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risposta di ©Daniela Tuscano al mio post : è più eroe ......

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un poliziotto    ucciso dall'Isis  o un carabiniere     che    sale  su  un tir  a  100 k.m all'ora  bloccandone   la  corsa    perchè l'autista ha   avuto   un malore  la   risposta   al mio quesito   espresso  nel  post precedente  ( vedi url sopra  )   è  arrivata  dalll'amica compagna  di strada    Daniela  Tuscano  sulla  nostra pagina  di  facebook   ( https://www.facebook.com/compagnidistrada/  )                                               L'EROE QUOTIDIANO Su Xavier hanno scritto in tanti, com'è giusto, e il rischio di ripetersi è alto. Oppure no. Suo malgrado, il giovane poliziotto è diventato un simbolo, e certo non lo voleva. Credo di saperlo, quel che voleva: vivere; nell'anonimato dei giusti, nella compostezza della normalità alla quale tutti siamo chiamati. Aveva scelto un mestiere difficile, Xavier. Un mestiere per cui oggi ci sei, domani chissà. Specialmente di questi tempi. Ma non è forse così per ogn uno di noi? Pre

UN "PENSIERO RIFLESSO"... IN UN BICCHIERE DI WHISKY di Daniela Tuscano

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Filosofia come compagna di vita, come narrazione di se' e non solo del Se', come autobiografia, occasione per raccontarsi, romanzarsi, "poetarsi": questo il filo portante del lavoro di Cristian Porcino, intitolato "Pensiero riflesso". Cioè in vista, confessione scagliata e vibrante, carnale, esplicitata quasi con impudicizia. Urlo di rabbia, anche. Idea non nuova, anzi inserita nel solco della grande tradizione filosofica. Siamo noi contemporanei ad aver confinato la filosofia fra le materie astratte, o forse aride, e in una forma espressiva - quella saggistica - che richiama a un periodare pedante, scolastico e impersonale. Occorre ricordare che per gli antichi era tutto l'opposto? Che Socrate aveva appreso l'arte fra le braccia di Diotima e che i suoi trattati portavano il nome dei suoi allievi? Erano innanzi tutto dialoghi, fra un triclinio e un sospiro di passione. Perché la filosofia è spirito; quindi materia. Rinnova la materia. Non v

perchè non ho messo l'arcobaleno colorato sula mia fotografia di facebook per il gay pride

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  ti potrebbe interessare http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/06/nessuno-tocchi-lamore.html http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/06/non-sempre-le-idee-maggioritarie-sono.html 7La  risposta  al  titolo  del post  è perchè  non mi  và  di uniformarmi , finché  è possibile , alla massa  e   proprio  come  questa  Significativa Scena tratta dal premiato ed emozionante film "L'Attimo Fuggente ITA" (Dead Poets Society ITA) interpretato dal grande Robin Williams e riguardante la Società, il Conformismo, l'Individualità e la Libertà......io come si dice                                               di Duca Di La Naciola anche nel film : << Prof. Keating: "Come Disse Frost, Due Strade Trovai nel Bosco e Io Scelsi Quella Meno Battuta ed è per Questo che Sono Diverso.">>. Infatti ho un punto in comune con la mia carissima amica e compagna di strada Desy Fornara Ieri alle 20.54  ·  DEVO andare a

contro i pregiudizi e gli sterotipi ci viene in aiuto la letteratura e una pubblicità creativa

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da (Giorgia Vezzoli) del blog  Vita da streghe   UNO ZIO CONTRO GLI STEREOTIPI Per il ciclo di storie "Sono diverso/a...e allora?" pubblichiamo il primo racconto ricevuto, quello di un giovane zio e del suo nipotino di quattro anni. Buona lettura!* "Avrà uno zio femminista, figuriamoci. Uno zio femminista e gay dichiarato! E che si occupa pure di studi di genere, suvvia: mio nipote, pensavo, sarà diverso dalla media, in certi tranelli non cadrà mai…Quanta presunzione! Quanto mi sbagliavo! Mio nipote è, giustamente, una persona sociale, e come le altre, giustamente, capta, assorbe, incamera, a suo modo rielabora, non è di certo impermeabile. Per fortuna. [....]  continua  qui  E da  un video   di una pubblicità  francese  cosi  mi  è stato detto   , non sono riuscito a  trovare   nè  conferma  nè smentita  . So   solo   che   il video  è bellissimo,  toccante . Contro il pregiudizio e  gli stereotipi   xenofobici  che vedono  solo il lato negativo  

mamma le turche di © Daniela Tuscano [ vietato alle donne ridere in turchia ]

