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4.9.25

il vitimismo di rocco tanica

No, Rocco Tanica non è stato censurato da nessuno. È stato semplicemente scartato dal Festival Terre Tagliamento, come è nel pieno diritto di qualunque organizzatore di qualunque festival pubblico o privato, che decide chi invitare e chi no. A chi confermare o a chi ritirare l’invito. E no, dare dell’antisemita
mostrando Francesca Albanese vestita da ballerina bambina sessualizzata incitando qualcuno alla masturbazione non è una critica legittima - come ci ripetono spesso queruli orde di trombettieri di corte e scribacchini di certi noti giornaletti - ma vergognosi, orrendi, beceri, insulti sessisti. E ha fatto non bene ma benissimo il festival a ritirare l’invito.Con motivazioni talmente limpide da rasentare l’ovvio.“Perché queste frasi sono incompatibili con la tradizione democratica e civile della nostra comunità”. Quando Rocco Tanica , in questo caso ,imparerà la differenza tra satira e insulti da bar e a stare civilmente in uno spazio pubblico, allora sarà certamente invitato a un festival ed eviterà figure di 💩🤬 Quando lanostra classe politica imparerà la differenza tra critica e insulto, tra censura e scelta, tra dignità e vergogna, allora forse potremmo cominciare a definirci un Paese civile.Ma sarà sempre troppo tardi.

26.8.25

alle donne che scimiottano gli uomini negli aspetti peggiori consiglio North Country – Storia di Josey (2005), diretto da Niki Caro e interpretato da Charlize Theron

A volte le donne ovviamente senza generalizzare, sono inquietanti e dovrebbero chiedere scusa al genere femminile( per i commenti su #marziasardo e non solo ) , rappresentate solo un insieme di stereotipi, frustrazione e maschilismo interiorizzato.Consiglio loro il film ( lo trovate anche su netflix ) North Country – Storia di Josey (2005), diretto da Niki Caro e interpretato dalla bravissima Charlize Theron e magari cambierebbero comportamento o quanto meno inizerebbero a rimetterlo indiscussione in quanto è tratto da una storia vera del caso giudiziario Jenson v. Eveleth Taconite Co., che ispirò a sua volta Clara Bingham e Laura Leedy Gansler nella stesura del libro Class action: the landmark case that changed sexual harassment law.
Grande cast per un film drammatico, duro e vero. Un film bellissimo, sullo sfondo di una cultura radicata e maschilista, la fabbrica diventa quasi una prigione.Immensa l'interpretazione di Charlize Theron. Il film narra la vicenda eroica di alcune donne che lottano per abbattere le barriere della discriminazione sessuale, lavorando nelle pericolose miniere d’acciaio del Minnesota… e cambiano le regole del gioco promuovendo la prima azione legale collettiva per molestie sessuali della nazione. Una cronaca esplosiva, ricca di emozioni, di una battaglia per affermare un principio che ogni lavoratore americano conosce: il rispetto sul posto di lavoro.

25.8.25

a che punto siamo arrivati con le gogne mediatiche uomini o donne che siate, vuol dire che siete ancor più merde del molestatore.

  non aggiungo altro  ne  ho parlato abbastanza  nei post precedenti  , andate a leggerveli  . Mi sento solo di dire    sia  che  abbia esagerato  o  meno   non merita  ciò 





24.8.25

denuncia o visibilità ? molestia o battuta rozza e maschilista ? il caso marta sardo di tik tok




Marzia Sardo ( foto sopra ) , la 23 enne che ieri ha denunciato una presunta molestia durante una tac a Roma, ha chiuso i commenti sotto il suo video su Tik Tok,
in quanto è stata ricoperta di insulti. 


 da   msn.it  

Denuncia di una 23enne. "Molestata in ospedale prima di fare una Tac"

