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un altro prof universitario vittima dell'analfabetismo funzionale ? Il caso del post di Donatella di Cesare

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   canzone in sottofondo   Francesco Baccini - RENATO CURCIO Ma davvero Donatella Di Cesare ha fatto questo Post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l’omicidio di Lando Conti ?  secondo me   , da quel che   leggo  nei  suoi scritti   ed  articoli   o interventi  tv  ( non sempre  condidivisibili  )  non mi  sembra    che  lo  abbia  cancellato e  quindi  si  sia  autocensurata   per  vigliaccheria   ma per le  polemiche  che  il  post    condivisibile  o meno  Ma davvero , comr  sembra  sostengano   molti  , Donatella Di Cesare ha fatto questo Post (poi cancellato per vigliaccheria) per ricordare la terrorista rossa che con le BR rapì Moro e senza mai pentirsi rivendicò l’omicidio di Lando Conti ?  secondo me   , da quel che   leggo  nei  suoi scritti   ed  articoli   o interventi  tv  ( non sempre  condidivisibili  )  non mi  sembra    che  lo  abbia  cancellato e  quindi  si  sia  autocensurata   

adesso dopo Battisti tocchera' all'altro criminale Delfio Zorzi rifugiatosi in Giappone ?

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Il giorno della cattura di Cesare Battisti in Bolivia non dimentichiamo chi come Ex esponente di Ordine Nuovo ... esecutore materiale della strage di Piazza Fontana a Milano e di Piazza della Loggia a Brescia.ANCORA LIBERO e non PERSEGUITATO se la "gode" in Giappone ! . Per le nuove generazioni ecco chi è Delfo Zorzi, noto anche come Roi Hagen (波元路伊 Hagen Roi ? ) ( Arzignano , 3 luglio 1947 ), è un imprenditore , attivista ed ex terrorista italiano naturalizzato giapponese . Ex esponente di Ordine Nuovo , fu accusato, dai collaboratori di giustizia Carlo Digilio , Martino Siciliano e Edgardo Bonazzi, di essere l'esecutore materiale della strage di Piazza Fontana a Milano e di Piazza della Loggia a Brescia ma, dopo un tortuoso percorso giudiziario fu definitivamente assolto da entrambe le accuse [1] . La sua colpevolezza fu definita solo, pur se prescritta, per alcuni attentati minori commessi dalla cellula veneziana di Ordine Nuovo, in quanto «Zorzi a Triest

chi lo ha detto che il natale vada celebrato con una messa . la storia del cappellano carcerario Salvatore Bussu e del vescovo di Giovanni melis fois ( 1916-2009 ) il cui gesto porto alla lege Gozzini

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da legge prima o  dopo  quiesta  storia    date  vi   per evitare  casi becero  populismo e scrivere  \  dre  cazzate   alla  salvini   senza  sapere    il contesto  e  leggere il testo  della  legge  https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Gozzini http://www.agesol.it/documenti_upload/testo_legge_gozzini.htm Essendo troppo piccolo  per riportare   una testimonianza  diretta   su tale  episodio  avvenuto nerl  1983     e  sconosciuto  (  infatti anch'io  ignoravo  lo  appreso da  un articolo uscito in questi giorni    sula  pagina della  cultura   \  speciale  natale     dell'unione sarsa ,   solo cartaceo  l'online    free   non è  prevvisto  , ai  più   riporto alcuni articoli trovsato online .  Il primo  è    un intervita   di Luciano Piras  che trovate  qui   sotto  presa da  https://www.tpi.it/2017/04/26/salvatore-bussu-prete-lotta-diritti-terroristi-carcere/ Il prete che si è battuto per i diritti dei terroristi in carcere La storia di

che brutta bestia l'oblio . Neppure una targa nella sua città ( bonorva ) per ricordare il poliziotto Antonio Niedda, ucciso il 4 settembre 1975 a Padova dalle Br

Péur  non condividendo  il  tono retorico  : <<   Pochi si ricordano di un eroe.>>  dell'articolo sotto riportato  sulla muova sardegna del  16\9\2013 ,  dico che  bisogna  ricordare   , e   ben venga  la dedica  , se  pur  tardiva dl sindaco  del suo paese natale  (   Bonorva )   di intitolargli il Palasport appena ristrutturato  La sua città ha dimenticato la terza vittima in divisa delle Br di Antonello Palmas  SASSARI Pochi si ricordano di un eroe. Perché nei suoi luoghi di origine da 38 anni nessuno sembra avere interesse a farlo e il suo nome resta chiuso nelle polverose raccolte di giornali degli anni di piombo, quando morire per lo Stato era troppo facile. Pochi sanno chi era Antonio Niedda, un agente della polizia stradale di Padova, ucciso nella città veneta il 4 settembre 1975 dalle Brigate Rosse, all’età di 44 anni. Niedda era nato a Bonorva nel 1931, ma ben presto si era trasferito a Sassari, e si sentiva sassarese, anche se per lavoro si era d