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14.12.14

lo spirito del natale non èuna guida o dei consigli su come affrontarlo ma anche piccoli gesti come la tregua di natale del 1914 fra le armate tedesche e inglesi

  per il momento   ancora  confermo anche  se  in parte   quanto ho detto nel post precedente , in quanto  vedendo i video  sotto  riportati in comincio  a sentire   e  a trovare  in mezzo all merda   (  pubblicità stucchevole  , film ,  serie  tv , cartoni , articoli di  giornali , auguir  fatti a forza , ecc  )    sembra  che stia ritrovando  lo spirito del natale  . Ma    rimango  fermo non  volere ( almeno fin
ora  )  fare la  consueta  e tradizionale guida natalizia  .
E a chi continua   a chiedermi   come mai  quest'anno non faccio  la  solita  guida   natalizia  , rispondo senza  mandare  a   ..... perchè  preferisco riservarlo per  rotture ( non necessariamente lettori fissi o occassionali o di passaggio  )    più  serie oltre al fatto che  siamo vicini a  natale ,  che  : 1) quest'anno sono accorto d'idee   originali  rispetto ai giornali  e  tv ed  internet    che fanno inserti simili  ., 2) dopo 4 anni che  lo faccio  sento  la stanchezza  e la monotonia , e  stava per  diventare   ripetitiva  


Quindi   vi rimando  alle  guide   degli  ultimi  4  anni  . le potete trovarte   sfogliare   i medi  di novembre  \  dicembre   anno per  anno  oppure   cercando i  tag , regali  , natale  , come sopravvivere  al  natale   come non sprecare  , regali  , ecc  chi  non ne  avesse  voglia  o tempo  ecco una puntata  sui regali della  guida  del   2013  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2013/12/come-risparmiare-e-non-sprecare-in_3.html.


Poichè il natale   non è  ( almeno in teoria  consumismo o buonismo  forzato )  ma   fratellanza    \ pace , ecc   eccovi per  chi ama  il mio tag  storie  \  le  storie   cosa  successe   esattamente  durantre  il natale  di  cento anni  fa  , quando  imperversava la  grande  guerra  di cui quest'anno  si celebra  il primo  dei 4  centenari

il  film  \  cortometraggio  della vicenda



 



                                          lo spot




  se  non capite l'inglese   o   non vi  basta   eccovi notizie  storiche  su tali eventi   tratta    dalla  voce  di    wikipedia  Tregua di Natale




Soldati tedeschi del 134º Reggimento sassone e britannici del Royal Warwickshire Regiment si incontrano nella terra di nessuno il giorno di Natale del 1914.

Per "tregua di Natale" si intende una serie di "cessate il fuoco" non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale della prima guerra mondiale.
Già nella settimana precedente il Natale, membri delle truppe tedesche e britanniche schierate sui lati opposti del fronte presero a scambiarsi auguri e canzoni dalle rispettive trincee, e occasionalmente singoli individui attraversarono le linee per portare doni ai soldati schierati dall'altro lato; nel corso della vigilia di Natale e del giorno stesso di Natale, un gran numero di soldati provenienti da unità tedesche e britanniche (nonché, in misura minore, da unità francesi) lasciarono spontaneamente le trincee per incontrasi nella terra di nessuno per fraternizzare, scambiarsi cibo e souvenir. Oltre a celebrare comuni cerimonie religiose e di sepoltura dei caduti, i soldati dei due schieramenti intrattennero rapporti amichevoli tra di loro al punto di organizzare improvvisate partite di calcio[1].
La tregua non fu un fatto organizzato, né universalmente diffuso: in diverse zone del fronte i combattimenti proseguirono per tutto il giorno di Natale, mentre in altri i due schieramenti negoziarono solo tregue momentanee per seppellire i caduti. Gli episodi di fraternizzazione con il nemico furono giudicati negativamente dagli alti comandi e severamente proibiti per il futuro: già l'anno successivo alcune unità organizzarono cessate il fuoco per il giorno di Natale, ma le tregue non raggiunsero il grado di intensità e di fraternizzazione di quelle del 1914; per il Natale del 1916, dopo le traumatiche esperienze delle sanguinose battaglie di Verdun e della Somme e la diffusione dell'impiego di armi chimiche, nessuna tregua venne organizzata.
Nei primi mesi del conflitto, quando ancora la guerra di trincea era agli inizi, gli episodi di tregue spontanee tra le opposte fazioni non costituirono episodi rari, né limitati al solo periodo natalizio: in molti settori si instaurò un rapporto di "vivi e lascia vivere" tra i soldati, e unità opposte schierate a stretto contatto limitarono spesso gli atteggiamenti aggressivi o permisero atti di fraternizzazione, come lo scambio di sigarette o cessate il fuoco non ufficiali per permettere il recupero di morti e feriti dalla terra di nessuno; la tregua di Natale del 1914, tuttavia, rappresentò l'episodio maggiormente significativo di tutto il conflitto sia per il gran numero di uomini coinvolti più o meno contemporaneamente, sia per l'alto grado di partecipazione e fraternizzazione che si sviluppò.