[..] L'episodio a dir poco spiacevole è stato denunciato da Marzia Sardo, una studentessa, in un video che è presto diventato virale sui social. La giovane si riprende mentre è ancora in ospedale, la sera del 21 agosto, e con la voce rotta dal pianto racconta: "Mi portano a fare una Tac al cranio. Avevo la mascherina perché avevo anche un sospetto di Covid e un tecnico mi dice di togliere gli orecchini e di togliere la mascherina che ha il ferretto. Io gli chiedo ingenuamente: Ma allora devo togliere anche il reggiseno?. Lui risponde: No, no, la Tac è solo al cranio. E poi aggiunge guardando i suoi collegi, erano tutti maschi: Certo, poi se lo vuoi togliere ci fai felici tutti". Marzia nel video annuncia di volersi rivolgere all'ufficio reclami della struttura ospedaliera, ma aggiunge di non avere molta fiducia sul fatto di essere ascoltata e per questo spiega di aver scelto di girare il video quasi in diretta "sperando che si possa diffondere questa notizia" perché "quando succedono queste cose non bisogna fare silenzio". "Sono stanca di dovermi interfacciare ogni giorno con queste cose, anche in un ambiente ospedaliero che dovrebbe essere sicuro - conclude la ragazza -. Che cosa vi passa per la testa quando pensate che questa cosa sia normale? Che ci si possa ridere su?".


La ragazza, che ha denunciato tutto in un video diventato virale, sta predisponendo una denuncia da inviare all’Urp dell’ospedale romano. Il Policlinico, intanto, ha aperto un’indagine interna. L' attrice romana ( mah io non lo ho mai vista o sentita nominare neppure su video emozionali di story impact o kiko.co ) , si trovava ricoverata in ospedale Umberto I di Roma a seguito.di una emicrania.Giunta nella sala tac, si è trovata davanti ad un tecnico radiologo ed altri colleghi maschi dell'uomo. La ragazza ha domandato al tecnico se avesse dovuto levarsi il reggiseno prima ha detto no poi il tecnico avrebbe risposto: "Se vuoi levarti il reggiseno, ci fai tutti contenti".La ragazza ha interpretato la frase come una molestia sessuale nei suoi confronti. Ma anziché rivolgersi immediatamente all'ufficio reclami, a distanza di due ore dall'accaduto, ha pubblicato un video di denuncia del fatto nel suo profilo Tik Tok che diventa virale. Ecco alcuni degli insulti rivoltigli da Leo stessa riportati nel suo profilo Ig.




A leggere i commenti sotto questo post non mi stupisco , da uno che lotta continuamente contro il suo maschio alfa , che abbia dovuto sospendere  quelli  al suoi  post  . Quello che mi  soprrende di più sono i commenti femminili, molti proprio vergognosi: ma ora  mi chiedi  voi, donne, non avrebbe dato fastidio una battuta simile in ambito ospedaliero con tutti uomini presenti? O chela  facciano o   l'abbiano fatta a vostra figlia, a vostra madre? E voi uomini... se l'avessero fatto alla vostra compagna, alla vostra moglie, alla vostra figlia ? .
Come dice **** << che ho sempre avuto il seno importante, ho sofferto fin da ragazzina i commenti che mi facevano per strada, vergognandomi fino ad indossare poi sempre qualcosa di largo per nasconderli.>> Metterei come suggerisce certi uomini che non riescono a controllarsi davanti ad una dottoressa, con la stanza piena di donne, che facesse una battuta sulla piccolezza dei loro genitali e poi fare un video iagnuccolo su social vediamo se succede la stessa cosa o peggio . ma poi riflettendoci è meglio di no . uno il perchè lo spiega beissimo la Giornalista M.vittoria Detotto

 

 se di molestia o di battuta rozza e volgare si tratta dipende dai punti di vista . Per  me   è  una   battutta sessista    e  maschilista . Anche  se   come  fa  notare   su thereads  

il  confine  tra  battuta  becera  da  maschio  alfa   e  mlestia  è  assai labile  .
La ragazza oltre a piangere ( comprensibilmente ) avrebbe dovuto segnarlo alla direzione e non solo   sui social con tutti i rischi boomerang che ci sono  rischiando anche oltre  che ( vedere il  video sopra )   gogna mediatica  per lei e   per  lui  , una denuncia    con processo per  diffamazione . 

23.11.24

femminicidio \ violenza di genere come è difficile fare prevenzione i casi di Michela Noli Uccisa nel 2016 e di Stefania Secci, ex modella e attivista contro la violenza sulle donne, rifiutata dalle inizative scolastiche sul 25 novembre perchè ci sono delle sue foto di nudo artistico in rete .

