per il momento ancora confermo anche se in parte quanto ho detto nel post precedente , in quanto vedendo i video sotto riportati in comincio a sentire e a trovare in mezzo all merda ( pubblicità stucchevole , film , serie tv , cartoni , articoli di giornali , auguir fatti a forza , ecc ) sembra che stia ritrovando lo spirito del natale . Ma rimango fermo non volere ( almeno fin
ora ) fare la consueta e tradizionale guida natalizia .
E a chi continua a chiedermi come mai quest'anno non faccio la solita guida natalizia , rispondo senza mandare a ..... perchè preferisco riservarlo per rotture ( non necessariamente lettori fissi o occassionali o di passaggio ) più serie oltre al fatto che siamo vicini a natale , che : 1) quest'anno sono accorto d'idee originali rispetto ai giornali e tv ed internet che fanno inserti simili ., 2) dopo 4 anni che lo faccio sento la stanchezza e la monotonia , e stava per diventare ripetitiva
Quindi vi rimando alle guide degli ultimi 4 anni . le potete trovarte sfogliare i medi di novembre \ dicembre anno per anno oppure cercando i tag , regali , natale , come sopravvivere al natale come non sprecare , regali , ecc chi non ne avesse voglia o tempo ecco una puntata sui regali della guida del 2013 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2013/12/come-risparmiare-e-non-sprecare-in_3.html.
Poichè il natale non è ( almeno in teoria consumismo o buonismo forzato ) ma fratellanza \ pace , ecc eccovi per chi ama il mio tag storie \ le storie cosa successe esattamente durantre il natale di cento anni fa , quando imperversava la grande guerra di cui quest'anno si celebra il primo dei 4 centenari
il film \ cortometraggio della vicenda
ora ) fare la consueta e tradizionale guida natalizia .
E a chi continua a chiedermi come mai quest'anno non faccio la solita guida natalizia , rispondo senza mandare a ..... perchè preferisco riservarlo per rotture ( non necessariamente lettori fissi o occassionali o di passaggio ) più serie oltre al fatto che siamo vicini a natale , che : 1) quest'anno sono accorto d'idee originali rispetto ai giornali e tv ed internet che fanno inserti simili ., 2) dopo 4 anni che lo faccio sento la stanchezza e la monotonia , e stava per diventare ripetitiva
Quindi vi rimando alle guide degli ultimi 4 anni . le potete trovarte sfogliare i medi di novembre \ dicembre anno per anno oppure cercando i tag , regali , natale , come sopravvivere al natale come non sprecare , regali , ecc chi non ne avesse voglia o tempo ecco una puntata sui regali della guida del 2013 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2013/12/come-risparmiare-e-non-sprecare-in_3.html.
Poichè il natale non è ( almeno in teoria consumismo o buonismo forzato ) ma fratellanza \ pace , ecc eccovi per chi ama il mio tag storie \ le storie cosa successe esattamente durantre il natale di cento anni fa , quando imperversava la grande guerra di cui quest'anno si celebra il primo dei 4 centenari
il film \ cortometraggio della vicenda
lo spot
se non capite l'inglese o non vi basta eccovi notizie storiche su tali eventi tratta dalla voce di wikipedia Tregua di Natale
se non capite l'inglese o non vi basta eccovi notizie storiche su tali eventi tratta dalla voce di wikipedia Tregua di Natale
Soldati tedeschi del 134º Reggimento sassone e britannici del Royal Warwickshire Regiment si incontrano nella terra di nessuno il giorno di Natale del 1914.
Per "tregua di Natale" si intende una serie di "cessate il fuoco" non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale della prima guerra mondiale.
Già nella settimana precedente il Natale, membri delle truppe tedesche e britanniche schierate sui lati opposti del fronte presero a scambiarsi auguri e canzoni dalle rispettive trincee, e occasionalmente singoli individui attraversarono le linee per portare doni ai soldati schierati dall'altro lato; nel corso della vigilia di Natale e del giorno stesso di Natale, un gran numero di soldati provenienti da unità tedesche e britanniche (nonché, in misura minore, da unità francesi) lasciarono spontaneamente le trincee per incontrasi nella terra di nessuno per fraternizzare, scambiarsi cibo e souvenir. Oltre a celebrare comuni cerimonie religiose e di sepoltura dei caduti, i soldati dei due schieramenti intrattennero rapporti amichevoli tra di loro al punto di organizzare improvvisate partite di calcio[1].
La tregua non fu un fatto organizzato, né universalmente diffuso: in diverse zone del fronte i combattimenti proseguirono per tutto il giorno di Natale, mentre in altri i due schieramenti negoziarono solo tregue momentanee per seppellire i caduti. Gli episodi di fraternizzazione con il nemico furono giudicati negativamente dagli alti comandi e severamente proibiti per il futuro: già l'anno successivo alcune unità organizzarono cessate il fuoco per il giorno di Natale, ma le tregue non raggiunsero il grado di intensità e di fraternizzazione di quelle del 1914; per il Natale del 1916, dopo le traumatiche esperienze delle sanguinose battaglie di Verdun e della Somme e la diffusione dell'impiego di armi chimiche, nessuna tregua venne organizzata.