Indice [nascondi]
1 Antefatti
2 La tregua del 1914
2.1 Reazioni dell'opinione pubblica
3 Le altre tregue
4 Commemorazioni
5 Nella cultura di massa
6 Note
7 Bibliografia
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni

Antefatti


Il 3 agosto 1914 la Germania dichiarò guerra alla Francia, iniziando le operazioni sul fronte occidentale: seguendo i dettami del cosiddetto "Piano Schlieffen", le truppe tedesche invasero il neutrale Belgio al fine di aggirare le difese francesi poste lungo il confine tra le due nazioni e puntare su Parigi; dopo alcuni iniziali successi, l'azione dei tedeschi venne fermata nel corso della prima battaglia della Marna (5-12 settembre 1914) ad opera delle truppe francesi e del da poco sopraggiunto corpo di spedizione dei britannici (British Expeditionary Force o BEF), ma la seguente controffensiva degli anglo-francesi venne fermata nel corso dell'inconcludente prima battaglia dell'Aisne.
Nei mesi successivi i due contendenti cercarono di aggirare reciprocamente il fianco settentrionale dell'avversario, che a causa della rapida avanzata tedesca non era ancora ben definito, dando luogo alla serie di eventi nota come "corsa al mare": i combattimenti si estesero progressivamente verso nord, nella regione belga delle Fiandre, mentre lungo la linea del fronte presero a comparire i primi sistemi di trincee. Per la fine di novembre del 1914, dopo la conclusione della prima battaglia di Ypres, la situazione giunse a un punto di stallo: la guerra di movimento cessò e il fronte si stabilizzò lungo una linea continua di trincee estesa dal Mare del Nord alla Svizzera, dietro cui i due contendenti si ammassarono a difesa[2].
Con l'approssimarsi del Natale del 1914, furono intraprese diverse iniziative a favore della pace: una Open Christmas Letter ("Lettera aperta di Natale") fu pubblicamente sottoscritta da un gruppo di 101 suffragette britanniche e indirizzata alle "donne di Germania e Austria" come messaggio di pace tra le opposte fazioni[3][4]; il 7 dicembre 1914, invece, il Papa Benedetto XV avanzò la proposta di sottoscrivere una tregua natalizia tra i governi belligeranti, chiedendo che "i cannoni possano tacere almeno nella notte in cui gli angeli cantano", richiesta che tuttavia fu ufficialmente respinta[5][6].

