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La mafia è anche ... di blindflowers

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  Da  https://www.facebook.com/blindflowers La mafia non è soltanto propria di coloro che uccidono la giustizia fisicamente nella persona di un giudice o di una vittima, ma mafioso è anche colui che vota il politico che promette un posto al figlio che non vuole studiare, scavalcando altri; mafioso è chi pensa che con la raccomandazione ci si sistemi per sempre in barba agli altri;  mafioso è chi fa parte di salotti e consorterie di casta; mafioso è il giornalista che si sottomette alla regola di tacere se il padrone glielo impone e di mentire se il padrone glielo ordina; mafioso è il recensionista che recensisce solo libri che gli ha imposto il giornale e poi ti scrive in privato dicendoti che il tuo libro gli é piaciuto ma non scriverà un rigo per te perché tu non sei la casta. Mafioso è il professore universitario che dice che chi non ha soldi all’università non ci deve andare (sentito con le mie orecchie). Mafioso è quel docente che copia  sil lavoro degli studenti sapendo che tanto

L'ovvio e la censura di © Daniela Tuscano

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"Ama, la tua bandiera /è la più bella che ci sia/Ama, la tua bandiera/è la più cara che ci sia...". Questi i versi d'un antico brano di Edoardo Bennato che irrideva la retorica patriottarda e l'idolatria per i simboli. L'identità esasperata, l'"eccesso antropocentrico" per usare un termine caro a papa Francesco, demonizza il diverso da sé. Dopo la strage di Charleston si è ripresentato il problema dell'esposizione della bandiera confederata, uno dei simboli più forti di tale identità esasperata, segregazionista, razzista. Oggi leggo un titolo su "Repubblica" firmato dall'illustre Vittorio Zucconi: "Se anche 'Via col Vento' è un simbolo razzista". Ho un moto di fastidio, anzi di rifiuto, al punto che sono tentata di fermarmi lì. Insomma, il virus di cui soffre la stragrande maggioranza degli internauti sta per contagiare anche me; ma lo vinco e m'inoltro nella lettura, rendendomi presto conto che del romanzo