Devo fare i complimenti all'assessore ( non uso il termine assessora perchè mi sa di ridicolo ed il termine assessore può essere usato sia al maschile che al femminile non è penalizzante ne discriminante ) Anna Paola Aisoni ( foto a sinistra presa , come altre foto di questo post eccetto quella centrale presa insieme all'articolo dalla nuova sardegna del 4\9\2018 , dal suo profilo facebok ) . Ha proposto vedere articolo sotto , un un modo originale ( lo affermo d'anni anch'io ) per ricordare senza cadere nella retorica e spianare la strada all'oblio \ alla voglia di dimenticare \ lasciarsi alle spalle vedere ( foto fatta con il cellulare ) di quest'altro artricolo sempre dalla nuova
quell'imane tragedia avvenuta il 28 uglio 1983 ( anche se l'incendio era in viaggio perchè parti da viddalba 50\70 Km da tempio 4 giorni prima d'arrivare e fare vittime a tempio ) .
Un concorso nelle scuole per le vittime degli incendi
Arte e testimonianze: l’ex assessora lancia la proposta con un’interrogazione «Una cerimonia il 28 luglio che valorizzi il senso civico riconosciuto alla città»
di Angelo Mavuli 04 settembre 2018
TEMPIO. Anna Paola Aisoni non demorde. A distanza di qualche settimana dalla sua lamentela per il silenzio della giunta su diverse sue interrogazioni consiliari rimaste senza alcuna risposta o fatto compiuto, torna su una “interrogazione-proposta” presentata sempre il 7 agosto, senza polemica, aveva sottolineato, ma con ancora negli occhi le immagini della scarna giornata, organizzata quest’anno per la ricorrenza del 28 luglio in ricordo dei nove caduti di Curragghja durante un incendio estivo.
«Ricorrenza celebrata da qualche anno a questa parte – scrive Aisoni –, in maniera sobria e ristretta, mentre meriterebbe di essere vissuta più solennemente e soprattutto fattivamente in onore dei caduti, come vicinanza ai parenti, vedove, figli e nipoti, e come momento propedeutico per tutti, contro gli incendi. Per la città – scrive Anna Paola Aisoni – e specialmente per i giovani che ormai, quasi, ignorano l’accaduto. Il nostro dovere – prosegue la consigliera nella sua interrogazione-proposta – è perpetuare il ricordo del sacrificio dei caduti e dei sopravvissuti. Non in maniera sterile fine a sé stessa ma come diffusione della cultura del senso civico, di appartenenza alla comunità e del rispetto per il creato. Purtroppo però – scrive ancora Aisoni – anche per nostra incuria, molti giovani non sanno e non conoscono quanto accaduto, se non in modo superficiale. Questa è una sconfitta e, per noi adulti, alcuni ora anche amministratori, significa anche disattendere una promessa fatta quando le ferite dell’anima bruciavano ancora per la morte e la sofferenza di tanti e per l’abbandono in cui lo Stato aveva lasciato la nostra città. La promessa era di continuare a celebrare quella giornata “Per non dimenticare”. Questo, abbiamo pensato a suo tempo, produrrà un «travaso, un passaggio di memoria, affinché i nostri ragazzi possano comprendere il significato e la lezione di quanto il 28 luglio 1983 è successo».
La consigliera Aisoni nella sua interrogazione, che attende risposta, propone che sull’argomento si coinvolgano le scuole cittadine con un concorso di arte e rappresentazione grafica a tema sul 28 luglio 1983, nel quale vengano raccolte testimonianze dei tanti comuni cittadini e operatori che hanno vissuto quel giorno tragico. La Forestale, Vigili del fuoco, Ente foreste, medici e cittadini. «Testimonianze raccolte e divise per i diversi ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) che possano guidare gli studenti – scrive Aisoni – alla produzione di elaborati sul tema, da presentare e premiare ogni 28 luglio, durante una cerimonia di condivisione che metta in luce l’alto valore civico per il quale alla Città è stata riconosciuta dalla Presidenza della Repubblica la medaglia d’argento al valore civile e la medaglia d’oro ai caduti
e ai reduci. Il tutto – dice la Aisoni – come momento di passaggio e scambio di memoria. La proposta è rivolta in modo speciale al neoassessore alla Pubblica istruzione Aurora Careddu, donna di grande sensibilità e umanità alla quale offro per questo progetto la mia collaborazione».
chiudo con quesre parole della sessa anna paola
via e... Sparisce. Le ore di quella terribile giornata non sono ore da bambina, facendo finta di giocare a casa di mia nonna e di non sentire l'odore del fumo, il rumore di sirene le persone concitate che correvano a darci notizie... Le più disparate... Le più disperate!... Poi arriva la notizia di morti.. E lì.. A curragghjia avevano visto mio padre poco prima.... Mia madre corre, in cerca di notizie e noi li... A far finta di essere bambini, ancora ignari, ancora felici. Il dolore, la paura dipinte sui volti degli adulti spiegavano già tutto.... E io.... Volevo mio padre, volevo che tornasse da me, da mia madre, da tutti noi..... A tarda sera è tornato, sano e salvo, è tornato alla vita ed io, come ogni anno, in questo giorno non posso che pensare a loro che non sono tornati...... Ai loro figli che li hanno aspettati invano, la loro paura era la mia paura, il loro dolore deve essere il nostro dolore. Porto con me in questi anniversari, mio figlio, affinché sappia che ci sono padri che hanno donato la vita per questa città e figli che hanno donato padri a questa città.