicenda è qualcosa di vomitevole. Squallido. Vergognoso.
La seconda. Siamo di fronte a una questione di una complessità spaventosa dal punto di vista sportivo, culturale, legale, umano. Talmente complessa che nemmeno i massimi organi internazionali hanno preso una posizione chiara, mentre fragolina76 e cicciohater hanno già capito tutto - beati loro - e in tre secondi hanno già sentenziato dall’alto delle loro tastierine.
Tre. Qualunque sia la propria idea, nessuno ha il diritto di prendersela né con Angela Carini, anche se un po' di rabbia ti viene in quanto si è arresa senza neppure provare a combattere , che ha e -- su questo non concordo con lorenzo --- perso il match più importante della sua carriera con sofferenza, lacrime e grande dignità (“Non sono nessuno per giudicare”), né tantomeno con Imane Khelif, che non ha NESSUNA colpa nell’essere nata DONNA (non trans, come straparlano i seguaci di Salvini e i Pillon di turno) con valori di testosterone elevatissimi. E di aver gareggiato senza violare alcuna regola. Non scordiamolo mai.E ancora. Se quei valori siano o meno troppo alti per una gara ad armi pari è, però, un tema serio, essenziale, che non può essere affrontato in tre righe schiumanti e becere delle migliaia di commenti che stiamo leggendo in queste ore. Al tempo stesso le persone senzienti non possono ridursi a un difesa d’ufficio di un diritto (quello sacrosanto di Khelif di non essere discriminata) se questo dovesse precludere il diritto delle avversarie di combattere ad armi pari.Il punto è che non tocca a noi (per fortuna) stabilirlo su Facebook.Possiamo solo augurarci che si arrivi a un punto di caduta che metta insieme i diritti e la regolarità. Il rispetto e lo sport. L’identità e la scienza. Altrimenti finiremo per dare fiato e corpo a quei miserabili sciacalli retrogradi che non aspettavano altro che un caso come questo per fare quello che hanno sempre fatto: discriminare, insultare, vomitare odio, portarci indietro nel tempo.
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LE RAGAZZE ISRAELIANE ALLE OLIMPIADI CHIEDONO DI RIPORTARE A CASA GLI OSTAGGI è UNA FAKE NEWS da https://facta.news/antibufale/
Questa immagine non mostra una protesta della squadra olimpica israeliana alle Olimpiadi di Parigi Ago 01, 2024Il 27 luglio 2024 su Facebook è stata pubblicata una foto di alcune nuotatrici che in una piscina formano con i propri corpi la scritta «Bring Them Home, Now!» (in italiano, «Portateli a casa, ora! »). Secondo chi l’ha condivisa, la scena mostrerebbe una coreografia della squadra olimpica israeliana in risposta al divieto «di indossare le spille #PortaliAcasa ai Giochi di #PARIGI2024». Il riferimento è allo slogan usato dall’organizzazione “The Hostages and Missing Families Forum”, formata da cittadini israeliani, che chiede di riportare a casa le persone sequestrate durante l’attacco del 7 ottobre 2023 del gruppo estremista palestinese Hamas contro Israele, che ha causato oltre mille morti. Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. La foto non ritrae una coreografia delle nuotatrici della squadra olimpica di Israele realizzata per protesta alle Olimpiadi di Parigi, iniziate lo scorso 26 luglio. Lo scatto è stato pubblicato il 19 novembre 2023 su Instagram dal fotografo e artista Adam Spiegel con la didascalia «Home, now!». Contattato dai colleghi di Reuters, Spiegel ha spiegato che l’immagine è un collage realizzato utilizzando foto raffiguranti 10 nuotatrici, non tutti olimpioniche, scattate il 17 novembre 2023 al Wingate Institute, centro di formazione sportiva nella città di Netanya, in Israele. Il fotografo ha aggiunto che l’opera era stata realizzata per tenere alta l’attenzione sugli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. Infine, come ha ricostruitoThe Jerusalem Post, l’affermazione che il Comitato olimpico abbia proibito alla delegazione israeliana a Parigi di indossare spille è fuorviante. Infatti, specifica il quotidiano israeliano in lingua inglese, lo statuto ufficiale del Comitato olimpico internazionale (CIO) stabilisce le norme riguardanti l’espressione politica di tutti gli atleti e non esiste una politica specifica per Israele. A pagina 79 la carta olimpica, afferma che «tutti i partecipanti, i dirigenti e gli altri membri del personale delle squadre ai Giochi olimpici godranno della libertà di espressione», ma più avanti si chiarisce che «non è consentito alcun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale in alcun sito olimpico, sede o altra area». Il CIO ha inoltre aggiunto che gli atleti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni durante interviste o altre apparizioni sui media, ma che tali espressioni sono vietate durante le cerimonie ufficiali, le competizioni e nel Villaggio Olimpico, conclude The Jerusalem Post. In un post precedente mi sono accorto che l'immagine delle atlete israeliane che chiedevano di riportare a casa gli ostaggi e una fakenes . Infatti tale notizia è confermata da : <<Verifica dei fatti: l'immagine NON mostra i nuotatori israeliani che scrivono "Portateli a casa ora" alle Olimpiadi del 2024 - Precede i Giochi >> di leadstories.com
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L' emittente ufficiale delle Olimpiadi di Parigi ha recentemente richiamato i cameraman per lE ROiprese non corrette delle atlete donne
degli eventi femminili. L' amministratore delegato di Olympic Broadcasting Services (OBS) ha annunciato che sono state definite nuove linee guida per gli operatori di ripresa, un settore dominato dagli uomini. Spiegando i " Pregiudizi inconsci" associati agli sport femminili, ha anche accusato gli operatori televisivi di mostrare immagini ravvicinate delle atlete quando non è necessario.