Come prova ,  vedere  i  miei  post  precedenti  in particolare  questo  ,   delle  diverse  sfacettaure    tanto da  non   riuscire  a    definire   in mainnera  chiara  ed  univoca  (  almeno  per me   che  :  donna  non sono  ,  che non  sono  ne  antropologo   ne addentro  ai centri  antiviolenza  )        tanto  da  confondere  ilfemminicidio  in violeza  di genere  e  viceversa ,  c'è la  storia    d'oggi   .  O meglio  due   storie    che  dimostrano  di  come  ancora  siamo  molto indietro nella  prevenzione   . Ma  andiamo  con  ordine  .

La  prima    da  una lettera     sul  il FQ  d'oggi  


 SIAMO I GENITORI DI MICHELA, che il 15 maggio 2016 ha perso la vita per mano dell’ex marito, che subito dopo si e suicidato. Da quel giorno il nostro intento è quello di far
capire come possa essere accaduto e come si possa prevenire ed evitare che fatti come questo non succedano più.

Soltanto leggendo il verbale delle indagini siamo venuti a conoscenza del fatto che i genitori e gli amici sapevano che l’ex marito soffriva di disturbo bipolare, per il quale era stato in cura fino all’eta di 21 anni, e che fino a quella sera la malattia era stata tenuta gelosamente nascosta. lnoltre i genitori dichiaravano che il figlio aveva detto loro quello che intendesse fare così come anche gli amici dichiaravano che l’ex marito aveva detto loro quali fossero le proprie intenzioni e come avrebbe messo in opera il suo progetto criminale, spiegandolo nei minimi particolari.Anche il neurologo e la psicoterapeuta, che avevano in cura l’ex marito, dichiaravano che sapevano della malattia, per la quale era stato in cura dai 16 ai 21 anni dal direttore sanitario e scientifico dell’istituto di Neuroscienze dell’università di Firenze e dal direttore del dipartimento di Psichiatria dell’università di Pisa, ma hanno ritenuto opportuno non infrangere il segreto professionale. Noi pensiamo che sarebbe stato sufficiente inviare anche solo un messaggio a noi o a nostra figlia per evitare questa tragedia. Lei non sarebbe scesa per prendere la valigia, che si è rivelato un tranello per farla salire in macchina. La domanda che ci poniamo è se avremmo potuto prevenire fatti di questo tipo e, secondo noi,la risposta sta nell’attivazione di due procedure:

  •  Chiunque venga a conoscenza dell’intento altrui di commettere un reato di violenza e abbia consapevolezza che la persona sia realmente in grado di metterlo in pratica, deve denunciare. Altrimenti può essere incriminato per omissione di “soccorso”.
  • Dobbiamo attivare un protocollo specifico al quale deve attenersi uno psicoterapeuta e un neurologo o, più genericamente, i medici professionisti che hanno in cura il paziente bipolare, che preveda non solo la possibilità, ma l’obbligo di rompere il segreto professionale. Pensiamo che, almeno nei casi simili al nostro, si possa fare opera di prevenzione e salvare la vita delle persone.

Il nostro intento è quello di sensibilizzare chi ritenga opportuno fare propria questa mozione nell’interesse sociale.


La  seconda   tratta  da     rainews  del   TGR Piemonte 
 che  è ancora  legata    ad  un  ateggiamento    bachettone    che confonde  eros  e  pornografia  ,  e  vede  la   donna   colpevole  di   provocare   gli istinti animaleschi  dell'uomo  ( l'uomo  non  è  solo un pezzo di legno 



E'diventato un caso l'invito a scuola di Stefania Secci, ex modella e attivista contro la violenza sulle donne, che ha denunciato e fatto arrestare il fotografo Paolo Ferrante. L'Istituto tecnico Vittone di Chieri e la Scuola media di Pino Torinese l'avevano invitata a parlare in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Ma sono spuntate alcune sue foto, nuda, sui social. Che sono immediatamente circolate sulle chat di ragazzi, genitori e docenti. E così l'incontro di Chieri è stato annullato. “Si comunica che l'intervento previsto

per il 25 novembre 2024 non avrà luogo in quanto l'istituto ha acquisito ulteriori informazioni sulla signora Secci e, al momento, non si ritiene che il suo incontro con gli studenti possa avere una ricaduta didattica e/o educativa”, si legge nella circolare. Altrettanto potrebbe fare la dirigenza scolastica di Pino Torinese. Foto che però, secondo quanto dichiarato alla Stampa dagli assessori Vittoria Moglia (Chieri) ed Elisa Pagliasso (Pino Torinese) “sono state scattate contro la volontà della Secci, e che ora è per vie legali”. Consenso, libertà, violenza sulle donne. Il dibattito è aperto.