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  ti  potrebbero anche interessare http://www.wallstreetitalia.com/article/1717474/turchia-donne-sfidano-governo-vietato-ridere-in-pubblico-loro-lo-fanno-su-twitter.aspx http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/30/turchia-cosa-si-nasconde-dietro-a-una-risata-vietata/1077320/ #kahkaha   In fondo 'sto vicepremier turco, fino a ieri conosciuto ai meno, io lo capisco. Vorrebbe vietare alle donne di ridere in pubblico (ma se evitassero pure in privato non sarebbe male, vero?). Ripeto, lo capisco. L'avete visto in faccia? Ha un ghigno così tristo, così goffamente onanistico. E tanto, tanto invidioso. La risata, si sa, è spontanea. Chi ride mostra i denti, esplode di gioia incontenibile. Chi ride, non sorride. Il riso è aperto, il sorriso velato. Nessun maschio si è spinto a vietare alle donne il sorriso; anzi, in molti casi glielo raccomanda. Perché il sorriso è grazia, pazienza, sottomissione e recita. Il sorriso si può simulare; ma la risata no, quella nasce dal di d

I libri di © Daniela Tuscano LA LETTERA BLU Cristiani d’Iraq, ecumenismo, pace: che fare?

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Si sono estinti. Come i dinosauri, no, come i moa, o i dodo. Perché i primi avevano terminato il loro ciclo su questa terra. Gli altri, invece, sono periti per mano di qualcun altro. Dell'uomo, come sempre.  E però non sono animali, ma uomini anch'essi. E donne e bambini. Estirpati da una millenaria perennità di roccia.  Sono i cristiani iracheni. Le loro case, le stesse di duemila anni fa, le hanno sfregiate col marchio della vergogna i jihadisti dell'Isis, nuovi padroni del paese. Non v'è sangue sugli stipiti, non ancora. Non il segno del pesce, consegnato ai libri di storia europei (nemmeno tutti, temiamo). Vi compare una "N", una enorme "N" blu, iniziale di "nassar" (nazareni). Così li chiamano, da quelle parti. Con disprezzo e odio. I "nazareni" sono gl’"infedeli" che non vogliono convertirsi all'Islam fondamentalista, alla legge della Sharia. Sono cristiani e intendono restar tali. Per loro, nel nuovo

UN TEMPO di © Daniela Tuscano

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Vi fu un tempo in cui fummo amici. Vi fu un tempo in cui viver felici. Tempo caldo di rose al sole, tempo d'austro e senza dolore. Sfogliavano giorni di beata incertezza, pareti d'aria in gaia sperdutezza. Ora è remoto quel tempo senza tempo, landa di mano oblio di vento.

10 anni di blog è ancora sono vivo e con tante storie da raccontare per chi mi vuole leggere o commentare a .... tutto il resto non m'importa se non commentate o non scrivete nel blog

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consigliata    un altro  giorno  - Francesco  Guccini  e   Pirati II movimento- Giacomo Spano canzoni  in sottofondo   radio  pirate  dei Rpm  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/12/buongiorno-pirati-vi-parla-radio-libera.html http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2014/01/dedicato-chi-e-rimasto-andato-ritornato.html Cari amici .... qui  blog radio pirata  (  vedere  url sopra  )   Sono passati  10  anni da quando  in  dopo pranzo  uggioso insieme  al povero Domenico Cassitta   .  N'è  passato di tempo  .Ma  a pensarci bene per certi versi sembrava, invece, non finire mai. Capita sempre così: se stiamo vivendo momenti particolarmente felici e straripanti di emozioni positive non si fa mai in tempo ad accorgersi dell’intensità del momento, forse perché la vorremmo toccare, fermare, coccolare questa intensità che, invece, fugge via, ci avvolge leggera e ci fa camminare a 10 cm dal terreno ma proprio non c’è verso di acchiapparla... Di contro le cos