Nei primi mesi del conflitto, quando ancora la guerra di trincea era agli inizi, gli episodi di tregue spontanee tra le opposte fazioni non costituirono episodi rari, né limitati al solo periodo natalizio: in molti settori si instaurò un rapporto di "vivi e lascia vivere" tra i soldati, e unità opposte schierate a stretto contatto limitarono spesso gli atteggiamenti aggressivi o permisero atti di fraternizzazione, come lo scambio di sigarette o cessate il fuoco non ufficiali per permettere il recupero di morti e feriti dalla terra di nessuno; la tregua di Natale del 1914, tuttavia, rappresentò l'episodio maggiormente significativo di tutto il conflitto sia per il gran numero di uomini coinvolti più o meno contemporaneamente, sia per l'alto grado di partecipazione e fraternizzazione che si sviluppò.
Indice [nascondi]
1 Antefatti
2 La tregua del 1914
2.1 Reazioni dell'opinione pubblica
3 Le altre tregue
4 Commemorazioni
5 Nella cultura di massa
6 Note
7 Bibliografia
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Antefatti
Il 3 agosto 1914 la Germania dichiarò guerra alla Francia, iniziando le operazioni sul fronte occidentale: seguendo i dettami del cosiddetto "Piano Schlieffen", le truppe tedesche invasero il neutrale Belgio al fine di aggirare le difese francesi poste lungo il confine tra le due nazioni e puntare su Parigi; dopo alcuni iniziali successi, l'azione dei tedeschi venne fermata nel corso della prima battaglia della Marna (5-12 settembre 1914) ad opera delle truppe francesi e del da poco sopraggiunto corpo di spedizione dei britannici (British Expeditionary Force o BEF), ma la seguente controffensiva degli anglo-francesi venne fermata nel corso dell'inconcludente prima battaglia dell'Aisne.
Nei mesi successivi i due contendenti cercarono di aggirare reciprocamente il fianco settentrionale dell'avversario, che a causa della rapida avanzata tedesca non era ancora ben definito, dando luogo alla serie di eventi nota come "corsa al mare": i combattimenti si estesero progressivamente verso nord, nella regione belga delle Fiandre, mentre lungo la linea del fronte presero a comparire i primi sistemi di trincee. Per la fine di novembre del 1914, dopo la conclusione della prima battaglia di Ypres, la situazione giunse a un punto di stallo: la guerra di movimento cessò e il fronte si stabilizzò lungo una linea continua di trincee estesa dal Mare del Nord alla Svizzera, dietro cui i due contendenti si ammassarono a difesa[2].
Con l'approssimarsi del Natale del 1914, furono intraprese diverse iniziative a favore della pace: una Open Christmas Letter ("Lettera aperta di Natale") fu pubblicamente sottoscritta da un gruppo di 101 suffragette britanniche e indirizzata alle "donne di Germania e Austria" come messaggio di pace tra le opposte fazioni[3][4]; il 7 dicembre 1914, invece, il Papa Benedetto XV avanzò la proposta di sottoscrivere una tregua natalizia tra i governi belligeranti, chiedendo che "i cannoni possano tacere almeno nella notte in cui gli angeli cantano", richiesta che tuttavia fu ufficialmente respinta[5][6].
La tregua del 1914 .
Due discendenti di veterani di guerra commemorano la tregua di Natale (2008) |
Benché nessun accordo ufficiale tra i belligeranti fosse stato pattuito, nel corso del Natale del 1914 circa 100.000 soldati britannici e tedeschi furono coinvolti in un certo numero di tregue spontanee lungo i rispettivi settori di fronte nelle Fiandre[7]. I primi episodi ebbero luogo durante la notte della vigilia, quando soldati tedeschi iniziarono a porre decorazioni natalizie nelle loro trincee nella zona di Ypres (in particolare nel settore dei villaggi di Saint-Yvon/Saint-Yves, Plugstreet/Ploegsteert e Comines/Warneton), dove Bruce Bairnsfather (noto umorista e cartoonist britannico, all'epoca capitano di un'unità di mitraglieri del Royal Warwickshire Regiment) descrisse l'episodio: i tedeschi presero a mettere candele sul bordo delle loro trincee e su alcuni alberi nelle vicinanze, iniziando poi a cantare alcune tipiche canzoni natalizie; dall'altro lato del fronte, i britannici risposero iniziando anche loro a cantare, e dopo poco tempo soldati dell'uno e dell'altro schieramento presero ad attraversare la terra di nessuno per scambiare con la controparte piccoli doni come cibo, tabacco, alcolici e souvenir quali bottoni delle divise e berretti[8].
In molti casi gli episodi di fraternizzazione proseguirono anche la mattina di Natale: una forte gelata indurì il terreno e disperse l'odore di putrefazione dei cadaveri insepolti, e diversi gruppi di soldati dei due schieramenti si incontrarono nella terra di nessuno per scambiarsi doni e scattare foto ricordo; il livello di fraternizzazione fu tale che vennero persino organizzate improvvisate partite di calcio tra i militari tedeschi e quelli britannici[9].