1.8.24

Boxe, dopo pochi secondi Angela Carini si ritira In lacrime La polemica sulla pugile iper-androgina ., era una fakenews quella delle ragazze israeliane per gli ostaggi ., Richiamati I Cameraman Delle Olimpiadi Per Le Riprese Non Corrette Delle Atlete Donne., Angela Carini si ritira nel discusso match con l’algerina Khalif: le lacrime sul ring ., Coppie e medaglie: quando l'Olimpiade fa rima con amore





Boxe, dopo pochi secondi Angela Carini si ritira In lacrime






È durato pochissimi istanti, il tanto discusso match degli ottavi del torneo olimpico di boxe categoria 66 kg dei pesi welter. Da un lato l’azzurra Angela Carini, dall’altro l’algerina Imane Khalif, finita nel mirino in questi giorni perché accusata (anche da Matteo Salvini) di essere un atleta transessuale in gara in una competizione femminile. L’incontro è stato un rapido scambio di colpi tra le due, con l’italiana che appena incassato il primo colpo si è avvicinata all’angolo e ha annunciato la volontà di ritirarsi.Non è chiaro il motivo della decisione, visto che Carini non ha ancora voluto commentare questa scelta. Dopo l’annuncio della fine del match, che ha visto Khalif vincitrice, l’azzura si è inginocchiata in mezzo al ring ed è scoppiata a piangere, prima di allontanarsi dal ring. Una scena che ha fatto rapidamente il giro dei social e che ha diviso gli utenti: alcuni hanno criticato fortemente questo gesto, altri hanno sottolineato come potrebbe aver optato per il ritiro onde evitare i pericolosi colpi della rivale. Inevitabile che le polemiche si trascineranno ancora a lungo .


Soprattutto per le polemiche e per gli attacchi che ha subito . Infatti Khelif, secondo il Cio, ha tutti i requisiti per partecipare alla competizione femminile ai Giochi. Non è una trans, come è stata erroneamente definita. Khelif, sulla base delle informazioni disponibili, è una persona intersex. Essendo un argomento eticamente molto complesso , posso dire che se una persona donna si sente uomo o viceversa può combattere regolamento permettendo con il sesso con cui si riconosce . Ma  soprattutto     stavolta    concordo   co Lorenzo  Tosa  

Due o tre cose che credo vadano dette sul caso Carini-Khelif.La prima. La strumentalizzazione, le fake news e lo sciacallaggio che la destra italiana sta facendo di questa vicenda è qualcosa di vomitevole. Squallido. Vergognoso. La seconda. Siamo di fronte a una questione di una complessità spaventosa dal punto di vista sportivo, culturale, legale, umano. Talmente complessa che nemmeno i massimi organi internazionali hanno preso una posizione chiara, mentre fragolina76 e cicciohater hanno già capito tutto - beati loro - e in tre secondi hanno già sentenziato dall’alto delle loro tastierine. Tre. Qualunque sia la propria idea, nessuno ha il diritto di prendersela né con Angela Carini, anche se un po' di rabbia ti viene in quanto si è arresa senza neppure provare a combattere , che ha e -- su questo non concordo con lorenzo --- perso il match più importante della sua carriera con sofferenza, lacrime e grande dignità (“Non sono nessuno per giudicare”), né tantomeno con Imane Khelif, che non ha NESSUNA colpa nell’essere nata DONNA (non trans, come straparlano i seguaci di Salvini e i Pillon di turno) con valori di testosterone elevatissimi. E di aver gareggiato senza violare alcuna regola. Non scordiamolo mai.E ancora. Se quei valori siano o meno troppo alti per una gara ad armi pari è, però, un tema serio, essenziale, che non può essere affrontato in tre righe schiumanti e becere delle migliaia di commenti che stiamo leggendo in queste ore. Al tempo stesso le persone senzienti non possono ridursi a un difesa d’ufficio di un diritto (quello sacrosanto di Khelif di non essere discriminata) se questo dovesse precludere il diritto delle avversarie di combattere ad armi pari.Il punto è che non tocca a noi (per fortuna) stabilirlo su Facebook.Possiamo solo augurarci che si arrivi a un punto di caduta che metta insieme i diritti e la regolarità. Il rispetto e lo sport. L’identità e la scienza. Altrimenti finiremo per dare fiato e corpo a quei miserabili sciacalli retrogradi che non aspettavano altro che un caso come questo per fare quello che hanno sempre fatto: discriminare, insultare, vomitare odio, portarci indietro nel tempo.

