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21.1.16

“Francesco De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto”: e Francesco Guccini Se io avessi previsto tutto questo. La strada, gli amici, le canzoni ., ed Mi girano le ruote di Angela Gambirasio

  Ecco  che  rispondo a   chi mi dice  che  so solo raccontarte  storie  . Recensisco  qui , in  attesa di quelli  per  i  miie  40 anni  , i regali di natale    ecco quali
  due   cd

“Francesco De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto”:


Ad  un primo ascolto , ma  soprattutto a  chi lo ascolta  o  compra   per  la prima  volta  , sembra  un disco  di cover  . Ma  poi ,  termine  che  io preferisco perchè in realtà   è cosi  ,  si tratta  di un omaggio a  Bob Dylan  ad  un grande della musica   che  è stato anche la  sua musa  ispiratrice.  Un lavoro eccellente  come sempre  . Ottime  sonorità  , anche  se   alcune  , soprattutto  desolation row (  forse  perchè  sono abituato  alla versaione de  Andreiana  ) , mi lasciano  un  po' deluso  da   un grande  dell musica  italiana  m'aspettavo di più   forse  perchè  non sono abituato a  dischi  omaggio  \  tribute    . Infatti alcuni pezzi come esempio  Sweetheart lilke   you /  un angioletto come  te e a  tratti  anche   Gotta  serve  somebody  \   servire  qualcuno    sembrano   per  chi  non conosce ( ed   coem  è suiccessio a me  al primo ascolto del cd     di de  gregori      che  esistono di quella  canzone di  dylan   diverse    versioni e  che de  gregori  abbia   deciso d'ommaggiare      scegliendo  le versioni meno  note  o  note  solo a   fans  di lungas  data  del  suio maerstro \  musa  )  Bob  dylan  che   faceva  diverse  versioni     di un pezo   sono    un po'  troppo simili all'originale di  . Ma  ragionando   a mente fredda e  rileggendomi  il  titolo     dico  che  è  un  buon disco  diverso  dai soliti  cd   tribute    o  di cover  .  I  pezzi  più belli e  che   più mi hanno invogliato ad  andare  a   risentirmi  ed in alcuni casi a sentire  per  la  prima volta  l'originale  di Bob dylan   che lo rendono eccellente  come  sempre   .  Fra  le canzoni

Un angioletto come te (Sweetheart like you)
Servire qualcuno (Gotta serve somebody)
Non dirle che non è così (If you see her, say hello)
Via della povertà (Desolation Row)
Come il giorno (I shall be released)
Mondo politico (Political world)
Non è buio ancora (Not dark yet)
Acido seminterrato (Subterranean homesick blues)
Una serie di sogni (Series of dreams)
Tweedle Dum & Tweedle Dee (Tweedle Dee & Tweedle Dum)
Dignità (Dignity)

  quelle che mi sono piaciute  di più     sono   la  :  2  7  9 11  6  5






  Guccini   Se io avessi previsto tutto questo. La strada, gli amici, le canzoni  (   versione  4  cd  ) 





Il mio  giudizio  e parziale perchè    si basa  sula versione   4  cd  e  non sulla   quella  da   10  cd.
Posso dire   che   si  era bela , ma  mi aspettavo un po'  di più  per un icona   come Guccini . Infatti credevo ci fossero più inediti ( magari  ristampando quelli usciti   come tapabuchi in altri cd    raccolte e non  come La Tua Libertà  )  o  più pezi scartati   dai cd  regolari  ,   tutte le  canzoni che lui ha  scritto per  altri  ,  o tutte  quelle     che  compaiono in raccolte  di altri autori   qui nella suia discografia maggiori dettagli
maggiori   news  .    Infatti concordo con quanto dicono  alcuni sui fansi  in anche se  un po' nostalgici   su  https://www.facebook.com/groups/guccini/