                                                                  La tregua del 1914 .
Due discendenti di veterani di guerra commemorano la tregua di Natale (2008)
Benché nessun accordo ufficiale tra i belligeranti fosse stato pattuito, nel corso del Natale del 1914 circa 100.000 soldati britannici e tedeschi furono coinvolti in un certo numero di tregue spontanee lungo i rispettivi settori di fronte nelle Fiandre[7]. I primi episodi ebbero luogo durante la notte della vigilia, quando soldati tedeschi iniziarono a porre decorazioni natalizie nelle loro trincee nella zona di Ypres (in particolare nel settore dei villaggi di Saint-Yvon/Saint-Yves, Plugstreet/Ploegsteert e Comines/Warneton), dove Bruce Bairnsfather (noto umorista e cartoonist britannico, all'epoca capitano di un'unità di mitraglieri del Royal Warwickshire Regiment) descrisse l'episodio: i tedeschi presero a mettere candele sul bordo delle loro trincee e su alcuni alberi nelle vicinanze, iniziando poi a cantare alcune tipiche canzoni natalizie; dall'altro lato del fronte, i britannici risposero iniziando anche loro a cantare, e dopo poco tempo soldati dell'uno e dell'altro schieramento presero ad attraversare la terra di nessuno per scambiare con la controparte piccoli doni come cibo, tabacco, alcolici e souvenir quali bottoni delle divise e berretti[8].
In molti casi gli episodi di fraternizzazione proseguirono anche la mattina di Natale: una forte gelata indurì il terreno e disperse l'odore di putrefazione dei cadaveri insepolti, e diversi gruppi di soldati dei due schieramenti si incontrarono nella terra di nessuno per scambiarsi doni e scattare foto ricordo; il livello di fraternizzazione fu tale che vennero persino organizzate improvvisate partite di calcio tra i militari tedeschi e quelli britannici[9].
La tregua fornì poi l'occasione per recuperare i caduti rimasti abbandonati nella terra di nessuno e dare loro sepoltura; durante questa fase, furono organizzate anche funzioni religiose comuni per tutti i caduti. Nei settori del fronte interessati dalla tregua l'artiglieria rimase muta e non si verificarono combattimenti su vasta scala per tutto il periodo natalizio; anche così, comunque, in alcuni casi soldati che si avvicinavano alle trincee nemiche furono presi a fucilate dagli avversari. Nella maggior parte dei settori interessati la tregua durò solo per il giorno di Natale, ma in alcuni casi si prolungò fino alla notte di Capodanno[6].
Bruce Bairnsfather, testimone degli avvenimenti, scrisse: "Non dimenticherò quello strano e unico giorno di Natale per niente al mondo... Notai un ufficiale tedesco, una specie di tenente credo, ed essendo io un po' collezionista gli dissi che avevo perso la testa per alcuni dei suoi bottoni [della divisa]... Presi la mia tronchesina e, con pochi abili colpi, tagliai un paio dei suoi bottoni e me li misi in tasca. Poi gli diedi due dei miei bottoni in cambio... Da ultimo vidi uno dei miei mitraglieri, che nella vita civile era una sorta di barbiere amatoriale, intento a tagliare i capelli innaturalmente lunghi di un docile "Boche"[10], che rimase pazientemente inginocchiato a terra mentre la macchinetta si insinuava dietro il suo collo"[11][12].
Un altro testimone britannico, il capitano Sir Edward Hulse Bart, riferì che il primo interprete che incontrò nelle linee tedesche era originario del Suffolk, dove vi aveva lasciato la propria ragazza e la propria motocicletta; Hulse Bart descrisse anche di una canzoncina "terminata con un "Auld Lang Syne" che unì noi tutti, inglesi, scozzesi, irlandesi, prussiani, württemburghesi etc. Fu una cosa assolutamente incredibile, e se l'avessi vista in una pellicola cinematografica avrei giurato che fosse una messiscena!"[13]. Il tenente tedesco Johannes Niemann scrisse: "afferrato il binocolo e scrutato con cautela oltre il parapetto, ebbi la vista incredibile dei nostri soldati che scambiavano sigarette, grappa e cioccolato con il nemico"[14].
                                     

15.11.14

manca ancora un mese è mezzo a natale ma s'incomincia a sentirlo ed ..... [ Natale in trincea, lo spot su armistizio della Grande Guerra è un capolavoro ]

 E'  questo l'effetto   che  mi  ha  fatto   questo video  .  ed  in ....   a  chi mi dice  che  sono nostalgico  o  disfattista e  m'insulta  come  hanno  insultato Bruce  Springsteen, Grohl e Zac Brown che hanno cantato al concerto dei   concerto  dei veterani "Fortunate Son" dei Creedence Clearwater Revival.  




