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23.10.23

C’è una via d’uscita Appello di pace la proposta dei giovani ebrei italiani antirazzisti


Chi  dice   che  gli ebrei   siano  tutti\e  per   l  governo israeliano o  è disoinformato   o in  in malafede   perchè vede  la  situazione  israeliano  - palestinese  solo  ed  esclusivamente  nella  loor  contrapposizioner   ,  ingnorando     che     ci  sono  ebrei    che  vogliono  provare     e cercano  di vivere  in pace  ed  coesistgere  con i palestinesi  cioè con  gli arabi  . Speriamo  che   i nostri  politicanti   di maggioranza  ed  opposizione     filo  israeliani   (  ipocritamente  ed  opportunisticamente   per  lo  più  )     gli ascoltino   .  


Tutto va condannato Anche i morti palestinesi

IL LABORATORIO EBRAICO ANTIRAZZISTA,

formato da giovani ebree ed ebrei italiani, esprime angoscia e orrore per la situazione in Palestina e Israele. In questo momento di dolore e di devastazione, in cui piangiamo persone amate sia israeliane sia palestinesi, chiediamo la fine del massacro a Gaza e il rilascio immediato degli ostaggi israeliani.

Siamo ancora sgomenti per la carneficina di Hamas del 7 ottobre: niente può giustificare la strage e la cattura di civili inermi. A questo lutto si è aggiunto l’orrore per la violenta campagna militare israeliana volta a punire collettivamente il popolo palestinese. A Gaza, oltre due milioni di persone sono assediate e bombardate dall’aviazione israeliana, private di cibo, acqua, corrente elettrica e corridoi umanitari. Un crimine di guerra non ne giustifica un altro. Chiediamo al governo italiano e all’unione Europea di attivarsi con urgenza per porre fine allo spargimento di sangue e per raggiungere un cessate il fuoco. Qui in Europa, denunciamo la stretta sulla libertà di espressione e di manifestazione pacifica. Rifiutiamo la retorica dello scontro di civiltà che sta già causando una drammatica recrudescenza di episodi di islamofobia e antisemitismo. Invece di mobilitare alcune minoranze contro altre, è necessario affrontare con serietà ogni forma di razzismo, e ragionare su altre forme di coesistenza oltre lo stato-nazione.

La Nakba, i decenni di occupazione militare della Cisgiordania, le politiche di colonizzazione, apartheid

e l’embargo su Gaza sono tra i fattori che impediscono di immaginare un futuro insieme. Come lo sono gli attacchi indiscriminati sui civili. La comunità internazionale è complice delle ripetute violazioni del diritto internazionale da parte di Israele e della distruzione fisica e morale di tutte le comunità che vivono nella regione. Chi è sul campo ha bisogno dell’aiuto e della pressione di tutti gli attori coinvolti per fare spazio a una soluzione politica che comporti la fine dell’occupazione e la dignità per tutti i popoli. Non c’è altraviad’uscita.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...