La tregua fornì poi l'occasione per recuperare i caduti rimasti abbandonati nella terra di nessuno e dare loro sepoltura; durante questa fase, furono organizzate anche funzioni religiose comuni per tutti i caduti. Nei settori del fronte interessati dalla tregua l'artiglieria rimase muta e non si verificarono combattimenti su vasta scala per tutto il periodo natalizio; anche così, comunque, in alcuni casi soldati che si avvicinavano alle trincee nemiche furono presi a fucilate dagli avversari. Nella maggior parte dei settori interessati la tregua durò solo per il giorno di Natale, ma in alcuni casi si prolungò fino alla notte di Capodanno[6].
Bruce Bairnsfather, testimone degli avvenimenti, scrisse: "Non dimenticherò quello strano e unico giorno di Natale per niente al mondo... Notai un ufficiale tedesco, una specie di tenente credo, ed essendo io un po' collezionista gli dissi che avevo perso la testa per alcuni dei suoi bottoni [della divisa]... Presi la mia tronchesina e, con pochi abili colpi, tagliai un paio dei suoi bottoni e me li misi in tasca. Poi gli diedi due dei miei bottoni in cambio... Da ultimo vidi uno dei miei mitraglieri, che nella vita civile era una sorta di barbiere amatoriale, intento a tagliare i capelli innaturalmente lunghi di un docile "Boche"[10], che rimase pazientemente inginocchiato a terra mentre la macchinetta si insinuava dietro il suo collo"[11][12].
Un altro testimone britannico, il capitano Sir Edward Hulse Bart, riferì che il primo interprete che incontrò nelle linee tedesche era originario del Suffolk, dove vi aveva lasciato la propria ragazza e la propria motocicletta; Hulse Bart descrisse anche di una canzoncina "terminata con un "Auld Lang Syne" che unì noi tutti, inglesi, scozzesi, irlandesi, prussiani, württemburghesi etc. Fu una cosa assolutamente incredibile, e se l'avessi vista in una pellicola cinematografica avrei giurato che fosse una messiscena!"[13]. Il tenente tedesco Johannes Niemann scrisse: "afferrato il binocolo e scrutato con cautela oltre il parapetto, ebbi la vista incredibile dei nostri soldati che scambiavano sigarette, grappa e cioccolato con il nemico"[14].
In molti casi gli episodi di fraternizzazione proseguirono anche la mattina di Natale: una forte gelata indurì il terreno e disperse l'odore di putrefazione dei cadaveri insepolti, e diversi gruppi di soldati dei due schieramenti si incontrarono nella terra di nessuno per scambiarsi doni e scattare foto ricordo; il livello di fraternizzazione fu tale che vennero persino organizzate improvvisate partite di calcio tra i militari tedeschi e quelli britannici[9].
La tregua fornì poi l'occasione per recuperare i caduti rimasti abbandonati nella terra di nessuno e dare loro sepoltura; durante questa fase, furono organizzate anche funzioni religiose comuni per tutti i caduti. Nei settori del fronte interessati dalla tregua l'artiglieria rimase muta e non si verificarono combattimenti su vasta scala per tutto il periodo natalizio; anche così, comunque, in alcuni casi soldati che si avvicinavano alle trincee nemiche furono presi a fucilate dagli avversari. Nella maggior parte dei settori interessati la tregua durò solo per il giorno di Natale, ma in alcuni casi si prolungò fino alla notte di Capodanno[6].
Bruce Bairnsfather, testimone degli avvenimenti, scrisse: "Non dimenticherò quello strano e unico giorno di Natale per niente al mondo... Notai un ufficiale tedesco, una specie di tenente credo, ed essendo io un po' collezionista gli dissi che avevo perso la testa per alcuni dei suoi bottoni [della divisa]... Presi la mia tronchesina e, con pochi abili colpi, tagliai un paio dei suoi bottoni e me li misi in tasca. Poi gli diedi due dei miei bottoni in cambio... Da ultimo vidi uno dei miei mitraglieri, che nella vita civile era una sorta di barbiere amatoriale, intento a tagliare i capelli innaturalmente lunghi di un docile "Boche"[10], che rimase pazientemente inginocchiato a terra mentre la macchinetta si insinuava dietro il suo collo"[11][12].
Un altro testimone britannico, il capitano Sir Edward Hulse Bart, riferì che il primo interprete che incontrò nelle linee tedesche era originario del Suffolk, dove vi aveva lasciato la propria ragazza e la propria motocicletta; Hulse Bart descrisse anche di una canzoncina "terminata con un "Auld Lang Syne" che unì noi tutti, inglesi, scozzesi, irlandesi, prussiani, württemburghesi etc. Fu una cosa assolutamente incredibile, e se l'avessi vista in una pellicola cinematografica avrei giurato che fosse una messiscena!"[13]. Il tenente tedesco Johannes Niemann scrisse: "afferrato il binocolo e scrutato con cautela oltre il parapetto, ebbi la vista incredibile dei nostri soldati che scambiavano sigarette, grappa e cioccolato con il nemico"[14].