È la notte di Natale del 1914, prima guerra mondiale: gli eserciti inglesi e tedeschi si fronteggiano. Si ode la più famosa canzone natalizia, "Stille Nacht" ("Silent night"): a cantarla è prima un soldato tedesco, poi uno inglese. Così i nemici escono dalle trincee, mani alzate, si abbracciano all'aperto. Nello spot pubblicitario della Sainsbury, catena di supermercati britannici, tre minuti di storia che emozionano, con un soprendente finale.  Infatti secondo  , da cui  ho condiviso  il  video  , 


Quando i nemici a condividere il rancio, a scambiare foto e perfino a giocare una partita a pallone, prima di riprendere, il giorno dopo, a spararsi e a uccidersi.È un video pubblicitario della Sainsbury, catena di supermercati britannici. Nel filmato di tre minuti la storia si conclude con lo scambio delle giubbe militari tra un inglese e un tedesco, e con il tedesco che scopre nella tasca del cappotto inglese un regalo: una tavoletta di cioccolato. “Christmas is for sharing”, il Natale è la festa della condivisione.Per l’occasione i supermercati Sainsbury venderanno una cioccolata uguale a quella del film, a 1 sterlina, con una confezione identica a quella originale del 1914 e i proventi devoluti all’associazione dei veterani di guerra....


 Il  video   è  scopiazzato   da http://it.wikipedia.org/wiki/Pipes_of_Peace_(brano_musicale)




Ma    chi se  frega  ,   il mondo  è  da  2000  anni tutto un  copia  copia come dice  Bob Dylan      in  11 Outlined Epitaphs (Undici epitaffi abbozzati)     è il titolo di un  suo  poema scritto nei primi anni sessanta  http://it.wikipedia.org/wiki/11_Outlined_Epitaphs  pin particolare  ne verso  qui sottto

Sì, sono un ladro di pensieri / ma non un ladro d'anime, prego / ho costruito e ricostruito / su ciò che è in attesa / perché la sabbia sulle spiagge / scolpisce molti castelli / su quel che è stato aperto / prima della mia epoca / una parola, un motivetto, una storia, un verso / chiavi al vento per aprirmi la mente /e per garantire alle mie idee da armadio un'aria da cortile [...] » , 

24.12.13

. natale di Daniela Tuscano ©






Chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno. Ma questo giorno è venuto per chi è solo. 
Si può esser soli in tanti modi: nell'abbandono, come un bimbo tra le macerie, come una naturale madonna che nessun pittore riuscirà mai a ritrarre. 
Non li dobbiamo immaginare, sono Oriente come allora, atroce e disfatto, come allora dimenticato ma quella è terra di Siria, terra del Signore. 
Si è soli come cristi, come poveri cristiani. I cristiani, nella terra di Cristo, non esistono quasi più. 
Sono sole le monache prigioniere, dodici come gli apostoli. Nessuno sente i dialoghi carmelitani ma questo giorno è venuto per loro e con loro è pronto a spegnersi. 
Questo giorno sorge nel silenzio o forse nel mutismo  dei centri d'accoglienza, che non accolgono ma respingono quando spalancano i cancelli e cuciono le bocche. 
Questo giorno è per chi non l'ha visto, per chi si è spento nel fuoco senza più lavoro, senza più senso, senza più famiglia, perché quella che aveva non riusciva a stringerla al petto. 
Si è soli in mezzo alla gente, negli sterminati spazi senza spirito di metropoli atre, anche in famiglia si è soli, tra i sorrisi finti di feste faticose. 
Sono solitudini o isolamenti quando siamo raccolti senza creaturalita'. Natale è dappertutto, anche nel fango, se vogliamo, si farà trovare.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...