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 LE  RAGAZZE  ISRAELIANE ALLE OLIMPIADI   CHIEDONO DI RIPORTARE  A  CASA  GLI OSTAGGI   è UNA  FAKE  NEWS  
da https://facta.news/antibufale/



Questa immagine non mostra una protesta della squadra olimpica israeliana alle Olimpiadi di Parigi
Ago 01, 2024Il 27 luglio 2024 su Facebook è stata pubblicata una foto di alcune nuotatrici che in una piscina formano con i propri corpi la scritta «Bring Them Home, Now!» (in italiano, «Portateli a casa, ora! »). Secondo chi l’ha condivisa, la scena mostrerebbe una coreografia della squadra olimpica israeliana in risposta al divieto «di indossare le spille #PortaliAcasa ai Giochi di #PARIGI2024».
Il riferimento è allo slogan usato dall’organizzazione “The Hostages and Missing Families Forum”, formata da cittadini israeliani, che chiede di riportare a casa le persone sequestrate durante l’attacco del 7 ottobre 2023 del gruppo estremista palestinese Hamas contro Israele, che ha causato oltre mille morti.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.
La foto non ritrae una coreografia delle nuotatrici della squadra olimpica di Israele realizzata per protesta alle Olimpiadi di Parigi, iniziate lo scorso 26 luglio.
Lo scatto è stato pubblicato il 19 novembre 2023 su Instagram dal fotografo e artista Adam Spiegel con la didascalia «Home, now!». Contattato dai colleghi di Reuters, Spiegel ha spiegato che l’immagine è un collage realizzato utilizzando foto raffiguranti 10 nuotatrici, non tutti olimpioniche, scattate il 17 novembre 2023 al Wingate Institute, centro di formazione sportiva nella città di Netanya, in Israele. Il fotografo ha aggiunto che l’opera era stata realizzata per tenere alta l’attenzione sugli ostaggi israeliani in mano ad Hamas.
Infine, come ha ricostruitoThe Jerusalem Post, l’affermazione che il Comitato olimpico abbia proibito alla delegazione israeliana a Parigi di indossare spille è fuorviante. Infatti, specifica il quotidiano israeliano in lingua inglese, lo statuto ufficiale del Comitato olimpico internazionale (CIO) stabilisce le norme riguardanti l’espressione politica di tutti gli atleti e non esiste una politica specifica per Israele. A pagina 79 la carta olimpica, afferma che «tutti i partecipanti, i dirigenti e gli altri membri del personale delle squadre ai Giochi olimpici godranno della libertà di espressione», ma più avanti si chiarisce che «non è consentito alcun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale in alcun sito olimpico, sede o altra area». Il CIO ha inoltre aggiunto che gli atleti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni durante interviste o altre apparizioni sui media, ma che tali espressioni sono vietate durante le cerimonie ufficiali, le competizioni e nel Villaggio Olimpico, conclude The Jerusalem Post.
In un post precedente mi sono accorto che l'immagine delle atlete israeliane che chiedevano di riportare a casa gli ostaggi e una fakenes . Infatti tale notizia è confermata da : << Verifica dei fatti: l'immagine NON mostra i nuotatori israeliani che scrivono "Portateli a casa ora" alle Olimpiadi del 2024 - Precede i Giochi >> di leadstories.com




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L' emittente ufficiale delle Olimpiadi di Parigi ha recentemente richiamato i cameraman per lE  ROiprese  non corrette  delle atlete  donne 

da <<Richiamati I Cameraman Delle Olimpiadi Per Le Riprese Non Corrette Delle Atlete Donne>>di unbranded.video


degli eventi femminili. L' amministratore delegato di Olympic Broadcasting Services (OBS) ha annunciato che sono state definite nuove linee guida per gli operatori di ripresa, un settore dominato dagli uomini. Spiegando i " Pregiudizi inconsci" associati agli sport femminili, ha anche accusato gli operatori televisivi di mostrare immagini ravvicinate delle atlete quando non è necessario.