Garzaniti Giancarlo
Garzaniti Giancarlo questo è un bell'argomento ....io penso, e non ci trovo niente di male, che a fine carriera ci possano essere iniziative di carattere esclusivamente economico o di marketing . Ci sono molti collezionisti che comprano i due cofanetti solo per averli in collezione...d'altra parte molti comprano il vinile e non lo scartano affinchè non si righi o si rovini. Per cui non mi scandalizzo assolutamente, piuttosto avrei fatto un solo cofanetto . Prima o poi son convinto verrà fuori la raccolta completa del suo lavoro in vinile oppure in musicassetta e verranno vendute anche se nessuno ascolta più le musicassette . Non penso abbia nostalgia del palco, mi sembra sia molto soddisfatto dei suoi libri....
Luciano Tessitore
Luciano Tessitore Per quanto mi riguarda piano piano compro i 33 che mi mancano(dal 1990 in poi,tranne l'ultimo,causa la sciagurata scelta di comprare cd,anche perchè non c'erano alternative. Ormai la musica digitale gira gratis sul web ma no il vinile. Senza critica ma la scelta del cofanetto è stata solo commerciale (buon per lui),devo confessare che mi fa più male però il suo continuare a pubblicare per Mondadori....ma io sono vetero
Sergio Di Massa
Sergio Di Massa Sei proprio comunista Luciano pure a me fa male che pubblica per la Mondadori non compro e non leggo i libri di Guccini mi dispiace. .so fatto così
Antonio Magro
Antonio Magro be io un po lo conosco di libri e di mondadori non ci capisco niente ma l ultimo album l ha fatto perchè gli andava di farlo poi può piacere o no e stata una fatica perchè ormai la vena si era esaurita de andrè e stato diverso è caduto più di una volta nel finale per campare .tanto e vero che disse che la fattoria sarda aveva bisogno di soldi
Eh Leeza
Eh Leeza Neppure io ho gradito l'operazione proprio perché l'ho letta come completamente commerciale...è vero, ognuno è libero di fare quel che vuole.. "ognuno invecchia come gli pare"..ma mi è sembrato anni luce da quel Guccini che tanto ho amato negli anni, quello, per chiarire, che "vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso"

Tutto sommato però è stato bello rifare un viaggio nella propria giovinezza vissuita a cavallo fra gli ultimi anni 70 e i primi dei 90 .




Un libro






Autore Gambirasio Angela
Dati 2013, 183 p., brossura
EditoreVoltalacarta   




Un libro molto bello,auto ironico , ben scritto e con tanti spunti simpatici. La protagonista è in grado di far sorridere, riflettere, ridere, emozionare... e spesso dimentichi che sta trattando il tema della disabilità. Leggendo queste pagine ci si avvicina ad un modo tosto di affrontare la vita, un metodo valido sia per chi è su una sedia a rotelle che per chi corre alle olimpiadi... Angela sarebbe speciale comunque! Propongo di far adottare questa lettura nella scuola dell'obbligo, come dice Fabio (01-04-2014) su Ibs , sarebbe un brillante testo educativo.Un libro in cui l'autrice racconta la  sua  disabilità  in chiave ironica e  a  volte  anche sarcastica   nonostante tutte le difficoltà che si ritrova ad affrontare quotidianamente.e  tutti i disagi   diretti e indiretti  con il suo vissuto (da bambina ad oggi) con tutti i disagi, che si possono solo immaginare, è a tratti esilarante : mi sono ritrovata a ridere da sola mentre leggevo come non mi accadeva da tempo. Ma leggendo le sue lotte quotidiane con le barriere architettoniche e l'ottusità ed i pregiudizi  di certe persone ti fa riflettere su cosa c'è ancora tanto da fare anche nella mentalità   in Italia per rendere più vivibile l'ambiente per le personale disabili.







16.1.16

guai a dire che una cosa non ti piace . Guccini su david Bowie

In realtà  il post  che volevo scrivere  ( ma  state  tranquilli miei fedeli  lettori \  lettrici  lo riprenderò   prossimamente  )    era  un altro , sempre  collegato  a  Francesco Guccini  , ma     l'infame  attacco    di cui  è stato vittima  per  aver  espresso  ,  forse  in maniera  provocatoria , il suo pensiero    e le sue  preferenze  musicali   su un icona del  rock   David  Bowie ,

Francesco Guccini su David Bowie: "Non mi piaceva, ma non sono un grande ascoltatore di musica contemporanea"
Redazione, L'Huffington Post
Pubblicato: 13/01/2016 13:02 CET Aggiornato: 13/01/2016 13:02 CET


Uno dei più grandi artisti della musica italiana esprime il suo parere su un'altra leggenda. Francesco Guccini, anche un po' in controtendenza rispetto all'idea generale di questi giorni, è stato chiaro: "Se mi piaceva David Bowie? No, ma io non sono un grande ascoltatore di musica, al momento non ascolto proprio nessuno per esempio”.
Il cantautore ha detto la sua nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di "Un giorno da pecora", programma radiofonico condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, in onda su Radio 2.
Un parere che potrebbe far storcere il naso a molti, tanto da spiazzare anche i due conduttori, che gli hanno chiesto spiegazioni: "Possibile che non ascolti proprio nessuno?". "Giusto qualche volta, quando sono in macchina con mia moglie, lei mette qualche cd. Ma io le dico subito di spegnere”.
I gusti musicali del cantautore approdano in ben altri lidi: “Ho conosciuto Petra Magoni, che è una grande cantante. Mi piaceva la musica rock degli anni Cinquanta, tipo Presley, Richard o Gene Vincent, mentre di italiani giusto Jannacci e Paolo Conte”.