" Purtroppo, in alcuni eventi si continua a filmare in modo tale da poter constatare che gli stereotipi e il sessismo permangono, anche dal modo in cui alcuni operatori televisivi inquadrano in modo diverso gli uomini e le donne. Le atlete non sono lì perché sono più attraenti o sexy o altro. Sono lì perché sono atlete dell' élite", ha spiegato Yiannis Exarchos, direttore generale di Olympic Broadcasting. Le Olimpiadi di Parigi sono le prime in assoluto a raggiungere la parità di genere, il che ha spinto gli organizzatori a imporre regole severe per garantire l'uguaglianza di genere nei giochi. Un commentatore è stato recentemente licenziato per aver fatto un commento sessista sulla squadra australiana di nuoto femminile, subito dopo la conquista della medaglia d' oro.
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Coppie e medaglie: quando l'Olimpiade fa rima con amore L'ultima coppia che fa notizia è quella di Greg Paltrinieri e Rossella Fiamingo, ma non sono i primi e forse nemmeno gli ultimi
more olimpico per Paltrinieri e Fiamingo, entrambi a medaglia nel giro di un quarto d'ora. "Le ho mandato dieci messaggi e non mi ha risposto ancora" ha scherzato Greg, bronzo negli 800 stile. "Sono superfelice" ha aggiunto Rossella, oro nella spada a squadre. Poi l'incontro notturno al villaggio olimpico. Eppure non sono l'unica "coppia medagliata" di Parigi: ci sono anche Gigi Samele e Olga Kharlan
Un quarto d'ora d'amore olimpico. È quello che ha unito Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo, compagni nella vita e a medaglia quasi contemporaneamente. Greg bronzo negli 800 stile alle 21.18 alla Defense Arena, Rossella oro nella prova a squadre della spada alle 21.33 al Grand Palais. Un amore vincente, racchiuso nel pensiero di entrambi nella gara dell'altro. "Le ho mandato dieci messaggi e non mi ha risposto ancora" ha scherzato Paltrinieri. "Terzo oro per l'Italia e un bronzo per Greg, sono superfelice" ha aggiunto Fiamingo, venuta a conoscenza della medaglia del fidanzato proprio a bordo pedana. Paltrinieri-Fiamingo, storia di un amore nato...alle Olimpiadi Da Tokyo a Parigi,le Olimpiadi sono sempre nel destino di Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri.La loro storia d'amore, infatti, è nata proprio ai Giochi Olimpici giapponesi del 2021. Tokyo galeotta, poi lo scatto tenero postato da Rossella insieme al nuotatore emiliano che l'aveva raggiunta in Sicilia per le vacanze.Tre anni insieme, tre anni di successi per entrambi culminati a Parigi con un risultato storico. Paltrinieri è diventato il primo nuotatore italiano a vincere una medaglia in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi. Fiamingo, invece, ha vinto il primo oro olimpico in carriera dopo l'argento individuale a Rio de Janeiro 2016 e il bronzo a squadre a Tokyo.
L'incontro al villaggio olimpico
Dopo le medaglie, le premiazioni e le interviste, finalmente Greg e Rossella si sono finalmente incontrati al rientro al Villaggio olimpico. Con due medaglie in più, l'immancabile selfie social e il post: "Two si megl che one"
Samele-Kharlan, l'altra coppia medagliata
Eppure Paltrinieri e Fiamingo non sono l'unica "coppia medagliata" di Parigi 2024. Di mezzo c'è sempre la scherma, ma i protagonisti sono Luigi Samele e Olga Kharlan. Gigi ha conquistato il bronzo nella sciabola, diventando il primo italiano a vincere due medaglie in due edizioni consecutive nella prova individuale. Poi il bronzo della fidanzata Olga, anche lei nella sciabola, la prima medaglia per l'Ucraina a Parigi. Un amore che si intreccia con la guerra: quando scoppiò il conflitto tra Ucraina e Russia, infatti, Samele si avviò in auto verso Budapest per riabbracciare la sua Olga che oggi vive e si allena con lui a Bologna dopo la fuga a causa della guerra. .Tornando indietro nel tempo, come non ricordare Emil Zatopek e la moglie Dana campioni olimpici nel 1952. Bella la storia di Gigi Samele con l'ucraina Olga Kharlan, entrambi vincitori di una medaglia a Parigi.