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17.1.25

Social e dintorni Altro che censure, servirebbe una scuola che formi anche al Web

  

la  censura    sui  social  e  non solo  , volendo essere buoni, il filtro che un’entità non meglio definita dovrebbe mettere tra il messaggio e il destinatario, mi fa venire in mente due  aspetti :  19  chei  dice  che la  tecnologia  ed  internet  ci stanno rovinando quando  invece  non è il mezzo in se  ma   il come lo si  usa    .,  2)  il solito paternalismo di chi ritiene di sapere e guarda la massa con un certo sussiego, segnalando in questo caso il veleno dell’analfabetismo funzionale al quale bisogna opporre un antidoto. Un antidoto però che è  secondo  molti   una toppa e non la vera soluzione, la quale non può prescindere  dalla consapevolezza  dell'uso   che  ne  facciamo  .La censura, non solo dovrebbe essere evitata, ma sarebbe   un rimedio  inutile se l’istruzione si occupasse di fornire gli strumenti necessari alla comprensione della “società social”. Il ministero dell’istruzione – e non mi riferisco solo a quello attuale, prosaicamente definito “del merito” – già da diversi anni si sarebbe dovuto occupare del problema. Il punto è che per non affogare nel mare degli ipertesti, in cui le informazioni si moltiplicano rimpallando tra una pagina web e l’altra, qualcuno dovrebbe fornire agli studenti e  alle  famiglie  una bussola per scegliere le fonti più attendibili e per comprendere ciò che leggono (non esattamente un comune testo). Il “qualcuno” a cui mi riferisco non è tanto   l’insegnante che  generalmente  ha il buon cuore di segnalare ai suoi allievi il faro per non andare alla deriva, ma quello a sua volta formato pochi  purtroppo  in questo senso. Perché non pensare oltre  ad  aggiornare  gli insegnanti   a  nuovi esami    nel  corso di laurea  e  di abilitazione   e  poi una nuova materia scolastica? Che so, si potrebbe chiamare "filologia del web”. La scuola dovrebbe servire a rendere le nuove generazioni consapevoli, individui che si fanno domande e non seguono anestetizzati le linee guida di un algoritmo. Grazie dell’attenzione e buon lavoro


                                          Barbara  


GENTILE BARBARA, la sua lettera ha il pregio di portare l’attenzione verso il nodo cruciale. La questione della censura dei social, il cosiddetto fact-checking, infatti, prescinde totalmente dal grado di consapevolezza della popolazione, dalla sua crescita culturale e dal discernimento necessario a non farsi abbindolare da notizie false. L’unico modo per fronteggiare un degrado della comunicazione, elemento prezioso per una “sfera pubblica”, è quello di essere dotati di conoscenze adeguate. La nostra scuola svolge sempre meno questo compito e le linee guida che il ministro Valditara ha appena reso note – poesie mandate a memoria e studio delle “saghe nordiche” – non fa certamente ben sperare.

12.1.25

'Non la violenta nessuno', orrendo commento sessista contro Elly Schlein: deputata di FI Stefania Bruschi, accende la bufera

stronza  come  un  uomo  - roberto  vecchioni


 La consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Stefania Bruschi, ha scatenato una bufera mediatica con un commento sessista rivolto alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Il commento, pubblicato su Facebook, è stato definito "sessista e vergognoso" dal segretario dem milanese Alessandro Cappelli. . L'attacco di Bruschi è arrivato in seguito al silenzio di Schlein sui fatti di Piazza Duomo, dove un gruppo di oltre 30 persone avrebbe accerchiato e molestato alcuni turisti e passanti. Bruschi ha commentato con parole offensive, sminuendo la figura di Schlein e banalizzando il fenomeno delle violenze sessuali: "Perché lei anche nuda non la violenta nessuno! Anzi, sarebbe contenta di vedere un volatile o una passerotta", si legge nell'articolo condiviso da Luce!
Le sue dichiarazioni hanno suscitato indignazione, con Cappelli che ha chiesto pubbliche scuse e una

condanna esplicita da parte di Fratelli d'Italia. . Ora  mi  chiedo  a che punto simo arrivat se una donna   si mette a  fare  battute    sessiste  come   quelle  di certi  uomini  ?   è questa  la parità    rivendicata    dai movimenti femministi ?  .  Posso  capire      l'antipatia   per  la  S   e  le  critiche  per  il suo silezio    suui  fatti di Milano  . Ma  c'è modo  e modo  di criticare   . Infatti   con l'intelligenza che ha questa signora credo sia impossibile sia avvicinata da un essere pensante , anche se lei pensa di essere un fenomeno , probabilmente , da quello che mostra  come sua cultura di base , non ha studiato mentre la controparte lo ha fatto , non è civile mentre la controparte lo è e poi cittadini è ora che non sopportiamo più sti personaggi , io mi sono stancato di questi  soprattutto di destra , (giornalisti compresi) , non hanno cultura (una volta c'era ad esempio Montanelli solo  per  citare  il caso più  noto   ) , fanno le loro esternazione per una base di dementi ,   hatrs    \  odiatori  , analfabeiti funzionali . Il il livello d'incultura  e   di stupidita' fa passi da gigante in alcune persone purtroppo .  

23.12.24

Jovanotti: "Mozart e Tony Effe sono colleghi" - a Belve 17/12/2024

lo so che continuare a parlare del caso del famoro rapper finisce per annoiare , generare risposte ed considerazioni benaltriste , insomma fargli solo pubblicità . Ma davanti a certe castronerie che neppure mia nipote di 15\18 anni che ascolta musica simile eviterebbe non riesco a tacere

Caro Jovanotti alias Lorenzo Cherubini Anche nelle provocazioni o nell'ironia ci dev'essere un minimo di cultura di base .Infatti tra lo 0.55 e 2.30 hai detto una castroneria

 

Infatti ha  ragione  il prof  di storia  dell'arte  



Luigi Agus
10 h ·


[...] L'arte è una disciplina umanistica e come tale pretende delle scelte, siano esse qualitative, contenutistiche, formali o di altro genere. Pensare che tutta la musica, così come tutta la poesia, tutta la pittura, tutta la scultura o tutte le altre espressioni umane siano uguali e da mettere sullo stesso piano è non solo una falsità, ma una idiozia! Ecco perché paragonare Mozart a un certo Tony Effe è una bestemmia, perché è una valutazione tanto superficiale, quanto spocchiosa. Si tratta di un nichilismo figlio di un tempo in cui la maggioranza di analfabeti funzionali pretende di dominare secondo un falso senso di democrazia. Uno non vale un altro, perché altro è sempre diverso da uno. Ma qua andiamo già oltre e forse andrebbe tradotto per i minus habens.
  ed  aggiungo   io     stai paragonare la merda  alla cioccolata . 

GRAZIE AI SOCIAL RACCONTARE I VIAGGI è DIVENTATO UN LAVORO

 Parliamo  di cose  più allegre   va