" Purtroppo, in alcuni eventi si continua a filmare in modo tale da poter constatare che gli stereotipi e il sessismo permangono, anche dal modo in cui alcuni operatori televisivi inquadrano in modo diverso gli uomini e le donne. Le atlete non sono lì perché sono più attraenti o sexy o altro. Sono lì perché sono atlete dell' élite", ha spiegato Yiannis Exarchos, direttore generale di Olympic Broadcasting. Le Olimpiadi di Parigi sono le prime in assoluto a raggiungere la parità di genere, il che ha spinto gli organizzatori a imporre regole severe per garantire l'uguaglianza di genere nei giochi. Un commentatore è stato recentemente licenziato per aver fatto un commento sessista sulla squadra australiana di nuoto femminile, subito dopo la conquista della medaglia d' oro.




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Coppie e medaglie: quando l'Olimpiade fa rima con amore
L'ultima coppia che fa notizia è quella di Greg Paltrinieri e Rossella Fiamingo, ma non sono i primi e forse nemmeno gli ultimi


more olimpico per Paltrinieri e Fiamingo, entrambi a medaglia nel giro di un quarto d'ora. "Le ho mandato dieci messaggi e non mi ha risposto ancora" ha scherzato Greg, bronzo negli 800 stile. "Sono superfelice" ha aggiunto Rossella, oro nella spada a squadre. Poi l'incontro notturno al villaggio olimpico. Eppure non sono l'unica "coppia medagliata" di Parigi: ci sono anche Gigi Samele e Olga Kharlan

PARIGI 2024, I RISULTATI E LE NEWS DI OGGI LIVE

Un quarto d'ora d'amore olimpico. È quello che ha unito Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo, compagni nella vita e a medaglia quasi contemporaneamente. Greg bronzo negli 800 stile alle 21.18 alla Defense Arena, Rossella oro nella prova a squadre della spada alle 21.33 al Grand Palais. Un amore vincente, racchiuso nel pensiero di entrambi nella gara dell'altro. "Le ho mandato dieci messaggi e non mi ha risposto ancora" ha scherzato Paltrinieri. "Terzo oro per l'Italia e un bronzo per Greg, sono superfelice" ha aggiunto Fiamingo, venuta a conoscenza della medaglia del fidanzato proprio a bordo pedana.
Paltrinieri-Fiamingo, storia di un amore nato...alle Olimpiadi
Da Tokyo a Parigi, le Olimpiadi sono sempre nel destino di Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri. La loro storia d'amore, infatti, è nata proprio ai Giochi Olimpici giapponesi del 2021. Tokyo galeotta, poi lo scatto tenero postato da Rossella insieme al nuotatore emiliano che l'aveva raggiunta in Sicilia per le vacanze. Tre anni insieme, tre anni di successi per entrambi culminati a Parigi con un risultato storico. Paltrinieri è diventato il primo nuotatore italiano a vincere una medaglia in tre edizioni consecutive delle Olimpiadi. Fiamingo, invece, ha vinto il primo oro olimpico in carriera dopo l'argento individuale a Rio de Janeiro 2016 e il bronzo a squadre a Tokyo. 

La videochiamata di Gregorio e Rossella dopo le premiazioni

L'incontro al villaggio olimpico

Dopo le medaglie, le premiazioni e le interviste, finalmente Greg e Rossella si sono finalmente incontrati al rientro al Villaggio olimpico. Con due medaglie in più, l'immancabile selfie social e il post: "Two si megl che one"    

Samele-Kharlan, l'altra coppia medagliata

Eppure Paltrinieri e Fiamingo non sono l'unica "coppia medagliata" di Parigi 2024. Di mezzo c'è sempre la scherma, ma i protagonisti sono Luigi Samele e Olga Kharlan. Gigi ha conquistato il bronzo nella sciabola, diventando il primo italiano a vincere due medaglie in due edizioni consecutive nella prova individuale. Poi il bronzo della fidanzata Olga, anche lei nella sciabola, la prima medaglia per l'Ucraina a Parigi. Un amore che si intreccia con la guerra: quando scoppiò il conflitto tra Ucraina e Russia, infatti, Samele si avviò in auto verso Budapest per riabbracciare la sua Olga che oggi vive e si allena con lui a Bologna dopo la fuga a causa della guerra. .Tornando indietro nel tempo, come non ricordare Emil Zatopek e la moglie Dana campioni olimpici nel 1952. Bella la storia di Gigi Samele con l'ucraina Olga Kharlan, entrambi vincitori di una medaglia a Parigi.

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Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...