La realtà è che   <<  non c’è nessuno scandalo e nessuna mancanza di rispetto: si tratta solo di mondi lontani e bisognerebbe invece applaudire chi non vuole per forza accontentare le aspettative. La sua frase ha acceso la curiosità dei due conduttori, che gli hanno chiesto se davvero fosse possibile non ascoltare proprio nessuno. “Giusto qualche volta, quando sono in macchina con mia moglie, lei mette qualche cd. Ma io le dico subito di spegnere“. >>  da Guccini , più precisamente in questo articolo , pagina facebook  non ufficiale  del cantante   

 non mi è piaciuto per  niente  Perchè oltre la consueta    diatriba  (  che   Gaber   aveva   già  fatto intendere  come monotona e noiosa   in   destra  -  sinistra  )    

Tiziana Tina Ara · 
se l'ignoranza fosse oro... siete fermi alla locomotiva, questa è la vostra cultura musicale!
Mi piace · Rispondi · 2 · 13 gennaio 2016 20:29
Lollo Bragastini · 
Hai fumato per caso prima di scrivere ?
Ti riferisci all'ignoranza musicale del comunista o del Bowie ?
Mi raccomando, non scoppiare prima di rispondere !!!!
Mi piace · Rispondi · 2 · 13 gennaio 2016 23:09
  
sconfina  negli insulti   personali  tra le due  fazioni   pro  Guccini e   contro Guccini  ma anche   al  cantante stesso  . 
 ora   anche  se  non   condivido  la  definizione  di radical  chic   per   chi  ascolta  Bowie   sono  d'accordo    con l'  affermazione   fatta  da  

Alessandro Sacchi ·
ArezzoA me non piace Guccini e le sue "ballate sociali", a me non piaceva e non piace Bowie. Vi faccio una domanda che richiede una risposta facile facile: se prendete il popolo italiano e togliete i neonati ed i bambini, rimangono circa 40 milioni di persone. Bene, adesso chiedete a queste 40 milioni di persone di canticchiare le canzoni di Bowie! Volete sapere il risultato certo? Forse qualche centinaio di radicalchic potranno esaudirvi........ (meditate gente, meditate)


 commentando  l'articolo  prima citato .
E poi a dirla     tutta 

Elisa Boaro · 
Ma perchè i giornalisti devono travisare le parole? Se ascoltaste l'audio potreste scoprire che Guccini ha risposto in altro modo! Ha detto (trascrivo l'audio intervista): "Mah, no, ma io non sono un grande intenditore di musica. Ho ascoltato molta musica anni fa, musica forse completamente diversa, quindi seguo istintivamente delle mie strade, ma non sono un esperto. Non ascolto quasi più musica...”. Mi sembra una risposta completamente diversa da quella pubblicata in questo articolo!








19.7.15

La storia di Maria Antonia Guiso, maestra più giovane d'Italia rivive grazie a Francesco Guccini. Il cantautore, ospite del festival letterario di Gavoi, ne ha tratteggiato con nostalgia la figura,


La storia di Maria Antonia Guiso,
maestra più giovane d'Italia

Oggi alle 09:27 | di Manuela Arca

maria antonia guiso foto dalla collezione cecchini guiso
                           Maria Antonia Guiso - foto dalla collezione Cecchini-Guiso
La storia della «severa maestra di Pàvana» rivive grazie a Francesco Guccini. Il cantautore, ospite del festival letterario di Gavoi, ne ha tratteggiato con nostalgia la figura, intrecciandone le vicende con quelle dei montanari dell’Appennino e dei nonni mugnai.
L'incontro tra Francesco Guccini e Laura Cecchini, figlia di Maria Antonia Guiso, sul palco di Lodine
L'incontro tra Francesco Guccini e Laura Cecchini, figlia di Maria Antonia Guiso, sul palco di Lodine
Maria Antonia Guiso, nata a Nuoro nel 1908 e morta a Bologna nel 1988, proclamata nel 1924 maestra più giovane d'Italia, merita di essere ricordata non soltanto perché il caso ha voluto che il suo mondo s’incrociasse con quello di uno dei professori della canzone italiana, bambino al tempo dell’incontro.Il suo ritratto in bianco e nero è il riflesso della storia della Sardegna dei primi quarant’anni del ’900. È la sintesi - scritta all’ombra dei castagni, inspirando l’acre odore di carbone e pecorino - di vicende di sfruttamento e povertà, emigrazione e fatica, guerra e pace, emancipazione (il vezzo della pelliccia è una concessione alla civetteria degli anni Trenta) e rinascita.Laura Cecchini, 80 anni, figlia della maestra dei ricordi di Guccini, tesse le trame del racconto con la stessa perizia con cui sua madre ricamava scene di caccia sugli arazzi della tradizione.
Laura Cecchini davanti alle Magistrali di Nuoro
Laura Cecchini davanti alle Magistrali di Nuoro
Tutti i dettagli sulla storia della maestra più giovane d'Italia e le foto storiche che la ritraggono (tratte dalla collezione Cecchini-Guiso) sull'Unione Sarda oggi in edicola.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...