Vittime dell'ipocrisia dA Farfalla Legger@aFarfalla Legger@' s moleskine

dall'amica  Farfalla Legger@a Farfalla Legger@' s moleskine - 12 ore fa Italia 2013. Padre Zanotelli: «L’economia è in mano a poche persone, e chi vuole sopravvivere deve migrare. Salvo poi essere cacciato quando non serve più. E in Italia la Chiesa ha tollerato questo razzismo di Stato» «Rifletto da tempo sul pro­blema delle migra­zioni in chiave glo­bale. Siamo all’interno di un sistema economico-finanziario mon­diale che per­mette a pochi di diven­tare sem­pre più ric­chi a spese di molti morti di fame. Oggi circa il 20% della popo­la­zione, un miliardo di per­sone s sette, con­suma l’86% delle risorse. E soprattutto questo 20% ha in mano i soldi e... altro »

Buonanotte pirati, vi parla radio libera [ il 4 gennaio il nostro blog fa 10 anni ]

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musica  consigliata   tutta quella degli anni 60\80 in particolare  la  le colonne sonore di : i love radio rock ,  forrest  gump , radio freccia  , lavorare  stanca in sottofondo Come da  titolo con questo post  intendo  iniziare  a festeggiare  , lo so che sembrerò matto    visto che ancora  mancano  5  giorni all'anniversario ma  10 anni di blog  sono 10 anni   di vita  nel bene e nel male  .   Lo faccio parlando   delle  prime radio libere  che  nell'ormai prossimo 2014    celebrano  ( io   i 10 anni di blog  loro )  40 anni  quelle  italiane  50 quelle  straniere   in particolare radio caroline   ne trova  da  cui tutto è incominciato  ne  trovate sotto la storia  per indicare  che  [sic ] ,  dal passaggio da  splinder  a  blogger  ,  per motivi  tecnici o  personali non scrive  più nessuno\a  anche  se  iscritti  ,  che il blog  è aperto  a chiunque  voglia  scrivere  o se  nel caso  non può per motivi tecnici o di tempo perchè magari gestisce un altro blog  ,

. natale di Daniela Tuscano ©

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Chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno. Ma questo giorno è venuto per chi è solo.  Si può esser soli in tanti modi: nell'abbandono, come un bimbo tra le macerie, come una naturale madonna che nessun pittore riuscirà mai a ritrarre.  Non li dobbiamo immaginare, sono Oriente come allora, atroce e disfatto, come allora dimenticato ma quella è terra di Siria, terra del Signore.  Si è soli come cristi, come poveri cristiani. I cristiani, nella terra di Cristo, non esistono quasi più.  Sono sole le monache prigioniere, dodici come gli apostoli. Nessuno sente i dialoghi carmelitani ma questo giorno è venuto per loro e con loro è pronto a spegnersi.  Questo giorno sorge nel silenzio o forse nel mutismo  dei centri d'accoglienza, che non accolgono ma respingono quando spalancano i cancelli e cuciono le bocche.  Questo giorno è per chi non l'ha visto, per chi si è spento nel fuoco senza più lavoro, senza più senso, senza più famiglia, perché quella che av

Cancro come Hiroshima . da http://mattax-mattax.blogspot.it/

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Pensare il cancro di Matteo Tassinari P ensare il cancro .  Come ogni grande e mortale malattia della terra e dell'uomo, il cancro è prima di tutto un "oggetto" da pensare per volgere ad un possibile miglioramento. Un corpo estraneo, vivace, sconosciuto prima, neoplasia (néos “nuovo”, plásis, “formazione”) o tumore (dal latino tumor, “rigonfiamento”), indica una massa anormale di tessuti che crescono in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali e che persiste in questo stato quando va bene, quando va male degenera fino all’approdo di buona speranza, all’epilogo della partita si spera giocata bene, come le poesie Marco di Van Basten o Michel Platinì nel rettangolo verde dove  il vento scombina i capelli, mai le idee. L'uomo nel sacco   Ripensando   alle bufere L' argomentare dell'oncologo   e della letteratura medica, non è sufficiente, come non fornisce neppure un modo di pensarlo, un modo non dico di discuterc